Tickers mammole.it
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venerdì 27 ottobre 2017

Chi comanda qui?

Dopo la PET, nella quale si raccomandava una RM al cervello, sono stata piuttosto chiara con il Fatalista: basta esami, non ha più senso per me continuare una ricerca spasmodica delle metastasi.
Se ormai sappiamo che questo dannato tumore se n'è andato a spasso, a che mi serve continuare a torturarmi psicologicamente?
Ho messo le mani avanti e il marito non ha fatto una piega.
Sembrava.
La sera è tornato a casa e tra una banalità e l'altra ha dichiarato:
"Ah...vedi che lunedì mattina devi essere nel capoluogo a fare la risonanza. Ho prenotato"
Sono rimasta spiazzata. Molto. Non ho dato una connotazione negativa alla cosa, non posso dire che mi sono arrabbiata...ero proprio spiazzata ed incredula. Ma come?!
Non mi vengono le parole neanche a scriverlo, neanche dopo che sono passati un paio di giorni.
Bah.
Ho chiesto spiegazioni e pare che sia importante escludere lesioni al cervello per stabilire la giusta terapia: una eventualità del genere cambierebbe tutte le carte in tavola.
Ok, me ne faccio una ragione.
Poi c'era stata un'altra discussione: Milano sì, Milano no (pare che la luminare voglia il conforto del parere di un oncologo dell' IEO).
Milano non è all'altro capo del mondo, ma dall'altra parte dell'Italia sì...e io non voglio lasciare le bambine. Sono stata chiara anche in quel caso.
Così (la sera dopo avermi avvertita della risonanza per lunedì) la canaglia se ne esce con un:
"Ah...vedi che martedì vai a Milano. Ho prenotato"
Senza parole.
Non so come comportarmi, davvero! Ma parliamone almeno...avvisami, spiegami...io capisco, non è che ti dico di no a priori. Se è necessario faccio tutto...ma coinvolgimi! Mica mi puoi trattare da scema?!
Poi penso che la cosa non riguarda solo me. Che l'ho visto piangere e star male per la prima volta da quando lo conosco a causa di questa storia e che ora che si sente utile è tornato l'uomo di prima. Un rompiballe, certo, ma sempre adorabile.
Ciò non toglie che quanto prima chiarirò chi è che comanda in questa casa.
Ovviamente io.

In pasticceria

"Ma perché i dinosauri non esistono?"
"Sono esistiti, ma ormai sono estinti"
"Che vuol dire estinti?"
"Vuol dire che sono morti tutti quasi contemporaneamente...forse a causa di un meteorite che ha colpito la terra, che a sua volta ha fatto diventare il clima glaciale...praticamente saranno morti tutti per il freddo...insomma...è un po' complicato da spiegare...e non possiamo neanche essere sicuri che sia andata così. Comunque ora non ci sono più!"
"Mamma, volevo tanto vivere al tempo dei dinosauri!"
"Oh no! Io no di certo, bambolotta!"
"E perché?! Doveva essere bello vivere in mezzo a loro!"
"Tra bestie alte quanto palazzi, molte delle quali carnivore?! Ci avrebbero di certo mangiati!"
"Ma mica tutti erano cattivi, mà?"
"No, non dico questo. Non è questione di cattiveria, è la natura. Poi niente mai è solo buono o cattivo. Neanche le persone sono tutte buone o tutte cattive, te l'ho spiegato spesso..."
"Sì, lo so. E' come la pasticceria"
"Ehm...che c'entra la pasticceria?"
"Essì, mamma! In pasticceria non fanno mica solo i dolcetti buoni che piacciono a me?!"

