Tickers mammole.it
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giovedì 16 novembre 2017

Tutta in salita

Lunedì ho fatto tutti i controlli preliminari per sottopormi alla prima chemio il giorno dopo, martedì.
Ne ho approfittato per fare un po' di conoscenza: medici, infermieri, pazienti...è un reparto speciale dove tutti sono accoglienti, sorridenti e scherzosi. L'ironia non può mai mancare in certe situazioni ed io mi ci sono trovata alla perfezione.
Mi hanno preso in estrema simpatia, mi coccolano molto forse anche perché sono tra le più giovani...e poi devo ammettere che sto sempre a fare battute e scherzi, quindi li faccio spesso morir dal ridere. 
Lunedì pomeriggio ho telefonato per chiedere l'esito dei miei esami:
"Fortunata tutto bene! Ci vediamo domani mattina alle otto, però porta il pigiama che ti mandiamo prima in sala operatoria a mettere il port. Subito dopo facciamo la terapia"
Ero felicissima al pensiero di iniziare a curarmi, finalmente. La mia euforia non si può spiegare.
Ma per la legge di Murphy...se qualcosa può andare storto è matematico che andrà storto.
Poi c'è la sottoscritta che è capace di elevare ogni legge all'ennesima potenza.
Due ore di sala operatoria: quattro tentativi di port falliti.
Mi hanno spostato in ambulatorio, rassegnati ad inserirmi almeno un picc (non so neanche se si scriva così, mi sono imposta di non andare a cercare nessuna notizia su internet su questione tumore e affini): altri due tentativi falliti.
Ero distrutta ma tenuta in piedi dal pensiero di fare la chemio...comunque dovevo farla, a costo di berla!
Invece no.
Mi hanno lasciato un cateterino provvisorio nel braccio che non è adatto al tipo di chemio che avrei dovuto fare: hanno cambiato il piano in attesa di trovare una soluzione definitiva pensando ad una terapia trisettimanale invece che settimanale; non avendo i medicinali a disposizione li hanno dovuti ordinare...e io sto ancora aspettando. L'infermiera mi ha promesso che oggi mi chiama e spera di farmi iniziare domani.
Sto attaccata al telefono...altro che i tempi dei fidanzatini!...controllo continuamente!
Nello scrivere questo post avrò guardato il cellulare cinquanta volte!!!
Vabbè: si sapeva che la strada sarebbe stata in salita.
Vuol dire che mi tocca rallentare perché con la marcia bassa si sale più agevolmente ;)))

Mai peggio

Mio padre qualche tempo fa mi ha raccontato che la mia nonna materna, sua suocera nonché donna estremamente devota e pia, era solita spesso ripetere nelle sue preghiere la frase "Signore, mai peggio!".
Avevo appena scoperto il tumore e mi sono appigliata a questo pensiero.
Poi è arrivato l'esito della TAC: metastasi scheletriche ed epatiche; duro colpo, il più duro con il senno di poi: ho realizzato che il tumore era già fuori controllo.
Ho iniziato a prepararmi al peggio e questa consapevolezza mi ha permesso di affrontare le notizie successive con un equilibrio mentale che non avrei mai creduto di avere.
Sapevo che ad ogni indagine più precisa avrei potuto trovare di peggio: così è andata.
E' seguita la PET: altre metastasi ossee ed anche al seno sinistro.
Poi risonanza magnetica al cervello: una lesione di quattro millimetri parete occipitale destra.
"Mai peggio"
Direi che fa quantomeno strano pensare di dire al Signore, al Destino, all'alieno o chi per Lui: mai peggio!...e ricevere sprangate di questo tipo ogni santissima volta!!!
Ora: mia nonna non ha sofferto meno di me nella sua vita, anzi. Ha perso dei figli, dei nipoti, il marito giovanissima. Ha vissuto una vita di stenti, di guerre, di duro lavoro nei campi che le hanno deformato le ossa. Cardiopatica è morta troppo presto stroncata dal terzo infarto...
Cosa diamine le frullava per la testa quando continuava imperterrita a pregare "mai peggio!"?
Io ora lo so.
Può sempre andare peggio: basta aprire gli occhi e guardarsi intorno, darsi una svegliata seria.
Incontri sempre chi sta peggio e sei uno stupido se fai finta di niente e continui a sentirti sfigato.
Ringrazia la sorte, stringi i denti e vai avanti.
Non ho un dolore, sono perfettamente in forma, sono ancora in grado di fare di tutto e di più.
Mi sento più forte di un mese fa.
Poteva andarmi peggio, ma non è andata così. Ora almeno so quello che devo fare per guarire: infilare la testa sotto la sabbia non aumenta le possibilità di sopravvivenza.
La vita non è fatta per gli illusi.
La vita è quella che sto vivendo io e mi piace un sacco, ancora di più di prima.
E non è la metastasi al cervello che parla: quella l'ho bruciata con la radio la settimana scorsa!

