Tickers mammole.it
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martedì 31 marzo 2015

Doccia con limone


Ho fatto la mia prima doccia con il limone.
All'inizio ero tutta preoccupata di non sciuparlo...per poi finire a giocarci tra spruzzi e goffi tentativi di portare l'acqua alla terra con le mani!
Era il mio sogno:
"Marito, vorrei tanto un albero di limoni..."
"Non possiamo, i balconi sono troppo ventilati e fa troppo freddo...morirebbe subito!"
Così mi ero ormai rassegnata a vivere senza quell'albero che mi ha accompagnato durante il periodo universitario: vivevo in un appartamento al piano seminterrato con affaccio su di un terrazzino con questo splendido albero che produceva limoni tutto l'anno!
Ma ora c'è la casa nuova...un terrazzo riparato...radici da mettere.
Così domenica il Fatalista mi ha fatto questo dono meraviglioso, romantico come solo lui sa essere. Se non fosse che il trasloco è ancora lontano e l'unico posto soleggiato e riparato dove parcheggiare l'alberello è il box doccia...

E' così bellino e tenero! Come fa una pianta così piccina a fare frutti così pesanti? Ci sono già tre bei limoni paffuti pronti da cogliere! 
Ma chi ha il coraggio di staccarli?!







giovedì 26 marzo 2015

Breve, medio e lungo termine

"Fortunata, vieni un attimo nel mio ufficio"
"Sì, capo!"
"Senti, ti devo chiedere una cosa..."
Non mi guarda in faccia...già m'immagino...
"Dimmi"
"Ti ricordi della idea di farti responsabile dell' ufficio?"
Sì...e mi ricordo anche quello che mi sono detta con il marito...
"..."
"Dobbiamo ristrutturare...il boss sta premendo...io devo dedicarmi ad altro...devo staccarmi da questo ruolo: ho bisogno di te!"
Eccoci al dunque...ora arriva la fatidica domanda...
"Dimmi, e quindi?!"
"Ma tu pensi di tornare a fare il tempo pieno?! Riesci a farmi una previsione?"
Lo sapevo! Dovevo scommettere!!!
"Ora come ora  no, capo! Sai bene come sono incastrata tra il lavoro del marito e la bambolotta"
"Quindi non a breve termine...e a medio termine?"
"Cioè?"
"Nei prossimi tre anni..."
"Nei prossimi tre anni non cambierà niente! Al massimo potrei riuscire a recuperare un'ora di lavoro al giorno..."
Ma quello che tu vuoi è che io torni a vivere in azienda notte e giorno 365 giorni l'anno...
"Più in là forse?"
"Non lo so, ma voglio essere sincera: ne ho già parlato con mio marito, siamo d'accordo. Io adoro questo lavoro, l'adrenalina che mi dà, la possibilità di staccare il cervello dai problemi quotidiani...ma è tutto cambiato. Non posso tornare ad essere quella di prima, non lo sono più. Sai bene che di fatto sono già alcuni mesi che tutti in ufficio rispondono a me...che fanno riferimento a me. Rispondo al telefono anche alle dieci di sera, ma da casa. Lo so che ufficialmente non posso ricoprire quel ruolo se non sono reperibile e disponibile continuamente, ma posso aiutare ed affiancare chi vorrà farlo. Degli altri non ti fidi, ma la collega Ina è perfetta per quel ruolo!"
"Non so, ci devo pensare..."
"Pensaci, l'aiuterei io per tutto il tempo per cui ne avrà bisogno!"
"Ok. Ci penserò."
"Mi dispiace...ah, capo? Credi che mi manderanno a pulire i cessi quando riferirai questa conversazione?!"
"No...quello no..."
"Vabbè, staremo a vedere! Basta che non mi licenzino che ho appena fatto il mutuo, miseriaccia!"

