Tickers mammole.it
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venerdì 30 ottobre 2015

Non vedo l'ora

Dopo oltre cinque anni, domani si parte destinazione Paese.
L'ultima volta non c'era la bambolotta, avevamo ancora una casa ad accoglierci e qualche parente in più.
Ultimamente penso spesso che si inizia ad invecchiare quando ci si rende conto che delle persone conosciute nella propria vita la maggior parte non ci sono più...
Portiamo la nostra piccola a conoscere la mia famiglia ed il posto in cui sono nata.
E, poiché Paese è vicino al posto in cui abita la famiglia Ninja, potremo finalmente rivedere anche i nostri amici (dall'ultima volta è trascorso quasi un anno, roba da non credere!).
Non vedo l'ora.

giovedì 29 ottobre 2015

Non capisci niente

"Nonna, facciamo il puzzle?...vieni...qui, pel tella!"
Nonnamanager si accomoda per terra vicino alla bambolotta. Per lo più la guarda perché lei vuol fare da sola.
Dopo un po' la bambina si blocca, non riesce a trovare il pezzo giusto:
"Aiutimi, pel favole!"
"Prova con questo...forse è quello giusto..."
Lei prova, ma è evidente che il pezzo non combacia. Con naturalezza infinita dichiara:
"Nonna...non capisssi niente tu!"

mercoledì 28 ottobre 2015

Compleanno

Credo che fosse un lunedì.
Mi sembrò strano dover andare a scuola anche se stava per arrivare il fratellino. Ero ansiosa, la storia della gravidanza di nove mesi aveva messo a dura prova la mia pazienza di decenne...poi arrivò la telefonata di papà: è nato!!!
Il più bel regalo che i nostri genitori abbiano fatto a noi sorelline!
Un testone che ha tentato di evitare i festeggiamenti di compleanno...
Come se dipendesse da lui!!! E chi se la dimentica quella meravigliosa giornata?!



Questioni di cacca

Lo so...scrivo e la sorte mi si rivolta contro...ma l'evento continuato merita un post...Non posso far finta di niente per paura che la magia finisca!
Sabato mattina la bambolotta era con nonnomarziano, a casa dei miei.
Pare abbia sostanzialmente dichiarato: "Voglio fale pipì e cacca...sul watel...via tu!!!"
E l'ha fatta. Da sola, sul water senza riduttore e a porta chiusa.
Mentre mio padre la lavava: "Devo fale l'altla!"
Seconda cacca.
Poi ancora un bidet...e di seguito altra cacca!!!
Nel pomeriggio della stessa giornata a casa ne ha fatta ancora, sempre seduta sul water come i grandi.
Domenica niente; ho pensato ad un evento eccezionale ed ho calmato l'entusiasmo.
Lunedì, ieri ed oggi: cacca all'asilo e a casa.
Forse darò la notizia su di un quotidiano nazionale...no, vabbè, aspetto...ma tanto si vede che sono la mamma più felice del mondo!!!

domenica 25 ottobre 2015

Un altro ciao

Il mio responsabile sarà quasi certamente spostato presso un'altra sede.
Ho iniziato con lui nella ditta in cui sono ora...quasi dieci anni fa!
Mi ha insegnato molto, protetta, spronato, difesa: è merito suo se ho ottenuto il part time e non c'è individuo in azienda che creda maggiormente in me.
Mi mancheranno le nostre riunioni nel suo ufficio, le chiacchiere e anche le confidenze; perché quando c'è stima e fiducia reciproca anche un rapporto di lavoro si può trasformare in una pseudo amicizia, di quelle che si coltivano solo sul posto di lavoro, ma pur sempre importanti.
"Capo!...e ora come faccio? Come farò senza di te?! Questo è un duro colpo..."
"Per questo ti ho voluto avvertire prima...dell'ufficializzazione..."
"Ma tu mi sembri contento, non capisco"
"Sono stufo di tutto questo...dell'ambiente che si è creato. Sono contento di allontanarmi, mi farà bene"
"E io?! Mi prende troppo male questa cosa...i buoni vanno via e restano i cattivi. Non è giusto per l'azienda! Non capisco queste scelte...mi viene da piangere dalla rabbia"
"...."
"Senti, ma se dovessi aver bisogno di un consiglio, di un aiuto...ti posso chiamare?"
"Devi!"
Ok. Ma non sarà la stessa cosa...

