Tickers mammole.it
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lunedì 30 giugno 2014

Buonanotte!

Dopo una sana doccia ristoratrice, ho stabilito quanto segue:
- da domani torno a dieta, ché negli ultimi giorni mi sono fatta prendere la mano dalla fame nervosa e anche se in due settimane di certo non tornerò un figurino, almeno non perderò i seppur piccoli progressi fatti con le lezioni di Zumba.
- fa caldo e se non me la sento di pulire e lessare tutta la verdura che generosamente mio suocero mi scarica a casa quasi quotidianamente vuol dire che la regalerò; amen
- se il Fatalista non fa caso al porcile che lascia al suo passaggio, perché dovrei farmene carico io? Laddove manca la sua spontaneità posso sempre sforzarmi di chiedere. Stasera io ho lavato i piatti e lui li ha asciugati.
Può funzionare, basta entrare nell'ottica che non lo fa apposta, proprio non capisce. Sbaglio io a pretendere la telepatia, devo imparare a chiedere prima di fare sfuriate frustrate e frustranti
- se casa è un porcile e si presenta alla porta un'amica (come oggi pomeriggio) non mi devo vergognare o sentirmi a disagio: se non si sente a disagio l'ospite a me che importa, santa pazienza?!
- devo ricordarmi che quando non riesco a fare le cose per la mia famiglia, forse non è il caso che le faccia per gli altri: ognuno si arrangi come può
- il lavoro deve restare tra due timbri di cartellino
- tavolta far finta di ascoltare e cantarsi la sigla di Pollon nel cervello è di gran lunga più salutare che fare troppa attenzione alle chiacchiere altrui
- non devo stare troppo al pc: buonanotte a me!

domenica 29 giugno 2014

Pensieri

Quando ho troppo da scrivere, finisce che non riesco a scrivere nulla, soprattutto se non sono di buon umore.
Così ieri ho preferito pensare.
E ho pensato alla bambolotta che cresce così in fretta, che mi procura immensa gioia ma anche un certo timore: è la paura dei distacchi che ci saranno man mano che diventerà grande.
Ho pensato a questa storia dell'allattamento che sta andando in maniera strana: abbiamo perso la poppata serale e durante le altre due la piccola fa finta di bere, per lo più gioca. Il seno sta per esplodermi, lei non prende il latte in polvere e nemmeno quello vaccino...e io mi preoccupo senza saper trovare una soluzione.
Ho pensato a mia suocera che dice al Fatalista: è il momento di fare un altro bambino. Lui non ci pensa nemmeno, ma se me lo chiedesse io che risponderei? Sarei disposta a ricominciare con gli ormoni, i monitoraggi, gli esami, le ansie, le paure. E poi il lavoro, la bambolotta. Le notti insonni e magari ancora ospedali e problemi.
Ho pensato alla mia pressione bassa che mi fa fare tanta fatica in più, ai giramenti di testa, a quanto poco bene mi sento in questi giorni.
Ho pensato a questi quasi tre mesi di lavoro e a quanto sono ritornata acida, scontrosa e odiosa: scarico tra le mura domestiche quello che non posso scaricare in azienda.
Ho pensato a come il mio fisico sia cambiato: fra due settimane dovrò mettermi in costume e mi viene da piangere.
Ho pensato che mia figlia sta per compiere un anno, ma anche il Fatalista ed io stiamo per festeggiare il primo anno da genitori.
I pensieri girano, procurano sensazioni ed emozioni.
Per trovare risposte e soluzioni servono a poco.

Non è colpa mia

Il Fatalista è uno uomo senza macchie e senza colpe...qualsiasi cosa accada.
Mi potrebbe stare anche bene questo suo negare la realtà, peccato che provi a scaricare le sue responsabilità su qualcun altro.
Gira la frittata, studia la situazione da ogni punto di vista e decide chi è il possibile capro espiatorio della giornata; il più delle volte sono io.
Lo rimprovero per aver sporcato in terra? "E' stata nonnamanager"
Trovo qualcosa fuori posto? "Sono state le tue nipoti"
Dimentica le uova in macchina per otto ore sotto il sole cocente e me le riporta lesse? "E' colpa della bambina che mi ha distratto"
Insomma non è lui quello distratto, pasticcione, disattento e combinaguai: c'è sempre una ragione, anzi una persona dietro ai casini che combina, non è mai colpa sua...non direttamente.
La cosa che più mi fa andare in bestia è che non solo si crea l'alibi, ma ci crede sul serio. E guai a contraddirlo, perché diventa subito di cattivo umore; dichiara lapidario "non è come dici tu" e si chiude in un mutismo che non si sa quanto può durare, dipende dalla gravità dell'accusa.
Oggi pomeriggio siamo andati fuori città a fare spese per il mare: si è scelto un pantaloncino e si è infilato nel camerino di prova. Io sono rimasta lì vicino: avevo il carrello pieno di roba  e stavo dando la merenda alla bambolotta. Lui è uscito e mi ha chiesto come gli stesse il pantalone:
"Bene, proprio bene! Quanto costa?"
"Otto euro!"
"Senti, allora se ci sono altri colori prendine anche un altro, che dici?"
"Si hai ragione ora vado!"
E si è diretto verso il reparto. Io l'ho seguito, abbiamo scelto il secondo pantaloncino: inutile provarlo, bastava scegliere la stessa taglia del primo. Così mi fa:
"Tu hai finito?"
"Sì, ho preso tutto"
"Allora andiamo a pagare?.....Oddio! E il mio marsupio?!"
Guardo nel carrello, sposto la montagna di roba:
"Marito, nel carrello non c'è niente! Non è che l'hai lasciato nello spogliatoio?"
Ci fiondiamo di corsa: nello spogliatoio non c'è nulla, ma poco dopo la commessa ci rassicura dicendoci che l'ha ritrovato e portato all'ingresso.
Stavo appunto per fargli notare la sua distrazione che lui esordisce:
"Ma come ti è venuto di seguirmi! Io ti avevo lasciato vicino agli spogliatoi e tu prendi e te ne vieni appresso a me!"
"Mo vuoi vedere che è colpa mia?! Perché mi avevi avvertita di aver lasciato il marsupio lì...o te ne sei completamente dimenticato?!"
Nel frattempo recuperiamo borsellino e documenti, paghiamo e prima di uscire mi incaponisco:
"Ora devi ammettere che è stata colpa tua, che io non c'entro proprio niente!"
"Non è così, ma non ne voglio parlare"
Faceva troppo caldo per strozzarlo.
Certe volte sembra più grande la bambolotta che il padre.

venerdì 27 giugno 2014

Come un cagnolino

E' successo, finalmente!
La bambolotta gattonaaaaaaaaaaaaaa!
E' accaduto oggi pomeriggio, grazie anche alla pazienza di nonnamanager: le ho mollate nel salone, la piccola sul suo tappeto e la grande sul divano; io dovevo terminare le faccende di casa con F.
Quando sono rientrata mia madre mi ha detto:
"Guarda!..." e ha lanciato Matilde lontano dal tappeto "...bambolotta prendi Matilde e riportala a nonna"
Stavo per ribattere inorridita ma che l'hai scambiata per un cane?! quando ho visto mia figlia sporgersi in avanti, puntare mani e ginocchia e correre veloce come un topolino dalla sua orsetta, afferrarla ed affondarci la faccia felice per poi porgerla a nonnamanager.
Sono stata presa alla sprovvista, non ci potevo credere!
"Mamma come hai fatto?!"
"Con un po' di pazienza: le allontanavo gli oggetti che desiderava e la incitavo a non aver paura di cadere...anche se io la paura ce l'ho...anzi ora guardala tu che ho il terrore che sbatta la faccia per terra!"
-_-''
Quando è tornato il Fatalista abbiamo fatto la sorpresa anche a lui: ha iniziato a girare video tutto agitato, mi ha rimproverato di non aver pensato ad immortalare i suoi primissimi gattonamenti.
Poi ha detto:
"Aveva ragione la maestra: mi ha detto che stamattina la bambolotta ha gattonato, ma non ci ho creduto!"
"Nonò! Alla bambina ho insegnato io a gattonare!" ha risposto nonnamanager prontamente.
Chissà! Sappiamo soltanto che fino a ieri mia figlia assumeva una posizione a metà fra il gattonamento e la camminata: praticamente appoggiava entrambe le manine in avanti, il ginocchio sinistro correttamente per terra, solo che faceva perno sul piede destro tentando di alzarsi, con scarsi risultati di spostamento.
Tornando a questo pomeriggio: dopo la rivelazione ho provato a farla gattonare dal salone alla cucina...a ripensarci l'ho trattata davvero come un cagnolino, perché le ho messo il suo piattino con la pappa per terra per attirarla!
Ha funzionato alla grande!
La bambolotta era così felice che non voleva andare a nanna: ha superato di molto il suo solito orario, per poi finire distrutta e con le ginocchia arrossate fra le zampine pelose della sua adorata Matilde.

giovedì 26 giugno 2014

Dolceamaro

Sono un po' a pezzi ma voglio provare a scrivere finché le emozioni sono ancora calde.
Oggi c'è stato il primo spettacolino della bambolotta: il saggio di musica...che fa abbastanza ridere se uno pensa che ha solo undici mesi!
Ci hanno torturato per settimane con scelte di magliette e spostamenti continui di data e ora; poi, l'altro ieri, è arrivato l'annuncio, inaspettato e folle: si terrà il 26 Giugno alle 19.00.
Ma come? Dopodomani?! E io come faccio ad organizzarmi con il lavoro? Non posso garantirvi che ci sarò e quindi non vi garantisco che ci sarà la bambolotta!
Il Fatalista è un uomo deciso, non concepisce l'indecisione e men che meno i colpi di testa dell'ultimo minuto.
Si è arrabbiato con la maestra, in preda al panico da possibile assenza alla recita di sua figlia.
Poi è passato direttamente all'attacco del problema:
"Mi sono preso tutto il pomeriggio di ferie!"
"Ma come?! Se esci alle 19.00 dal lavoro che necessità avevi?"
"E se poi qualche paziente mi bloccava, o spuntava la solita emergenza, come avrei fatto? Non posso correre il rischio di perdere il saggio!"
Così si è tranquillizzato lui, io ho tranquillizzato la maestra e oggi tutti avremmo dovuto essere felici e sereni.
Invece io non sto affatto bene: mi gira la testa così tanto da non riuscire a stare in piedi, ho persino vomitato più volte. Mi sento come quando ho iniziato l'allattamento: senza forze, intontita, con la pressione sotto terra.
A niente è servito mandar giù degli integratori o stendermi e chiudere gli occhi.
Ad ogni modo mi sono fatta coraggio, mi sono lavata, vestita, ho preparato la pappa alla bambolotta, ho stretto i denti e ho detto andiamo!
Calma e autocontrollo mi hanno permesso di godere comunque dello spettacolo; lo stesso non posso dire della bambina, che ha iniziato a piangere e a chiamarmi appena entrata in scena!
Purtroppo era prevedibile: proprio durante l'ora della pappa, centinaia di persone stipate in teatro, un posto nuovo per lei, un po' di sonno perché il furbo del padre l'ha voluta portare in bici durante l'ora del riposino...più che un saggio è stata una tragedia greca!
Finito il suo turno, il Fatalista è andata a riprenderla e le ho dato la cena mentre tentavo di guardare il resto dello spettacolo.
Sarà che non sto bene, ma mi sono emozionata per ogni bambino di ogni singola classe!
Quando la bambolotta piangeva sul palco io piangevo peggio dall'alto della mia poltroncina, sperando che nessuno facesse caso ad una mamma troppo sensibile...che tenerezza, è inspiegabile! La mia piccina fra tanti bimbi grandi, costretta già ad andare a scuola, ad affrontare situazioni così complicate.
Sono contenta di questa esperienza, ma un po' di amaro in bocca me lo sono riportato lo stesso a casa.
Domani ci ripenserò e sarà diverso.
Ma oggi è dolceamaro.

mercoledì 25 giugno 2014

Come faccio?