mercoledì 25 marzo 2015

Sherlock Holmes

Sono rientrata a casa dopo il lavoro. Silenzio. Il Fatalista era sul divano in salone a riposare, la bambolotta a far la nanna nella cameretta, come sempre.
Sul tavolo in cucina due posti apparecchiati: al mio un piatto coperto, a quello del marito una confezione vuota di salumi.
Non ho cucinato un piatto che lo entusiasma, ha avuto voglia di qualcosa di buono per consolarsi...
Mi son guardata intorno come sempre, per ricomporre i pezzi delle ore trascorse lontana da casa.
La maglietta che la bambolotta indossava stamattina: umida.
Quella monella ha di nuovo fregato la maestra e giocato con l'acqua che le danno da bere!
L'areosol fuori posto. Che strano...la tosse della bambina è quasi passata!
L'angolo del cambio intatto. Niente cacca...
Lo spremiagrumi pulito, sul tavolo un pezzetto di carta: di quella delle cannucce sui brick dei succhi di frutta. Niente briciole sul seggiolone.
Il marito è entrato in cucina a salutarmi:
"Ciao, Fortunata! Tutto bene?"
"Diciamo...a parte un albero che si è schiantato sulla statale un istante dopo che son passata..."
"Cacchio!"
"Che tempaccio...un vento di bufera! Ma hai fatto l'areosol alla bambina prima di metterla a letto?"
"Quella monella...me l'ha chiesto lei...poi mi ha chiesto di prenderle Matilde ed ho capito: l'areosol lo abbiamo fatto al peluche!"
"Ah, bravi! Niente cacca?"
"No"
"Hai controllato la maglietta intima prima di metterle il pigiama?"
"Era asciutta"
"Come mai le hai dato il succo invece di farle la spremuta d'arancia?"
"Mi ha fregato per la seconda volta: mi ha fatto due moine, è voluta venire in braccio...me l'ha chiesto..."
"Ahahahah! E' una furbona! E poi? Com'è che l'hai messa subito a letto? Niente biscottino oggi?"
"Era così capricciosa che l'ho messa subito a nanna...ma?...come fai? Tu mi spii, Fortunata! Di' la verità!"

Sotto la doccia

Farsi una doccia bollente dopo la palestra...perdersi sotto il getto carezzevole  ma deciso...lasciar scivolar via la stanchezza ed i pensieri...fermarsi ad ascoltare il proprio respiro...non voler mai smettere di essere lì dove ti trovi, sotto il caldo abbraccio dell'acqua...e domandarsi come diavolo mi è venuto in mente di lavare anche i capelli a quest'ora?!!!

martedì 24 marzo 2015

Ritmi

Ieri mattina ho fatto una telefonata all'ufficio del personale:
"Ragazzetto?! Sono Fortunata...senti ho bisogno di un' attestazione di servizio: la banca che mi deve concedere il mutuo me ne ha fatto richiesta; me la potresti preparare così passo nel tuo ufficio tra qualche minuto a prenderla? Vorrei consegnarla nel pomeriggio..."
"...."
"Sai di che parlo, vero? Non sarà mica la prima volta che ti viene fatta una simile richiesta!"
"...."
"Una semplice dichiarazione che lavoro presso questa azienda, su carta intestata, ovviamente..."
"Sì, lo so. È solo che non posso mica firmartela io...comunque te la preparo...ma non sarà per oggi!"
"Va bene, ti richiamo domani"

Stamattina:
"Ragazzetto, l'attestazione è pronta?"
"Sì, l'ho stampata...ma devo ancora portarla in firma...sentiamoci domani"

Ventiquattro ore per una frase stampata. Quarantotto per una firma...ammesso che non rimandino ancora!
C'è una strana discrepanza nei ritmi di lavoro dei vari reparti di quest'azienda!

domenica 22 marzo 2015

Conversazioni paterne

Stamattina, mentre ero in bagno, ho sentito il Fatalista che, nel cambiare il panetto alla bambolotta, le diceva:
"Ma quanto sono belli questi piedini! E quanto sono grandi!...pare mò ti ho partorito...e invece son passati già quasi due anni! Mi sembra ieri che ti allattavo... succhialatte a tradimento!"
Direi che si è calato bene nella parte del mammo da weekend...

sabato 21 marzo 2015

Vi dichiaro...