giovedì 22 ottobre 2015

Ci sono io

Il Fatalista è un uomo concreto: dimostra l'affetto con i fatti.
Ad esempio nei riguardi di nostra figlia è solerte, presente; se ne occupa, ci gioca, le dedica tempo ed attenzioni...ogni tanto si lascia sfuggire un "meno male che ci sei tu, pagnotta piccola!...altrimenti come facevo senza di te?!"
Lei si bea e gli strappa baci e coccole.
Io sono molto più astratta: le dichiaro il mio amore con i consueti ti amo, ti adoro, ti voglio bene.
E credo che lei sia più simile al padre da questo punto di vista.
Stamattina ha iniziato la giornata con qualche capriccio: niente di eclatante, le passa presto e alla fine fa quello che diciamo noi. Siamo sempre di corsa e la torturiamo affinché corra anche lei e non perda un minuto; sbrigati, corri, faremo tardi!,...ogni giorno la stessa storia e lei, povera piccina assonnata, fa fatica ad adeguarsi.
Ad un certo punto ha smesso di ribellarsi e si è rassegnata con un " Uffa, mamma...però!" che mi ha fatto tanto ridere. Ha continuato sbuffando di tanto in tanto. In macchina è stata silenziosa, il che mi ha portato ad un esame di coscienza...ed allora le ho detto:
"Bambolotta, lo sai che sei proprio una brava bimba? Brava, brava davvero! Mamma è proprio orgogliosa di te! E poi mi fai tanto ridere quando sbuffi! Ma non sei veramente imbronciata con me è vero?! Io lo so che anche tu lavori insieme a noi..."
"Meno male che ci tsono io, velo mamma?"
"Meno male, amore mio. Meno male davvero che ci sei tu nella nostra vita!"

martedì 20 ottobre 2015

Tutto è cambiato

Alla fine c'è stato il trasloco: di venerdì 17, come inderogabilmente programmato dal fato.
Ha portato bene...nonostante i quarantadue gradi all'ombra, gli ultimi scatoloni riempiti alla rinfusa dal Fatalista e nonnamanager mentre una ignara Fortunata era a lavoro e non sapeva che i traslocatori avessero deciso di smontarle casa il giorno prima, una bambolotta scaricata tra nido e nonni materni come un sacco di patate, la grande fatica, la voglia di essere altrove, il marito depresso.
Essì, perché ho un marito che sembra un cinico menefreghista e che invece ha impiegato settimane a rassegnarsi a dover lasciare la casa "dove è nata nostra figlia"...
Non sapevo come aiutarlo: parlare, confrontarci, mostrargli la serenità mia e della bambolotta;  non è servito a molto, c'è voluto il suo tempo. Null'altro.
Ma nella vita c'è sempre qualcosa a cui appigliarsi. Il campeggio, la nostra àncora di salvezza; prima la mia, poi del Fatalista, il quale necessitava di una via di fuga da questa casa nuova ed estranea.
Periodo difficile ed intenso al quale dovevo aggiungere una ulteriore complicazione: così mi son detta "perché non togliere il pannetto alla bambolotta?! che sarà mai! tiriamoci anche questo dente!".
Incosciente.
Folle.
Nel delirio di onnipotenza del momento ho intrapreso questa lunga strada in salita. Con il Fatalista per niente complice e partecipe...anzi...
L'ho avuta vinta. Ora il pannolino si usa solo di notte e spesso al mattino è ancora asciutto. La bambina ha ormai un grandissimo controllo ed ha smesso di farmi i dispetti.
Pipì ok. Cacca no. Ma con il suo problema non mi meraviglia: ha le sue posizioni, incompatibili con water o vasino, ma ci sto lavorando. E sono fiduciosa che troverà il modo, lo troveremo insieme; soprattutto ora che il marito ha avuto modo di vedere di cosa è capace la bambolotta ed è collaborativo. Ha smesso di rimproverarmi con tutti i suoi "tu sei fissata: è troppo piccola! La torturi soltanto..."
Questa liberazione dal pannetto è una grande conquista: nostra figlia si sente "grande", autonoma e cerca di fare sempre più cose da sola. E' una continua aspirazione all'indipendenza.
Inoltre ci ha permesso di iscriverla al suo primo, vero, corso di nuoto.
Da sola, senza mamma e papà. Lei che è una creatura d'acqua più che di terra: è felice, non vuole saltare una lezione neanche se ha la tosse o è raffreddata.
Una sola estate e me la ritrovo già così grande...nei suoi lineamenti posso intravedere la ragazza che diverrà, cosa che finora non riuscivo a fare.
Non so se è perché la bambolotta cresce a vista d'occhio, ma il marito in questi mesi deve aver maturato la consapevolezza di volere un altro figlio. Inizialmente colta da sentimenti contrastanti per questa sua evoluzione (e non certo positivi, visto che i suoi tempi non hanno coinciso con i miei e, soprattutto, con il dono che la vita ci ha concesso sei mesi fa), ho infine sospeso il mio giudizio e cerco di restare distaccata.
Le mie speranze di una nuova gravidanza si affievoliscono mese dopo mese.
Mi sono data tempo fino a fine anno, poi basta: compirò quarant'anni.
E non è tanto perché i rischi aumentano, quanto per le forze che iniziano a mancare.
Il Fatalista va incontro a nuovi impegni lavorativi che lo costringeranno ad essere meno presente nella nostra vita quotidiana: già così il mio carico di lavoro è notevole; presto peggiorerà.
O forse ho solo capito che il vuoto di un aborto non può essere colmato, neanche da una nuova gravidanza; oppure ho paura di dover aver paura per nove mesi prima di abbracciare una nuova vita.
Psicofilosofia a parte, niente è come prima.
Tutto è cambiato.
Noi siamo cambiati.