Poco fa il Fatalista stava ammirando le foto della bambolotta calamitate sul frigorifero, declamando la bellezza di sua figlia, mostrando tutto il suo orgoglio di padre ormai rincitrullito dall'amore e dalla tenerezza. Non contento si è diretto in stanza da letto a guardarla dormire nel suo lettino, abbracciata a Matilde. Io ho sempre timore di svegliarla, ma lui è capace di mollare la cena e qualsiasi altra cosa stia facendo per scappare di là ed osservarla qualche istante mentre dorme.
L'ho intercettato in corridoio e gli ho detto:
''Quando rientriamo dalle vacanze dobbiamo spostare la bambolotta nella sua stanzetta...''
''Perché?!'' ha chiesto lui con voce stridula, segno evidente di agitazione.
''Perché avrà compiuto un anno e non vorrei fare l'errore che ho fatto con l'allattamento al seno, pretendendo che si abitui quando è troppo grande e comprende...e soffre! Meglio ora che non si rende conto, sarà più facile. Tanto non ha mai dormito nel lettone con noi...basterà spostare il suo lettino.''
Lui ha risposto un laconico ''poi vediamo...'' e si è chiuso in bagno. Dopo poco ci ha ripensato, ha riaperto la porta e ha esclamato:
''E io come faccio senza la bambolotta?!''
E poi si dice che sono le donne che quando hanno un figlio dimenticano il marito!!!

Che caratterino!

Stavo stirando nel salone per tener d'occhio la bambolotta, perché a lasciarla da sola sul tappeto non mi fido.
Quando il Fatalista gliel'ha portato, già dopo pochi minuti che ci giocava su, ha capito che si possono staccare mattonelle, lettere e numeri e il più delle volte sta col sedere per terra circondata da pezzi e pezzettini da assaggiare e mordere.
Il problema è che ha delle zanne da vampiretta ed una forza non indifferente: ho già buttato due palline dopo averne recuperato alcuni pezzi fra i suoi denti.
Vivo nel terrore che soffochi o che batta la testa sul pavimento facendosi male sul serio (ha già dato diverse capocciate e mi ha tolto vari anni di vita...).
Così io stiravo e la redarguivo ogni volta che si portava una mattonella alla bocca; lei si voltava di spalle e la mordeva pensando di non essere vista; io gliela toglievo rimproverandola e tutto ricominciava con una nuova lettera o numero.
Che stress! Urlava ogni volta e piangeva con i lacrimoni, tant'è che ad un certo punto ho pensato che non capisse che io non volevo che le mettesse in bocca e mi è venuto il dubbio che pensasse che non doveva giocarci.
Invece no: quella monella capisce molto più di quanto io creda! All'ennesimo tentativo, in risposta al mio sguardo di minaccia, si è portata al petto la "R" con un mano, e con l'altra si è tappata la bocca col ciuccio, sorridendomi complice! Allora metti alla prova la mia resistenza!
Finito di stirare me la sono portata in bagno, l'ho seduta per terra su di un tappetino con la sua "R" e lei ne ha approfittato per lanciare la lettera nel bidet: ha afferrato il bordo del sanitario per cercare di recuperarla, tentando di alzarsi in piedi senza successo.
Una, due, tre, quattro volte.
Sono intervenuta, le ho preso la "R" e......"NAAAAAAAAAAAAAAAAA!" apriti cielo!
Si è arrabbiata moltissimo, con le manine spalancate, la faccia rossa e lo sguardo minaccioso.
Vabbè! Cavoli tuoi! Te la rimetto nel bidet: ora arrangiati da sola, bimbetta terribile!
Non starò esagerando con la storia dell'indipendenza?! Forse la stimolo troppo a far da sola.
O più semplicemente è questione di carattere, anzi di caratterino!
Tutta suo padre.

martedì 24 giugno 2014

Piccoli grandi progressi

Quest'ultimo mese tante cose stanno cambiando e la mia vita di madre diventa più semplice e più felice.
Innanzi tutto la bambolotta sta imparando a dormire! A parte i problemi di denti o di mal di pancia che riusciamo a tenere meglio sotto controllo, lei si addormenta verso le 20.00 e si risveglia varie volte fino a mezzanotte...poi dorme più o meno profondamente per quattro ore di fila, a volte cinque.
Solo a scriverlo mi sembra impossibile, troppo bello per essere vero!
Certo se lo raccontassi ad una mamma che non ha mai avuto problemi a far dormire i suoi figli non capirebbe, mi prenderebbe quantomeno per cretina...ma io sono passata da tre ore di sonno spezzettate a quattro o cinque di fila e la differenza la sento; eccome se la sento! Al mattino non sono riposatissima, il mio aspetto è sempre devastato, ma io mi sento molto più in forma!
E soprattutto il mio umore è molto migliorato:
-ho più pazienza al lavoro, con la bambina e con il marito;
-ho meno spesso mal di testa;
-corro meno rischi in auto nel tragitto fino all'azienda e mi capita molto meno di avere la sensazione di non riuscire a tenere gli occhi aperti;
-ho più energia.
Inoltre l'idea di spostare la bambina nella sua stanzetta non è più un sogno irrealizzabile; forse quando rientreremo dalle ferie potrei provarci, se il suo sonno migliora ancora un pochino.
E' importante che lei abbia il suo spazio e noi il nostro: mi sono resa conto che noi contribuiamo a disturbarla, magari anche entrando nella stanza ad orari diversi dai suoi, alzandoci per andare in bagno o tentando di guardare un po' di tv a letto.
Ma non vorrei dovermi alzare dieci volte per recuperarle il ciuccio o tranquillizzarla, al momento non ce la farei!
A proposito del ciuccio, ultimamente ne sta un po' abusando per via del fastidio ai denti, ma c'è di buono che ha imparato a recuperarlo da sola nel lettino: il più delle volte ci riesce anche al buio, di notte. La lascio lamentarsi un pochino e aspetto che lo cerchi a tentoni, se non lo trova intervengo.
L'altra novità è che la bambolotta gioca: non lo fa più in maniera passiva, ma è allegra e fantasiosa; sperimenta nuove azioni con ogni cosa le capiti per mano: ad esempio poco fa appoggiava la pallina su di una mia ciabatta e tentava di lanciarla in aria, usando la pantofola come racchetta; oppure, quando crede di essere tutta sola in una stanza (ed io sbircio di nascosto) chiacchiera con il lampadario, fa versi ai suoi giocattoli, ripete i gesti delle canzoncine imparate al nido.
Inutile dire che la guardo e mi sciolgo! Poi ci ripenso e rido sola sola come un' ebete!
E' più grande, riesce anche a sforzarsi di più nel fare la cacca: stiamo provando a non fare i lavaggi intestinali tutti i giorni, ci regoliamo in base al suo bisogno (che ora è più facile interpretare). Molto spesso riusciamo ad aiutarla con semplici clisteri di acqua: lei si cerca un angolino nel suo lettino o nel box e si concentra...se ripenso a quando non era capace di espellere neanche l'acqua!
Unica pecca dell'ultimo mese: ho fallito il tentativo con il latte artificiale.
Ho provato per una settimana circa, senza riuscire a convincerla, anzi: ho fatto un errore perchè ha smesso di bere qualunque cosa le si presentasse nel biberon, persino la camomilla e l'acqua...con ovvie cattive conseguenze sulla sua capacità di liberare il pancino.
Oggi ho detto basta: riproverò più in là...anche perché le tette mi fanno male!
Inutile aggiungere altro: mi rendo conto che ogni gioia ed ogni dolore riguardano la mia adorabile creatura, che ormai è il perno della nostra esistenza.

lunedì 23 giugno 2014

Purché sia un papà

Qualche giorno fa mi sono resa conto che la bambolotta non sta mettendo i canini come pensavo, ma i molari.
L'ho detto al Fatalista mostrandogli le gengive della piccola con lo spazio vuoto ben visibile fra il nuovo spuntone ed i vecchi denti.
"Marito, sarà normale?"
"Portala subito dal dentista!"
"Sì, così lui le chiede di aprire la bocca e lei ubbidisce...ha undici mesi! come vuoi che possa guardarla il dentista?!"
Ma il Fatalista non è solo iperapprensivo, è anche testardo come un mulo, così stamattina mi è arrivato un suo sms:
Appuntamento dal dentista oggi alle 17.30.
Appunto.
Così nel pomeriggio mi faccio coraggio e affronto la vergogna di dover rispondere alle domande indiscrete di chi è in sala d'attesa e si chiede che diamine ci faccia una bimbetta così piccina dal dentista.
Per fortuna c'è un papà simpatico che accompagna il suo bambino e che mi dà da parlare e gioca un po' con la bambolotta mentre aspettiamo il nostro turno.
Finalmente mi chiamano e mi accomodo in una delle stanze attrezzate; si precipitano due dentisti, un odontotecnico e due assistenti, tutti con camice e mascherina.
La bambolotta riconosce i camici da dottore e le si disegna la smorfia del pianto, ma resiste, cocciuta e orgogliosa; mi si aggrappa, tenta di fuggire e di portarmi via con lei. Con calma cerco di distrarla per farle aprire la bocca: lei si ribella, mi guarda supplicante e allora dico alla folla di camici curiosi di farsi da parte, il dito in bocca a mia figlia lo metto io...
Tra le esclamazioni di tenerezza e osservazioni del tipo:
"La nostra cliente più piccina...quanto è carina!" finalmente la bambolotta si arrende, il dentista conferma che trattasi di molare e non canino e che è tutto normale, i denti non seguono un ordine troppo preciso per spuntare.
Tanta fatica per niente! E non potevate dirmelo prima di farmi mordere innumerevoli volte dalla mia adorabile ma dentuta figlioletta?!
La prendo e scappo via, pensando a quanta fortuna ho avuto che non abbia pianto...arrivo in sala d'attesa, lei vede il papà con il suo bambino, si slancia con tutta la forza verso di lui e scoppia a piangere in un pianto dirotto, tra singhiozzi e PAPAPA'!!!
Va bene che non c'era il suo papà a consolarla.
Va bene che si sia spaventata per via dei camici che purtroppo conosce già da tempo.
Va bene che fosse un po' arrabbiata con me per averla messa in una situazione poco piacevole...
Ma è possibile che nel momento del bisogno un padre valga un altro?!

