Tickers mammole.it
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mercoledì 31 dicembre 2014

Angelo

Il tuo nuovo anno inizierà lassù, fra gli angeli...un viaggio attraverso tra la neve, che la tua città tanto amata ha visto così raramente...
Arrivederci, caro zioO

martedì 30 dicembre 2014

Neve

Svegliarsi la mattina prima della sveglia per sbirciare fuori dalla finestra...l'emozione di vedere la coltre bianca che ricopre ogni cosa, lo strano silenzio delle strade deserte, i fiocchi grossi come pezzi di ovatta che scendono dal cielo senza fretta.
"Marito! Le previsioni ci hanno azzeccato anche oggi..."
"Nevica?!"...e si precipita alla finestra anche lui, entusiasta come un ragazzino: "Fortunata! Da quanti anni non nevicava così?!"
"Così?! Erano anni che non nevicava proprio più!!!"
Ci stavo pensando giusto un paio di mesi fa! Invece...sorpresa!
Scuole chiuse, nido chiuso anche domani.
Resto a casa, mi godo il calduccio, la mia piccina.
Il Fatalista decide di andare in studio a piedi, meglio lasciare l'auto in garage. Esce di casa felice, dicendomi di portar fuori la bambina appena migliora il tempo...
Non è stato possibile: non ha mai smesso di far bufera!!!
Domani mattina bisogna pure recuperare i miei dall'aeroporto e non si sa come andrà a finire!
Però, nonostante gli inconvenienti, in questa casa la neve ha portato una gioia incontenibile, a partire dalla bambolotta che ha trascorso ore alla finestra.
Più ci penso, più mi convinco che sia un buon segno: tutto questo bianco laverà via le macchie del vecchio anno...anzi...di tutti gli anni in cui la neve non s'è vista.
È un buon auspicio, me lo sento.

lunedì 29 dicembre 2014

Scoperte di Natale

-La bambolotta adora la neve: oggi, al rientro dal nido, ha accolto i fiocchi che cadevano dal cielo tra gridolini di stupore e gioia, volgendo il viso e le mani all'insù; ha continuato a manifestare il suo entusiasmo fino all'ora del riposino. La sua prima neve...

-Le puntate di Peppa pig in Inglese non aiutano il precario equilibrio linguistico della bambolotta.

-A proposito del precario equilibrio linguistico: "Mmmì" vuol dire "no"!
Non so perché, ma è così è ci dobbiamo rassegnare.

-Se non riesco ad entrare in garage, non è il cancello ad essere posseduto, ma il dito del capocondomino in auto dietro la mia.
Ricordare di usare il telecomando con cautela. Tanto come arma non funziona.

-Affidare un assegno al marito affinché lo consegni all'agenzia immobiliare non è una grande idea. Trascorrerà una settimana prima che giunga a destinazione, tra i racconti delle fatiche di Ercole che mi rifilerà il Fatalista a sua discolpa.

-Se fuori ci sono -5 gradi Centigradi, al lavoro il riscaldamento non funzionerà ed il mal di gola mi beccherà nonostante il dolcevita ed il cappotto.

-Rocky è diventato un tipico film natalizio.

L'incontro

Ho aperto la porta e aspettato che l'ascensore si aprisse con l'emozione di una bambina che sta per scartare il suo dono di Natale.
È comparsa una ragazza con le ciocche dei capelli che spuntavano dal cappellino di lana, lo sguardo penetrante dietro gli occhiali, un po' sorpreso: mi aveva immaginata diversamente da come le sono apparsa.
Un saluto, un abbraccio.
Abbiamo parlato per ore e non avrei voluto che andasse via...come quando da piccina chiedevo a nonnamanager "mamma, la mia amica può fermarsi a dormire a casa?"...ho provato quella stessa sensazione di voler prolungare il tempo a nostra disposizione, avrei voluto che fossimo solo due ragazzine senza pensieri e doveri.
Ho conosciuto un'amica più giovane di me eppure tanto più grande.
Una donna introspettiva ma sdrammatizzante, problematica ma autoironica, profonda e allegra, istintiva e ragionevole...una persona dalle mille contraddizioni e milioni di sfaccettature, interessante come poche.
Ieri è venuta a trovarmi Effe ed ha colpito piacevolmente tutta la famiglia: persino la bambolotta le ha mandato baci volanti e sorrisi al momento dei saluti!
Il Fatalista si è trattenuto abbastanza da non farmi fare subito brutte figure...ma poi...vabbè! Tutto sommato non ha esagerato, ma so già che la prossima volta la metterà in croce.
È il suo modo di apprezzare le persone.

sabato 27 dicembre 2014

Bersagliera

Mi sembra ieri che abbiamo festeggiato il suo compleanno...invece sono passati diversi mesi!
Ci siamo visti un'altra volta da allora e non ho potuto fare a meno di notare che man mano che il tempo passa i suoi saluti diventano sempre più simili ad un addio.
ZioO è in ospedale con una brutta polmonite: ha trascorso il Natale lì, non è trasportabile al momento...e non sappiamo se il nuovo anno lo lascerà ancora all'affetto dei suoi cari e al nostro.
Novantaquattro anni sono tanti, si dice "ha fatto la sua vita": la verità è che proprio non vorrei che morisse...mai!
Per ziaB che lo ha avuto come padre e compagno da sempre, per Ella che tra quattro mesi si sposerà, per noi che tanto lo amiamo e apprezziamo, per la bambolotta che non lo ricorderà.
Non si ricorderà di lui che la chiama "bersagliera" ed io non saprò mai perché...ho dimenticato di chiederglielo.

venerdì 26 dicembre 2014

Santo Stefano e martirio

Il Fatalista stamattina:
"Bambolotta, appena possibile ti porto a Disneyland!"
"Mmmmmm!"
"Fortunata...perchè mmmmmm?! Che c'è?"
"Stavo pensando che sarebbe stupendo...mi piacerebbe tanto andare a Disneyland!"
" E che c'entri tu? Mica verrai con noi...tu resti a casa a riposarti! Vero, amore di papà?!"

mercoledì 24 dicembre 2014

Un altro mondo

Messaggio vocale di nonnamanager:
"Fortunata, qui è bellissimo...è un altro mondo! Io pensavo che non avessero tante cose...invece hanno tutto, di tutto di più...più di noi!"
Ma avrà capito di essere atterrata in America e non in Tibet?!

Dieci piccoli indiani

Quando ero piccina si andava a passare le feste nel nostro paese d'origine, nel mezzo di una enorme famiglia chiassosa, ridente e allegra.
Qui non ho zii, cugini, parenti vari.
Ci sono solo i miei genitori, mio fratello e mia sorella...con suo marito e le bambine ovviamente!
Da quando mi sono sposata, nonnamanager ha fatto sempre in modo da non doverci dividere, invitando noi e le famiglie dei nostri rispettivi consorti per la cena della Vigilia di Natale.
E' diventata una tradizione, come quella del travestimento dei miei suoceri: nonnasprint fa Babbo Natale e distribuisce doni a tutti dal suo sacco, mentre nonnodivano fa il suo aiutante suonando  un campanaccio da mucca per tutto il tempo. Ci divertiamo un mondo! Soprattutto le mie nipotine...anche se hanno scoperto fin da subito chi si nascondesse sotto la barba bianca!
Quest'anno i miei genitori sono in America con James Dean, mia sorella è invitata dalla suocera, il fratello piccolo del Fatalista che vive in Germania non verrà, l'altro fratello è in vacanza in Thailandia...insomma siamo rimasti in quattro, più la bambolotta.
Mi sa che stasera vado a letto presto.

martedì 23 dicembre 2014

Desaparecida

James Dean whatsappa spostamenti e preoccupazioni sullo stato di salute della bambolotta.
Nonnomarziano manda foto e dichiarazioni d'entusiasmo.
Nonnamanager ha spento il telefono appena messo piede sull'aereo e non lo ha più riacceso: è scomparsa, desaparecida, latitante, persa in quelle sei ore di fuso orario che tanto la sconvolgevano prima di partire.
Riportarla a casa non sarà un'impresa facile...

lunedì 22 dicembre 2014

Usanze barbare

"Fortunata, posso mangiare il pesce spada affumicato?"
"No"
"Perché no?"
"Marito, sto organizzando il menù per il pranzo di Natale con i tuoi genitori...forse lo userò...non fare scherzi che non avrò il modo di fare di nuovo la spesa!"
Neanche il tempo di uscire e rientrare in cucina che me lo ritrovo a tavola con il pesce spada davanti!
"Ma miseriaccia, perché l'hai aperto?!"
"Ho pensato che tanto sono solo due pranzi di festa con i miei...c'è tanta roba!"
Come due?! Ma non li ho invitati per Natale?!
"Ehm...Perché 'solo due'...?"
"I miei non cenano, quindi la vigilia non la contare...poi c'è Natale e Santo Stefano...poi basta per questa settimana!"
Ohcacchio! Ho dimenticato che qui se inviti per Natale ti si attaccano fino a Capodanno!!!

domenica 21 dicembre 2014

Un' ancora in mezzo al mare

"Pronto, F.?"
"Fortunata dimmi"
"La bambolotta è malata e non è il caso che la porti all'asilo...devo andare al lavoro...lo so che sei impegnata...insomma...mi stavo domandando se per te fosse possibile liberarti e stare un po' con lei domattina, finché non rientra il Fatalista...ma devi andare da M.?...perché se è così lasciamo perdere, non ti voglio creare problemi..."
"Ok, vengo!"
"Ma non devi andare da M.?"
"Sì...ma la bambolotta con chi lasci? Con me ci sta...ma con altri..."
"Infatti: anche se chiamassi una babysitter sarebbe impossibile! Però posso prendermi la giornata di ferie...e sperare che fili tutto liscio al lavoro..."
"No, vengo io! Lei con me sta bene...e anche io sono felice di stare con lei!"
Dopo una giornata passata a disperarmi, già preda dei sensi di colpa per essere una madre lavoratrice, quindi pessima madre e pessima lavoratrice...in un mare di pensieri confusi ed inconcludenti ho pensato a lei, F., come unica àncora di salvezza.
Non mi sbagliavo: ora la bambolotta ed io possiamo dormire tranquille.

