Tickers mammole.it
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sabato 13 agosto 2016

Felicità sia!

Il 6 agosto, dopo cinquanta giorni di ricovero in ospedale, il piccolo Precipitoso è potuto tornare a casa con mamma e papà!
La notizia non è stata ancora diffusa perché il neonato è delicato e per un mesetto dovrà starsene in casa tranquillo: le infinite visite che si ricevono in questi casi non sono affatto opportune!
Ero preparata a conoscerlo molto più in là, ma dopo un paio di giorni l'Aspirantemamma ci ha chiesto di passare a salutarlo: è stata una visita lampo ma intensa (soprattutto per me e per i miei ormoni)!
È un bimbo piccino...minuscolo...eppure tanto forte...
Poi, ieri sera, siamo stati invitati a cena da loro ed abbiamo potuto festeggiarlo come si deve: ho preparato una torta con davvero tanto tanto amore! La bambolotta (che aveva ricevuto il divieto assoluto di toccare il piccolo o di avvicinarsi troppo) era incantata, curiosa e su di giri.
Per quanto mi riguarda della serata ricorderò per sempre la gioia di vedere la mia amica allattare suo figlio al seno: non si è mai arresa, nonostante tutte le difficoltà, e ce l'ha fatta.
Certo ci vuole tanta fortuna in certe cose...ma io non posso fare a meno di essere infinitamente orgogliosa di lei!
Non resta che godersi la felicità!!!

giovedì 11 agosto 2016

Maledizione

Adoro il cielo, soprattutto all'imbrunire o di notte: amo la luna e le stelle più del sole.
Ovviamente l'appuntamento con la notte di San Lorenzo è sempre stato sacro per me...finché non ho conosciuto il Fatalista...da allora in poi si è scatenata la maledizione.
Stavolta mi ero preparata per bene: sarei stata in campeggio, il marito in città avendo ormai finito le sue ferie; mi sarebbe bastato alzare gli occhi al cielo e godermela!
Invece per un imprevisto martedì sono dovuta rientrare a casa e ieri sera, inutile dirlo, non sono riuscita a salire in terrazzo: quando casa, marito e bambolotta erano finalmente sistemati era ormai notte ed io ero esausta.
Ma non mi sono data per vinta: ho letto che il picco di stelle cadenti quest'anno sarebbe stato fra l'11 e il 12. Certo non è la stessa cosa (un po'come festeggiare Natale a Santo Stefano), ma chi se ne importa!!!
Ho pregustato l'evento da stamattina; ho persino organizzato la cena dalla colazione per non avere impicci...a costo di mollare marito e figlia e isolarmi al piano superiore...
Nel pomeriggio ha iniziato a piovere.
Poi il diluvio.
E con questo sono dieci anni che perdo l'appuntamento con le stelle cadenti!

domenica 7 agosto 2016

In una notte buia e tempestosa

Stanotte sembrava venir giù il cielo: vento, lampi, tuoni, pioggia a dirotto, pigne che colpivano violentemente la roulotte...
Il Fatalista si è alzato a controllare che la tenda veranda reggesse a tanta furia ed io, prima in dormiveglia, mi sono destata del tutto. Anche la piccolina in pancia era sveglia mentre la bambolotta dormiva incurante della bufera.
Ho poggiato delicatamente le mani sul ventre, in un gesto ormai consueto ma che finora mi ha lasciato sempre la delusione di non riuscire a percepire nulla esternamente dei movimenti che sento dentro.
Un colpo deciso ha spostato lievemente le mie dita... forse l'ho immaginato...
No, ecco un secondo ed un terzo calcio ben assestato: li ho sentiti chiaramente sotto le mani!
Sorellina è sempre più presente nei miei pensieri e nelle mie giornate; a breve potranno sentirla distintamente anche la bambolotta ed il Fatalista.
E quando nascerà saranno lampi e tuoni nella nostra vita, una seconda forza della natura esattamente come la primogenita.