Stavo meglio

"Messo olio alla tua macchina 8 euro
Comprato lampadina per cucina 7 euro
Già mi sei costata 15 euro
A breve due tappeti per tua figlia 24 euro
Stavo meglio da mammà........"
Il Fatalista fa i conti via FB.

Perdi tempo

Arriva il fine settimana e le mie aspettative sono sempre alte, troppo.
So che le cose da fare e a cui star dietro sono tante, così il sabato mi ammazzo di fatica sperando di ricavare del tempo libero la domenica; ma fallisco.
E dire che sono un tipo attivo, dormo pochissimo anche a causa della bambolotta e recupero molte ore dal sonno perso.
Ieri mattina mi sono svegliata all'alba, prima tappa: tre lavatrici e panni da smacchiare della bambina.
Poi ho preparato la pasta al forno e ho lavato la caterva di piatti che si erano accumulati dalla colazione.
Allatta la bambina, lavala e vestila, dalle un po' di frutta. Rassetta la stanza da letto e metti in ordine tutto quello che il Fatalista ha lasciato in giro...si sono fatte le 11.00.
Che faccio? Vado a messa?...con tutte le cose che ho da fare, mannaggia! Cosa è più importante? La messa: vado!
Il marito esce a fare un giro con la bambolotta e io mi precipito in chiesa (in ritardo come sempre, prima o poi il parroco mi caccia!)
Ore 12.00: preparo il pranzo alla figlia e le dedico un'ora di teatrino per convincerla a mangiare, poi la metto a nanna per il riposino pomeridiano. Pranzo con il marito, lui va a stravaccarsi sul divano per la pennichella e io lavo i piatti e inizio a preparare le verdure per il brodino della bambina.
Il Fatalista si alza, si fa il caffè e decide di non uscire più a mangiare la pizza per cena.
Io organizzo la cena, intanto si sveglia la bambolotta, metto a cucinare il brodo e tutti insieme appassionatamente scendiamo in garage: dobbiamo provare a montare il portapacchi ed il portabiciclette sull'auto, perché non vogliamo sgradite sorprese il giorno in cui partiremo per le vacanze.
Un'ora di puro delirio tra una bambina urlante ed un marito incapace!
Riallatta la figlia e dalle la merendina; depilati sopracciglia e ascelle...il minimo indispensabile per non sembrare un cespuglio tutta la settimana!
Prepara la borsa del lavoro e quella del nido, ritira i panni.
Ore 19.00: prima cena la bambolotta, poi tocca a noi.
Lavo i piatti e penso che sono distrutta, che secondo il mio programma avrei dovuto ancora stirare e lavare a terra in cucina...meno male che la spesa l'ho fatta ieri, mentre il marito e la figlia riposavano: che siano benedetti i supermercati dall'orario continuato!
Mi lavo i capelli, faccio un giro in internet e si è fatta mezzanotte.
5.30/24.00...quante ore sono? Tante...eppure così poche!
"Fatalista, ma com'è che oggi non sono riuscita a fare tutto quello che dovevo, e non mi sono fermata un attimo?!"
"E tu perdi tempo a messa...!"

sabato 21 giugno 2014

Solidarietà

Ho un rapporto un po' particolare con il telefono cellulare: mi è indispensabile ma non lo amo.
E' meraviglioso poter fare una telefonata in qualsiasi luogo e momento, ma non sopporto di poter essere rintracciata ovunque e ad ogni ora.
Credo che faccia lo stesso effetto a chiunque, ma io ho organizzato la mia vita in modo da non aver scocciature di nessun tipo...il tutto a spese del Fatalista.
Ho due numeri di telefono: uno per il lavoro e uno super segretissimo per i soli parenti stretti e pochissimi amici.
Tutto ciò che non è lavoro e non è famiglia resta automaticamente tagliato fuori.
La maestra d'asilo ha entrambi i miei numeri, ma sono stata chiara:
"Cercate di non chiamarmi perché se la bambina è con voi vuol dire che sono al lavoro. Quindi sono fuori città: non potrei fare niente se c'è un'emergenza, mi verrebbe solo un infarto. Mio marito lavora in uno studio medico qui vicino, anche a piedi arriverebbe in un lampo. E, se lui fosse fuori studio per delle terapie domiciliari, ci sono i miei genitori: anche loro abitano qui vicino e si organizzerebbero in un istante. E, se non trovate né mio marito né i miei genitori, ci sono i miei suoceri... che non arriverebbero molto in fretta, ma comunque sempre prima di me!"
Così, quando si è costituito il gruppo delle mamme dell'asilo, il numero di telefono ufficiale collegato alla bambolotta è stato automaticamente quello del marito.
E' un mese che stanno organizzando il saggio di musica al nido e da un mese il Fatalista si destreggia fra magliette da comprare della giusta sfumatura di celeste per poter essere dipinte dai marmocchi sino a rappresentare il mare.
Poi c'è stata la questione del regalo alla maestra...oltre a tutti i messaggi che quest'ultima invia per informarlo se la bambina ha mangiato, fatto la cacca, dormito, starnutito, riso o pianto...
Purtroppo per lui non è finita qui!
Il sabato è la giornata della piscina: portiamo la piccola a fare lezione di ambientamento acquatico. Prima  lo facevamo di mattina, ora abbiamo spostato tutto al pomeriggio perché la mattina la bambolotta fa un riposino per riprendersi dalle sue notti brave.
Oggi eravamo i soli a far lezione, forse a causa del cattivo tempo.
Mentre eravamo a bordo vasca: plin plin plin, cellulare del Fatalista. Lui mi guarda perplesso, teme sia un messaggio di lavoro. Prende il telefono ed esclama distrutto:
"Nooooooo! Hanno costituito il gruppo delle mamme della piscina su Whatsapp....ISTRUTTRICEEEEEE! Ma cos'è questa novità?!"
"Non me ne parlare! Vogliono andare a fare una pizza, che palle! Si attaccano al cervello: io ormai non rispondo più..."
"Ma è la prima volta che mi contattano!"
"Che fortuna: ti avranno inserito da poco. Guarda è un incubo, scrivono di qualsiasi cosa...l'altro giorno una mamma si lamentava che la figlia si era sporcata il vestitino e avrebbe dovuto pretrattare il capo...ma che me ne frega?!"
"Sapessi a me quanto importa!" ha risposto lui torvo e seriamente preoccupato.
Io mi sono sforzata di rimanere seria per solidarietà.


Mocciose

"Domani niente mocciose fra i piedi...vi faccio il foglio di via! Andate a casa di nonnomarziano a vedere la partita! Voglio stare solo, non voglio sentir volare una mosca: mi stravacco sul divano e mi rilasso!"
Così ha esordito l'altro ieri il Fatalista, tra il serio ed il faceto, riferendosi all'imminente partita del mondiale di calcio fra Italia e Costarica (mi pare... di quest'ultima non sono certa, ma l'Italia ha giocato di sicuro; e perso).
Le mocciose dovevamo essere di certo la bambolotta ed io, visto che in casa non c'è nessun altro...
Non gli ho risposto a tono perchè mi ha fatto ridere, tutto gasato per una partita di calcio, uno sport che non guarda mai! Vabbè, ma il mondiale è il mondiale, anche a me piace guardarlo (se non ho altro da fare).
Fatto sta che io avevo dimenticato e lui rimosso che fosse di venerdì. Pomeriggio.
Alle 16.00, puntuale: zzzzzzzzzzzzzz...citofono.
Oddio! Ma oggi viene F. per aiutarmi a pulire la casa! porca miseria!...nooooo: e chi glielo dice al marito?!
"Ciao F.! Senti, c'è la partita dell'Italia alle 18.00: il Fatalista rientrerà prima dal lavoro apposta; dobbiamo iniziare dal salone, così quando arriva mio marito lo chiudiamo lì: lui non dà fastidio a noi e noi non diamo fastidio a lui; passiamo l'aspirapolvere dappertutto prima dell'ora x...poi ci arrangeremo cercando di fare meno rumore possibile! Anzi, a pensarci bene, appena arriva gli molliamo la bambolotta, così noi lavoriamo tranquille!"
Alle 17.30: zzzzzzzzzzzzzz...citofono.
"Nonnamanager! Che ci fai qui? Non dovevi andare in campagna dagli amici con nonnomarziano a vedere la partita?!"
"Certo, ma prima voglio salutare la bambolotta: ieri non l'ho vista! Papà passerà fra poco a prendermi"
Alle 18.05: zzzzzzzzzzzzzz...citofono.
"Chi è?"
"Nonno...apri!"
"Ma che apri?! Non vuoi che faccia scendere nonnamanager?"
"Apri che la partita è iniziata!"
Nonnomarziano ha fatto tardi quindi ha deciso di fermarsi a casa a vedere il primo tempo e raggiungere gli amici nell'intervallo.
Poco dopo è arrivato il Fatalista: prima ha visto F. poi si è fiondato nel salone e ci ha visti tutti sul suo divano davanti al suo televisore:
"Fortunata! Meno male che ti avevo detto che non volevo nessuno!"
Mia madre ha colto la palla al balzo per vendicarsi di tutte le battute e gli scherzi che lui le fa:
"Siediti, tra un po' arrivano anche gli altri..."
"Gli altri chi?!"
"L'altra figlia con marito e cuginette..."
"Nooooo...torno allo studio a vedere la partita!"
L'ho rassicurato dicendogli che era solo uno scherzo e gli ho mollato la bambolotta per tornare al lavoro con F.
Così è passato il primo tempo della partita, i miei sono andati via e il Fatalista mi ha ridato la bambolotta:
"Vado a mettere una flebo per l'intervallo e torno subito...." driiiiiin driiiiiiin driiiiiin: il suo telefono, un'altra chiamata di emergenza.
E' scappato via sperando di non perdersi troppi minuti del secondo tempo ed è rientrato alla fine della partita stravolto e deluso.
Diciamo che non è andata proprio come aveva previsto.
Così impara a darci delle mocciose! Eheheheheheheh!