lunedì 6 novembre 2017

Bellezza

Negli ultimi giorni ho riflettuto molto sulla mia reazione alla notizia del tumore al seno.
E' stato un duro colpo sul momento. Prima la rabbia e poi la disperazione...ma solo il primo giorno...stessa cosa per le lacrime.
Un giorno e niente più. Poi la vita di sempre. Quella vita che prepotente ti richiama al sorriso e alla speranza.
E' piuttosto assurdo se paragonata alla mia reazione alla notizia di essere parte di una coppia infertile...
E me lo ricordo come se fosse ieri, ho stampato in testa ogni particolare: mio marito che lancia lo spermiogramma sul tavolo e dice un sibillino "è colpa mia", io dietro di lui vicino il frigorifero che cerco di capire a cosa si riferisca; le ore successive, i giorni successivi passati nella disperazione più nera, nel pianto continuo; e i mesi a seguire totalmente concentrata solo a trovare il modo di riuscire ad avere un bambino.
Ho smesso di vivere fino al test di gravidanza positivo.
Stavolta ho iniziato a vivere ancor di più da subito.
Oggi ho la certezza che la vita delle mie bambine valesse per me più della mia stessa vita, ancor prima della loro esistenza su questa terra.
E con il tumore sono ancora più mamma ogni giorno che passa.
E sono anche più moglie.
Ricevo più amore e dono più amore.
Guardo la mia famiglia e non posso fare a meno di riempirmi il cuore di Bellezza.

venerdì 27 ottobre 2017

Chi comanda qui?

Dopo la PET, nella quale si raccomandava una RM al cervello, sono stata piuttosto chiara con il Fatalista: basta esami, non ha più senso per me continuare una ricerca spasmodica delle metastasi.
Se ormai sappiamo che questo dannato tumore se n'è andato a spasso, a che mi serve continuare a torturarmi psicologicamente?
Ho messo le mani avanti e il marito non ha fatto una piega.
Sembrava.
La sera è tornato a casa e tra una banalità e l'altra ha dichiarato:
"Ah...vedi che lunedì mattina devi essere nel capoluogo a fare la risonanza. Ho prenotato"
Sono rimasta spiazzata. Molto. Non ho dato una connotazione negativa alla cosa, non posso dire che mi sono arrabbiata...ero proprio spiazzata ed incredula. Ma come?!
Non mi vengono le parole neanche a scriverlo, neanche dopo che sono passati un paio di giorni.
Bah.
Ho chiesto spiegazioni e pare che sia importante escludere lesioni al cervello per stabilire la giusta terapia: una eventualità del genere cambierebbe tutte le carte in tavola.
Ok, me ne faccio una ragione.
Poi c'era stata un'altra discussione: Milano sì, Milano no (pare che la luminare voglia il conforto del parere di un oncologo dell' IEO).
Milano non è all'altro capo del mondo, ma dall'altra parte dell'Italia sì...e io non voglio lasciare le bambine. Sono stata chiara anche in quel caso.
Così (la sera dopo avermi avvertita della risonanza per lunedì) la canaglia se ne esce con un:
"Ah...vedi che martedì vai a Milano. Ho prenotato"
Senza parole.
Non so come comportarmi, davvero! Ma parliamone almeno...avvisami, spiegami...io capisco, non è che ti dico di no a priori. Se è necessario faccio tutto...ma coinvolgimi! Mica mi puoi trattare da scema?!
Poi penso che la cosa non riguarda solo me. Che l'ho visto piangere e star male per la prima volta da quando lo conosco a causa di questa storia e che ora che si sente utile è tornato l'uomo di prima. Un rompiballe, certo, ma sempre adorabile.
Ciò non toglie che quanto prima chiarirò chi è che comanda in questa casa.
Ovviamente io.

