Tickers mammole.it
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martedì 28 aprile 2015

Personaggi

Scrivo poco...eppure ho un oceano di storie, sensazioni ed emozioni da fissare!
D'altra parte come posso fare se non ho ancora trovato il modo di moltiplicare il tempo?! Se la vita è più intensa a qualcosa devo rinunciare!
Il momento del trasloco si avvicina, le idee frullano, i pensieri si moltiplicano; le ansie pure.
E, siccome il Fatalista ed io siamo folli, abbiamo iniziato a pensare a come saranno le nostre ferie estive per i prossimi anni di ristrettezze economiche e sacrifici. La soluzione?
"Moglie, ci ho pensato a lungo...dobbiamo trovare e comprare una roulotte usata con tutta l'attrezzatura e piazzarla nel campeggio in cui siamo stati l'anno scorso!"
"Il campeggio della mia infanzia?"
"Sì: ne abbiamo visti diversi ed è il solo che mi piaccia..."
"Marito...ehm...tu hai sempre dichiarato che non avresti mai fatto il campeggiatore in tutta la tua vita...non sei mai entrato in una roulotte...e se poi non ti piace?!"
"Lo facciamo per la bambolotta, per farle fare un po' di mare: è stata malata continuamente questo inverno! Se ci va bene riusciamo ad avere solo due settimane di ferie: in questo modo potremmo sfruttare anche i week end!"
Non c'è voluto molto per convincermi. E ci siamo fiondati in ricerche, telefonate e...un nuovo impegno economico a venire!!!
Sale l'ansia. Io sono molto formica e poco cicala. Anche il marito. Doppia ansia.
Ci ritroviamo a far conti, a cercare di immaginare l'imprevedibile, a valutare  eventuali paracadute.
Da un lato.
Dall'altro siamo pieni di entusiasmo, corriamo a velocità supersonica e crolliamo distrutti e contenti alle nove di sera!
Sto uscendo fuori dal seminato...
Dicevo...domenica ci siamo incontrati in campeggio con dei possibili venditori: una coppia stagionata ma giovanile.
Lei un tipo frizzante, con vestiti all'ultima moda, manicure all'ultimo grido, scarpe da urlo, trucco impeccabile nascosto da occhialoni neri poggiati sotto le sopracciglia disegnate.
Lui più sportivo: capelli ondulati/brizzolati media lunghezza, rigorosamente ingelatinati.
Ci mostrano una roulotte stipata di attrezzatura varia, impossibile entrarvi; il Fatalista infila la testa dalla porta e domanda:
"Quello sarebbe il letto matrimoniale?"
A me vien da piangere e ridere al contempo: non sa a cosa va incontro, il mio principe consorte...se acquistiamo chissà come andrà a finire e quanti giorni resisterà prima di fuggire lontano....comunque non ci siamo messi d'accordo sul prezzo, il problema è rimandato!
In compenso i due venditori si sono rivelati personaggi non da poco!
In pochi minuti ci hanno raccontato le loro vite: entrambi divorziati con figli sposati, si dichiarano compagni...lei, in confidenza:
"Figlia mia, ma mica viviamo insieme! Nooooo! Mica so' scema! Ed è in vacanza e ci arraghiamo... figuriamoci!"
Lui...sempre in confidenza:
"Io vivo con mamma...la mia mamma mi ha fatto fare la vita da signore...quando ho avuto bisogno lei c'era sempre, ora tocca a me starle vicino, no?! Davvero! Mai un giorno di lavoro mi ha fatto fare! Mai in vita mia ho lavorato...santa donna!"
Gli avremmo comprato la roulotte solo per saperne di più!

giovedì 23 aprile 2015

Non possiamo

Il Fatalista è sempre il primo a svegliarsi la mattina...in genere trovo la forza ed il coraggio di alzarmi quando lui ha già quasi finito la colazione.
Stamattina è rientrato in stanza tutto allegro e baldanzoso:
"Fortunata! Svegliaaaa! Ho una splendida notizia per teeeee!"
"Mmmmm..."
"Non sei curiosa?!"
"Mmmmm..."
"Da oggi potremo divorziare in soli sei mesiiiiii!!!"
"Mmmmm...non credo che sia proprio così...penso che riguardi coppie senza figli e altre cose per cui non rientriamo nel caso specifico..."
"Che c'è? Forse ci stai ripensando? Non è che non vuoi più divorziare da me?!"
"Non ho detto questo...lo sai che sono sempre entusiasta quando fai delle belle proposte...ho detto solo che probabilmente non riguarda noi..."
"Mmmmm...però stavo pensando che non sarei più il genero di nonnomarziano...come farei a non esserlo più?!...e soprattutto come farebbe nonnomarziano senza il suo genero preferito?! No, non possiamo, Fortunata...non possiamo fare questo a nonnomarziano!"
Ok, allora torno a dormire...