Storie di Natale

C'erano una volta due ragazzine che vivevano in due paesotti vicini: si conobbero a scuola e diventarono grandi amiche.
Erano gli anni Sessanta, la società cambiava...ma l'amicizia restava una cosa seria. Trascorsero insieme parte della fanciullezza e della gioventù, ma poi l'Amore divise le loro strade.
Il caso volle che entrambe lasciassero loro paese d'origine per seguire i mariti, lontane l'una dall'altra.
Ma non hanno mai smesso di sentirsi, di essere in qualche modo presenti con l'anima una nella vita dell'altra...e "reali" anche per le loro famiglie.
Questo Natale ricongiungerà le due amiche all'altro capo del mondo...
In questo momento nonnamanager è su di un aereo che la porterà in America, accompagnata da nonnomarziano e James Dean.

Sabato sgangherato

Le tappe fisse programmate per la giornata di ieri:
- recita della bambolotta
- un salto all'agenzia immobiliare per fare la nostra offerta
- cena a casa di Lui e Lei (erano mesi che non si riusciva a trascorrere una serata insieme).
I programmi son sempre belli: peccato che il diavolo ci metta lo zampino!
Dopo una nottata insonne passata tra corse nella stanza della bambina in preda a terribilissimi attacchi di tosse, ci svegliamo in quella che sarebbe stata una mattinata infernale: la bambolotta scotta, ha la febbre: non è altissima ma è evidente che si è definitivamente ammalata.
"Marito, bisogna avvertire la maestra che non andremo alla recita..."
"Ma nooooo! Portiamola lo stesso, tanto comunque dobbiamo farla uscire per andare dal dottore!"
Resto interdetta, poi faccio 2+2: ci saranno i nonni paterni a vederla, nonnasprint le ha realizzato la gonnellina in raso bianca...questa è una decisione presa dal marito per non deludere i suoi genitori...ingoio il rospo: non mi va di fare storie, so che tanto durerà poco, giusto un quarto d'ora.
La classe della bambolotta è decimata da virus e malanni vari; le maestre accolgono nostra figlia come una preziosissima sopravvissuta e tutto fila liscio: emozione e lacrimoni a stento trattenuti da parte della curva parenti, tifosi sfegatati della piccola protagonista!
Poi la visita dalla mia dottoressa (non sia mai che il pediatra uomo di ghiaccio possa malauguratamente rispondere al telefono di sabato!) e si ricomincia con l'antibiotico.
Quindi è saltata la visita all'agenzia immobiliare...
Infine abbiamo telefonato a Lui e Lei per avvertirli di essere impossibilitati ad andare a casa loro; infatti la bambolotta nel pomeriggio è peggiorata ed ha avuto la febbre molto alta...

...Ma una giornata non può andare mai completamente storta.

Lui e Lei hanno preso le vettovaglie ed hanno portato tutto a casa nostra per la cena.
Mentre la bambina dormiva nella sua stanzetta, seppur agitata, noi siamo riusciti a trascorrere una serata piacevolissima, del tutto inaspettatamente!
I nostri amici hanno risollevato le sorti di questo sabato sgangherato, e gli animi di due genitori in pena.

venerdì 19 dicembre 2014

Amleto

Ma le maestre d'asilo fanno un corso appositamente per imparare ad infilare fazzoletti/tovaglioli di carta sporchi ovunque sia umanamente possibile?...perché le tasche non bastano, esistono anche i polsini ed il petto...se mia figlia portasse le mutande ne troverei persino lì...
Già per una maestra con dieci bambini è facile dimenticare dove ha piazzato l'ultimo fazzoletto che ha usato per pulire il naso alla bambolotta, ma se le maestre sono due (o più) la combinazione di variabili aumenta esponenzialmente.
Ma l'incognita maggiore resta il Fatalista, che ritira ogni giorno nostra figlia dall'asilo e, incurante di cosa possa nascondere sotto i vestiti, la catapulta il più in fretta possibile nel lettino per la pennichella pomeridiana.
Con tutta la buona volontà da parte mia per ovviare agli inconvenienti che tale disordine globale può generare, questa settimana ho lavato più carta che panni.

giovedì 18 dicembre 2014

Tetris

Non posso fermarmi a scrivere: non ho molto tempo. Mi è presa la frenesia dell'incastro!
E' da ieri che misuro mobili, li disegno e li piazzo nelle varie stanze, sul CAD.
Ci entriamo? Non ci entriamo?
Che poi il problema non è mica se ci entriamo o meno...è non è neanche la deformazione professionale che mi spinge a progettare, né la necessità di valutare con un computo metrico quello che ci sarà da spendere (che tanto in linea di massima lo so già).
E' che non riesco a fermarmi nemmeno davanti all'assurdità di definire la posizione esatta delle nuove prese elettriche, d'antenna, di telefono; quella degli scarichi, del gas, dell'acqua, del videocitofono...sto impazzendo.
Non è colpa mia.
E' che l'agenzia immobiliare mi ha procurato le piantine della casa che vorremmo comprare...

martedì 16 dicembre 2014

Senza rimorso

La bambolotta accoglie il suono del citofono gridando: "Nonnaaaaaa!!!" e si piazza davanti alla porta d'ingresso tutta trepidante.
Arriva nonnamanager e lei si affaccia: controlla se al suo seguito c'è una delle due cuginette.
Oggi ha fatto la solita scenetta, ha visto che la nonna era sola e si è contrariata, tornando a giocare senza un sorriso o un saluto. Deve aver pensato che sta accadendo troppo spesso ultimamente.
Ha giocato per alcuni minuti, rimuginando; poi ha perso la pazienza e si è diretta da nonnamanager invitandola ad andar via con pochi gesti eloquenti e decisi.
Mia madre, offesa, l'ha salutata ed ha fatto finta di andar via, nascondendosi nella stanzetta in silenzio.
La bambolotta non ha fatto una piega.
"Ehi, tu! Ti rendi conto che hai cacciato via la nonna?!"
"Sssssiiiiiiiiiiiii!!!" ha risposto soddisfatta.

lunedì 15 dicembre 2014

Blogger

Un' amica blogger è qualcuno di cui conosci prima l'anima, poi la voce, poi il suo viso.
E, anche se sei tendenzialmente telegrafica al telefono, quella telefonata non riesci a chiuderla e vorresti parlare per ore...persino la tua timidezza fa posto al desiderio e all'emozione di poterla conoscere un giorno.
Presto.

domenica 14 dicembre 2014

La casa

Ho visto una casa.
Proprio quando la ricerca di un nuovo nido si stava rovinosamente arenando, ieri siamo andati a vedere questo posto.
Ero contrariata, avevo visto un appartamento solo un'ora prima: appena realizzato, bello e costoso. Troppo.
Quando abbiamo parcheggiato non ho notato neanche l'esterno, sono entrata ed il "vecchio" mi ha colpito in faccia come un sonoro schiaffone; non avrei voluto proseguire oltre l'ingresso, ma ormai c'eravamo.
E' perfetta.
Una casa indipendente su due piani più garage...e terrazzo. Luce, tanta luce: quel sole che non vedo mai se non riflesso nei vetri del palazzo di fronte.
Stamattina ci siamo tornati con nonnomarziano, nonnamanager ed il nostro muratore di fiducia, quello che ha realizzato i lavori nella casa in cui abitiamo ora. Sono stati conquistati anche loro!
Dicevo che è vecchia. Quindi se col budget ce la faremmo ad acquistarla, corriamo il rischio di non riuscire a sistemarla neanche quel tanto che ci permetta di viverci.
Dovremmo trattare e non è detto che riusciremo a spuntarla.
Intanto il Fatalista ed io non riusciamo a smettere di immaginarla completa, di interrogarci su cosa metteremo dove: sembriamo due sciocchi a fantasticare così su di un posto che non è nostro e chissà se mai lo sarà.
Però ci proveremo, so già che ci proveremo.
Intanto, se le anime dei due vecchietti che l'abitavano prima sono qui in giro, sappiate che la ameremmo come l'avete amata voi, la rispetteremmo...aiutateci che se non l'acquistiamo noi sarà buttata a terra per costruirci un palazzo...

sabato 13 dicembre 2014

Sopra l'armadio

Alla fine ho deciso di tirar fuori un vecchio regalo...una natività che fu donata al Fatalista da una paziente, il nostro primo anno di matrimonio.
Fu molto gradito da entrambi: un simbolo essenziale, senza fronzoli.
Quest'anno non me la sento di fare l'albero e di esagerare nelle decorazioni (come al mio solito), mi manca lo spirito...e poi c'è la bambolotta che può distruggere tutto o, peggio, farsi male.
Ma senza luci e un minimo di presepe non sarebbe Natale!!!
Così la Madonnina, San Giuseppe e il bambinello son finiti sopra l' l'armadio



Più li guardo più mi sento felice.
Forse domani metto le luci anche sul balcone, vah!

venerdì 12 dicembre 2014

La serie

Per la serie madre imbranata

- I capelli ricci di mia figlia non vanno asciugati pettinandoli: meglio qualche nodo che un ammasso informe e pauroso sulla testa...
- Ogni oggetto è potenzialmente commestibile: anche un mandarino con la buccia è visto come un succulento arrosto piuttosto che come una graziosa pallina profumata...
- Non parla, ma capisce tutto: se dichiari di aver messo una medicina insapore e inodore nel latte lei non lo berrà...non lo assaggerà neppure!
- Se manda baci alla doccia non vuole fare il bagno, tenta semplicemente di fare il verso del pesce, il suo giochino appeso da quelle parti...
- Se mia figlia ripete continuamente "Tetti" è inutile porgerle i fazzoletti...è più probabile che voglia Matilde...
- Stufa dell'ossessione della piccina di voler portare al nido qualsiasi cosa le passi per la mente alle 7.30 del mattino, al momento di uscire di casa le ho sottratto il bidoncino da 5 litri di vino (vuoto e di plastica, ma pur sempre poco adatto ad una giornata scolastica)...
Per la prossima volta: ricordarsi che ad ogni azione corrisponde una reazione non sempre paritetica! (la bambina si è piantata di culo sulle scale, urlante; ha subìto una mutazione genetica per cui è diventata viscida al punto da non poterla prendere in braccio di forza; i vicini hanno quasi chiamato i carabinieri, i pompieri ed il telefono azzurro; sono arrivata al lavoro con un notevole ritardo, rischiando il ritiro della patente e non solo...)