venerdì 20 giugno 2014

Habemus Papam

È fatta: ho appena firmato la lettera segreta!
Prima l'ho letta però... ;-)
Mentre ripercorrevo il corridoio per rientrare in ufficio pensavo:
il mio cuore è pesante o leggero?
È leggero! Non troppo per via della stanchezza e del sonno, ma
sono felice di poter continuare a lavorare; sono felice di essere stata così fortunata; so che il Fatalista ora sarà più sereno in merito al futuro; la mia bambolotta potrà avere la sua mamma tutta per sè il pomeriggio, ma comunque fare una vita più agiata rispetto all'eventualita' dell' entrata di un solo stipendio...
A proposito: dal mese prossimo avrò lo stesso stipendio del marito! Quando rientro a casa metterò subito le cose in chiaro: in caso di divorzio non gli dovrò più pagare gli alimenti eheheheheh...

giovedì 19 giugno 2014

Catene

''Devo ricordarmi di lasciare i soldi per il regalo alla maestra...''
''Fatalista di cosa parli?''
''Mi hanno contattato le altre mamme del nido: vorrebbero fare un pensiero alla maestra della bambolotta... io ho accettato, giusto?''
Giusto? Non so...d' istinto ti risponderei no. E non perché non se lo meriti, anzi! È il concetto che mi sta stretto: capisco che fa il suo dovere, svolge al meglio il suo lavoro mentre tante altre persone no, ma preferirei non ricompensarla con qualcosa di quantificabile.
Preferirei scriverle due righe di ringraziamento, preparare un lavoretto con la bambolotta o un video...
E se qualche mamma non potesse permettersi i cinque euro? Io ho solo una figlia, pago una sola retta. Poi ci sono i soldi extra per i saggi, le gite per i più grandi, i regali di compleanno per gli amichetti...
''Ecco, ti vedo: stai facendo la faccia storta; ne vuoi fare una questione di principio?! Fortunata vuoi che tua figlia venga etichettata come diversa prima di compiere un anno?!''
''Certo che no, non la voglio usare come spada per una mia battaglia! Però mi preoccupa cosa le insegno con le mie scelte! In azienda non possiamo accettare neanche una penna da un fornitore...dovrebbero esserci regolamenti di questo tipo anche nelle scuole! Poi non ci lamentiamo se alcuni insegnanti hanno preferenze tra i ragazzi: al mondo non ci sono solo persone serie come la maestra della bambolotta...''
La discussione si è arenata e il Fatalista ha messo la nostra quota: siamo stati addirittura i primi.
Lui è felice ed io perplessa.
Continuo a pensare che abbiamo sbagliato: abbiamo dato il via ad una catena infinita.
Ad ogni modo poco fa è squillato il telefono del marito:
''Chi ti manda messaggi a quest'ora?''
''No è Whatsapp...hanno costituito un gruppo delle mamme e quando una di loro manda un messaggio arriva a tutto il gruppo...stanno pensando di andare a farci una pizza tutti insieme per conoscerci meglio...''
Maledetto Whatsapp! Non basta la maestra, ora pure le mamme mi insidiano il marito?!
''...andremo io e la bambolotta che tu sei celiaca e non puoi mangiare! ;-) ''
''Che simpatico che sei...proprio da sbellicarsi dalle risate!''
''Musona asociale!''
Prima il regalo, poi la pizza...cosa stavo dicendo a proposito delle catene infinite?!

Salta il pranzo

Io ho già mangiato purtroppo.
Il pranzo saltalo tu stavolta.
I murt d kitemmurt...scrivilo nel tuo blog e chiedi una colletta.
È appena arrivato il messaggio del Fatalista con foto della multa da 72 euro presa a Parma.
Probabilmente per raggiungere l'osteria abbiamo percorso una zona a traffico limitato...però che bella mangiata mi son fatta!

mercoledì 18 giugno 2014

Il tappeto

"Fortunata, vuoi vedere la foto della mia bambina?"
"Certo!...ossantocielo, ma...cammina?! Ma come? Non ha ancora undici mesi!"
"Sì, è precocissima, anche rispetto alla mia prima figlia!"
"Ma come devo fare con la mia bambolotta?! Io non vedo l'ora di vederla sgattaiolare qua e là, mannaggia!"
"Ma la metti a terra?"
"Poco, ho paura che si rompa la testa e poi finora ha fatto freddo: ho il pavimento di ceramica..."
"Se non la metti in terra non imparerà mai! Devi comprare quel tappetino a puzzle, quello con le lettere e i numeri, componibile: noi abbiamo risolto così"
Questa conversazione si è svolta ieri mattina con un collega di lavoro...nel pomeriggio il Fatalista ha girato un po' di negozi e si è ritirato con il tappeto componibile.
Quando la bambolotta l'ha visto è impazzita dalla gioia: colori e libertà, quale binomio migliore?!
Seduta sulla mattonella centrale ha iniziato il suo show...un girotondo davvero sui generis: con il sederino a farle da perno ruotava su se stessa (rigorosamente in senso orario) spostando i piedini...che ridere! Non la smetteva più, girava e rideva, si fermava a prendere l'applauso e ripartiva!
Con le braccine aperte per mantenere l'equilibrio ed i capelli da pazza (stanno diventando ricciolini) mi faceva una tenerezza infinita, l'avrei mangiata di baci, ma non volevo disturbarla in questa nuova attività!
Poi ha provato a lanciarsi in avanti, nella tipica posizione da gattonamento...tutti abbiamo trattenuto il respiro...e lei ha messo la marcia indietro gattonando al contrario!
Le piace così: non si è lasciata convincere dai giochi da afferrare, dalle promesse delle paterne braccia, dagli incitamenti di nonnamanager, dall'esempio della cuginetta grande e dal tifo di nonnasprint.
Lei vuole solo girare e andare a retromarcia, non si discute e basta.

martedì 17 giugno 2014

Ardua impresa

E' un po' che penso di svezzare definitivamente la bambolotta: la vedo così grande, mi sembra che mi cerchi più per capriccio che per effettiva necessità. In più sta vivendo una fase di inappetenza che è difficile gestire non sapendo quanto latte prenda effettivamente. E poi morde, mi morde continuamente, soprattutto ora che ha fastidio alle gengive a causa dei canini.
Il pediatra mi aveva lasciato intendere che all'anno di età avrei dovuto togliere il seno alla bambina: attendevo che mi fissasse la visita mensile per chiedergli indicazioni più precise, perché ormai manca solo un mese al suo compleanno e non penso proprio che il passaggio possa essere repentino.
Ho chiesto al Fatalista di chiedere l'appuntamento (ormai si sa che con l'uomo di ghiaccio voglio avere poco a che fare) e ieri mi ha avvisato tramite sms della data ricevuta da mister simpatia.
Il messaggino serviva al marito per mettersi al riparo dalla mia prevedibile ira funesta... infatti il controllo mensile da bimestrale è diventato trimestrale e mi è partito l'embolo di rabbia istantaneamente.
Agosto.
Mi riceverà ad Agosto.
Ma io vorrei almeno iniziare a sostituire una poppata con il latte artificiale!
In preda ad un raptus, ieri pomeriggio ho caricato la bambolotta in macchina sotto la pioggia battente e mi sono fiondata in Sanitaria.
Ho comprato del latte in polvere, ho fatto tutte le domande del caso, sono rientrata ed ho tirato fuori un biberon.
Verso le 22.00 si è svegliata cercandomi per la poppata.
"TATAAAAAA'! Ecco ammamma, un bel biberon!"
"NAAAAAAAAAAAAAAAA! UEUEUEUEEEEEEEEEEEEEEEEE!"
Ha cercato di strapparmi la maglia, mi ha graffiata, ha affondato viso, mani e piedi nella tetta e non mi ha mollata più fino a che non le è mancato del tutto il respiro.
Il Fatalista si è anche arrabbiato con me per aver fatto disperare sua figlia per tre minuti netti.
Sarà un'impresa ardua...

lunedì 16 giugno 2014

Irriducibili

ZZZZZZZ....ZZZZZZZ
"Il citofono? A quest'ora? E chi sarà mai?"
"Sarà qualcuno dei tuoi, Fortunata...stasera la processione non finisce più..."
In effetti nonnamanager è andata via da poco con mia sorella e le cuginette (rientrate finalmente dal mare per l'immensa gioia della bambolotta), subito dopo è andato via anche James Dean; l'unico che manca all'appello è nonnomarziano, ma è fuori orario: sa bene che la bambolotta dorme.
"Chi è?"
"Fortunata affacciatevi!"
"Nonnamanager che è successo?!"
"Niente...affacciatevi che papà vi vuol far vedere la moto!"
E sì...perché nonnomarziano qualche giorno fa ha comprato una moto.
Siamo usciti fuori al balcone e li abbiamo seguiti con lo sguardo tra il preoccupato e l'incredulo mentre si dirigevano verso casa loro, a cinquecento metri dalla nostra.
Lui avanti con l'artrosi e lei dietro con l'artrite.
Certo che chi ha vissuto la gioventù nel '68 non si arrende mai...

E' innamorato...

Mi accompagna all'asilo invece che al supermercato.
Mette a lavare i pantaloni del pigiama e della maglia non si hanno più notizie...tra poco l'intero armadio sarà spaiato.
Dimentica di mettere in garage le macchine la sera, di mattina non sa più dove ha parcheggiato.
Viene a letto senza chiudere la porta d'ingresso, tapparelle e finestre.
Rovescia bottiglie di vino rosso sul pavimento appena lavato e quando lo rilavo lascia che la bambolotta afferri il piatto con la pappa e lo versi per terra.
Si macchia le scarpe appena comprate...una sola per volta.
Vaga senza meta per casa alla ricerca di qualunque cosa ormai scomparsa.
Se lo rimproveri ti risponde:
"E' colpa della bambolotta: penso sempre a lei e mi distraggo!"
Il Fatalista è innamorato.