lunedì 20 aprile 2015

Obiettivo

Poco prima di spegnere il pc e lasciare il lavoro per tornare finalmente a casa: mail.
La collega J.  mi scrive:
"Ma tu lo sai che abbiamo un obiettivo comune...vero?"
Mmm....
Considerando che sei grande amica della collega Ina ed in comune non abbiamo altro... credo di immaginare di non essere la sola a pensare che dovrebbe mollare il fidanzato e mettersi con quel gran frigo del nuovo arrivato!

sabato 18 aprile 2015

Matrimoni e ricami

Ella si è sposata. Era raggiante, felice ed ansiosa di raggiungere il suo amore all'altare!
Avrei voluto vivere questa giornata con uno spirito diverso, ma purtroppo avevo la bile agli occhi dopo aver discusso pesantemente con il marito; il mio ovviamente!
È che gli uomini sanno essere così egocentrici ed indelicati nei riguardi delle loro donne...snervanti fino alla nausea...
Sostanzialmente ha fatto i suoi comodi da quando si è svegliato salvo poi rimproverarmi di essere l'ultima a prepararmi. Mentre contavo fino a cento per non saltargli alla gola, la bambolotta (lasciata incustodita da lui che continuava a fare la sfilata di moda) ha allagato il bagno.
Addio pazienza, diplomazia ed ogni tentativo di essere superiore. Ho urlato fino a farmi venire il mal di gola.
In chiesa ho pensato tanto. Certo il Fatalista è l'uomo migliore che abbia mai conosciuto, forse anche il migliore del mondo...ma io faccio fatica. Mi spacco la schiena fra bambina, casa e lavoro; la forza di gestire il matrimonio al meglio mi manca. E, a dirla tutta, mi mancava anche prima di avere la bambolotta.
Forse le iraconde come me non dovrebbero sposarsi.
Non so essere paziente e remissiva. Dico tutto ciò che penso nel momento esatto in cui lo penso. E vado a segno colpendo duro, con l'intento di ferire. Al diavolo i sentimenti, l'Amore ed il buon senso.
Non capita spesso, ma quando capita non riesco neanche a pentirmi.
E mi assalgono i dubbi. Penso chi me l'ha fatto fare, stavo così bene da sola!
Poi il parroco ha paragonato la nostra vita ad un ricamo: se lo guardiamo al rovescio riusciamo a vedere solo nodi e fili senza senso, non si capisce la trama.
Ho pensato che magari c'è uno splendido disegno che io non vedo, non solo la fatica ed i problemi.
Voglio girare il ricamo.
Devo farlo.

mercoledì 15 aprile 2015

Scampanellatore pazzo

Avevi urgenza di conoscere la missiva. Potrei anche capirlo...se non fosse che ci sono orari più adeguati per attaccarsi al citofono della gente...
A quell'ora (di notte) tu stavi uscendo mentre noi eravamo a letto, anzi, ti dirò di più: il marito dormiva da un pezzo e la bambolotta da una secolo!
La sfortuna ha voluto che abitassimo nello stesso palazzo e che fossi omonimo del Fatalista, ma spero vivamente di non pagarne ancora a lungo lo scotto!
La tua lettera non è arrivata. Non a noi. E se il tuo amico abbassasse il volume dell'autoradio potresti anche sentire la mia risposta fasullamente garbata al citofono. Invece no. Ti devi attaccare al pulsante chiedendomi di uscire in balcone perché non capisci nulla di ciò che dico.
Ed io devo rialzare la tapparella tra le bestemmie del marito e l'ansia di svegliare la nanetta...che poi parlarti dal balcone mentre il resto del palazzo probabilmente vuol dormire mi mette a disagio non poco.
Però mi hai ringraziato.
Eh già!...sapessi cosa ti ho risposto dopo...!