lunedì 19 ottobre 2015

Desideri



Genio della lampada...vorrei...vorrei...vorrei...
Una caminetto dove incantarmi ad osservare il fuoco e le scintille che escono dal legno ed entrano nella mia anima.
Una sedia a dondolo dove cullare i miei pensieri.
Un neonato da allattare dinanzi al focolare, dondolando piano piano.

Grazie Patri per l'ispirazione...

domenica 18 ottobre 2015

Furbizia

Ieri pomeriggio ero intenta a preparare l'impasto per la pizza ed i vari ingredienti in previsione di una cena fra amici che si sarebbe tenuta da lì a poche ore a casa nostra.
La bambolotta beveva il suo yogurt per merenda.
"Mamma? Voglio fommaggio!"
"No...lo sto grattugiando per condire la pizza...è per stasera"
"Voglio fommaggioooooo!"
"Smettila di fare i capricci! Non ti darò il parmigiano per merenda: hai già mangiato abbastanza!"
"Dammi mozzalella!"
"No!"
"Dammi mozzalella ho dettooooooo!"
"Non usare quel tono con me, signorina!"
"Dammi fommaggio, dammi mozzalellaaaa!"
"Stai per finire in castigo!" e poi ho aggiunto, pensando ad alta voce "se non ho ceduto quando me lo hai chiesto con le buone perché dovrei accontentarti ora che stai facendo la monella?!"
Finalmente silenzio.
"Mamma?"
"Dimmi"
"Potso avere fommaggio, pel favole? Potso? Io sono buona..."
Ehm...cioè...ma quanta furbizia può contenere una nanetta come te?!

venerdì 16 ottobre 2015

Altri cani

Qualche tempo fa il Fatalista ha superato la sua avversione per lo zoo e ci ha portate a vedere uno spettacolo.
La bambolotta è inizialmente rimasta incantata dall'atmosfera; poi è passata all'entusiasmo, la gioia, lo stupore, l'eccitazione...insomma si è spellata le mani per gli applausi!
Ma il culmine delle emozioni lo ha raggiunto con le tigri.
Occhi sgranati, bocca spalancata: non si è distratta un attimo, era totalmente presa da questi animali possenti ed agili!
Finita l'esibizione, quando ha visto smontare le grate di protezione ci ha subito domandato:
"Quando allivano gli altli cani?!"