In pasticceria

"Ma perché i dinosauri non esistono?"
"Sono esistiti, ma ormai sono estinti"
"Che vuol dire estinti?"
"Vuol dire che sono morti tutti quasi contemporaneamente...forse a causa di un meteorite che ha colpito la terra, che a sua volta ha fatto diventare il clima glaciale...praticamente saranno morti tutti per il freddo...insomma...è un po' complicato da spiegare...e non possiamo neanche essere sicuri che sia andata così. Comunque ora non ci sono più!"
"Mamma, volevo tanto vivere al tempo dei dinosauri!"
"Oh no! Io no di certo, bambolotta!"
"E perché?! Doveva essere bello vivere in mezzo a loro!"
"Tra bestie alte quanto palazzi, molte delle quali carnivore?! Ci avrebbero di certo mangiati!"
"Ma mica tutti erano cattivi, mà?"
"No, non dico questo. Non è questione di cattiveria, è la natura. Poi niente mai è solo buono o cattivo. Neanche le persone sono tutte buone o tutte cattive, te l'ho spiegato spesso..."
"Sì, lo so. E' come la pasticceria"
"Ehm...che c'entra la pasticceria?"
"Essì, mamma! In pasticceria non fanno mica solo i dolcetti buoni che piacciono a me?!"

martedì 24 ottobre 2017

Bellissima

Sabato mattina:
"Bambolotta, vieni qui! Ti va di scegliere un bel taglio di capelli per la mamma? Vediamo qualche immagine sul telefono? Che ne pensi...li facciamo corti corti?"
"Siiiiiiiiiiiiiiiiì! Questo qui, mamma! Questo taglio qui!"
"Perfetto! Vuoi venire con me dalla parrucchiera?"
"Siiiiiiiiiiiiiiiiiiìììììì!"
Ma ad una quattrenne non si può chiedere di essere concentrata per troppo tempo sullo stesso argomento; così, già nel pomeriggio, messa di fronte alla scelta tra parrucchiera con la mamma e passeggiata col papà, ha ovviamente preferito la seconda opzione...
"Bambolotta...allora io vado da sola? E se poi il taglio non viene bene? Non è che una volta tagliati i capelli si possono allungare: non vuoi venire a dire alla parrucchiera come vuoi che li faccia?!"
"Se viene bene, bene; se viene male non ti preoccupare, mamma, tanto tu per me sei bellissima comunque!"
In effetti mi sento bellissima, più che mai.

Ci vediamo

Sono andata a fare una PET venerdì scorso.
Ho incontrato una coetanea che sta inguaiata quanto me... in verità credo che tutti lì fossero nei guai fino al collo come noi. Tralasciando il fatto che ogni esame che si va a fare aggiunge almeno un paio di brutte notizie, c'è di buono che si incontrano persone e storie; e ti accorgi che la vita va così, ti prendi meno sul serio, smetti di sentirti al centro del mondo o dell'attenzione perversa della sfiga!
Non è una questione di malcomunemezzogaudio. E' proprio che la prospettiva cambia...e la filosofia che hai studiato a scuola smette di essere un rebus, ahahahah!
Alla fine di quell'esame interminabile ho salutato la mia nuova amica:
"Allora ci vediamo?!"
"Sì, Fortunata. Ci vediamo..." e con un largo sorriso ha aggiunto "...in questi casi più ci vediamo meglio è!"
So solo il suo nome, non ci siamo scambiate altro a parte le nostre esperienze.
La cercherò fra i visi della gente in attesa di controllo in ospedale.
E lei farà lo stesso.