Per la serie moglie invisibile

Mio marito non batterebbe ciglio se mi vedesse camminare sulle mani, ruotare il capo di 360 gradi o flirtare palesemente con un altro uomo...ma si accorge che la maestra della bambolotta ha perso un paio di etti (almeno dieci chili secondo lui) con la dieta.


giovedì 11 dicembre 2014

Obiettività paterna

La bambolotta è una bambina poco incline alle smancerie.
Le coccole le gradisce solo dalla mamma e solo se da lei espressamente richieste.
Adora tutti i bambini, ma con gli adulti è un'altra storia: soffre di antipatia e simpatia, nel senso che guarda per la prima volta una persona e decide se può o meno stare nella stessa stanza con lei...di più non si può pretendere.
Da quando è nata non è andata una sola volta in braccio a nonnodivano: lo evita e, se pressata, scappa arrabbiata. Quando il Fatalista la prende dal lettino al mattino e cerca di darle il bacio del buongiorno lei gli porge la sua orsetta Matilde e gli fa chiaramente capire che può arrangiarsi con quella.
E' degna figlia di suo padre, l'unico essere umano sulla faccia della terra che odia persino i massaggi; colui che, se lo sfiori per caso nel letto mentre dorme, sobbalza spaventato.
Con gli anni il marito si è un po' adattato al mio essere così "fisica" nelle mie manifestazioni d'affetto, ma mantiene comunque le distanze. Questa cosa mi ha fatto terribilmente soffrire da quando lo conosco, ma ora me la godo...perché da che è diventato padre elemosina dalla bambolotta anche il più piccolo gesto d'amore: e lei lo fa penare come ho penato io, eheheheheh!
Stamattina:
"Fortunata, secondo me quando Lui e Lei andranno a prendere il bambino vivranno un momento difficile...andranno completamente in crisi!"
"Ohmamma! Ma che dici? Perché pensi una cosa del genere?!"
"Non li hai visti ieri?"
"Cioè, spiegati!"
"Non si relazionano proprio con i bambini!"
"Per bambini intendi la bambolotta?"
"Certo!"
"Marito...secondo te sono stati loro a non relazionarsi con nostra figlia o è nostra figlia che non si lascia avvicinare?"
"Che vuoi insinuare?! Che mia figlia è un'asociale? Essere socievoli non vuol dire mica dare confidenza a tutti!"
"Ah, no?! Ieri è venuta mia sorella, ha tentato di baciarla e lei l'ha scacciata con la manina come se fosse una mosca...quando ci ha riprovato ha aggrottato le sopracciglia, guardandola minacciosa, e le ha detto OH-ooooooooHHH!!! Dopo il fastidio è passata alla minaccia e alla rabbia...ed era sua zia! Figuriamoci un estraneo! E' una bambina che intimidisce, mia sorella dice che è cera amara!"
"Che c'entra cera amara? Cera amara è chi non ride mai!"
"Ieri di certo non ha sorriso ai nostri amici...anzi!"
"Se sapesse che dici queste cose di lei! Povera bambina...quella è un'anima innocente!"
L'amore farà pure perdere la ragione, ma credevo di aver sposato un uomo razionale, obiettivo...questo marito invece è diventato un pupazzatto nelle piccole mani stritolatrici della bambolotta!

mercoledì 10 dicembre 2014

Climax

Il grembiule della bambolotta è durato una intera settimana.
Specifico: è durato una intera settimana perché il Fatalista non si è minimamente accorto di quanto fosse lurido, quindi mi riportava a casa la bambina e lasciava lo straccetto macchiato appeso al gancio del nido.
Mi correggo: il grembiule della bambolotta è durato una sola settimana.
Mentre lo lavavo accuratamente a mano mi sono accorta che ha due strappi paurosi lateralmente.
Meno male che è enorme e riusciremo a rattopparlo lungo le cuciture...

martedì 9 dicembre 2014

Piccola vacanza

Siamo partiti sabato mattina per andare a trovare i nostri amici, la famiglia Ninja.
Qualche ora di macchina ed eravamo di nuovo insieme, felici di rivederci...neanche il tempo dei saluti che il Fatalista ha ricevuto una telefonata da casa con la notizia che nonnodivano sta poco bene: probabilmente nei prossimi giorni dovrà subire un piccolo intervento al cuore...quando si dice la fortuna!
Questa piccola vacanza, programmata e anelata da mesi, non è cominciata nel migliore dei modi!
Ma ormai siamo adulti, abbiamo imparata da un pezzo che niente nella vita può filare liscio e che l'imprevisto è dietro l'angolo.
Il marito ha incassato ed ha mantenuto un parvenza serena e allegra, pur nascondendo la sua forte preoccupazione e, forse, il senso di colpa per essere partito.
Più tardi si è lasciato sfuggire un "non ci muoviamo mai, quella volta che ci decidiamo capita sempre qualcosa...": è che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, marito mio!
Che potevamo fare? Tornare indietro non aveva senso, avremmo solo allarmato di più nonnodivano che ha bisogno di tranquillità. Abbiamo anticipato la partenza di un giorno e rinunciato a passare dal mio paese natale per salutare i cugini e far conoscere loro la bambolotta.
Con questa premessa, sembrava che nulla potesse dare una svolta positiva alla vacanza.
Ma i nostri ospiti non sono persone qualsiasi: la loro positività ed accoglienza, il loro calore e le sensazioni piacevoli che hanno saputo trasmetterci hanno fatto la differenza.
Nonostante tutto.
Abbiamo riportato a casa il cuore gonfio di affetto, cento regali, mille luci...abbiamo avuto in dono il Natale!



lunedì 8 dicembre 2014

Nanna

La piccola Ninja ha accolto la bambolotta come una sorella maggiore e se n'è occupata come una mammina.
L'ha sopportata, accontentata, assecondata tra un' espressione buffa  di sopportazione e qualche rimprovero benevolo: "Bambolottaaaaa! Mi hai messo di nuovo tutti i giochi in mezzo...nooo, non ti sedere sul pavimento! non vedi che hai la tosse?! Vieni qui! Sul tappeto, ti ho detto! I giochi piccoli non si mettono in bocca: dai a me!"
La mia piccola ha scoperto che esistono stanze da principessa e non voleva stare in altro luogo se non lì, con la sua amica Nanna, come lei la chiama.
Per la prima volta non ho fatto un pasto con lei affianco, sul seggiolone: era sempre di là, a giocare come fanno le bimbe grandi...e mi ha fatto uno strano effetto. Ogni tanto tornava per mostrarci qualcosa, ma noi grandi non eravamo i protagonisti della sua giornata: c'era Nanna, non aveva bisogno d'altro!
Stamattina le piccole si sono salutate: la bambolotta pensava che saremmo andati in albergo per tornare dopo poco ma la piccola Ninja, dall'alto dei suoi quattro anni, aveva ben chiaro che eravamo in partenza.
Credevo che si sarebbe sentita sollevata, visto lo scompiglio che abbiamo portato!
Invece era lì...abbracciata alla sua dolce mamma, con il viso nascosto nel suo collo, incapace di salutarci...dispiaciuta che fossimo in partenza.
Mi sono emozionata per tanto affetto, per un attimo sono tornata bambina anch'io: ho ricordato quando dovevo salutare i miei cugini dopo una vacanza per ripartire con i miei genitori.
La bambolotta ha chiamato "Nanna" per ore dal nostro rientro a casa.
Spero proprio che possano rivedersi presto.
Spero di poterci rivedere tutti presto.

Nanna e bambolotta, questa estate

domenica 7 dicembre 2014

Ululati

Mezzanotte circa. In albergo. La bambolotta dorme e piagnucola da tratti, il Fatalista ed io guardiamo la tv. Si odono ululati.
"Marito? Ma che succede...una ragazza si sta sentendo male?"
"No...direi proprio che non sta male...anzi...!"

venerdì 5 dicembre 2014

Accordo

"Marito...ti ricordi quel fatto di lavoro che ti stavo raccontando mentre aspettavamo il tizio dell'agenzia immobiliare, l'altra sera?"
"Sì, perché?"
"Niente...è che vorrei sapere che ne pensi tu...cioè...io ho riflettuto a fondo sulla questione...anche se mi dessero un grosso aumento di stipendio..."
"Mandali a cagare"
Ok. Siamo d'accordo.

