Tickers mammole.it
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domenica 7 settembre 2014

Inizio

Ieri sera, sms:
"Aspirantemamma, come va? Che impressione avete avuto?"
Driiiiin, driiiiin
"Pronto Fortunata! Ti stavo appunto per chiamare..."
"Non sapevo se telefonarti o meno...allora ho optato per un messaggio...così se non avevi voglia di parlare avresti potuto rispondermi con un sms. Che son cose delicate, lo so che hai mille pensieri che ti frullano per la testa! Insomma cerco di trattenermi ma la verità è che non vedevo l'ora di sentirti, ero in pensiero..." E mi sento responsabile perché ti ho indirizzato verso un dottore che magari non ti piace, di cui non riesci a fidarti, ecc.
"Ma scherzi?! Stavo finendo di sistemarmi i capelli per uscire e aspettavo un momento tranquillo per chiamarti! Comunque tutto bene, ci ha fatto un ottima impressione: è stato scrupoloso e onesto!"
Fiuuuuuuuuuuu! Sospirone di sollievo!
E' seguito un racconto dettagliato dei passi che si prospettano per i prossimi due mesi.
"Sono contenta! Anzi siamo contenti, il Fatalista è qui accanto a me. Se dovessi aver bisogno di qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi, capito?...Mi sembra di rivivere tutto ora più che mai; non so come dirtelo, sento di esserti molto vicina: se hai bisogno anche solo di parlare io ci sono."
"Lo so e ti ringrazio infinitamente... anche per me è lo stesso, anche io mi sento vicina a te..."
"Aspirantemamma? Ma ti rendi conto che finalmente hai iniziato il tuo percorso?!"
"Sì...finalmente ci siamo!"
Spero con tutto il cuore che riescano a tentare una prima inseminazione entro la fine dell'anno...magari potrebbe arrivare Babbo Natale con un bel test positivo...non sto più nella pelle...quando arriva Natale?!

giovedì 24 luglio 2014

Debito

Stamattina, appena la bambolotta si è addormentata sotto l'ombrellone, il Fatalista ne ha approfittato per fare un santo bagno solitario a mare.
Dopo diverso tempo (troppo per un solo bagno)  ho visto che tornava accompagnato da una sua amica, nostra compaesana. Neanche il tempo di salutarla e tentare di ricordare chi fosse, se la conoscessi o meno...che lui mi domanda a bruciapelo:
''Come si chiama il dottore...?''
Non so quale velocissimo collegamento abbia fatto il mio cervello aiutato dall'aria cospirativa di un Fatalista stranamente agitato, ad ogni modo ho capito immediatamente che si riferisse al ginecologo della Iui! Insomma gli ho dato la risposta esatta dopo le sue prime cinque parole ed un nano secondo di riflessione.
''Diglielo! Dille anche tu di tentare con l'inseminazione!''
Ecco, mai avrei pensato di ascoltare queste parole uscire dalla bocca del marito! Superato il primo momento di sorpresa, mi sono dedicata a spiegare velocemente alla ragazza, cercando di non attirare l'attenzione dei vicini d'ombrellone, in cosa consistesse il tutto, a chi rivolgersi, cosa fare.
Soprattutto le ho dato il mio appoggio, se ne vorrà approfittare sono disposta anche ad accompagnarla di persona, suggerirle le scorciatoie, insegnarle a conoscere cose del suo corpo che ben pochi 'esperti' del settore sanno.
Alla fine lei ci ha chiesto:
''Ma la bambolotta...?''
''Senza inseminazione non sarebbe qua!'' le ha risposto il Fatalista mostrandogliela orgoglioso!
Siamo rientrati dal mare baldanzosi, felici di sapere che la nostra esperienza potrà essere d'aiuto a qualcun altro, come lo è stata per noi quella di Lui e Lei.
Il Fatalista ha canticchiato tutto il tempo, pur essendo consapevole di quanto è stonato!
Credo che si senta più leggero oggi al pensiero di aver ''forzato la natura'', ha trovato il suo senso alla nostra esperienza... ed ha la possibilità di ripagare il suo debito alla fortuna.
Lo amo perché stamattina ha trovato il coraggio di domandare qualcosa di terribilmente personale alla sua amica.
Lo amo perché le ha confessato cose che un uomo non confesserebbe mai.
Lo amo perché l'ha trascinata da me...che se ho convinto lui, posso convincere chiunque a non aver paura di essere felice!
Lo amo perché aiuta gli altri non solo per mestiere.
Lo amo, lo so...ma certi giorni lo amo più di altri!