Meno male

''Buongiorno dottore!''
''Buongiorno Fortunata...accomodati! Come stai?''
''Benissimo, grazie''
''Non ho portato l'occorrente per la visita agli occhi, ti dovrò richiamare la prossima volta. Oggi facciamo la spirometria...bravissima...un fiato da campionessa... Un controllino alla pressione..."
Detto questo, neanche gonfia lo sfigmomanometro che dichiara:
"Ottima pressione!...Auscultiamo il cuore... bene! C'è battito!"
Meno male che esistono le visite del medico del lavoro, così oggi ho cominciato la giornata con la consapevolezza di essere viva...

domenica 15 giugno 2014

Il perché

Ho iniziato a tenere un diario all'età di dieci anni.
Cosa ci sia da scrivere a quell'età neanche lo ricordo con precisione, ma ricordo bene il bisogno di riempire una pagina bianca ed immacolata.
Scrivevo qualcosa tutti i giorni; spesso anche più volte al giorno. Rileggevo di rado.
Con il tempo credo di aver capito che ciò che mi spinge a raccontare la mia vita è la paura di perdere i ricordi...e finché i miei ricordi sono vivi non sento il bisogno di rileggere le mie pagine.
Ho accumulato scatoloni e scatoloni di agende, dalle più piccole alle più grandi, di ogni tipo e forma: gran parte erano in cantina a casa di nonnamanager, alcune negli armadi, altre nei cassetti...
La prima volta che ne ho buttate è stato all'università: era finita la mia prima storia d'amore, tormentata ed infelice; ci ho impiegato mesi a liberarmi della presenza ossessiva di un ex che non si voleva rassegnare a lasciarmi andare: ho cambiato paese, ho trasferito il mio corso di studi, ho lottato con tutte le forze per rifarmi una vita.
Quando finalmente ho avuto la certezza che quel capitolo della mia vita fosse definitivamente concluso, ho preso tutti gli scritti degli ultimi cinque anni, incluse le sue lettere, e mi sono piazzata davanti ad un gigantesco bidone: inizialmente strappavo le pagine con rabbia, le riducevo in mille pezzi...poi ho capito che non dovevo perderci ancora tempo, quegli anni andavano dimenticati in fretta, non c'era da crogiolarsi neanche per sfogare il rancore.
Non ho mai sentito il bisogno di nascondere i miei diari: in famiglia mi hanno insegnato il rispetto per tutto ciò che riguarda la sfera personale dell'essere umano. E' un concetto molto radicato nella mia educazione al punto di non riuscire a concepire un comportamento diverso neanche dagli altri.
In parte credo di averlo espresso in un post di qualche tempo fa.
Poi ti capitano cose che stravolgono le tue certezze.
Una decina d'anni fa nonnamanager mi affrontò brutalmente, chiedendomi quale fosse il segreto della persona a me più cara al mondo.
Aveva letto il mio diario...proprio colei che mi aveva insegnato il rispetto per gli altri!
E proprio io, così attenta a mantenere per me ogni più piccola confidenza, involontariamente ero nella situazione di aver tradito la fiducia di qualcuno che si era fidato di me!
Non ci sono più miei diari da leggere. Non esiste più nessuna pagina. Il rapporto con nonnamanager è una tazza sbeccata.
Quel giorno ho giurato che non avrei scritto mai più.
Poi sono arrivati i blog e la possibilità di restare anonimi; è arrivata una figlia alla quale non nasconderei nulla e alla quale vorrei donare i ricordi della sua infanzia, freschi come se li vivesse da adulta.
Oggi sono una madre ed una donna che sicuramente sarà diversa fra dieci anni o venti: io conosco lei a la sua vita dal suo primo respiro e vorrei che anche lei possa conoscere me, se stessa e la sua vita fin d'ora.

sabato 14 giugno 2014

Alla bugia

Da una settimana la bambolotta non vuole più mangiare.
Vorrebbe vivere di tetta e yogurt, possibilmente alla vaniglia (lo yogurt).
Sinora la sua maestra a pranzo ed io a cena abbiamo messo in scena qualsiasi teatrino per convincerla, distrarla e riuscire ad imboccarla. Ma lei è abile, molto abile.
Ha una visione periferica impressionante: vede arrivare il cucchiaino da qualsiasi direzione e mette in atto ogni strategia per schivarlo.
Serra la bocca, chiude gli occhi, gira il viso, arricia il naso e soffia infastidita cercando di spostare il boccone con le manine.
Poi si arrabbia, ti guarda in cagnesco diventa tutta rossa e urla "Naaaaaaaaaaaaaaa!"
Io non voglio insistere troppo... in più sono esausta... di conseguenza la pappa finisce in breve tempo nell'immondizia, seppur con grande rammarico.
A pranzo ho pensato di affidare l'ingrato compito al Fatalista.
Ci ha messo tutto l'impegno di questo mondo mentre io la distraevo ballando e facendo la sciroccata.
Però poi, dopo pochi minuti, li ho mollati per stendere i panni.
"Appapà, noooo...e tu apri la bocca alla bugia!...No, NOOOOOOO!"
Al mio rientro in cucina il Fatalista era piegato sotto il seggiolone a recuperare il cucchiaino e gran parte della pappa versata per terra mentre la bambolotta lo colpiva in testa con i piedini.
La bambina era sorridente e soddisfatta. Io meno.


Lezione fra simili

Giovedì sera a lezione di Zumba non c'era la minimaestra, quindi abbiamo unito due gruppi e fatto lezione con la maestra panzerotta.
La minimaestra è un grillo: zompetta per tutta la sala come una tarantolata, urla, si attorciglia, sbatte i fianchi e le spalle come un'odalisca, controlla ogni muscolo del suo minicorpo marmoreo e, a fine lezione, racconta episodi della sua vita mentre si spara cento addominali e fa numeri da contorsionista!
Le ragazze del mio corso sono tutte magre, agili e scattanti.
Io sono decisamente un pesce fuor d'acqua.
Le allieve della maestra panzerotta sono tutte come me...anzi... direi che sono quella più in forma fra loro.
Alla fine del riscaldamento la maestra si è arresa: con un gesto ci ha fatto intendere continuate voi che io riprendo fiato...mi sono iniziata a sentire figa, molto figa.
Man mano che la lezione entrava nel vivo, io mi galvanizzavo sempre più!
Dopo mezz'ora mi sentivo la regina del fitness, a metà strada fra Barbara Bouchet e Jill Cooper.
Ho saltato senza sosta e sudato come non mai.
Ero sciolta e disinibita, allegra e incurante della cellulite, dei chili di troppo e del colorito smorto.
E' proprio vero che similes cum similibus facillime congregantur!

Bomba

Sono due giorni che non riesco a scrivere un post!
Vedo il mio blog, vedo il mio profilo, tento di entrare in bacheca e...niente: schermata bianca!
Impossibile accedere a tutte quelle funzioni che ti permettono di usare il blog.
Inizialmente non mi sono preoccupata più di tanto; poi mi è venuta voglia di scrivere la prima volta ed un certo malessere ha iniziato ad insinuarsi dentro di me.
Sarà un problema momentaneo, di certo risolveranno presto!
Sono trascorse alcune ore ed il malessere si è trasformato in agitazione:
E se fosse un problema solo mio?
Ho iniziato a navigare in cerca di problemi simili sperando in eventuali soluzioni: non ho trovato granché, quindi ho pensato seriamente di essere prossima a qualche guaio irrisolvibile.
Ancora voglia di scrivere.
Miseriaccia ladra, come faccio io (che sono incapace di riscrivere un post) a ricordare a distanza di tempo cosa avrei voluto scrivere?! Se mi passa il momento, è andata!...
Oggi, dopo essermi finalmente ricavata un po' di tranquillità per cercare una soluzione, credo di aver capito che sia un problema di browser.
Maledetto Explorer! Le bestemmie che ho lanciato non si contano più ormai.
In compenso mi sento un po' cretina per non aver provato col Chrome già due giorni fa.
Quale sia la motivazione del malfunzionamento con Explorer è per me un mistero insolubile...e mi lascia con il timore che possa ricapitare, che qualcosa non funzioni bene a prescindere...che la bomba sia nascosta da qualche parte e che prima o poi esploderà...

giovedì 12 giugno 2014

Trasformazioni


L'altro ieri nonnasprint:
"Senti, Fortunata...ti vorrei chiedere una cosa..."
"Dimmi!"
"Stavo pensando: dopodomani potrei portarmi la bambolotta? Ci saranno tutti i bambini con i gigli da donare a Sant'Antonio, mi piacerebbe farla partecipare"
"Certo, nonnasprint! Sarà felice di stare con altri bambini, tu lo sai com'è socievole! A che ora verrai a prenderla?"
"Verso le 18.00"
E' da stamattina che guardo l'orologio e temo il citofono.
Mia suocera si porterà via mia figlia, la mia bambolotta! Chissà cosa potrebbe capitare nella folla...potrebbero rapirla...magari scoppia a piangere e non avrà nessuno che sappia come consolarla...con questo caldo di sicuro prenderà un colpo di calore!
Tanti pensieri affollano la mia mente, nessuno positivo.
Mi sto trasformando in una madre superapprensiva, ossessiva e possessiva.
Ora che ci penso...mi sto trasformando in nonnamanager...NOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!