Geni

Il sollievo per la guarigione del pc è durato poco.
Il tempo di riappropriarsi delle abitudini e, proprio quando ti rilassi, ricompare il malefico.
C@xxo, C@xxo, C@xxo!!!
Nonnomarziano stavolta ha toppato: il genio dell'informatica è stato battuto.
Ma laddove un genio fallisce, sua figlia può riuscire...perché la genetica non è acqua.
Fortunata batte virus uno a zero.
:-t
Per scaramanzia ci aggiungerei un "forse"

giovedì 4 dicembre 2014

Anniversario

Una nottata ad ascoltare la bambolotta tossire...di nuovo! Ormai saranno due mesi che non riesce a guarire... e il mio cuore batte all'impazzata per la preoccupazione: i pensieri della notte che sono sempre così bui!
Una mattinata trascorsa dal pediatra uomodighiaccio che ti rimprovera...ancora. E i sensi di colpa che salgono, salgono, salgono...e quando arrivi in macchina sono saliti ormai agli occhi sotto forma di lacrime.
Perché se il periodo non è buono la tensione non la reggi.
Le telefonate al lavoro e dal lavoro: non potevi mica aspettare domani pomeriggio che il dottore facesse ambulatorio?! No, che mi importa di Dicembre, delle consegne più importanti dell'anno: mia figlia viene prima, rassegnatevi. Poi, a dirla tutta, il lavoro viene mooolto dopo nella mia classifica delle priorità: non siete neanche al podio, mi spiace deludervi.
La mia bambolotta non sta bene, di nuovo; non solo per la tosse. E' sempre il suo intestino che senza motivo decide di smettere di funzionare: prima mi illudo che con i clisteri possa aiutarla, poi arriviamo ai lavaggi intestinali e mi prende lo sconforto.
Eppure la sua alimentazione non è cambiata...prende il suo macrogol tutti i giorni alla stessa ora...ma se la risposta non ce l'hanno i medici perché dovrei averla io?!
Buon anniversario marito. Oggi va così.

mercoledì 3 dicembre 2014

Scalata

"Ciao, Capo! Bentornato...com'è andata la visita dai quei possibili nuovi clienti?"
"Bene, Fortunata! Se continuiamo su questa strada presto dovremmo trattare nuovi prodotti...sei pronta?"
"Per cosa?"
"Ad operare in un nuovo settore"
"Ti ricordo che sono otto anni che opero in qualsiasi settore tranne il mio...mi adeguerò, come sempre! Di certo inizialmente farò diversi errori, ma poi imparerò. La buona volontà non mi manca, se a voi non manca la pazienza..."
"Col Boss stavamo pensando che (se proprio ci tieni) potremmo lasciarti i due responsabili del tuo ufficio ad aiutarti...anche se io non ho alcuna fiducia in loro"
"Certo che avrò bisogno di aiuto! Guarda che già ora faccio riferimento a loro per qualsiasi cosa: sono in gamba, a prescindere dalla tua diffidenza nei loro riguardi"
"Non hai capito, Fortunata! Ho detto che te li lasciamo come aiutanti..."
"?!"
Sguardo eloquente
"Mi stai velatamente dicendo che volete "ristrutturare" il nostro ufficio?" e che da tappabuchi passerò di nuovo a responsabile?!
Secondo sguardo eloquente
"Vabbè, io torno a lavorare. Non ci voglio neanche pensare ora. Mi adatterò a quello che deciderete, se lo deciderete...come sempre"
'Sto lavoro è un saliscendi non indifferente. E io le montagne russe le soffro solo ad immaginarle, figuriamoci a cavalcarle. Tre sono le questioni che mi frullano in testa:
- alla responsabilità non corrisponderà alcun aumento di stipendio; è sicuro come un rutto dopo la Coca
- non sarà facile lavorare con due responsabili declassati ad "aiutanti", soprattutto perché maschi e non abituati a tale trattamento (che tanto ricapiterà anche a me perché la ruota continua a girare, soprattutto nella mia azienda)
- ma non è che questi cercano la scusa per togliermi il part time?! è un rischio oggettivo?!
Questa scalata è più indesiderata della caduta dai vertici che ho subìto dopo il matrimonio e la maternità, porca vacca.

Cime di rapa

La questione del grembiulino è diventata un chiodo fisso, quindi, memore degli insegnamenti del Fatalista, ho deciso di "lanciare due cime di rapa" alle maestre.
Stamattina ho accompagnato la bambolotta al nido abbastanza presto e c'era solo la direttrice, quindi ho provato a far abboccare lei:
"Maestra senti...ho comprato solo un grembiulino alla bambina perché non ce n'erano altri disponibili: dovrò aspettare un paio di settimane per riuscire a procurarmene almeno un altro della giusta misura...mi stavo domandando...come mi devo comportare quando dovrò lavarlo: che faccio? Dovrò portare la bambolotta vestita normalmente? Lo domando perché mia sorella potrebbe prestarmi un grembiulino della sua bambina, che è della giusta misura ma non bianco. Potrei metterle momentaneamente quello, che è a scacchi rosa e bianco? Dimmi tu..."
"Assolutamente no, mamma Fortunata! O bianco o niente!"
"Cioè la mando vestita come mi pare, ma NON con il grembiulino a scacchi?"
"Esattamente!"
Pace. Il problema non erano le mamme ed i vestitini sporchi.
Ci vuole l'uniforme perché così hanno deciso. Anche al nido.
Mi sono rimessa in macchina e ho guidato fino al lavoro.
Ok. Questa storia del grembiulino mi dà fastidio...ma perché diamine mi dà così fastidio?! Sono le imposizioni, quelle che apparentemente non hanno motivo di esistere. Apparentemente, appunto. Se ci sono delle regole un motivo ci sarà, magari sfugge, ma questo non inficia la regola stessa.
Questa mia fissazione è di certo dovuta all'educazione "illuminata" che mi hanno dato i miei genitori: ho sempre ricevuto spiegazioni per ogni no, ogni divieto, ogni paletto. 
E nello stesso modo mi comporto con mia figlia. 
Ma la bambolotta indossa il suo grembiulino con piacere, è contenta di essere come gli altri bambini...e contemporaneamente impara ad adattarsi alla scuola, quella vera.
Non sarà comodo (né per me né per lei!), ma è conforme "alla regola".

Ho parcheggiato l'auto e ne sono uscita con una nuova consapevolezza: la scuola deve insegnare ai piccini come si vive in società. E se la società in cui viviamo ci impone regole scomode queste vanno rispettate comunque: è bene che la bambolotta impari che esistono dei no per cui non riceverà mai spiegazioni.
Io vedrò di imparare con lei...

martedì 2 dicembre 2014

Giuda - aggiornamento

Dopo aver saltato la lezione in palestra e aver tirato fino a tarda notte per tentare di salvare il pc, mi sono arresa.
Stamattina, prima di lasciare la bambolotta al nido, l'ho affidato alle sapienti mani di nonnomarziano.
Mio padre è un genio dell' informatica, dovevo stare tranquilla...ma un genio non è detto che vinca contro l'imbranataggine di un marito!!!
Così sono stata agitata e nervosa tutta la mattina, whatsappando con nonnomarziano, tenendomi aggiornata sui progressi...poi sono rientrata a casa dal lavoro e, mentre consumavo il pasto in solitudine, il Fatalista si è svegliato dalla sua pennichella...sorridendo sotto i baffi!
"Che ti ridi?!"
"Niente...è che mi fa strano vederti al tavolo e non al pc...tutta sconsolata...sei in lutto? Piangiamo il morto?!"
Insensibile!!!
Ho tutto sul mio pc. Perdere i dati sarebbe stato terribile: foto, video, ricordi...tutto!
Per fortuna il genio ha vinto.
Dopo dodici ore di lavoro, nonnomarziano me lo ha riportato: è come nuovo!
Posso festeggiare l'anniversario di matrimonio, Giuda è perdonato.

lunedì 1 dicembre 2014

Giuda

Distratto, testardo, prepotente e combinaguai!
Ha il suo pc, non mette mai mani sul mio è una volta che lo fa...mi ha scaricato una caterva di virus!!!
Meno male che ho il tablet, perché il portatile è momentaneamente (spero, prego e supplico) fuori uso: il blog mi appare tempestato di immagini pubblicitarie e le finestre di Internet si aprono e chiudono come gli gira!
Attendo che l'antivirus faccia il suo porco dovere, che se non lo fa divento vedova entro stasera.
Mi ha dato anche un bacio prima di andare via e lasciarmi tutta sola, preda della disperazione...Giuda!!!

domenica 30 novembre 2014

Uniforme

Da domani ci uniformiamo!

















Ps: i grembiulini per il nido non esistono, questa è la misura più piccola e la bambolotta ci entra due volte.
Inoltre è un pezzo unico, quindi spero le duri tutta la settimana (?!)
Intorno a metà dicembre arriva l'altro che ho ordinato al tizio che continuava a chiedermi perché le maestre volessero mettere il grembiule a bimbi così piccini...E CHIEDILO A LORO!!!