martedì 24 ottobre 2017

Bellissima

Sabato mattina:
"Bambolotta, vieni qui! Ti va di scegliere un bel taglio di capelli per la mamma? Vediamo qualche immagine sul telefono? Che ne pensi...li facciamo corti corti?"
"Siiiiiiiiiiiiiiiiì! Questo qui, mamma! Questo taglio qui!"
"Perfetto! Vuoi venire con me dalla parrucchiera?"
"Siiiiiiiiiiiiiiiiiiìììììì!"
Ma ad una quattrenne non si può chiedere di essere concentrata per troppo tempo sullo stesso argomento; così, già nel pomeriggio, messa di fronte alla scelta tra parrucchiera con la mamma e passeggiata col papà, ha ovviamente preferito la seconda opzione...
"Bambolotta...allora io vado da sola? E se poi il taglio non viene bene? Non è che una volta tagliati i capelli si possono allungare: non vuoi venire a dire alla parrucchiera come vuoi che li faccia?!"
"Se viene bene, bene; se viene male non ti preoccupare, mamma, tanto tu per me sei bellissima comunque!"
In effetti mi sento bellissima, più che mai.

Ci vediamo

Sono andata a fare una PET venerdì scorso.
Ho incontrato una coetanea che sta inguaiata quanto me... in verità credo che tutti lì fossero nei guai fino al collo come noi. Tralasciando il fatto che ogni esame che si va a fare aggiunge almeno un paio di brutte notizie, c'è di buono che si incontrano persone e storie; e ti accorgi che la vita va così, ti prendi meno sul serio, smetti di sentirti al centro del mondo o dell'attenzione perversa della sfiga!
Non è una questione di malcomunemezzogaudio. E' proprio che la prospettiva cambia...e la filosofia che hai studiato a scuola smette di essere un rebus, ahahahah!
Alla fine di quell'esame interminabile ho salutato la mia nuova amica:
"Allora ci vediamo?!"
"Sì, Fortunata. Ci vediamo..." e con un largo sorriso ha aggiunto "...in questi casi più ci vediamo meglio è!"
So solo il suo nome, non ci siamo scambiate altro a parte le nostre esperienze.
La cercherò fra i visi della gente in attesa di controllo in ospedale.
E lei farà lo stesso.

mercoledì 18 ottobre 2017

Tumore-Fortunata 1:0

Stamattina TAC.
Forse sono compromessi anche fegato e una vertebra cervicale.
La vita mi ha preso a schiaffi stavolta.
Attento a te, tumore stronzetto, da domani è guerra.

lunedì 16 ottobre 2017

Primo giorno di nido

Dopo le notizie ricevute venerdì e sabato scorsi ho iniziato immediatamente a riprogrammare la routine familiare.
Prima di tutto con il Fatalista abbiamo pensato che fosse il caso di iniziare l'inserimento al nido di Sorellina...e darle un minimo di tempo per abituarsi...
Il fatto è che io sono ancora a casa, in ferie (per ora) fino a fine Ottobre dopo aver esaurito la maternità facoltativa; non per mia scelta: purtroppo l'azienda sta vivendo un momento molto negativo e ha messo tutti in cassa integrazione, salvo chi ancora doveva scontare ferie arretrate...e io ne ho per una decina di mesi (assurdo ma vero!!!).
Oggi ho fatto varie analisi del sangue, elettrocardiogramma e visita cardiologica in previsione della TAC di dopodomani. Giovedì ho la visita chirurgica.
Incastrato in questa giostra è partito anche l'inserimento al nido di Sorellina.
Ero in apprensione, consapevole che se non fosse andato tutto liscio avrei potuto fare ben poco...perché già dopodomani dovrò lasciarla lì, volente o nolente.
La mia piccola fiduciosa si è lanciata nelle braccia della maestra, mai vista prima d'oggi. Le ha infilato il nasino nel collo cercando di strapparle un bacetto, come un cucciolo in cerca d'affetto...e si è dimenticata di me! All'istante! Tra i tanti bimbi, i giochi, le canzoni, i libri si è sentita a suo agio.
L'unico neo è che non ha voluto mangiare il suo yogurt perché è abituata ad essere imboccata da me o da mia madre e con tutti gli altri fa sempre storie, incluso il Fatalista.
Insomma alle dieci passate non voleva venir via; poi si è convinta, poi però voleva tornare tra le braccia della maestra.
Sta andando bene, è un grande sollievo: anche la mia seconda cucciola è indipendente come la prima.
Sono tutta orgogliosa...ora vado a mangiarmele di baci...