mercoledì 11 giugno 2014

Croci e delizia

Certi giorni sono più difficili di altri.
Ad esempio ieri sera, prima di andare in palestra, ho fatto un movimento maldestro e mi è venuto un dolore al ginocchio sinistro...più che fare Zumba ho zoppicato per un'ora fino a rientrare a casa più malconcia di prima!
Stanca e distrutta, con i capelli da asciugare, i piatti da lavare e la necessità di mettere un boccone sotto i denti, ho chiesto al Fatalista una mano a ritirare i panni stesi; come ogni volta che il marito fa qualcosa controvoglia, ha combinato un pasticcio: mi ha fatto cadere un tappetino del bagno nel balcone del primo piano. E (ovviamente) l'appartamento al primo piano è disabitato.
Sono andata a letto con l'intenzione di non svegliarmi più, ma la bambolotta  non ha dormito tutta la notte: non siamo riuscite a mettere insieme due ore di sonno, neanche spezzettato. Si lamentava, poi si svegliava e piangeva: ha pianto nel lettino, in braccio, al seno...inconsolabile! E' stata male: forse la pancia, forse i denti, fatto sta che nulla sembrava darle sollievo, né il gel per i dentini, né alcun rimedio per le coliche.
Mi sono presentata al lavoro come una zombie, pensando che tanto i colleghi sono abituati a vedermi con gli occhi pesti...invece stamattina tutti avevano una parola gentile sul mio aspetto devastato: un toccasana per l'autostima di una donna sulla soglia degli 'anta!
Della lettera segreta nessuna notizia, nessuno può leggerla, figuriamoci firmarla!
Insomma sono rientrata a casa un paio di ore fa abbastanza provata, con i nervi tesi ed un diavolo per capello. La bambolotta era già sveglia: impossibile pranzare, se mi vede pensa solo che è ora della tetta! Così mi sono stesa con lei sul lettone, per riprendere fiato durante la poppata.
Magia...
La mia piccola esploratrice ha scoperto il copriletto di raso in seta. Le è partito prima il piedino panzerotto: avanti e indietro, avanti e indietro...poi ha appoggiato una manina; pian piano ha cominciato ad accarezzarlo, ha smesso di succhiare ed è rimasta in ascolto del fruscio tenendo ben saldo il capezzolo nella bocca a cuoricino; poi ha deciso che l'esplorazione vale ben più di una interruzione di poppata e mi ha abbandonata per rotolare felice sul tessuto scivoloso; ogni tanto si fermava per appoggiare le guanciotte accaldate sul copriletto fresco e morbido.
E' stato uno spettacolo indescrivibile! Una medicina per la stanchezza ed il nervosismo, un tenero sorriso su di un viso affaticato ma finalmente felice.

martedì 10 giugno 2014

La lettera segreta

Quando rientrai al lavoro, dopo la maternità facoltativa, il mio commercialista mi fece presentare la richiesta di part time contestualmente al preavviso di dimissioni, poiché non potrei in alcun modo gestire un full time con le condizioni di salute della bambolotta.
Dopo un primo approccio che mi è sembrato positivo, è trascorso un mese in cui non mi hanno dato risposta concreta se non generiche frasi del tipo "la tua richiesta è stata accettata".
Grazie tante, ma avrò il diritto di sapere a quali condizioni?!
Pertanto ho puntato i piedi ed ho preteso che mi facessero una proposta, almeno economica.
Dopo aver minacciato di mettermi in ferie (ho oltre tre mesi di arretrati), sono stata chiamata dall'Ufficio Personale e verbalmente mi hanno detto che faranno la trasformazione del contratto da full time a part time (mantenendo il tempo indeterminato, perché in passato hanno fatto porcate tipo far dimettere la gente per riassumerla a tempo determinato con un'altra azienda...per poi cacciarla) per una cifra al di sotto delle mie aspettative ma comunque accettabile. 
Alla mia richiesta di cartaceo da valutare con il mio commercialista, mi è stato risposto che i loro consulenti avrebbero preparato una lettera del tipo: a partire dalla data...il suo contratto passerà da full time a part time....
Sono passate altre due settimane, della lettera nessuna notizia.
Ho appena telefonato e mi è stato detto:
"La lettera è qui, è pronta, la faccio firmare dal datore e poi la firmi tu"
"Anticipamela, che ne devo discutere con il consulente del lavoro"
"No, non te la posso mandare se non la firmi"
"Scusa?! Perché no?"
"Magari te la faccio leggere in via informale domani...ma poi la devi firmare; insomma se la leggi devi firmare"
Praticamente, secondo voi, se prima non firmo non ho diritto a leggere!
"E al mio consulente che faccio vedere?!"
"Niente, la vedi tu e la firmi"
Ahhhh, eccerto! E' una lettera segreta!
Mi sono morsa la lingua, ho salutato e ho atteso che la bile fluisse nell'intestino.
Niente da fare, sono ancora superincazzata... e più che firmare il passaggio da full time a part time sento che sto vendendo l'anima al diavolo.

lunedì 9 giugno 2014

Condivido?

Su Facebook sono sempre più diffusi quei post il cui unico scopo è di raccogliere quanti più "mi piace" possibile. Beh, è normale...però ogni tanto mi faccio venire i dubbi amletici; nel senso che rifletto più del dovuto.
Ad esempio si avvicina l'estate e mi si chiede di condividere immagini di modelle in carne e bellissime per salvaguardare le donne formose.
Tutte le conoscenti in sovrappeso condividono, commentano e approvano.
Ok.
Grasso è bello.
Se è come quello della foto.
Perché il mio grasso non si distribuisce solo sulle tette, sui fianchi e sul culo senza alcun segno di cellulite e smagliature.
Il mio grasso non è bello affatto, beate voi che vi piacete e vi sentite una cosa sola con quella gran cula della foto, che è diecistramiliardi di volte più fortunata delle sue colleghe magre, visto che mangia e distribuisce pure nei punti giusti!
Poi salvaguardare che? Perché quelle in sovrappeso sono una specie in via d'estinzione? Non mi pare, anzi...ci stiamo moltiplicando, siamo infestanti come le cavallette.
Vabbè che con l'anoressia non si scherza...ma solo le magre hanno potenziali disturbi alimentari?
Ma noi in sovrappeso abbiamo un buon rapporto col cibo? Allora perché ad un certo punto non ci saziamo e smettiamo di ingozzarci?
Insomma questa cosa del grasso è bello mi inizia a far girare le scatole.
Io non voglio piacermi per quella che sono oggi, spero proprio di migliorare (con la dieta, la ginnastica e tutto il tempo che ci vorrà); senza troppi patemi, ma con la consapevolezza che essere in forma migliora l'umore e la qualità di vita.
E soprattutto non vorrei mai trasmettere comportamenti alimentari errati a mia figlia.
Voglio dimostrarle il mio affetto con un abbraccio piuttosto che con un panino alla mortadella; così imparerà che di cibo ci si può saziare, perché il cibo non è amore.

domenica 8 giugno 2014

Un pomeriggio al mare

Ieri pomeriggio abbiamo portato la bambolotta dalle cuginette, al mare: sono in vacanza da una settimana e mia figlia ne sente la mancanza; erano giorni che dovevamo fare l'adorazione delle fotografie delle due pestifere! Per non parlare del fatto che la bambolotta ha imparato il nome della più grande e la chiama continuamente dicendo 'eni, 'eni! (vieni, vieni!) ed accompagnando il richiamo con il gesto della manina.
Per il Fatalista è stato un crescendo di preoccupazioni: tutto è iniziato quando abbiamo preparato quattro borse (di cui solo uno zainetto per noi) + passeggino per star fuori poche ore: borsa del cambio, borsa termica per pappa e merenda (più acqua, camomilla, piattino, cucchiaini, bavetta...), borsa per piscina e mare. I bambini sono espansivi come il gas: occupano tutto lo spazio a loro disposizione!
Finalmente siamo partiti ma al nostro arrivo le cuginette erano svenute sul lettone per la pennichella pomeridiana: la bambolotta le scuoteva, afferrava le loro gambe, tentava di svegliarle con i suoi hey, hey!...niente...ma quanto può considerarsi fortunata una mamma di bambine dal sonno così meravigliosamente pesante?!
Ad ogni modo non abbiamo dovuto attendere molto: alla spicciolata il resto della compagnia (la primogenita, la secondogenita e mia sorella) ha raggiunto la bambolotta in piscina ed è stato un tripudio di gridolini e abbracci, gioia e schizzi d'acqua!
Poi tutti al mare: primo contatto ravvicinato della mia panzerottina con la sabbia.
L'abbiamo seduta, ha iniziato a scavare con i piedini, tutta contenta; poi è arrivata la fase dello studio scientifico: affondava le manine, prendeva una manciata con una mano e con l'indice della mano opposta la tastava per benino, guardandosi intorno avida di provare la sabbia dell'intera spiaggia!
Per noi genitori è stato uno spettacolo meraviglioso!...Finchè non se l'è mangiata...
Ha urlato come un'ossessa quando l'abbiamo tirata via per metterla sul lettino ed evitare ulteriori intasamenti intestinali: ci manca solo la sabbia, eccheccacchio!
Così è iniziato il gioco del secchiello: le cuginette glielo riempivano di acqua e lei se la rovesciava addosso trattenendo il fiato per il gelo.
Ha scoperto palette, rastrelli e formine: voleva tutto per sé e protestava ogniqualvolta provavamo a farla smettere di succhiare il sale e la sabbia dagli oggetti incriminati. Il nostro entusiasmo di genitori in procinto di trascorrere due settimane di mare con la bambolotta ha vacillato, la nostra tranquillità pure...
Ci siamo divertiti, tra le nipotine che cantavano l'inno d'Italia (Frateelliii, d'Italiiaaa, l'Itaaalia tedeesca...) e gli incontri di mia sorella con la tecnologia, le chiacchiere infinite di mio cognato e i vicini d'ombrellone strambi.
La bambolotta non ha mai dormito fino al rientro in macchina.
E una volta a casa era di nuovo iperattiva come se avesse fatto dieci ore di sonno filate.
"Oddio, perché abbiamo prenotato due settimane al mare?! Come faremo con questa? Abbiamo sbagliato! Non ce la faremo mai!"...disse quello dai superpoteri...

sabato 7 giugno 2014

Incontri

''Stamattina delle persone mi hanno chiesto di far loro una foto...mi hanno dato in mano un coso grosso, non sapevo che farci...allora ho chiesto spiegazioni ma proprio mentre stavo per scattare mi sono accorta che non vedevo solo loro ma anche me...ho pensato che se avessi scattato la foto a me invece che a loro avrei fatto una figura di merda: così ho voltato il coso e sono scoppiati tutti a ridere!!!''
Mia sorella oggi ha incontrato un Ipad.