Desideri

Faccio finta di non pensarci, che a desiderare troppo le cose si rischia di restare delusi. I contrattempi ultimamente sono sempre dietro l'angolo...ma se tutto va bene fra meno di una settimana passiamo un paio di giorni fuori, andiamo a trovare la famiglia Ninja!!!
Non vedo l'ora!
Mi sento come da bambina prima di una gita, di quelle programmate da tanto tempo: sei lì che aspetti la firma dei genitori, il nulla osta a partire e magari hai fifa perché qualche marachella rischia di mandarti i piani all'aria!!!
Nel mio caso è la salute della bambolotta che ultimamente lascia a desiderare: tra tosse e tonsillite è oltre un mese che non ci riprendiamo...e poi anche la piccola Ninja si è beccata la varicella questa settimana appena trascorsa!
'Sti piccini sono così bistrattati dell'inverno, dalla scuola, dalle vite dei genitori che corrono a destra e a manca senza fermarsi mai.
Avremo tre giorni di fila da dedicare solo a nostra figlia e all'amicizia, senza pensare alla casa, ai servizi, alle incombenze quotidiane...mi sembra un sogno!
Cambiare aria dopo settimane e settimane che non riusciamo neanche a farci una pizza fuori casa non è poca cosa. A parte i parenti ho l'impressione di non vedere altro che colleghi di lavoro e proprietari di case che costano come castelli e sembrano stalle!
Ho bisogno di svuotare la testa, fare spazio per quello spirito natalizio che merita una piccina di sedici mesi...e che meritano due bimbi cresciuti di quasi trentanove anni!!!

sabato 29 novembre 2014

Vaccino

È qualche giorno che il telegiornale diffonde la notizia delle presunte morti per il vaccino antinfluenzale: se non ricordo male anche l'anno scorso ci sono state polemiche per la stessa casa farmaceutica...mi sa che sta diventando un appuntamento fisso di questo periodo dell'anno.
Il Fatalista si ritrova a dover rispondere alle continue telefonate allarmate dei pazienti dello studio che hanno fatto il vaccino:
"No, non muori...stai tranquilla, ti ho detto...ma se l'hai fatto dieci giorni fa di che ti preoccupi?!"
Mentre il panico dilaga, lui si è ritirato a casa con due dosi e me ne ha sparato una nel braccio, a tradimento, mentre ero al telefono con nonnamanager...
Così oggi, a pranzo, sentivo dei casi sospetti in aumento alla tv con una certa ansia quando...
"Eh eh eh eh!"
"Fatalista, che c'è?!"
"Mi sono ricordato di un vecchietto che è venuto a fare il vaccino è poi mi ha chiesto: allora sto a posto? sto tranquillo anche per l'ebola? "
"Ma era una battuta?"
"Nooooo! Macché...era serio!"
"Ossantapazienza! E tu che gli hai detto?!"
"Gli ho risposto: sì, come no! Guarda che per l'ebola non c'è vaccino...prima o poi moriremo tutti di ebola..."
"Delicato come sempre, eh?! Pensa tu come starà preoccupato ora quel vecchietto a sentire la tv! Non bastava l'ebola...pure il vaccino killer!"

Regalo di Natale

Ho avuto un'idea geniale per il regalo di Natale: un regalo unico per tutta la famiglia Fortunata!
E ho convinto il Fatalista che fosse indispensabile, necessario e auspicabile per tutti noi!
HO UN TABLET/KINDLE FANTASMAGORICO CHE NON MOLLERÒ NEANCHE SOTTO TORTURA!!

venerdì 28 novembre 2014

Orgoglio

Rientro a casa alle tre del pomeriggio e pranzo. Se la sera ho palestra il buon senso mi dice di mettere qualcosa nello stomaco verso le 18.30...che ne so, uno yogurt...ma non faccio mai in tempo...
Oggi invece sì, ce l'ho fatta. E dopo lo yogurt ho mangiato mezzo caco avanzato dalla cena della bambolotta.
La legge di Murphy ha colpito ancora: maestropanza ha deciso che stasera dovevamo allenare gli addominali.
Qual è il miglior modo per farlo se non ricevere pugni, calci e testate al plesso solare?!
"Fortunata, come va?"
"Bene maestro!"
"Sicuro?"
"Certo!"
L'orgoglio mi ucciderà.

giovedì 27 novembre 2014

E insiste...

vedi che domenica mamma ci ha invitati fuori a pranzo, per festeggiare il suo compleanno
ok
quindi i festeggiamenti sono rimandati a domenica: stasera offrirà giusto un pezzo di focaccia, al massimo quando torniamo a casa ti mangi le melanzane ripiene
mi faccio la pizza a casa vorrai dire, ho quella surgelata in freezer

allora impasto anche per me, scusa

ma dobbiamo sempre mangiare le stesse cose??
altrochè
io morirò prima, cretino! Con un marito così come vuoi che possa campare a lungo?!

mercoledì 26 novembre 2014

Scherzi di dubbio gusto

Il Fatalista poco fa:
"Fortunata...è morto il vecchietto"
"Chi?!"
"Quello del terzo piano"
"Quello con il bastone che scendeva tutti i giorni al supermercato? Ma non ha perso la moglie solo quattro mesi fa?!"
"Sì"
"Noooo! Mi dispiace...ma come è possibile? Lo so che era tanto vecchio, ma era anche molto arzillo...mi sembrava stesse bene!"
"Non so; ho incontrato il figlio e mi ha detto che da quando è morta la mamma suo padre si è lasciato andare..."
"Sarà per questo allora..."
"...a proposito! Non è che se vengo per morire prima io tu mi fai lo stesso scherzo?!"
"Che scherzo?!"
"Che ti presenti dopo quattro mesi con la scusa che senza di me non ce la fai a vivere..."
"MA CHE DICI?!"
"Fortunata...vedi di non fare scherzi: almeno nell'aldilà cerca di lasciarmi un po' in pace!!!"
"E dopo quanto tempo dovrei raggiungerti allora?"
"Fai passare almeno un paio di anni, me ne voglio vedere bene! Vabbè...tanto, appena arrivo di là, io avviso tutti che se mi cerchi ti devono riferire che non mi trovano..."

Ordinaria follia

Storie di ordinaria follia lavorativa:
''A volte penso di essere strano...ad esempio ogni volta che metto il casco per andare in officina penso a Mazinga! Ah ah ah!''
Silenzio, nessuno ride. Lo guardo perplessa. La collega V. mi sussurra:
''Fortunata, lascia perdere...assecondalo!''

martedì 25 novembre 2014

Rewind

La bambolotta è in via di guarigione da un brutto mal di gola e raffreddore: è sempre allegra, ma meno in forma. Più tranquilla del solito, insomma; meno propensa a far guai, ma più incline al capriccio.
Oggi ha voluto una penna per disegnare, ha lanciato via le sue matite colorate ed ha deciso che era ora di imparare a scrivere come i grandi. Si è prima esercitata a tirar fuori la punta premendo il bottoncino in cima, come le ho fatto vedere io...poi ha deciso che a suon di sberle sul piano del seggiolone il risultato poteva essere lo stesso ed ha fatto volar via un pezzo di plastica dalla punta.
L'ho lasciata fare: fa bene sfogarsi ogni tanto, fosse pure con una penna!
Mi sono voltata un secondo per preparare l'aerosol e lei si era fatta uno splendido doppio graffito sulla mano sinistra, palmo e dorso: avrebbe fatto prima ad infilare la mano direttamente nel calamaio visto il risultato...ma mi è sembrata molto fiera del suo operato.
Poi le ho dato la merenda: un bel biberon colmo di latte con un biscotto. Mi ha visto agitare per bene il latte per far sciogliere il biscotto e appena mi sono allontanata ha deciso di imitare il mio gesto...senza tappo...si è fatta la doccia di latte e ha fatto assaggiare gran parte del biberon anche al pavimento della cucina.
A parte questi due episodi, niente altro. E' filato tutto liscio e lei è stata buona buona come un angioletto: abbiamo giocato, ci siamo fatte le coccole, abbiamo guardato 'ppa Pi' (Peppa Pig)... un ordinario, tranquillo martedì pomeriggio.
Poi è arrivato il Fatalista.
Una pensa: torna il marito e avrò modo di fare quello che non sono ancora riuscita a fare...
Non sono uscita a fare la spesa, non ho preparato la cena, non ho fatto le due lavatrici che dovevo, due terzi della casa sembrano essere stati attraversati da una mandria di bufali, l'immondizia è più fuori dal secchio che dentro, le camicie stirate sono rimaste appese da diversi giorni alle maniglie dell'armadio perché un uomo conosce l'arte del rimandare le sue faccende all'infinito, il contenuto del borsone della palestra è sparso qua e là sui termosifoni (pulito o sporco non fa differenza).
La bambolotta ha interrotto la cena, la pastina è finita ovunque tranne che nel suo stomaco, non è riuscita a fare il bagnetto, ha preso le medicine a caso ed è stata infilata nel letto al culmine dell'agitazione generale.
E' in questi momenti che vorrei mettere il rewind...a prima che il marito tornasse a casa!

Tunnel

Ci sono ricascata...sono rientrata nel tunnel ritardo=gravidanza>>>spotting premestruale=perdite da impianto>>>mestruazioni=disperazione.

Basta: è pura follia!Devo smetterla!