Una settimana dura...piena di cose negative e positive.
Sono stata male fisicamente.
Bene psicologicamente.
Un virus mi ha abbattuta con nausea e vomito continuo, ma il marito infermiere mi ha curata e rimessa in piedi: mi ha permesso di continuare a lavorare perché non ho voluto alcun modo fermarmi, non potevo.
E poi, finalmente, la firma del preliminare di compravendita della casa! E la scoperta di queste nuove persone: la famiglia che ce la sta vendendo; brava gente, proprio brave persone!
I documenti per chiedere il mutuo, la scelta delle modalità e dell'istituto bancario. La riorganizzazione delle nostre economie...
"Marito? Ci pensi?...una casa nostra, il nostro primo conto cointestato...e un mutuo...ora sì che siamo davvero marito e moglie!"
"Perché prima non lo eravamo?!"
"Non lo so...è che tutta la situazione mi fa questo effetto..." come se le parole del parroco che ci ha sposato avessero un senso solo ora che siamo uniti anche nel sacrificio, oltre che in salute e malattia...

lunedì 16 marzo 2015

Attaccabottoni

Ho poco tempo e non voglio sprecarlo in attività insulse...
È più forte di me, vado fuori di testa!
Va bene il grembiule, i fazzoletti di carta nascosti nelle tasche che rovinano il bucato, i pezzi di plastilina colorati che spuntano ovunque...va bene tutto, ma i bottoni che cascano a ripetizione no!
Non faccio in tempo ad attaccarne uno che se ne staccano due!
Ma che combina la bambolotta con i grembiuli?! Ma lo fa apposta?!
Che poi mica ci vuole la laurea per cucirli! Sono certa di farlo per bene...
Ma con la pestifera l'ago e filo non basta...neanche con una saldatura riuscirei a fissarli contro i suoi attacchi!
Qualcuno inventi i grembiuli con la zip...per favore!


domenica 15 marzo 2015

A parlar del diavolo...

"Fortunataaaa! Fortunata: guardaaaa! Che belloooo!"
"..."
"Finalmenteeeee!"
"..."
"Hai vistoooo?!"
"Cosa marito?"
"Stasera danno I DUE SUPERPIEDI QUASI PIATTI!!!"

Non ce la posso fare...non dopo una domenica così...

sabato 14 marzo 2015

Domenica bestiale

Domani lavoro.
Lo immaginavo...era prevedibile in questo periodo.
Eppure mi pesa da morire: la domenica è il solo giorno in cui riesco a prendere un po' di fiato!
Tutto sommato oggi sono riuscita a fare quasi tutto quello che dovevo...ma la bambolotta ha patito un po' il fatto che non potessi dedicarle troppe attenzioni. Mi cercava, voleva essere presa in braccio: finora non me lo aveva mai chiesto...deve aver pensato che fosse il solo modo per fermarmi...!!!
Amore mio, se potessi, ti porterei con me domani! Mi farò perdonare con tanto solletico e le pernacchie che ti fanno ridere a crepapelle!

Per un biscotto...