venerdì 5 agosto 2016

Conoscersi

Com'è possibile?!
Questo ho pensato quando ho scoperto di essere incinta l'anno scorso: dopo gli esami, i controlli, le cure, le inseminazioni tentate per riuscire ad avere la bambolotta, una gravidanza naturale mi sembrava impossibile!
Poi la camera vuota, il raschiamento, la delusione prima e la disperazione dopo.
Avrei dovuto partorire a Gennaio di quest'anno e fino ad allora ho vissuto quasi in trance, sempre in bilico sull'orlo della depressione; perché, se il primo figlio lo fai per te stessa, il secondo lo desideri anche per il primo... abbiamo la nostra età, si spera di campare cent'anni, ma la paura di lasciare sola presto la bambolotta è forte, quasi quanto quella che possa un giorno doversi occupare da sola di due genitori non autosufficienti.
Non so se sia un pensiero solo mio o se semplicemente si eviti di parlare di certi argomenti, però è la realtà dei fatti: è una schiacciante possibilità.
In conclusione avevo mille più una ragione per desiderare con tutta me stessa una seconda gravidanza.
Il Fatalista non si sarebbe convinto una seconda volta a seguire il percorso della PMA...dopo l'aborto io forse sì...ma non ho neanche provato a prendere l'argomento: ci vuole impegno mentale e fisico, con una bambina ancora piccola...l'avremmo dovuta sacrificare insieme a noi...no, troppo complicato!
Dicevo: fino a Gennaio non sono stata in grado di pensarci lucidamente.
Poi mi sono fatta due conti, qualche ragionamento ed un piano.
Sono diversi anni che controllo il mio ciclo con il metodo sintotermico: ormai sono così esperta da non aver neanche più bisogno di prendere la temperatura basale per individuare l'ovulazione. Sono anche piuttosto regolare, il che aiuta. Ogni mese segno e segnalo qualsiasi cosa che possa essere utile: dai rapporti intimi ai sintomi.
Quando sono rimasta incinta avevamo avuto un solo incontro in prossimità dell'ovulazione: niente altro dall'inizio del ciclo; ho pensato che fosse quella la chiave, la soluzione: il liquido spermatico di mio marito contiene pochissimi spermatozoi (nonché piuttosto indecisi sulla direzione da prendere ed acciaccati...) e la regola per cui si dovrebbe essere in astinenza al massimo dai tre ai cinque giorni nel nostro caso forse è una ca@@ata: gli spermini saranno pure giovani e freschi, ma se non c'è il numero muoiono tutti di sicuro prima di arrivare a destinazione!
Seconda osservazione: avevo segnato che in quella occasione ero rimasta a letto dopo il rapporto per diverso tempo, causa mal di schiena.
Quindi non ero scappata immediatamente in bagno come al mio solito...
Visto che non si può mettere al corrente un uomo di tali ragionamenti, perché per quanto desiderino un figlio, se si sentono oggetti da riproduzione vanno inconsciamente e praticamente in sciopero involontario, ho cercato di pilotare il giorno e il modo.
A febbraio non mi è riuscito.
A marzo sì: astinenza fino al giorno stabilito e ferma a letto fino al tempo di coagulazione dello sperma (che mi pare dovrebbe essere mezz'ora, ma io per sicurezza non mi sono mossa per un'ora) per evitare di perderne gran parte subito dopo il rapporto.
Dopo quindici giorni il test: incinta.
Com'è possibile?! Ha detto il Fatalista.
Sarà stato il caso, sarà stato il destino, ad ogni modo io ho dato una mano...e l'ho spiegato al marito.
Ha fatto una gran fatica seguire il ragionamento, mi ha guardata come se fossi un po' matta (e forse lo sono) ed è rimasto incredulo; resterà così finché non stringerà fra le braccia la nostra secondogenita.
Forse certe cose non si dicono e meno che mai si dovrebbero scrivere nero su bianco, ma voglio che chi passi da qui (incluso le mie figlie) sappia che conoscere se stessi, il proprio corpo, è una grande opportunità. Nessun ginecologo, professore o luminare può arrivare a capire di ciascun paziente ogni aspetto come possiamo fare noi stessi; inoltre, riuscire ad avere spirito critico aiuta ad evitare i ciarlatani, a spendere soldi facili in imprese inutili o impossibili. Non ci sono regole universali valide per chiunque: siamo individui unici e come tali dobbiamo pretendere di essere trattati.
Infine: mai arrendersi.