Speriamo che arrivi presto la menopausa.

venerdì 21 novembre 2014

Ingoiamo il rospo

"Dottore, le ho portato la bambolotta perché stamattina si è svegliata con una tosse terribile. Così, dopo una notte tranquilla...è tutto il giorno che tossisce e non è riuscita a riposare un secondo. Sono preoccupata: abbiamo smesso solo una decina di giorni fa l'antibiotico a causa della bronchite e ora ci risiamo..."
"Scommetto che porta sua figlia al nido!"
"Sì"
"E allora che vuole?!" e accompagna le parole con un eloquente gesto delle mani "starà qui ogni settimana...i bambini che vengono lasciati al nido si ammalano continuamente" continua scocciato, innervosito e contrariato...cafone più del solito.
Ma secondo te a me fa piacere dover lasciare mia figlia alle maestre per andare a lavoro?! Non pensi che mi senta in colpa tutti i giorni e ancor più se la piccina sta poco bene?! Non lo vedi che sono già bastanza afflitta e sconsolata, stanca e sconvolta da una giornata disastrosa al culmine di una settimana difficile?!
Ho ingoiato il rospo, per l'ennesima volta: avevo bisogno di lui, oggi è venerdì...dove andavo a sbattere se mi alzavo e andavo via con la bambina dopo avergli risposto a tono?
La doveva vedere la mia bambolotta stamattina, quando siamo arrivate al nido: la sua gioia, l'allegria; ha lasciato di stucco la maestra quando sull'uscio l'ho salutata da lontano e lei è corsa da me, mi ha abbracciata ed è tornata velocemente ai suoi giochi, felice e serena.
Le mamme non "lasciano" i figli al nido, ce li portano.
E il percorso non è mai facile, per nessun adulto e nessun bambino.

giovedì 20 novembre 2014

Gruppi

Stamattina è arrivato un messaggio su Whatsapp della rappresentante dell'asilo:
"Buongiorno mamme belle, state già pensando al regalo di Natale per la maestra? Proponete e facciamo un unico acquisto. Se vi va!"
Io sono fortemente contraria alla diffusa abitudine dei regali alle maestre: potevo astenermi, far finta di nulla...invece mi sono fatta un esame di coscienza (il post di Mamma Piky sull'argomento rappresentanti di classe mi ha fatto riflettere non poco...) ed ho deciso di esprimere la mia opinione.
"Propongo di raccogliere i soldi e darli in beneficenza...penso che le maestre saranno contente lo stesso ed i nostri cuccioli impareranno il vero spirito del Natale! Se non siete d'accordo, mi adeguerò comunque alla scelta della maggioranza :)"
Erano le otto e mezza di mattina. In genere il gruppo è molto attivo.
O sono tutti morti o mi hanno cancellata dal gruppo.

Ti aspettiamo

Ieri sera ore 20:45. Squilla il mio telefonino.
"Pronto?!"
"Fortunata!"
"Sì, chi è? Chi parla?"
"Sono il maestro!"
Un attimo di incertezza: IL maestro? Chiiiii??? Ahhhhh! Maestropanza!
"Ciao, maestro!"
"Fortunata, che fine hai fatto?! Siamo tutti preoccupati, i tuoi amici sono in pensiero...ci manchi! Dimmi, che è successo?!"
"Ma niente, maestro! Lo so, è una settimana che sono sparita...scusa (sono un verme, avrei almeno potuto avvisare! capra che non sono altro!)"
"Ma è per via della casa?"
"No, macchè...ancora nulla in quel senso...è che ho un gran mal di schiena ed ho pensato che non avrei combinato molto in palestra in queste condizioni..."
"Come mai hai mal di schiena, cosa hai fatto?"
"E che ne so?! Forse i pesi o qualche movimento sbagliato" come convincere una bimba di dodici chili ad infilarsi nel seggiolino dell'auto, mentre sguiscia come un'anguilla e urla "papààààà!!!" come in un film di Mario Merola...
"Sicuramente! Vieni qui che ti rimetto a posto io: in palestra ci devi venire lo stesso! Facciamo stretching, esercizi leggeri: ma almeno ti svaghi, stacchi col cervello! Vieni ora, ti aspettiamo"
"Ora?! No, maestro: ho la cena sul fuoco, sono completamente disorganizzata! Ci vediamo venerdì"
"Va bene, Fortunata. Ti aspettiamo"

mercoledì 19 novembre 2014

Ci penso spesso

Stamattina al lavoro:
"Meno male che è venerdì!..."
"Ma che dici?! Oggi non è venerdì!"
"Come no? e che giorno è allora?"
"M., caro, è solo mercoledì!"
"Mercoledì? Ma allora domani...non è sabato!? Mi... mi state dicendo questo?!?!?!"
"Purtroppo ti confermo che domani non è sabato"
Silenzio. Guardo seria il collega F. e gli dico:
"Certo che se non sono strani non li assumiamo..."
"Infatti, Fortunata! Strani, disadattati, talvolta completamente pazzi..."
Il collega M. non reagisce.
"F.!..."
"Dimmi"
"...ma non è che anche noi...?!"
"Ci penso spesso"

martedì 18 novembre 2014

Rassegnati!




La bambolotta è davvero capace di mangiare da sola!
Ma la cosa più sconvolgente è che è pulitissima: non sopporta che neanche un tubettino di pasta finisca fuori dal piatto, lo rimette subito al posto con la mano libera...e se vede che la pastina finisce pericolosamente sul bordo la spazza dentro con il cucchiaino rapidamente, quasi infastidita.
Ora il Fatalista se ne deve fare una ragione: inutile che si riempia la bocca con "mia figlia di qua, mia figlia di là"...la piccoletta è maniaca della pulizia e dell'ordine come la madre, non c'è niente da fare!!!
Marito: ti devi rassegnare!
Appena la bambolotta inizierà a parlare avrai due donne a rimproverare il tuo disordine!

Meriti e proprietà

"Ciao, marito! Tutto bene?"

"Sì! La bambina dorme; all'asilo ha fatto cacca e...la maestra ha detto che ha mangiato tutto da sola!"

"Come da sola?!"

"Ha mangiato il primo, il secondo...tutto da sola"

E chi gliel'ha insegnato?! "Ma ha appena compiuto sedici mesi...è l'età giusta?"...mi sembra di essermi saltata un passaggio...

"Non dimenticare che è mia figlia!!! (ndr: ovvero, tra poco prenderà anche la patente)"

lunedì 17 novembre 2014

Ricordi di entusiasmi

Prima la rabbia, poi la delusione.
Che fai? Ti disperi o ti rimbocchi le maniche? La seconda.
Allora ritrovi il tuo solito spirito, l'entusiasmo. E ne cavalchi l'onda.
In fondo trovare una nuova casa è come cambiare vita, una nuova opportunità: in tre stavolta, perché c'è la bambolotta a dare la carica, la marcia in più.
Poi ti scontri con la realtà: ti ritrovi a studiare planimetrie su planimetrie e a fare conti che non tornano mai; arrivano i dubbi e le paure.
E' difficile anche ricordare cosa trovassi di bello nell'idea di cambiar casa.
Quindi vado a dormire.

domenica 16 novembre 2014

Contenta

Il Fatalista non è riuscito nell'impresa di liberarsi del regalo di compleanno del figlioletto dei nostri strani amici.
Pare che abbia avuto la pessima idea di telefonare per annunciare il suo arrivo a casa loro, per sincerarsi che il capofamiglia sopravvivesse al mal di pancia che lo attanagliava: gli è stato risposto di non passare che tanto di occasioni per incontrarsi ce ne sarebbero state più in là...ovvero oggi.
Stamattina sono uscita dalla doccia ed ho trovato una telefonata persa di lei, T.
Mi asciugo i capelli, poi la richiamo...anzi no: vediamo se insiste.
Ho finito di asciugare i capelli ed ho trovato una sua seconda telefonata, a quel punto l'ho richiamata:
"Ciao, T.! Scusa, mi stavo asciugando i capelli...no, solo io sono a casa; mio marito e la bambolotta sono in giro per nonni...sì, certo che rientrano per far pranzare la piccola: per mezzogiorno saranno a casa...ok ci vediamo fra un po'..."
Al suo rientro il Fatalista non era affatto sorpreso della visita:
"Lo so già Fortunata: ha chiamato anche me ma non ho sentito il telefonino, quando l'ho richiamata mi ha detto 'ci vediamo a casa tua fra un po'!"
Una visita all'ora di pranzo di questi amici, in passato, spesso e volentieri voleva dire improvvisare un pasto per tutti, perché non hanno la nozione del tempo e si piazzano in casa indeterminatamente.
Devo ammettere che ero infastidita e nervosa.
E stavolta mi sbagliavo.
Lui, M., è partito per il nord, dove sono alcuni mesi che riesce a lavorare e portare uno stipendio decente a casa in questo periodo di crisi.
Lei è venuta con il suo piccino a portare il regalo del primo compleanno per la bambolotta: oggi sono esattamente passati quattro mesi...potevano evitare, far finta di nulla...e invece no.
Hanno portato un peluche alla piccola e, nella busta con il biglietto di auguri, dei soldi con cui prenderle qualcosa di utile.
Un regalo così grande da metterci a disagio.
Non ce lo aspettavamo proprio, forse l'esserci allontanati un po' in questi ultimi mesi li ha costretti a riflettere; forse i problemi della vita li stanno costringendo a crescere, ad occuparsi anche degli altri oltre che di loro stessi; forse l'aver perso tutti gli altri amici ha fatto sì che rivalutassero chi è rimasto comunque al loro fianco nel momento del bisogno...non so.
So solo che sono contenta; e non per il regalo (anche se è stato emozionante vedere i nostri piccini che si scambiavano i doni).
E' che mi capita raramente di aver così tanta pazienza e, se l'ho fatto, è stato solo per far felice il Fatalista.
Sono contenta di non essermi arresa all'evidenza. Talvolta, anche le teste di rapa possono stupire.

sabato 15 novembre 2014

Abitudinaria

Orribile: un incubo che peggio di così non ne esistono!
Ho sognato che la bambolotta moriva ed io non riuscivo a respirare dal dolore, non potevo vivere e volevo solo morire anch'io.
Mi ha svegliato la sua vocina allegra e mi sono precipitata a prenderla: l' ho portata nel lettone ed ho cercato di tenerla stretta a me: mi ha sopportato due o tre secondi, poi si è divincolata come al suo solito, si è guardata in giro, si è tolta il ciuccio e con l'espressione del dubbio mi ha chiesto:
"Papà?"
"Papà è uscito prestissimo stamattina: è andato a raccogliere le olive con nonnodivano, nonnasprint e zio. Non ti preoccupare, torna presto. Poi lo chiamiamo, va bene?"
Non ha risposto, ma si è rimessa il ciuccio ed ha smesso di chiedere di lui.
Lei si è tranquillizzata, ma io no: erano solo le sei e un quarto del mattino e già mi mancava il marito...ho avuto un incuboooo!!! e non c'è nessuno che mi consoli!
Sono stata sola soletta con la bambina tutta la mattina: ho rassettato, pulito, cucinato, fatto due lavatrici, steso i panni...certo che senza il Fatalista fra i piedi riesco a fare molte più cose in meno tempo...eppure mi sento "strana", non sono a mio agio: almeno il sabato e la domenica stiamo tutti e tre insieme, visto che il resto della settimana ci incrociamo a stento!
Sono un'abitudinaria, non c'è nulla da fare.
Una piccola variazione alla routine matrimoniale ed ecco che vado in tilt...