La mattina, quando lascio la bambolotta al nido:
"Mammaaa...mammaaaaa...mammaaaaaaa!!!!"
Così inizia il lamento della minuscola per trasformarsi in un crescendo di disperazione...poi la maestra:
"Bambolotta! Che ne dici di andare a prendere un biscotto?"
"Sìììììì!!! Cià Cià, mamma!"

venerdì 13 marzo 2015

La decisione

"Vi devo parlare"
"Collega V., ti prego, non darmi brutte notizie...non ce la posso fare...lo sai bene che ho una commessa in consegna domenica: rischio già l'infarto così!"
"No, Fortunata..non è una brutta notizia, ma comunque vi riguarda, riguarderà me e di conseguenza voi!"
"Ok...respiro: sono pronta. Voi siete pronti? Bene: spara. Confessati!"
Si indica e fa un gesto eloquente con la mano.
"Te ne vai?!"
"Sì!"
"Di tua iniziativa o...?"
"E' una mia iniziativa!"
Silenzio. Ci guardiamo tutti in faccia dubbiosi.
"Non per farmi i fatti tuoi...ma non avevi dato le dimissioni per farti riassumere con altra ditta?!"
"Esatto! Visto e considerato che non ho ancora firmato il nuovo contratto e mi si è presentata un'occasione, quale momento migliore per andar via?!"
"Lo sanno?"
"Non ancora"
"Oddio come vorrei vedere le loro facce! Questo sì che è un colpaccio! Pensano di averci tutti in pugno...è una notizia bellissima! Per te! Certo noi restiamo nella cacca fino al collo...ma che vuoi che importi? Sono felice, strafelice...da quando?"
"Da subito: oggi lo comunico e stop. Non mi importa di non prendere la disoccupazione: le mie aspirazioni sono altre, non ho studiato per far questo nella vita!"
...e mi sono commossa...non sono riuscita a trattenere le lacrime!
Poi un abbraccio.
Bravo, bravo collega V.! Hai saputo girare a tuo favore la situazione. Hai fatto quello che avrei voluto fare io mille volte e che non farò mai. Questo è il tuo momento: sei giovane, non hai altre responsabilità all'infuori di te stesso...prenditi cura di te, perché vali molto di più di quanto hanno provato a farti credere! 
"Farai grandi cose, lo so...sono certa! In bocca al lupo!"

Per noi poveri somari si prevedono tempi duri...molto più duri di adesso!

giovedì 12 marzo 2015

Sai che novità...

"Che fa stasera in tv, marito?"
"Niente...ormai non fa più niente! Sempre le stesse cose! Mettessero qualche film nuovo...magari di Bud Spencer e Terence Hill..."
"Nuovo?! Di Bud Spencer e Terence Hill?!"
"Certo! Trasmettono sempre gli stessi! Ce ne sono molti che non danno da tanto tempo! 'Non c'è due senza quattro' ad esempio..."

Tentazioni

Pioggia, freddo, strade allagate e rattoppate...traffico e cantieri...
Casa sembra così lontana!
Sono uscita dal lavoro davvero tanto stanca: un mal di testa insistente, la pressione sempre troppo bassa.
Il marito mi aspetta sull'uscio, in ritardo per il suo lavoro a causa del mio; la bambina che riposa tranquilla nella sua stanza.
Mi lavo le mani, vado in camera per spogliarmi; tolgo le scarpe, infilo le pantofole, apro l'armadio per cercare qualcosa di comodo da indossare.
E lo vedo.
Morbido e caldo.
Richiudo in fretta e vado a mangiare qualcosa: non è l'ora di mettere il pigiama!

mercoledì 11 marzo 2015

Benefattori

C'era una volta il confino...se si volevano liberare di te venivi prontamente spedito lontano: se resistevi fino all'espiazione completa della pena potevi aspirare a rientrare in sede, altrimenti addio.
Poi è arrivato il jobs act e tutto è diventato più facile. Non si devono neanche prendere la briga di trasferirti.
Certo devi essere neoassunto, con i vecchi contratti non si può.
Ma gli imprenditori hanno spesso più di una azienda, così possono sempre chiamare i dipendenti a tempo indeterminato e "proporgli" le dimissioni con riassunzione su altra ditta, più importante e sicura: un importante passo avanti per la tua crescita professionale...
Ebbene sì, i benefattori sono in mezzo a noi, anche se tendiamo sempre ad essere diffidenti!
In questo mondo così buono posso di certo dormire sonni tranquilli.

martedì 10 marzo 2015

Come ho fatto?