mercoledì 18 ottobre 2017

Tumore-Fortunata 1:0

Stamattina TAC.
Forse sono compromessi anche fegato e una vertebra cervicale.
La vita mi ha preso a schiaffi stavolta.
Attento a te, tumore stronzetto, da domani è guerra.

lunedì 16 ottobre 2017

Primo giorno di nido

Dopo le notizie ricevute venerdì e sabato scorsi ho iniziato immediatamente a riprogrammare la routine familiare.
Prima di tutto con il Fatalista abbiamo pensato che fosse il caso di iniziare l'inserimento al nido di Sorellina...e darle un minimo di tempo per abituarsi...
Il fatto è che io sono ancora a casa, in ferie (per ora) fino a fine Ottobre dopo aver esaurito la maternità facoltativa; non per mia scelta: purtroppo l'azienda sta vivendo un momento molto negativo e ha messo tutti in cassa integrazione, salvo chi ancora doveva scontare ferie arretrate...e io ne ho per una decina di mesi (assurdo ma vero!!!).
Oggi ho fatto varie analisi del sangue, elettrocardiogramma e visita cardiologica in previsione della TAC di dopodomani. Giovedì ho la visita chirurgica.
Incastrato in questa giostra è partito anche l'inserimento al nido di Sorellina.
Ero in apprensione, consapevole che se non fosse andato tutto liscio avrei potuto fare ben poco...perché già dopodomani dovrò lasciarla lì, volente o nolente.
La mia piccola fiduciosa si è lanciata nelle braccia della maestra, mai vista prima d'oggi. Le ha infilato il nasino nel collo cercando di strapparle un bacetto, come un cucciolo in cerca d'affetto...e si è dimenticata di me! All'istante! Tra i tanti bimbi, i giochi, le canzoni, i libri si è sentita a suo agio.
L'unico neo è che non ha voluto mangiare il suo yogurt perché è abituata ad essere imboccata da me o da mia madre e con tutti gli altri fa sempre storie, incluso il Fatalista.
Insomma alle dieci passate non voleva venir via; poi si è convinta, poi però voleva tornare tra le braccia della maestra.
Sta andando bene, è un grande sollievo: anche la mia seconda cucciola è indipendente come la prima.
Sono tutta orgogliosa...ora vado a mangiarmele di baci...