venerdì 14 novembre 2014

Aspirazioni

"Fortunata, che fa stasera in tv?"
"Niente, marito...proprio un bel niente!"
"Vabbè, ci penso io: ho un film di quelli miei...(bello e istruttivo)"
"Quale?"
"Aspirante vedovo"

giovedì 13 novembre 2014

Genio del male

"Fortunata...lo sai che M. e T. non vengono più a cena a casa nostra stasera?!" mi dice poco fa il Fatalista sorridendo sornione...
"COSAAAA???!!! Ma la smetti di prendermi in giro?!"
"Ti giuro! Mi ha chiamato M.: mi ha detto che non ce la faceva proprio, ha un gran mal di pancia...ha aspettato fino all'ultimo ad avvertirci, sperando che gli passasse...ma sta troppo male!"
Lo guardo interdetta dal suo sorriso sempre più aperto...
"Non che la cosa mi dispiaccia, moglie...non mi andava proprio questa cena!!!"
"Figurati a me! E ora che ceniamo? Non ho preparato nulla..."
"Pizza, come da piano precedente!"
"Ok, preparo l'impasto per me allora...marito?...ma il regalo?...sai che prima o poi verranno a prenderselo?"
"E no! Me lo sto portando dietro così appena esco dal lavoro passo a portarglielo con la scusa di vedere come sta M.!!! Sono o no un genio del male?! E' una bella idea?"
"Grandiosa!"
Se me lo chiedessi, oggi ti risposerei...solo oggi, però!

mercoledì 12 novembre 2014

Tasche

Un lucidalabbra, un rossetto, un burrocacao, il cucchiaino in plastica dell'antibiotico, una foglia d'alloro, un biglietto da visita di un locale (mangiucchiato).
Questo è quello che ho trovato nella tasca destra del giaccone mentre salivo in ufficio.
E' il bottino che ha messo a segno la bambolotta in soli tre giorni, da lunedì mattina a stamattina.
Il tesoro che riesce ad acciuffare e a portare in macchina, poi su, fin dentro all'asilo: uno o due pezzi al giorno, che con estrema fatica riesco a recuperare mentre viene distratta dalla maestra.
Dovrò svuotare le mie tasche con una maggiore frequenza...e smettere di ridere ogni volta che ci penso: dovrei darle delle regole, no?!

martedì 11 novembre 2014

Autoinvito

"Moglie! Ti volevo avvisare che hanno chiamato M. e T. dicendo di voler festeggiare il compleanno del loro piccolo andando a cena fuori con i parenti e con noi..."

"Ah, che bello!"

"...in settimana"

"Come in settimana?!"

"...mercoledì sera..."

"mmmm" la bambina non riuscirà a dormire nel chiasso, starà tutta la notte agitata, io dormirò poco e niente e sarò una zombie l'indomani al lavoro "...vabbè, una volta tanto non fa niente!"

"...fuori città, in quel locale dove siamo stati l'altro anno..."

"ah!" non potrò mangiare! non è un locale dove servono cibi senza glutine: vabbè mi arrangerò come al solito! "penserò a prepararmi qualcosa da mangiare lì"

"...no, no, noooo! Poi ci hanno ripensato: hanno richiamato e detto che vengono giovedì a cena a casa nostra per festeggiare..."

Ah! Meno male!...eh?! "cioè, fammi capire: vanno a cena fuori con i parenti mercoledì sera e giovedì sera vengono a cena a casa nostra...per festeggiare il compleanno del loro bambino?!"

"Sì: si fanno offrire la cena e passano a prendersi il regalo..."

"Ah, bravi!" Ahahahahah, che tipi! Poi si domandano come mai, a parte noi, non hanno amici!

"Fortunata?"

"Sì?"

"Se prepari la cena ti spezzo le mani: prendo due pizze e li spediamo fuori dai piedi entro le 22.30!"

"Ok, come vuoi!" L'ultima volta che lo hai detto me ne sono andata a dormire all'una di notte, lasciandoli con te e sperando che capissero che era decisamente passata l'ora della nanna...e non hanno capito!

lunedì 10 novembre 2014

L'età per giocare

Cuginetta grande è partita per il nord con i suoi genitori, per il solito controllo di routine: "la messa a punto" delle sue orecchie bioniche.
Cuginetta piccola è rimasta con nonnamanager e nonnomarziano, ma passa molto tempo con la bambolotta. Per farla distrarre dalla lontananza della sorellina e di mamma e papà, abbiamo pensato di portare le piccine in una ludoteca, dove farle scatenare e divertire a suon di musica su e giù per i gonfiabili, gli scivoli, gli elastici, ecc.
Così ieri pomeriggio ho scoperto che la bambolotta non ha paura di nulla, non teme il pericolo, si avventura come i bimbi grandi da qualunque parte, felice e scatenata come non mai!
Il Fatalista si è sacrificato e l'ha accompagnata nel recinto.
Tempo cinque minuti ed il marito era zuppo di sudore e litigava con i bimbi più grandi come se avesse la loro età...mentre io ero impegnata a fare foto da mandare a mia sorella, per tranquillizzarla sulla serenità di cuginetta piccola.



Mentre scattavo le foto pensavo:
Ma che ci è entrato a fare il Fatalista nella vasca delle palline??? E poi...perché portare una bimba così piccola sullo scivolo grande quando si diverte già abbastanza sul quello piccolo???

Ho lasciato il telefono, ho tolto le scarpe e sono andata a giocare anch'io.

Divisione dei beni

Stamattina il Fatalista alla bambolotta:
''Nooo, ti ho detto NO! Quello è il telecomando di papà, non si prende, ti ho detto! Tu hai il tuo, questo è mio e non si tocca!''
''Marito, cos'è questa storia?! Vi siete divisi i telecomandi?!...e a me?''
''A te l'aspirapolvere!''

domenica 9 novembre 2014

Per mano

Quando pensavo ad un figlio, mi immaginavo di camminare mano nella mano con lui o lei.
Per me la maternità era racchiusa in questa immagine, bella e dolorosa al contempo perché quel bambino tanto desiderato non arrivava.
Non so se sono in grado di spiegare a parole quello che sto provando in questi giorni, ora che la bambolotta cammina con la sua manina dentro la mia mano mentre l'accompagno al nido.
E' un tuffo al cuore, un'esplosione di emozioni, una commozione a stento trattenuta...lei così piccina e sicura di sé, io così grande ed impacciata, impaurita dalla possibilità che cada e si faccia male.
La guardo con quell'intensità di chi vuole congelare il presente, con la consapevolezza che certi momenti passano in un soffio: tra poco non vorrà darmi più la mano e l'immagine di lei e me, di noi due insieme per mano, sarà solo un ricordo.
E passerò dalla speranza di un sogno al ricordo in un battito d'ali...

sabato 8 novembre 2014

Estranea

"Vieni qua bambolotta! Mettiti sul cuore di papà...ma come faccio io?! Dimmi cooooome posso amare qualcun altro ora che ho te!"
"Ah, grazie!"
"Fortunata, che c'entri tu?"
"Come che c'entro?!"
"Tu sei un'estranea fra noi..."

venerdì 7 novembre 2014

Acrobazie

Ha accolto la novità toccandomi le labbra leggermente colorate da un velo di rossetto, guardandomi con aria interrogativa.
Quindi ha passato un ditino sulle ciglia indurite dal mascara ed è scoppiata a ridere, per poi appoggiare la sua guanciotta alla mia, in cerca di coccole.
Ho sorriso pensando che prima di lei non sarò mai uscita di casa senza trucco... e ora invece nessuno è più abituato a vedermi truccata, men che meno lei!
Questo è accaduto lunedì.
Martedì mi ha scovata seduta alla toilette scrittoio, tutta intenta davanti allo specchio: mi ha osservata zitta zitta, buona buona.
Mercoledì ha deciso che questa storia del trucco è davvero interessante e va provata: ha trafugato un lucidalabbra di nascosto e ha provato a mangiarlo; sono riuscita a recuperarlo solo quando l'ho lasciata all'asilo, distratta dai compagni di classe.
Giovedì ha fatto i capricci per avere l'intera trousse: distoglierla è stata un'impresa!
Oggi, mentre ero intenta a truccarmi, ha tentato di aprire il cassettino a destra, quello con dentro i fermagli per i capelli: avendo le mani occupate, l'ho bloccato col ginocchio; allora lei, rapida come un topolino, è passata a sinistra, al cassetto dei rossetti: altro ginocchio in soccorso; non ci ha pensato su due volte e con la manina ha tentato di afferrare il mascara, che io ho prontamente allontanato con il gomito, lasciando scoperto il cassetto centrale aperto... con una sola manata ha preso pinzetta, matita e pennellini ed è scappata via con il tesoro...
Il fatto è che sbagliavo: non mi manca il tempo per truccarmi.
Mi manca la capacità acrobatica per resistere agli attacchi della bambolotta.
Più che una seduta di trucco sta diventando una partita a twister...

giovedì 6 novembre 2014

Poi

Una sorellina ad un fratellino nella sala d'attesa del pediatra della bambolotta:
"Di' alla signora che classe fai!"
"Faccio la prima...e tu sorella? che classe fai?"
"Io la terza!"
"E dopo?"
"La quarta!"
"Ho capito! Poi la quinta, la sesta..."
"No! La sesta no! Poi la prima media!"
"E dopo la prima media?"
"La seconda, e la terza. Poi le superiori e l'Università!"
"E poi?"
"Poi basta! Torniamo a casa."

mercoledì 5 novembre 2014

Il fiocco


Finalmente l'ho recuperato!
La nostra vita ha un senso!
Per giunta è stato difficile convincere la Direttrice che no, non lo avevo già preso: mi ha fatto svuotare lo zainetto della bambolotta "perché forse la maestra lo ha messo lì" per farmelo trovare...il fiocco non c'era, ma ho trovato il resto della cinque euro che ho usato per pagarlo (ieri non avevano spiccioli); bel pensiero comunque, grazie!
Poi la tizia, una volta convinta, mi si è entusiasmata  nelle spiegazioni della soluzione d'aggancio: 
"Vedi, mamma Fortunata? C'è una ciappetta in plastica, è facile da trovare in merceria: così quando le cambi il grembiulino puoi usare comunque il fiocco!!!"
Ecco a cosa mi serve la laurea in Ingegneria! Chi me lo doveva dire?!
Ora la famiglia Fortunata è più serena.
Se non fosse che non abbiamo il grembiulino...