mercoledì 26 febbraio 2014

Quattro giorni surreali

Dopo una decina di giorni dalla terza inseminazione ho iniziato ad avere dei dolori fortissimi al basso ventre. Erano più forti dei miei soliti dolori da sindrome premestruale, ricordo come se fosse oggi la sensazione di non riuscire a star seduta sulla sedia, sudavo davanti al pc ma non potevo interrompere il mio lavoro. Era un venerdì, per fortuna l'indomani non avevo in programma urgenze lavorative ed ho poltrito un po' a letto prima di iniziare uno dei miei rari sabati da casalinga; tra le varie incombenze era prevista la spesa settimanale con il Fatalista.
Da qualche giorno avevo anche delle perdite di siero dal seno e, imbottita di ormoni com'ero, pensavo a qualcosa di molto brutto...
Nel supermercato (discount) vedo uno di quei test di gravidanza vicino alle casse, e penso "e se fossi incinta?"
L'ho nascosto nel carrello tra le altre cose, tanto al massimo avrei buttato 4.78 €! Un test in più, uno in meno...oramai!
Ma il Fatalista a un tratto si accorge del test, mi lancia un'occhiataccia e con aria truce e severa mi fa: "Tu sei fissata!"
Io ci rimango male ma insisto e non lo rimetto a posto.
Il giorno dopo (domenica mattina) faccio il test e mi compare una linea rosa, un po' sbiadita ma evidente; ricontrollo le istruzioni, è positivo; mi tremano le mani, non può essere, ricontrollo...è positivo; cerco di darmi un tono, raggiungo il Fatalista sul divano, attendo la prima pausa pubblicitaria e gli dico tutto di un fiato "ho appena fatto il test è comparsa una linea rosa un po' sbiadita ma evidente ho controllato le istruzioni e dovrebbe essere positivo"
"Tu sei fissata!"
"Ma scusa, se è positivo è positivo, non esistono i falsi positivi!"
"Seee, col test del discount!"
"Vabbene, allora domani faccio le analisi del sangue..."
"Ma non puoi almeno aspettare di avere un ritardo prima di partire in quarta?! Tu sei fissata!"
"Io faccio le analisi del sangue, tu mi vai a ritirare i risultati"
"...."
Il martedì al lavoro mi squilla il telefono, messaggino telegrafico del fatalista: "beta 217"
Lo chiamo e non risponde; gli mando messaggi, cerco di rintracciarlo; poi mi arriva un sms con scritto "ci sentiamo dopo".
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiih, ma allora questo è scemo?!
Dopo qualche ora finalmente risulta reperibile: "Che hai fatto, dov'eri finito?"
"Ero da mia madre non potevo parlare, poi sono andato in piscina..."
Sorvolo sull'assurdità della situazione e vado dritta al dunque: "MA ALLORA E' POSITIVOOO?!"
"Ma no, non ti illudere, poi vedrai che è un falso allarme; rifacciamo gli esami...poi non so, prova a sentire il ginecologo"
Vabbè, facciamo come dice lui.
"Dottore?...Senta, ho fatto le analisi...risultano le beta a 217..."
"Congratulazioni signora!"
"Ma lei che dice...? Sono incinta?"
"Certo che è incinta! Non lo aveva capito?!"
Io l'ho capito da un pezzo...è che bisogna convincere mio marito!
Mi ha fatto rifare le analisi.

martedì 18 febbraio 2014

Fortuna con la "C" maiuscola

Quando il Fatalista decise di tentare con la PMA, stabilì dei limiti ben precisi; ne discutemmo ed alla fine, tra il mio "tentiamo all'infinito" ed il suo "facciamo una sola prova e basta" abbiamo raggiunto un compromesso che consisteva in tre inseminazioni ed una FIVET (Fecondazione in Vitro con Embryo Transfer). La possibilità della fivet l'ho guadagnata promettendo che se fosse arrivato un bambino non ne avremmo cercati altri: l'ho fatto perché sapevo che per il nostro problema le inseminazioni non servivano a niente...
La legge prevede un approccio graduale alle tecniche di procreazione assistita, salvo in casi eccezionali; quindi per approdare alla fivet devi prima passare per le inseminazioni, quante è a discrezione del centro a cui ti rivolgi (mi sembra che la legge non specifichi il numero).
Lo si fa "a tutela del paziente"...e per spremerti più soldi possibile.
E' vero che fra le due tecniche non c'è paragone in termini di invasività, ma la preparazione è sempre la stessa: la donna si spara gli ormoni  e il maschietto "dona" nel vasetto.
Nella fivet c'è un passaggio in più in cui la donna si becca l'anestesia per il prelievo degli ovociti da fecondare.
Infine, tramite un catetere inserito nell'utero, con l'inseminazione si iniettano gli spermini selezionati e rinvigoriti, con la fivet si iniettano gli embrioni fecondati in vitro.
Sto banalizzando, ma la sostanza è questa.
Siccome nel nostro caso non c'erano tanti spermini da selezionare, invece di muoversi giocavano a carte e non stavano messi bene neanche morfologicamente, 'ste inseminazioni le ho fatte con lo spirito di "togliermi un dente".
Alla terza ero incinta.