venerdì 6 giugno 2014

Mistero

Il Fatalista non ha una gran memoria, soprattutto a breve termine: corre e scappa tutto il giorno e si perde i pensieri, gli oggetti e persino i ricordi. Io tento di essere il suo hard disk esterno...ma dovrei stargli sempre dietro, ora che ho ripreso a lavorare è più impossibile che mai!
Va da sé che se in casa non si trova qualcosa penso immediatamente che lui l'abbia persa.
Ad esempio è diverso tempo che spariscono i calzini antiscivolo della bambina: lui va a riprenderla all'asilo all'ora di pranzo e quando io rientro dei calzini non c'è più traccia!
La spoglia per cambiarle il pannetto e metterla a nanna e in un lampo i malefici calzettini si volatilizzano.
La prima volta li ho ritrovati nel cassetto delle scarpe della bambolotta: è l'ultimo cassetto del fasciatoio, non credo che mio marito lo abbia mai aperto prima d'allora...e non ho idea del perché ci siano finiti i calzini.
Due sabati fa sono andata al mercato ed ho comprato altri quattro paia di antiscivolo...per sicurezza; domenica (il giorno dopo!) è uscito da solo con la bambina ed al rientro le ha messo il pigiamino: sparito il secondo paio di calzini.
Venerdì scorso è venuta F. e le ho chiesto di guardare dappertutto, dietro i mobili, i divani, in ogni angolo nascosto. Niente!
Ieri ne è sparito un altro paio.
Mi è venuto il dubbio che fossero rimasti all'asilo, stamattina ho chiesto alla maestra:
"No: quando gli ho affidato la bambina li aveva ai piedi, qui a scuola non c'è nulla..."
Allora ho pensato che la bambolotta monellaccia potesse sfilarseli mentre è sul seggiolone in macchina; ho mandato un sms al marito e gli ho chiesto di controllare.
E' diventata una questione di principio: i misteri devono essere svelati, non posso convivere con le incognite che mi frullano per il cervello!
Comunque il Fatalista mi ha risposto che non erano neanche in macchina!
Si è fatta ora di pranzo, il marito e la figlia sono rientrati a casa e dling dling: sms
"Li ho trovati!"
"Quali?"
"Quelli di ieri"
"Dove erano?!"
"La maestra li aveva infilati in una cerniera dello zaino..."
Ossantapazienza! E io che avevo dato la colpa al marito! Quella sciroccata mi ha pure detto che la bambina li aveva ai piedi!...vatti a fidare!
Neanche mezz'ora e su Whatsapp mi arriva questa foto:














"Ma questi sono quelli della scorsa settimana...quelli che F. ed io abbiamo cercato dappertutto! Dove li hai trovati?"
"Nella tasca dello smanicato della bambina"
"E come ci sono finiti lì?!"
"Ho avuto un flash, un pensiero improvviso e sono andato a controllare. Ce li ho messi io...ma non mi chiedere perché!"
Senza parole.



giovedì 5 giugno 2014

Melatonina

Quasi due mesi fa, quando ho ripreso a lavorare, mi sono recata in farmacia da una mia amica e prima ancora di raggiungere il bancone ho dichiarato:
"Mi devi dare qualcosa per far dormire la bambolotta, quello che vuoi, anche droga se necessario, basta che dorma due o tre ore di fila la notte. Non chiedo altro, ti prego!"
Ha tirato fuori erbe ed erbette...ricordo il mio nervosismo che saliva, saliva, saliva:
"Voglio una medicina veraaaa! Forse non hai capito: se ho la tosse mi dai lo sciroppo? E perché non mi vuoi dare qualcosa di serio per il bene di tutta la mia famiglia, del mio capo e dei miei colleghi?"
Niente da fare.
Tisane.
"Bevitele tu...la bambolotta non beve neanche l'acqua! Capisce solo la tetta...per lei i liquidi si prendono solo succhiando e mordendo capezzoli!"
Poi la sua collega mi ha proposto delle goccine a base di erbe e melatonina.
Ho pensato che si poteva almeno tentare... così ho liberato la mia amica farmacista dall'imbarazzo.
Inutile dire che speravo nel miracolo e sono rimasta terribilmente delusa.
Dopo un mese il Fatalista mi ha chiesto: "Perché ti ostini a darle queste gocce che tanto non fanno effetto?"
Gli ho risposto che per quanto le avevo pagate, la bambolotta le avrebbe dovute prendere fino all'ultima goccia.
Sono durate un bel po'. Nell'ultimo periodo il sonno della bambina si è fatto più regolare, più profondo e meno "spezzettato". Ovviamente non ho minimamente pensato che fosse l'effetto della melatonina... finché tre giorni fa non ho gettato il flaconcino ormai vuoto.
La bambolotta ha smesso di dormire: ha ricominciato con i continui risvegli, con i capricci, i nervosismi.
Ieri abbiamo ricomprato le gocce: stanotte la bambina ha dormito placidamente ed è stata serena tutto il giorno, felice e riposata!
Ora è nel suo lettino profondamente addormentata.
Mi sa che questa melatonina funziona: ci vuole tempo, il sonno si regolarizza per gradi, sicuramente non è un potente sonnifero, ma la bambolotta finalmente riposa di più.
Inutile dire che la qualità di vita della mamma ha subìto una brusca impennata in positivo...

Vicini e lontani

Crilù ha sposato mio cugino Gramax, quindi è una cugina acquisita.
Faccio fatica a pensare che sia acquisita perché da che è entrata a far parte della famiglia si è sempre occupata di intrattenere tutti i rapporti familiari: così Gramax ha smesso di essere un lontano cugino di cui si hanno notizie raramente e per puro caso.
Questo scricciolo di donna è sempre allegra, simpatica ed energica, in barba a tutti i problemi che le si pongono innanzi.
Vive con il marito e due splendidi bambini dalle parti di Milano. Al nord. Perché lei è donna del nord. Anzi: Donna del Nord.
E' socievole, affettuosa, attenta e discreta. Non ha nulla a che vedere con lo stereotipo della donna settentrionale fredda e distaccata (se è per questo non ha nulla a che vedere neanche con lo stereotipo della figlia unica, eppure!).
Ha sposato un uomo del sud; con due genitori anziani e retrogradi che inorridiscono al solo sentir nominare Crilù. Perché in certe teste dure e ottuse non puoi far passare il concetto che una donna possa non saper cucinare alla stregua di chef Ramsay, non saper far la maglia o l'uncinetto, non ritenere opportuno il dover lavare i termosifoni, le tende ed i lampadari tutte le settimane.
Ed a nulla serve sapere che riesce a portare avanti la famiglia economicamente quanto un uomo, che lavori sodo, che abbia indiscutibili doti educative nei riguardi dei figli e di attenzione e cura nei riguardi del marito.
Ai miei zii non importa neanche sapere quanto Crilù e Gramax si amino, da anni e anni con la stessa determinazione e lo stesso rispetto del primo giorno.
Non la sopportano perché il pregiudizio è più forte del buon senso. E non sopportano neanche tanto i loro stessi nipoti ed il loro stesso figlio.
Crilù fa il cuore duro e sopporta in silenzio che passino quei pochi giorni all'anno in cui si scende  a far visita a questi suoceri testoni. Perché Gramax ci tiene e lei si getterebbe anche nel fuoco per lui.
A parte i miei zii, tutta la famiglia ha apprezzato da subito questa donnina.
Anche io sono stata rapita dalla sua simpatia e dalla sua voglia di mantenere i contatti con tutti noi perché "essere figlia unica ti fa capire l'importanza di avere una grande famiglia".
Abbiamo mantenuto per alcuni anni l'abitudine di scambiarci mail di saluti, di auguri, informandoci sempre su come procedesse la vita per le nostre rispettive famiglie.
Un giorno le ho comunicato che avevamo scoperto di non poter avere figli e che ci saremmo rivolti alla scienza.
Son cose che non puoi dire a tutti: le condizioni psicologiche ti impediscono di far fronte ad eventuali critiche e cattiverie gratuite che potrebbero piombarti addosso se ti confidi con le persone sbagliate.
Ma ricordo di non aver avuto dubbi sulla fiducia che stavo riponendo in lei.
Crilù e Gramax ci hanno sostenuti psicologicamente e materialmente quando abbiamo iniziato con i viaggi della speranza. Non ci hanno mollato e si sono resi disponibili ad aiutarci.
Quel rapporto virtuale si è finalmente trasformato in un rapporto reale e la stima per Crilù e Gramax è cresciuta sempre più, fino a diventare rimpianto a causa della lontananza.
Quando la bambolotta è stata ricoverata a Milano ed abbiamo iniziato a farle i lavaggi intestinali lei ci ha voluto aiutare con le sonde ed i sondini, mentre ci ripeteva di star tranquilli, che ci avremmo preso presto la mano...come se fosse una veterana del settore, tutto per farci coraggio.
Ieri, solerte come al solito, Crilù ha chiamato per avere notizie della bambolotta, perché non riuscivo a trovare il tempo di telefonarle da un po' e la cosa la faceva stare in pensiero.
Certe persone hanno il dono di farsi sentire vicine e presenti anche se fisicamente lontane.
Altre sono al tuo fianco, godono quotidianamente del tuo supporto, e non ti chiedono mai: come stai?

mercoledì 4 giugno 2014

Il tragitto dei pensieri

In auto la mia mente si pone interrogativi esistenziali.
Soprattutto nel tragitto da casa al lavoro e dal lavoro a casa...beh, nel secondo caso un po' meno perché mi devo sforzare di rimanere sveglia: il colpo di sonno è sempre in agguato!
Stamattina avevo una nuova consapevolezza: mi sentivo meno precaria e sfacciatamente fortunata.
Andavo al lavoro e mi scoppiava il cuore a pensare che sono ad un passo dal part time.
Poi, d'improvviso, mi sono ricordata delle parole del Fatalista:
"Pensaci bene prima di accettare: questa è l'ultima occasione per prendere coraggio e cambiare vita, magari aprirti un'attività tutta tua!"
Perché io amo il lavoro, amo il mio lavoro, ma odio il modo in cui devo lavorare.
La soluzione sarebbe quella di lavorare per se stessi...
Fatalista, tu hai ragione, questa forse è l'occasione giusta; ma una attività mia sarebbe come un bambino, avrebbe bisogno di tutte le mie cure, ed io ho già la nostra bambolotta a cui pensare...che necessita di tante attenzioni più di altri figli. Tempo fa hai rinunciato al lavoro in ospedale per evitare i turni e conciliare così i tuoi orari con i miei fuori orario.
Oggi io rinuncio al mio folle desiderio di cambiar vita per non gravare sulle tue spalle per un tempo indefinito e non sacrificare oltremodo nostra figlia.
Rinuncio col sorriso perché sono già fortunata così...e perché il tempo dei colpi di testa è finito.
Rinuncio perché non si dovrebbe mai chiedere troppo alla buona sorte.
Rinuncio perché non sono un'ingrata.
E forse dovrei mettere uno stereo nella mia macchina.