Come abbiamo fatto senza?!

Amanti

''Fortunata...hai un amante?''
Questa la reazione del Fatalista alla mia decisione di curarmi di più, onde evitare di ritrovarmi a breve con un marito che mi lascia per una donna più giovane e bella...certo può capitare ugualmente, ma che almeno non sia colpa mia!!!
''Forse sì! Fossi in te starei molto attento...''

martedì 4 novembre 2014

Non siamo soli

Ci disperiamo, pensiamo che nessuno possa capirci, che nessuno sappia quello che stiamo passando...certamente i guai li hanno tutti... ma non sono i nostri guai!
E' vero: ce ne sono di peggiori, ma non sono i nostri.
C'è stato quel momento in cui abbiamo realizzato che nessuno, neanche nostra madre comprendesse appieno il nostro animo, la nostra preoccupazione.
Credevamo di cercare conforto, invece avevamo solo bisogno di sapere che non siamo soli, che al mondo (purtroppo) qualcuno ha sofferto o sta soffrendo proprio come noi, per le stesse identiche problematiche. Perché essere soli fa paura più della stessa sofferenza.
E invece no: qualcuno ci è già passato e qualcuno ci passerà.
E' la legge della probabilità, conviene non dimenticarsene. Nel bene e nel male.
Stasera io mi sento meno sola e per giunta ho scoperto che mia figlia nei mesi scorsi non è stata sola.
Ora che lei sta meglio spero che un'altra bimba le faccia presto compagnia sulla via della guarigione.

Sfinimento

Qualche tempo fa, il Fatalista:
"Fortunata, la maestra del nido ti manda a dire che, se vuoi mettere il grembiulino alla bambolotta, puoi"
"Perché? è obbligatorio?"
"No, non so!"
"Non ho visto nessuno alla sezione nido con il grembiule..."
"Non penso sarà obbligatorio, sicuramente l'ha detto così per dire..."
"Ok, buono a sapersi, ma per ora non ci penso proprio"
Qualche giorno dopo la maestra:
"Mamma Fortunata? Ti volevo dire che se vuoi puoi mettere il grembiulino alla bambolotta..."
"Senti, non credo sia il caso visto che la piccina gattona ancora...non vorrei ci inciampasse dentro e si sfracellasse al suolo!"
"Va benissimo, figurati! Lo dicevo per tua comodità, così la bambina sporca quello e non i vestitini"
E quindi? Tanto sempre devo lavare! "Ti ringrazio! Lo terrò presente"
Poi ancora il marito:
"Moglie, la maestra mi ha ribadito la questione del grembiulino!..."
"E tu?"
"Le ho detto che per ora preferiamo non metterlo, stiamo più sicuri così"
Ma che diamine c'hanno 'ste maestre per i grembiuli?! E' proprio un amore viscerale!
Stamattina, al nido:
"Mamma Fortunataaaaa! Ti devo dare una splendida notizia! Sono arrivati i fiocchiiiiii!!!"
"ehm...che fiocchi?!"
"Quelli per i grembiuliniiiiii!"
"Ah, mi fa piacere...." che mi frega, scusa?!
"A proposito...ti ho già detto che se vuoi puoi mettere il grembiule alla bambolotta?"
Dalle due alle cinquecento volte... "Sì, certo...ma finché la bambina sarà ancora instabile nel camminare e continuerà contemporaneamente a gattonare non credo sia il caso"
"Ma quali sono le tue intenzioni per il futuro?"
Trovare una casa dove andare a vivere e lasciare il manicomio in cui abito ora! "Credo che non passerà molto tempo che glielo metterò" basta che la finiamo con 'sta storia!
"Allora ti consiglio di prendere un fiocco prima che finiscano!"
"..."
"Che fai, lo prendi?"
"E dammelo!"
"Due euro e cinquanta"
Ahhhhhhhhhhh, il problema non era il grembiulino! Ma i soldi che volete fare con gli accessori!
Mi hanno presa per sfinimento...ho lasciato i soldi e mi sono dimenticata il fiocco...

lunedì 3 novembre 2014

Fortuna

Questa è l'ora in cui quella gran signora del terzo piano inizia a spostare mobili.
Senza sosta fino a mezzanotte/l'una. E stasera ci va pure bene che non porta i tacchi.
I rumori sono così forti da fare attivare il baby monitor.
Il Fatalista ha provato a farla ragionare con le buone:
"E' mia mamma: è anziana, abbiate pazienza..."
Poi la vecchia signora è passata a miglior vita, ma i rumori sono rimasti uguali, se non peggio.
Così mio marito si è arrabbiato e a tarda sera si è presentato dietro la loro porta pronto ad attaccare:
"Ma che dici?! Non siamo noi che facciamo rumore! Saranno quelli affianco!" che tradotto in soldoni voleva dire: hai le allucinazioni uditive, vatti a ricoverare!
Abbiamo bisogno di riposo, di calma, di un posto dove riprendere le energie.
Dobbiamo trovare casa quanto prima.
Fortuna che sempre mi accompagni quando sono al limite della sopportazione, quando ti deciderai a ricomparire?!

domenica 2 novembre 2014

Ubriaca in fuga

Dopo essersi incastrata tra il termosifone, lo stendino ed il divano, perché per fare cacca ci vuole una certa intimità ed i luoghi più scomodi sono anche quelli più riservati (per riuscire a tirarla fuori senza farle male è dovuto intervenire il Fatalista), la bambolotta ha deciso di lanciarsi in una folle corsa, conclusasi con una craniata contro il comò della stanza da letto.
Non contenta, ha continuato a scorrazzare per casa, nel suo precario equilibrio da ubriaca, pretendendo di trasportare al seguito oggetti di grandi dimensioni e per giunta pesanti.
Ma se a malapena ti reggi tu, dico io, come pretendi di fare già la traslocatrice di professione?!
Niente, lei non sente ragioni e scappa se tenti di arginarla.
Oggi dichiaro ufficialmente chiuso il capitolo gattonamento.
Inizia quello del nostro crepacuore.





Puffo brontolone

"Moglie, è arrivato l'inverno. Ora passeremo il tempo tra un malanno ed un altro... IO ODIO l'inverno!!!"
"Marito... ma tu odi anche l'estate perché fa troppo caldo e poi il sole forte ti stordisce..."
"Sì"
"...e odi anche le mezze stagioni perché non sai come vestirti e poi ti ammali!"
"Se sono meteoropatico, che ci posso fare?!"
"No, non sei semplicemente meteoropatico...tu sei un guaio...!!!"

sabato 1 novembre 2014

Lamenti

Dopo la faringite e le tonsille gonfie come palle da tennis, il marito stamattina si è svegliato con forti dolori alla pancia, alla ferita di una vecchia operazione chirurgica.
"Ahhhhhhhhh, Ohhhhhhhh, Uhhhhhhhhhhh...ma sta cambiando il tempo?! ohiohiohio, che male...ahhh...non posso resistere....forse oggi farà di nuovo caldo?! ohmammahhh!!!"
Io so che i maschi sono più deboli, lamentosi ed ipocondriaci delle donne. Certo che lo so.
Per questo ho sposato un infermiere.
Chi fa quel mestiere è a contatto ogni giorno con la malattia, deve avere un certo distacco...non può preoccuparsi per ogni sciocchezza!!!
Mi sbagliavo, ovviamente. Il mio infermiere è il re dell'ipocondria: cauto e lucido con i problemi altrui, ansioso e lamentoso con i suoi.
Io reagisco sfottendolo platealmente, ma se lui è troppo preso dalla "malattia" del momento, non si rende neanche conto di essere preso in giro.
"Fatalista, che c'è?! Cos'hai?! Dove ti fa male?"
"La ferita....ohhhh, che dolore insopportabile!"
"Che hai fatto ieri? con chi sei andato a letto? ti sarai sforzato troppo, ben ti sta!"
"Ma che diciiiiiiii???!!! Mi sarò sforzato in palestra...controllami, vedi...che ne pensi, c'è gonfiore?!"
"Noooo, stai benone! Allora che hai fatto di male ieri?!"
"Io sto morendo e tu fai insinuazioni assurde! e' proprio bello vivere in questo clima inquisitore...Quarto Grado a noi ci fa un baffo..."
Se avessi avuto davvero il dubbio che mi tradissi, il mal di pancia lo avresti sentito sul serio e forse avresti smesso di lamentarti continuamente, uffààààààààà!!!