Tanti pensieri e poco tempo per scrivere. Certi periodi sono così e ce li prendiamo come vengono!
Ma ci son cose per cui il tempo bisogna trovarlo; cose che devono essere scritte perché non sfuggano mai alla memoria.
La bambolotta che dice il suo nome.
Un nome facile facile, che sicuramente sa dire da tanto tempo, ma che si è sempre rifiutata di pronunciare, con quell'espressione imbronciata che fa presagire nuvole scure e nessun ombra di sole.
Forse perché non si voleva "distinguere" da mamma, papà o nonna...si sentiva tutt'uno con i suoi affetti più cari.
"Bambolotta! Come mi chiamo io?"
"Mamma"
"E tu?"
"Mamma!"
"Nooo, io sono mamma! Tu sei..."
"Papà!"
"Furbetta! Rispondi...come ti chiami?"
"Nonna!" e giù grosse risate...ma ad insistere si poteva scatenare la sua rabbia.
Al massimo rispondeva "patata"!
Ora, finalmente, lo dice! Dice il suo nome...se è di scena...
Vuol dire che cresce e che è contenta di crescere, di aver bisogno sempre meno della sua mamma.
Questo è anche il periodo degli abbracci: mentre la preparo per il nido o per la nanna. Mi interrompe continuamente per stringermi le braccia al collo, appoggiando la sua tonda guanciotta contro la mia. Ed io perdo la nozione del tempo, mi dimentico del lavoro, di tutto...resterei così appiccicata per sempre!
E poi le chiacchiere senza senso, nella sua lingua ancora così incomprensibile! Vuole che l'ascolti, con attenzione: lei racconta, racconta, racconta. Forse mi parla delle ore passate lontano da me o dei sogni che ha fatto. Io resto lì, incantata.
Spesso il Fatalista ed io ci interroghiamo su come sarà il nostro amore per lei quando crescerà: lui ritiene che questo nostro attaccamento si smorzerà pian piano "perché ora è così piccina ed indifesa"...io penso al mio amore che cresce con lei e me la rido; vedo il marito parlare con le foto della bambolotta dopo pochi minuti che l'abbiamo messa a nanna e mi scompiscio!
Penso che saremo sempre più innamorati di lei, giorno dopo giorno.
Che ci preoccuperemo sempre più.
Che ci sentiremo sempre più responsabili.
Che non vorremo mai lasciarla.
Stamattina guardavo la nostra immagine riflessa in un vetro: una mamma ed una figlioletta mano nella mano. Non può essere...non può essere mia...come ho fatto?!
Non so se mi passerà mai questa incredulità, la sensazione che sia tutto un sogno meraviglioso.
Di certo tutti gli altri pensieri, per quanto brutti siano, passano in secondo piano.

sabato 7 marzo 2015

Due per uno

Dormito poco e male.
Stamattina abbiamo il primo incontro con i proprietari di casa per discutere i dettagli dell'acquisto ed i tempi.
Invece di dormire non faccio che sistemare mobili e arredi nel mio cervello.
E poi i pensieri di lavoro che si fanno sempre più pressanti man mano che si avvicina la fine del mese: mi vengono in mente questioni sospese, particolari da non dimenticare, le promesse fatte ai clienti che è impossibile rispettare...certo che le telefonate a tarda sera del Direttore in preda al panico non mi aiutano! Soprattutto se sono già a letto ed ho dimenticato di spegnere il cellulare...
Mi tocca essere ingegnere di giorno e psicologa di sera.
Due lavori al prezzo di uno...