Ottimismo

Oggi c'è gran fermento al lavoro: un incontro con i vertici di una grossa società internazionale, potenziale cliente.
Siamo stati messi tutti in allerta, soprattutto sull'uso dei DPI (dispositivi di protezione individuale).
Un mio collega è sceso in officina bardato di tutto punto: casco, scarpe antinfortunistica ed occhiali.
Per le scale ha incontrato il siculo sibilante, responsabile della Sicurezza: si aspettava un cenno, un'occhiata di approvazione.
''Caro collega A., ricordami di raccontarti come è morto un lavoratore a causa della sciarpa... ''
Il collega A. è rientrato in ufficio scosso e confuso.
Forse non è il caso di uscire dall'ufficio oggi.

martedì 3 giugno 2014

Il circo

Un giorno una donna può decidere che può bastare, fare sempre Wonder Woman non è salutare e non paga. Quindi chiede un aiuto una volta a settimana, giusto per fare quelle attività casalinghe più pesanti e scomode che altrimenti non riuscirebbe mai a fare da sola.
Così il marito improvvisamente va in stand by. C'è, ma non è proprio acceso e neanche spento. C'è ma finge di non esserci, ogni incombenza domestica non lo riguarda più.
D'altra parte tu lavori solo sei ore e la notte non dormi, quindi hai tutto il tempo e la forza di portare avanti la casa e occuparti della bambina, no?!
A pensarci bene...c'è la donna delle pulizie ogni venerdì, quindi il pomeriggio puoi tranquillamente schiacciare un pisolino.
La spesa viaggia direttamente dal supermercato alla cucina; i panni si buttano da soli in lavatrice per poi stendersi comodamente al sole e rilassarsi sotto il ferro da stiro, quindi si autopiegano e vanno a nanna negli armadi; il pranzo arriva dal ristorante, come pure la cena; i piatti si sciacquano volentieri da soli in questo periodo dell'anno: inizia a far caldo, è comprensibile! L'aspirapolvere si diletta a passeggiare per casa seguita da mazza e straccio.
Per quanto sopra esposto un marito non ha alcuna necessità di sparecchiare, abbassare o alzare persiane, rimettere a posto i panni della palestra sparsi per casa, conferire nel cestone gli indumenti sporchi, buttare il tubo della cartaigienica finita e sostituirla con un nuovo rotolo, mettere in ordine telefoninomarsupioocchialichiavi, conservare qualcuno dei suoi quattro giubbini che ingombrano l'attaccapanni, chiudere le ante della libreria quando preleva un libro, raccogliere le carte da gioco che ha lasciato che la bambolotta spargesse per casa (?!)...
Se poi la malcapitata rientra dalla palestra e vuole andare in bagno, quello è il momento esatto in cui il marito non solo deve lavarsi i denti, ma è anche il momento più opportuno per farsi la barba.
Insomma, da quando F. è entrata nella nostra vita questa casa è un circo: il Fatalista è sempre più impegnato in sparizioni magiche e io... diciamo che Moira Orfei mi fa un baffo!

lunedì 2 giugno 2014

Sotto dittatura

Un po' più di sole, un po' più di caldo, stessa intensità di vento di ieri...meno capacità di far ragionare il Fatalista, voglia di arrendersi a qualsiasi cosa proponga pur di non sentirlo nelle orecchie!
Così stamattina siamo andati in avanscoperta presso un agriturismo: girava voce che dopo anni di ordinaria amministrazione il proprietario avesse finalmente deciso di attrezzarsi con delle attività che per la nostra zona sono nuove.
In effetti non ci avevano raccontato fandonie!
Il colpo d'occhio del luogo ti immobilizza, con ettari ed ettari di parco, pinete, pascoli ben curati, enormi balle di fieno ad arredare i campi...tutte tonalità di verde che sono rare per una terra brulla ed arida come la nostra. Poi il parcoavventura per i più piccini, quello per gli adulti, il tiro con l'arco, passeggiate a cavallo, il laboratorio di trasformazione del latte, un minizoo con asini, caprette, galli, galline  e papere, area giochi, area picnic...un sogno a due passi da casa!
Noi ci aggiravamo con la bambolotta nel marsupio domandandoci quando avremmo potuto finalmente partecipare attivamente, magari con la compagnia di nostra figlia!
Il Fatalista faceva progetti su cosa farle fare e cosa non fosse abbastanza spericolato per lei...per ora ci siamo dovuti limitare ad un simpatico dialogo con la papera ed un breve giro sull'altalena dei piccini.
Siamo rientrati davvero felici di tanta iniziativa e un po' preoccupati per il futuro: se non fosse per il passaparola non ne saprebbe niente nessuno. Non si fanno pubblicità neanche su internet. Niente di niente. Mah!
Oggi pomeriggio, armata di tutto il coraggio possibile, siamo andati in giro con le biciclette.
Che faticaccia! Questa città è un incubo di salite e discese, macchine che sfrecciano senza riguardo, nessuna pista ciclabile, marciapiedi extra small (quando esistono), asfalto ritoppato ad ogni metro...
La bambolotta fissa la strada che scorre come ipnotizzata, mi fa troppo ridere!
Finalmente ora siamo a casa e la bambina dorme.
Io ho il culo dolente, le gambe rigide, la testa pesante e una marea di servizi che aspettano.
Sono sveglia dalle tre di notte e, nonostante la giornata piena e diversa, il pensiero della dittatura mi fa ancora girar le scatole.
Perché domani si lavora dopo tre giorni di ferie; tre giorni nei quali tutto il mondo avrà pur fatto qualcosa per sé; tutto il mondo tranne me.

domenica 1 giugno 2014

La stagione

Il Fatalista ed io abbiamo una passione comune. E le passioni, si sa, sono difficili da arginare.
Se poi si è complici e deboli in due...
Noi siamo drogati di anguria.
Abbiamo un paio di spacci fissi e qualcun altro a cui ci rivolgiamo per emergenza: non si sa mai che capiti di fare qualche extra fuori programma per poi rimanere a secco durante il week end!
Ne mangiamo tanta, tantissima. Dodici/tredici chili bastano per appena un giorno e mezzo...l' anno scorso, prima di partorire, un'anguria durava ancora meno.
Al termine della gravidanza cercavo di resistere alla tentazione per la vescica debole: neanche quella è bastata a fare da deterrente! Piuttosto che limitarmi o rinunciare, preferivo non andare proprio a dormire...
Un giorno un simpaticissimo commerciante indicando il mio pancione disse: "Ti sei ingoiata un'anguria sana!?". Bene, il mio primo pensiero fu: Come diamine fa questo a saperlo?!
Sono già una decina di giorni che le angurie sono spuntate sui banconi di fruttivendoli e supermercati.
Io cerco di trattenere il Fatalista dicendogli che non saranno ancora buone, che costano ancora troppo: se iniziamo fin d'ora in breve tempo non saremo più in grado di prenderne poca e spenderemo un capitale!!! Allora lui va in giro a chiedere: "Qualcuno le ha assaggiate?"
I venditori che conoscono il nostro punto debole sorridono alla vista del marito che ci gira intorno, guardandole e studiandole una per una, mentre faccio la guardia.
Stamattina io sono andata a messa, lui ha portato la bambolotta dai suoi genitori ed il fruttivendolo vicino era malauguratamente aperto.
Sono rientrata ed ho sentito che diceva a nostra figlia: "Oggi c'è una sorpresa per mamma...".
Infatti dopo pranzo ha messo a tavola mezza anguria dicendo:
"E' inutile fare le fette, no? Dividiamocela direttamente a metà..."
"Di già?! Partiamo già così?!"
"Non dire così! Mi fai sentire..."
"Come? Fai qualche fetta, io non voglio esagerare!"
"Seee... e poi quest'altra non riesco a finirla da solo!"
"Mica la devi finire per forza!....quanta ne hai presa? mezza o intera?"
"Che domande...intera!"
"Allora facciamo così: un quarto a pasto, così fino a domani sera non restiamo scoperti."
"Vabbù..."
Ho spento l'entusiasmo del Fatalista ma sono certa che non rispetteremo i patti: la merenda con l'anguria è la cosa più buona che ci sia!
E con questo abbiamo inaugurato ufficialmente la stagione dell'anguria.
Non ne usciremo finché non spariranno dalla circolazione, quando per diverso tempo ci aggireremo afflitti e sconsolati fra i banchi di frutta orfani e tristi.

Sole e vento

Stamattina avevamo previsto una bella passeggiata in bicicletta: il Fatalista avrebbe portato la bambolotta e io avrei inaugurato la mia nuova bici usata.
Le previsioni portavano finalmente un giorno di sole ed in effetti il sole c'è...ma fa un freddo esagerato e, soprattutto, tira un vento cattivo che gela ogni buon proposito di mettere il naso fuori di casa!
Ho steso la prima lavatrice alle sei (la bambina alle 5.00 faceva già tutti i numeri del circo, dal batti batti le manine alle esercitazioni vocali con gran finale di pernacchie varie...in fondo non sa che oggi è domenica e soprattutto sta mettendo i canini, con i quali saremo a quota: dieci denti per lei e zero ore di sonno per la mamma!) e ho sbrigato tutte le faccende che avevo programmato in previsione dell'uscita. Così mi è rimasto del tempo che ho impiegato per fare qualche cambiamento di forma al blog. Non che sia soddisfatta, però mi conosco: odio tutti i cambiamenti; quindi mi imporrò di mantenere questa nuova veste almeno per un po', magari mi abituo.
In fondo amo i colori, il grigio ed il nero non mi appartengono.
Ad ogni modo, mentre smanettavo sul pc, mi si è avvicinato il Fatalista con aria minacciosa:
"Che stai a fa'?"
"Provo a cambiare la forma del blog, vado per tentativi..."
"Sei un'incosciente! Invece di giocare con i tuoi amici immaginari perché non ti vai a fare un'oretta di sonno approfittando del riposino della bambolotta?!"
Ecco, appunto. Perché non sono capace di dormire a comando. Che gli rispondo a fare a uno che c'ha i superpoteri?!
Piuttosto sto pensando di andare a messa. E' da tanto che non riesco ad andarci! Potrei mollare la bambolotta al Fatalista appena rientra dal salvare vite umane (così dice quando esce per lavoro... il megalomane!), rintracciare nonnamanager per avere un po' di compagnia (ché mi vergogno ad entrare in chiesa dopo mesi, mia madre mi proteggerà dall'ira divina...) e ricavarmi il tempo per ringraziare.
In effetti ho tanto da ringraziare...sempre perché non si sa mai!