martedì 14 aprile 2015

Il camion

Il Fatalista ha uno strano rapporto con i regali: non gli piace riceverne, come se sentisse di non meritarli... ugualmente prova sempre imbarazzo nel farli.
Così accampa scuse improbabili per giustificare i suoi slanci, soprattutto da quando c'è la bambolotta!
A sentir lui ai doni capita di arrivare in casa nostra nei modi più assurdi!!!
E usa le stesse scuse anche quando porta qualcosa ai miei o ad i suoi genitori. "L'ho trovato...me l'hanno dato...era in garage...è una cosa vecchia...quello del negozio ce l'ha lasciato in prova..."
È una vecchia barzelletta ormai!
Oggi, al mio rientro dal lavoro, accanto al piatto di minestrone coperto c'era un bel pacchetto colorato: ho fatto finta di nulla.
"Moglie hai visto?"
"Cosa?"
"Oggi si è ribaltato un camion..."
"E cosa hai recuperato? Una colomba di Pasqua?!"
"E guarda!..."
Mi ha regalato un telefono nuovo!!!

sabato 11 aprile 2015

Domani

Due ore dalla parrucchiera, mi ritiro a casa col nuovo taglio di capelli.
Mi sento fiammante.
Il marito è sulla porta...no, non mi sta aspettando...anzi sì, mi aspetta per poter scendere a chiudere l'auto in garage. Mi saluta, mi scansa e prende l'ascensore.
Resto interdetta, entro e mi preparo la cena: lui ha già mangiato e la bambolotta dorme, si è fatto proprio tardi...
Il Fatalista rientra e si infila direttamente a letto.
Finisco la mia cena frugale e lo raggiungo:
"Marito, ti piace il mio nuovo taglio di capelli?"
"Ora lo vuoi sapere?! Domani ti guardo e te lo dico..."

giovedì 9 aprile 2015

E poi...

...ci sono dolori che oggi colpiscono un'amica e che domani potrebbero colpire te.
Così ti ritrovi a piangere lacrime che non sai bene se sono per lei o già per te stessa.

mercoledì 8 aprile 2015

Sto meglio...

"Pronto, nonnasprint? Sono Fortunata...volevo assicurarti che mi sento meglio, sono al lavoro...tutto ok!"
"Niente più dolori?"
"Giusto qualche fitta, ma se peggiorano mi faccio accompagnare a casa"
"È che tu sei troppo indaffarata...la casa, la bambina, il lavoro..."
"Ma no! Non più di tutte le altre donne...anzi!"
"Ma lo sai quanto fa lo stress?! Può essere stata una reazione nervosa"
"Dopo tre giorni di festa?! Suocera, ci sarebbero stati ben altri momenti per avere una reazione nervosa!"
"Mica è detto? I pensieri girano...e poi il trasloco!"
"Eh? Ma noi non stiamo mica ancora traslocando..."
"Vuoi mettere...stare lì a pensare su come organizzare scatoloni e scatoloni di roba, tra tutte le altre migliaia di cose da fare!"
Ecco. Ora sì che sto meglio...

martedì 7 aprile 2015

7 Aprile

E chi me lo doveva dire...mattinata in ospedale, al pronto soccorso.
Mi son svegliata che stavo bene: dopo mezz'ora un dolore atroce all'altezza dello sterno. Il marito mi ha rimesso in piedi con una puntura di Buscopan, giusto per aver modo di caricarmi in macchina e trasportarmi in ospedale. Mi hanno fatto una flebo di Toradol, elettrocardiogramma, analisi del sangue, un'ecografia addominale...niente. Per fortuna! 
Ma il Fatalista non è soddisfatto: pensa ad una colica biliare e ad un'ecografia troppo superficiale. Oggi pomeriggio mi costringerà a qualche altro controllo, già lo so!
Intanto prego che finito l'effetto dell'antidolorifico non torni quel dolore atroce (anche perché sulle dimissioni si sono dimenticati di segnalare uno straccio di diagnosi: mi hanno consigliato una protezione gastrica, non convinti che non abbia affatto esagerato nel mangiare in questi giorni di festa!).
E poi, siccome le sfighe arrivano a braccetto, la bambolotta tossisce da paura, la sento che cerca di dormire e si lamenta, povero tesoro mio!
Che giornata assurda! 
Martedì, 7 Aprile. Fuori nevica.