giovedì 5 marzo 2015

Catastrofe scampata

Ieri sera
Drin...drin...driiiiiin
"Pronto?"
"Fortunata...sono io, il nuovo arrivato...ti disturbo?"
"No...però aspetta un attimo che la bambolotta sta tentando il suicidio dal seggiolone...dimmi, che è successo?"
"Ti volevo avvertire che domani non vengo..."
"Aspe'....bambolotta, smetti di fare l'ovatta a palline, lascia!...dicevi?"
"Domani non vengo...Non ci vengo più al lavoro"
"Stai poco bene?"
"No! È che non mi hanno fatto sapere niente e sono stufo..."
"Parli del rinnovo del contratto?"
"Sì!"
"Ma hai chiamato l'ufficio del personale?"
"Sì! Il Cafone, quando gli ho detto che è una settimana che aspetto notizie e che se non mi facevano sapere niente domani non sarei venuto, mi ha detto: non venire! e mi ha chiuso il telefono in faccia!"
"Maleducato! È solo un povero scemo...bambolottaaaa! Lascia lo specchio! Si rompe e ti fai male!"
"Lo so: ma mi sono innervosito così tanto che me ne sono andato...ma quanti bambini ci sono?! È possibile che la bambolotta da sola faccia tanto casino?"
"È soltanto iperattiva...sì, è da sola ma vale per tre! Fai quello che senti, quello che è giusto per te: le occasioni non ti mancano...non ti preoccupare di me, di noi che restiamo. Ti capisco...ci sono passata!"
Volevo urlare. Avrei preso il Cafone e lo avrei pestato con grande soddisfazione!
Tutto il mio lavoro attuale è basato su quello del nuovo arrivato; una cosa così...a venti giorni dalla consegna di tutto...è una tragedia immane!
Dopo una notte insonne ad immaginare la catastrofe imminente, sono arrivata al lavoro dove la notizia si era diffusa.
Mobilitazione generale, si decide su due piedi di andare a prendere il ragazzo a casa sua...dopo qualche discussione e un chiarimento, l'allarme è rientrato: lui ha ottenuto quanto chiedeva ed io ho ripreso a respirare.
L'universo femminile aziendale è tornato a gioire, seppur non direttamente toccato dalla tragedia.
Il ritorno del nuovo arrivato è stato accolto con un applauso, come si addice ad una star di Hollywood.
Io mi sto ancora riprendendo dallo choc...ma domani sarò di nuovo in forma per torturarlo...


mercoledì 4 marzo 2015

Il nuovo arrivato

E' passato più di un mese ormai, ma nella mia testa sarà "il nuovo arrivato" ancora per chissà quanto tempo.
E' un ragazzo serio, lavoratore all'ennesima potenza: è sempre tra gli ultimi ad andar via la sera e, quando siamo veramente sull'orlo del collasso, va al lavoro anche di sabato e domenica.
Ha un aspetto semplice: sulla trentina, proprio bello non direi, ma molto interessante nell'aspetto.
Si veste come tutti i giovani, non ha tatuaggi o piercing.
Normale: talmente tanto che forse, visto come gira il mondo, proprio normale non è!
Bravo ragazzo, legato alla sua terra ed alla famiglia; serio e responsabile.
Ieri, mentre carpivo di sfuggita una sua telefonata con il padre, ho pensato: "Se avessi un figlio maschio lo vorrei proprio così!"
Quando non lavora (sì, ma quando?!) fa il modello...ha anche partecipato a diversi film come comparsa. Al cinema.
Questa cosa non me la dovevano dire! Ormai lo sfotto continuamente, lo tormento... lo ripago con ugual moneta!
Non passa giorno che non gli chieda di mostrarci i pettorali; con il pieno appoggio delle altre colleghe, ovviamente! Inizialmente si imbarazzava, ma ora sta al gioco.
Fatto sta che oggi, in pausa pranzo, ci ha mostrato le foto. Le sue foto.
L'intero universo femminile aziendale si è fermato.
Incapaci di proferire parola gli sguardi passavano dal telefonino a lui in carne ed ossa, poi di nuovo alle foto e poi di nuovo a lui.
I commenti hanno indispettito il restante universo aziendale maschile, la gelosia era palpabile.
Gli ormoni pure.
Ho pensato: mi devo far autografare una sua foto...un giorno, quando sarà famoso, la pubblicherò e potrò dire al mondo che ho lavorato con lui...sì lo conosco, certo!
Però la mia bocca ha detto: "Ma tu guarda! A vederlo così non gli dai due lire..."
Non credo che mi farà l'autografo.