Metti che

Metti che ti trascini quella che credi essere un ingorgo o una mastite per quattro mesi.
Ecografia, antinfiammatori, antibiotico, spugnature umide. Niente.
E la gineserafica la butta là: "Fortunata, fatti una mammografia di controllo, giusto per scrupolo".
Metti che il radiologo dopo la mammografia e l'eco ti dica che preferisce fare anche l'ago aspirato...
Ok, caro medicuccio, vuoi fare l'ago aspirato? Fai! Tanto lo so che ogni scusa è buona per fregare soldi...comunque il mio è un problema legato all'allattamento, idiota che non sei altro... poi, non contento, prima di darti il referto ti voglia parlare:
"Signora, non so se l'ha capito, ma la situazione per me non è affatto positiva. Le consiglierei di contattare un chirurgo da subito: non aspetti il risultato dell'istologico."
Tu pensi che due son le cose: o stai vivendo un incubo o il tizio che hai davanti è veramente, ma veramente cretino.
Torni a casa, il marito è anche lui incredulo e prende appuntamento per l'indomani con una luminare in campo senologico.
Vi sparate 90 km di curve e rotatorie alle 6.30 del mattino. Pensieri positivi, bel paesaggio, qualche battuta... ma, man mano che la meta si avvicina, aumenta la trepidazione e un senso strisciante di pericolo.
E se la luminare confermasse?! E che ci posso fare? La gineserafica mi ha tranquillizzata, al massimo mi toglieranno un quadrante. Certo ci sarà da fare la terapia (perché chiamarla chemio anche nei pensieri mi disturba parecchio)
La luminare è un tipo tosto, capelli cortissimi, battagliera. Atrocemente diretta.
Visita, ennesima ecografia.
"Ti hanno spiegato bene di cosa si tratta e cosa ti aspetta?"
"No"
"Innanzitutto sappi che non sei in pericolo di vita. E' un tumore, chiamiamo le cose col loro nome da subito, ci sono più formazioni...e hai una infiltrazione nell'ascella. Togliamo tutto il seno e svuotiamo per bene anche l'ascella. Dobbiamo capire se fare una chemio già prima dell'operazione...ma questo lo deciderà il chirurgo. Questo è il numero, potete contattarlo anche subito... non pianga!"
"Piango perché sono incazzata...ho due bambine piccole..."
"E devi guarire; ti aspetta una strada più lunga e tortuosa di altre, ma devi guarire."
"Ma lei deve rendersi conto che io sono venuta convinta di avere un ingorgo mammario!" che dovrei fare secondo lei? ridere?!
"Va bene, allora per oggi piangi. Fino a stasera piangi quanto vuoi. Ma da domani basta! E comunque ora ascolta me" per la serie nonmiinterrompere (l'allattamento protegge solo a lungo termine, anzi, gli ormoni della gravidanza e dell'allattamento favoriscono lo sviluppo di queste forme tumorali), nientedomandeinopportune (no, se ti tolgono il seno è ovvio che non avrai manco il capezzolo), nontidiròcheèunapasseggiata.
Metti che non è un incubo.
E perdi la tua serenità così difficilmente raggiunta.
Perdi ancora una volta l'equilibrio.
Perdi il sonno.
Ma cazzo la fame no. La fame non la perdi manco se ti dicono che hai un tumore. E ti vien da ridere.
Oggi pizza a pranzo!

ps: ho smesso di piangere, ho fatto come ha detto la Luminare.
Ma sono sempre arrabbiata, eh! Con quella fortuna cieca e la sfiga che ci vede benissimo