sabato 4 aprile 2015

Buon sangue non mente

"Marito, tua madre è pericolosa!"
"Sei fissata!"
"No, non sono fissata: ogni volta che si avvicina alla bambolotta la piccina si fa male!"
"Ma se ha cresciuto tre figli!"
"E che ti devo dire?! Martedì è venuta a trovarci, sono andata un istante nella stanza a togliere di mezzo l'asse da stiro e bang! Un colpo sordo seguito dai pianti della bambina: era finita di testa a terra!"
"Poteva capitare anche a te!"
"Certo...se non fosse che ieri è venuta di nuovo e prima le ha involontariamente schiacciato le ditina fra due poggiapentola, e poi la bambolotta ha preso un'altra capocciata!"
"E che vuol dire? Tua figlia è terribile!"
"Intanto è meglio non lasciarle sole...senti, portati la piccina in salone che preparo il ragù di cinghiale per domani"
"Ok"
Neanche il tempo di preparare il soffritto...PATAPUM! Urla della bambina.
Sospiro, tiro il ghiaccio fuori dal freezer e vado in salone a soccorrerla.
Guardo il Fatalista di traverso. "Senti, se vuoi guardare la tv in pace me la porto in cucina...ma se te l' affido non puoi distrarti...chiaro?!"
"Madò quanto sei esagerata! Poteva capitare anche a te!"
"No, a me no: io la controllo" e me ne vado prima di saltargli alla gola.
Metto il sugo sul fuoco e vado fuori a stendere i panni.
All'improvviso sento la bambolotta piangere. Mi chiamano: marito e figlia, alternandosi.
"Ma si può sapere che diamine volete?!" ed entro spazientita in cucina.
Eccoli, seduti su una sedia. Il padre tampona la testolina della figlia con il ghiaccio. Di nuovo.

giovedì 2 aprile 2015

Prima volta

Squinzy
Le settimane scorse sono passate in maniera confusa, accelerata, spasmodica.
Però un pensiero era sempre presente nella mia testolina bacata: la bambolotta non ha mai visto la casa nuova, quella in cui a breve la porteremo a vivere... e se non le piacesse?!
Che poi non è che dici ai venditori: arrivederci, grazie mille ma rivoglio i soldi indietro ché mia figlia non gradisce!!!
Però i miei pensieri continuano a girare storti a dispetto di ogni logica; non c'è niente da fare! Pertanto il marito ha ceduto e mi ha permesso di chiedere alla signora A. se potevo portare la bambina per un breve giro turistico nella casa che sarà nostra.
Nel frattempo la bambolotta ogni pomeriggio aveva visto le foto dell'appartamento insieme a me (non faccio che guardarle e riguardarle, sognando il momento in cui sarò lì a godermela). Ebbene, credo proprio che l'abbia ben riconosciuta la casa nuova! In genere è poco a proprio agio in ambienti sconosciuti, ma lo scorso sabato sembrava una scheggia impazzita! Correva nel corridoio, voleva vedere ogni stanza (Mamma! Tanzaaaaa! Attra tanzaaaaa!!!!) fino alla camera matrimoniale dove ha decretato: chì mamma-papà! (qui mamma e papà).
E' stato emozionante oltre che uno spasso!
Poi la signora A. le ha regalato un topolino e le ha detto:
"Tieni bambolotta! Questo è un ricordo della prima volta che sei entrata in casa tua, conservalo per ricordo!"
Io l'avevo detto che sono proprio brave persone!

mercoledì 1 aprile 2015

Di qua e di là...

Sono tornati gli inquilini del piano inferiore.
Da oltre un anno vivono al nord, ma sono tornati per queste feste di Pasqua...e stavolta sono venuti giù con un'altra bambina, la terza meravigliosa polpetta della famiglia!
La seconda figlia è di qualche mese più grande della bambolotta, che ormai non la ricordava più: un anno su venti mesi è davvero troppo lungo! Oggi pomeriggio l'ho portata da loro a giocare: abbiamo conosciuto la piccina, le abbiamo portato un regalino utile (oltre a doni cioccolatosi per le altre due).
La bambolotta non ha fatto una piega quando mi hanno messo in braccio la neonata...in compenso si è staccata da me una sola volta!
Proprio lei così vivace e peperina, socievole e giocherellona, ha faticato ad inserirsi nei giochi tra sorelle: le osservava desiderosa di partecipare, senza riuscire a fare un passo...poi la bimba più grande l'ha presa per mano e sono andate nella cameretta. Pochi minuti dopo la bambolotta è tornata ad infilarsi sotto la mia ala.
Non ho provato a forzarla, sarebbe stato inutile: odiavo quando mia madre lo faceva con me! Si sarebbe chiusa ancora più a riccio...
Ho fatto finta di ignorarla ma ho pensato tutto il tempo alle due sorelle di là ed alla mia di qua.
Alla mia figlia unica.