martedì 3 marzo 2015

Soap opera

Niente. Non se ne parla, non ci sono domande. Nessuna partecipazione se viene fuori l'argomento. Nonnasprint fa finta di niente o si finge occupata in altre faccende.
La casa nuova è ufficialmente argomento tabù per i suoceri.
Secondo il Fatalista è perché per loro è un po' una sconfitta: dopo tante promesse non ci hanno aiutato...
Io mi preparo a qualche nuova soap opera.

lunedì 2 marzo 2015

Fortunata

È andata!
Offerta accettata...siamo quasi proprietari di una casa...che impressione a pensarci! Io che non ho mai posseduto più di un telefonino ed un'auto usata!
Eppure non sono spaventata, sono solo felice. Lo so che è un grosso impegno, che faremo grandi sacrifici; ma la vita è una continua sfida, è questo il bello!
E poi l'orgoglio:
"Marito, ti rendi conto?! Tutto da soli, con le nostre forze!"
Penso alle persone che sono passate di qua e mi hanno sostenuto, a quelle che mi avranno inviato un augurio silenzioso, a quelle che ormai hanno male alle dita furia di incrociarle...grazie! Ai miei genitori, sempre presenti e mai ingombranti, punto di riferimento anche per il Fatalista (che ne ha avuto un gran bisogno, forse anche più di me). Ed alla bambolotta...che quando vede la piantina e le foto dell'appartamento dice "caaasa, mamma, papà"...perché lei non si riconosce ancora come entità distinta da noi...
Sono ancora intontita, però consapevole della immensa fortuna che arriva sempre puntuale nei momenti più bui della mia vita.
Non per niente sono Fortunatanellasfortuna!



domenica 1 marzo 2015

Sotto controllo

"Marito, la bambolotta è con te?"
"Sì, siamo in bagno"
"La guardi tu, allora? Mi raccomando"
"Tutto sotto controllo!"
Mentre pulivo i carciofi ho visto il Fatalista in accappatoio rincorrere la piccola peste con i pantaloni zuppi d'acqua...
"Ma che è successo?!"
"...ehm...è entrata nel box doccia...ma non ti preoccupare che me la vedo io!"
Rumore di fon. Vado a controllare.
"Che fai?!"
"Le asciugo i pantaloni..."
E le cuoci le gambette...
"Cambiale i pantaloni! Si sta appena riprendendo dalla tosse, toglile subito di dosso la roba bagnata!"
Risolto il problema, sono tornata tranquillamente in cucina.
Ora il marito farà più attenzione, posso dedicarmi alle mie incombenze senza pensieri...
Schianto e rumore di vetri infranti.
"Che è successo?!"
"La bambolotta ha buttato a terra il tuo abatjour..."
La bambina è dall'altro capo del letto fra i vetri in terra. L'afferro preoccupata:
"Ti sei fatta male amore di mamma? Stai bene? Non aver paura...non è successo niente..."
"E non la rimproveri?! La rimproveri per le sciocchezze e stavolta non le dici nulla?!"
"E che ne sa lei? Sei tu che devi controllarla e dirle di non toccare...mica l'ha fatto apposta!" Dovrei picchiare te!
Il Fatalista raccoglie i cocci e poi torna ad occuparsi della bambolotta.
Le lascia il biberon con l'acqua e si distrae al pc.
Acqua ovunque...
"Meno male che hai tutto sotto controllo, marito! Sai i guai altrimenti..."