giovedì 15 ottobre 2015

Senso materno

Sabato mattina la bambolotta era estremamente buona e tranquilla. Educatissima con tutti i suoi posso?, per favore?, grazie!, ti voglio bene...non che normalmente non sia buona...ma è estremamente vivace ed impegnativa...spesso capricciosa!
Ad un certo punto ha dichiarato:
"Mamma, ho mal di tetsta!"
"Come mal di testa?! Dove senti male...dentro o fuori?"
"Dentlo!"
Mi sono preoccupata, ho chiamato il Fatalista in qualità di infermiere a fare le dovute verifiche ed il responso è stato: sarà una sciocchezza! 
Alla fine ho pensato che potesse essere un malessere legato al cattivo tempo: è degna figlia di suo padre, meteoropatico per eccellenza!
Poco dopo:
"Mamma...ho mal di tschiena!"
"Mal di schiena?! E' da troppo tempo che sei seduta a fare puzzle, alzati!...ma che hai? sei strana...senti male alla gola? ti ho sentita tossire..."
"Mi tsento la febble!"
Uahahahahaihihihih...ma tu senti questa minuscola come parla e cosa dice! ma che ne vuoi sapere tu di dolori e febbre a neanche ventisette mesi di vita?!
"Mi dispiace, piccolina!...ora sai che facciamo? Usciamo sotto la pioggia a provare il tuo nuovo ombrellino e la mantellina...ti va di andare al mercato a comprare le galosce come Peppa Pig?"
"Tsììììììììììììì!"
Rientrati per pranzo non ha voluto mangiare.
Il Fatalista ha sentenziato:
"Fortunata, vedo la bambina strana...misuriamole la febbre..."
38.1
Ok. A due anni si è capaci di esprimere il proprio malessere con precisione. Fortunata, sei una mamma degenere!
In seguito al weekend di paura (ancora preda di indicibili sensi di colpa), lunedì mattina mi sono precipitata dal pediatra prima di andare al lavoro per far visitare la piccola ammalata.
Dopo di noi è entrata una giovane mamma, una ragazza stupenda, con un bimbetto adorabile tra le braccia.
Era agitata, preoccupata, ai limiti della crisi isterica. Si è seduta affianco a me.
Una delle altre mamme ha chiesto:
"Quanto ha il tuo bambino?"
"Sei mesi! E' tutto raffreddato...tossisce continuamente...non riposa un attimo!" quindi ha perso il controllo, visibilmente stanca anche lei, "E' la prima volta...non lo so...sarà che è così piccino  ed indifeso...troppo piccolo per stare male! Io mi sento impazzire..." e le sono spuntate le lacrime.
Al che, la mamma che le aveva rivolto la domanda si è visibilmente imbarazzata ed altre mamme hanno puntato il loro sguardo severo sulla giovane mamma che ha continuato sussurrando un "...voi non potete capire!"
Ho superato la mia abituale avversione alla conversazione e mi sono intromessa con decisione e gentilezza, sfidando tutte con lo sguardo:
"Ma che dici?! Certo che ti capiamo! Ci siamo passate tutte...è normale, stai serena"...ho iniziato dolcemente ad aiutarla a sfilarsi il giubbotto, con calma; "Poi scoprirai che i bimbi sono molto più forti di quel che sembrano: hanno risorse infinite! Guarda come sorride il tuo bambino, come reagisce con gioia!" ho continuato giocando con il piccolo ometto fra le sue braccia.
"E non credere che per noi sia diverso: non siamo meno preoccupate perché abbiamo figli più grandi o ne abbiamo più d'uno...abbiamo solo imparato a rassegnarci! Nel momento in cui si diventa madri il mondo fa molta più paura e...la sai una cosa?...col tempo non migliora!".
Scherzosa ma sincera.
Si è rilassata ed ha cominciato a far giocare il suo pupo, allegro nonostante i malanni di stagione.
Brava, Fortunata! Stavolta puoi essere contenta di te stessa...se solo fossi stata così comprensiva con tua figlia...
E' che...le mamme sono già di per sé una strana razza; ma il senso materno trova i modi più impensabili per apparire e scomparire!!!

mercoledì 14 ottobre 2015

Nebbia

Ieri mattina mentre uscivamo di casa per andare al lavoro:
"Uhhhhhhh, mamma?! Che cots'è?!"
"Hai visto quanta nebbia bambolotta?"
Ci siamo infilate in macchina, direzione nido:
"Mamma...ma che cots'è?!"
"Nebbia! Si chiama n-e-bbia!"
"Ne-bbia!...mamma...ma che cots'è?"
"E' una nuvola: una nuvola scesa dal cielo sulla terra...guarda, noi ci stiamo passando attraverso! Ti piace?"
"Tsì! C'è taaaanta ne-bbia...ma tsi può plendele?"
"Vorresti prendere la nebbia?!"
"Tsì...tsi può plendele?"
"Dimmelo tu! Ora che ti ho spiegato cos'è secondo te si può prendere?"
"No, mamma... non si può plendele..."