Tickers mammole.it
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mercoledì 27 giugno 2018

Si può fare

Cancro e chemio, tra le parole che fanno più paura associate alla propria esistenza.
Si affrontano, non c'è altra soluzione che questa...e pian piano scopri che, almeno la seconda, non è male come ti aspettavi. Con questo non voglio dire che sia così per tutti, perché molto dipende dal carattere, dal fisico, dalle condizioni.
Purtroppo parlare degli effetti della terapia è una grande responsabilità che non voglio prendermi ed il motivo è semplice: ognuno la affronta a modo proprio; se qualcuno che sta per iniziare passasse di qua e leggesse cose che lo spaventano ancor di più? o, al contrario, se qualcuno che la sta affrontando scoprisse che per lui è più dura di come è stata finora per me e si arrendesse?!
Oggi giorno le terapie sono talmente tante che praticamente hai la tua cura personalizzata...non solo! ti aiutano in ogni modo a controllarne gli effetti collaterali.
Ma lo spirito con cui si affronta fa tanto ai fini della qualità della vita: quindi rimbocchiamoci le maniche e non piangiamoci addosso...non fosse altro che non servirebbe a niente se non a far star ancora peggio noi e chi ci sta affianco. Ma se non ci riusciamo, fa niente, l'importante è comunque non arrendersi! Però teniamo sempre bene a mente che il nemico è il cancro, non la chemio.
Non hanno scoperto una facile cura alternativa, non c'è un complotto di medici e case farmaceutiche.
La cura è una...e meno male che c'è.
E anche se siamo arrivati tardi e non riusciremo a guarire completamente, vi fa schifo recuperare mesi, anni di vita?! Se la risposta è sì, contattate immediatamente uno psicologo e lo dico senza ironia.
Lo spirito di sopravvivenza è più forte di qualsiasi altro istinto, se vi manca o vacilla potreste avere la depressione, che è peggio del tumore perché ti ammazza prima di ucciderti.
Ho visto gente entrare in barella, arrivati già terminali, uscire sulle loro gambe e tornare a far la loro vita ancora una volta, non importa per quanto tempo.
Io oggi forse sarei già morta se non l'avessi scoperto curandomi quella che sembrava essere una semplice mastite da allattamento.
La qualità della vita? Bah, dipende molto da noi. Per me non è cambiata molto, ho continuato a fare le cose di sempre e quelle che non ho potuto più fare, come andare in palestra, sono dipese dalla malattia, non dalla chemio. E anche quelli che soffrono la terapia maggiormente, mi sento di dire che continuano a fare le loro cose in piena autonomia.
Ci sono dei casi sporadici in cui la reazione del fisico è spropositata, ma ti cambiano immediatamente le cure e fanno in modo da rimetterti subito in sesto.
Tutto questo in linea di massima, ovviamente, ogni caso poi è a sé.
Quello che mi preme dire è che si può fare, non lasciamoci spaventare.
La malattia non è una colpa, non accettiamo passivamente l'idea che sia arrivato il nostro momento.
E stiamo lontani da maghi, santoni e delinquenti in genere.
Devo chiudere ora...vado a vivere.