Sostituta

E, dopo quasi un mese dal fatidico giorno in cui ho deciso di togliere il ciuccio alla bambolotta, stanotte finalmente ha dormito senza pianti e risvegli improvvisi.
Lei è una tosta, lo spirito di rassegnazione non è nelle sue corde... per tutto questo tempo ha tentato ogni tattica, dalla supplica alla minaccia, ma ha trovato un muro invalicabile: me.
Non nego che, se all'apparenza potevo sembrare determinata e tranquilla, in realtà ho faticato non poco a gettare il ciuccio nella pattumiera: l'ho tenuto per molti giorni sul frigorifero incapace a decidermi; da un lato perché la mia piccola sta crescendo (ed il pensiero fa sempre un po' di malinconia), dall'altro per la stanchezza: sarebbe stata una via di fuga anche per me, costretta ad alzarmi ed a riaddormentarla ogni notte anche quattro volte... perché l'addormentamento resta cosa piuttosto elaborata e lunga fra favole, massaggi e carezze!
Di contro si è manifestato un evento imprevisto: l'attaccamento che la bambolotta aveva per la sua adorata orsetta Tetti sta lentamente scemando; ad oggi resta confinata nel suo letto fino all'ora della nanna forse perché legata al rilassamento che le garantiva il ciuccio.
È sempre la cosa più preziosa che possiede, ma riesce anche a farne a meno.
Sarà che ho dovuto dedicare alla bambolotta molta più energia, sarà la pancia che cresce ed il continuo parlare della sorellina in arrivo, fatto sta che la primogenita ultimamente mi sta attaccata come una cozza allo scoglio e questa cosa è piacevolmente snervante.
A volte ho l'impressione di essere la sostituta diurna di Tetti...

martedì 2 agosto 2016

Tinta sì, tinta no

Da quando il desiderio di avere un figlio si è impossessato di me, trasformandomi in una specie di innocua pazza, ogni attività potenzialmente pericolosa per un eventuale feto è stata spostata nella prima parte del ciclo, per essere certa di non far danni.
Come la tinta ad esempio.
Poco importa se per anni tanta attenzione è andata sprecata: all'arrivo della bambolotta ero pronta a superare il primo trimestre senza evidentissimi capelli bianchi; poi sono andata avanti con i colpi di sole.
Per la seconda gravidanza idem...anche se è servito a poco visto l'epilogo.
Stavolta ero impreparata e più "grande" (non so quanti capelli ancora pigmentati mi restano ma sono pochi, pochissimi!)
Non pensavo che la cosa mi avrebbe dato fastidio più di tanto, invece sono entrata in un evidente imbarazzo fin da subito: una mamma quarantenne con l'aspetto trasandato...no, non potevo resistere in quelle condizioni!
Mi chiudo in casa per tutta la gravidanza o sopporto pochi minuti di vergogna e faccio la futile domanda alla gineserafica?!
Era l'inizio, stavo ancora lavorando...
"Ehm... un'ultima cosa... possofarelatinta?"
"Sì, esistono prodotti adatti senza ammoniaca e altri componenti potenzialmente pericolosi: chiedi al parrucchiere, ci pensa lui senza problemi"
Fiuuuuu! La parrucchiera non la vedevo da almeno un anno e non pensavo certo di andarci...non per una banale tinta che potevo fare a casa!
Così ho continuato le mie ricerche e, dopo aver capito che i componenti potenzialmente pericolosi sono talmente tanti che se li togliessero dalla tinta si avrebbe solo acqua fresca, ho optato per qualcosa di vegetale e senza ammoniaca. Il problema in realtà sono le reazioni allergiche, ma non era la prima volta che mi tingevo i capelli, che diamine!
Sono abituata alla tinta del discount!!!
Credevo costasse tanto, che non avrebbe coperto bene i capelli bianchi e che sarebbe venuta via dopo qualche lavaggio (cosa confermata dalla commessa del negozio); invece l'ho fatta già tre volte, è permanente, ha una gradevole profumazione che non mi ha dato fastidio neanche con la nausea e costa poco!
Ora,  gravidanza a parte mi domando e dico, perché per un euro di differenza mettevo in testa la tinta con l'ammoniaca?!