Metti che

Metti che ti trascini quella che credi essere un ingorgo o una mastite per quattro mesi.
Ecografia, antinfiammatori, antibiotico, spugnature umide. Niente.
E la gineserafica la butta là: "Fortunata, fatti una mammografia di controllo, giusto per scrupolo".
Metti che il radiologo dopo la mammografia e l'eco ti dica che preferisce fare anche l'ago aspirato...
Ok, caro medicuccio, vuoi fare l'ago aspirato? Fai! Tanto lo so che ogni scusa è buona per fregare soldi...comunque il mio è un problema legato all'allattamento, idiota che non sei altro... poi, non contento, prima di darti il referto ti voglia parlare:
"Signora, non so se l'ha capito, ma la situazione per me non è affatto positiva. Le consiglierei di contattare un chirurgo da subito: non aspetti il risultato dell'istologico."
Tu pensi che due son le cose: o stai vivendo un incubo o il tizio che hai davanti è veramente, ma veramente cretino.
Torni a casa, il marito è anche lui incredulo e prende appuntamento per l'indomani con una luminare in campo senologico.
Vi sparate 90 km di curve e rotatorie alle 6.30 del mattino. Pensieri positivi, bel paesaggio, qualche battuta... ma, man mano che la meta si avvicina, aumenta la trepidazione e un senso strisciante di pericolo.
E se la luminare confermasse?! E che ci posso fare? La gineserafica mi ha tranquillizzata, al massimo mi toglieranno un quadrante. Certo ci sarà da fare la terapia (perché chiamarla chemio anche nei pensieri mi disturba parecchio)
La luminare è un tipo tosto, capelli cortissimi, battagliera. Atrocemente diretta.
Visita, ennesima ecografia.
"Ti hanno spiegato bene di cosa si tratta e cosa ti aspetta?"
"No"
"Innanzitutto sappi che non sei in pericolo di vita. E' un tumore, chiamiamo le cose col loro nome da subito, ci sono più formazioni...e hai una infiltrazione nell'ascella. Togliamo tutto il seno e svuotiamo per bene anche l'ascella. Dobbiamo capire se fare una chemio già prima dell'operazione...ma questo lo deciderà il chirurgo. Questo è il numero, potete contattarlo anche subito... non pianga!"
"Piango perché sono incazzata...ho due bambine piccole..."
"E devi guarire; ti aspetta una strada più lunga e tortuosa di altre, ma devi guarire."
"Ma lei deve rendersi conto che io sono venuta convinta di avere un ingorgo mammario!" che dovrei fare secondo lei? ridere?!
"Va bene, allora per oggi piangi. Fino a stasera piangi quanto vuoi. Ma da domani basta! E comunque ora ascolta me" per la serie nonmiinterrompere (l'allattamento protegge solo a lungo termine, anzi, gli ormoni della gravidanza e dell'allattamento favoriscono lo sviluppo di queste forme tumorali), nientedomandeinopportune (no, se ti tolgono il seno è ovvio che non avrai manco il capezzolo), nontidiròcheèunapasseggiata.
Metti che non è un incubo.
E perdi la tua serenità così difficilmente raggiunta.
Perdi ancora una volta l'equilibrio.
Perdi il sonno.
Ma cazzo la fame no. La fame non la perdi manco se ti dicono che hai un tumore. E ti vien da ridere.
Oggi pizza a pranzo!

ps: ho smesso di piangere, ho fatto come ha detto la Luminare.
Ma sono sempre arrabbiata, eh! Con quella fortuna cieca e la sfiga che ci vede benissimo

sabato 20 maggio 2017

Sveglia

Vado a letto con la testa e il cuore pesante: i pensieri sono tanti in questo periodo, forse troppi.
Mi stendo e cerco di acchiappare quel momento in cui tutto gira e perdi finalmente i sensi, senza successo. Per quanto mi impegni a controllare me stessa, qualcosa si arrovella nel cervello scatenando sensazioni, emozioni, ansie, agitazioni; sentimenti che fanno a cazzotti con il sonno.
Cerco il buio interiore, pace, stanchezza: qualsiasi cosa possa aiutarmi nell'addormentamento...niente: mi giro e rigiro per ore.
Guardo sorellina, controllo che stia bene. Sorrido perché lei sorride a qualche angioletto che le passa in sogno.
Mi rincuoro dicendomi che la notte tutto sembra più nero di quel che in realtà è.
Forza, anche una sola ora, anche mezz'ora ti aiuterebbe ad affrontare la giornata che verrà; dormi Fortunata! Cullati un po'... mi muovo pian pianino facendo perno sul fianco: forse funziona...mi sto rilassando...tutto gira...forse ora dormo...
Suona la sveglia.

lunedì 15 maggio 2017

Fuori posto

La bambolotta.
Ricordo che appena nata mi sembrava così assurdamente incredibile averla fra le braccia che avevo il terrore anche di baciarla...non volevo sciuparla; la maneggiavo con timore reverenziale ed interna agitazione. A causa del suo carattere schivo ed indipendente ho continuato a trattenermi, a rispettare i suoi spazi anche mentre cresceva.
Poi è arrivata sorellina e l'esperienza mi ha dato il coraggio di osare, abbracciare, stritolare e sbaciucchiare senza ritegno!!!
Oggi credo di essere una mamma migliore anche per la bambolotta.
Di contro sono una moglie peggiore. Non in termini generali, ma per mio marito di sicuro.
La mia dedizione alle bambine è totale, ho pazienza e forza da vendere; non mi fermano notti insonni, malattie, coliche, dentini, incombenze continue. E non trascuro la casa e neanche lui.
Solo che non posso fare a meno di notare la differenza fra il mio essere madre ed il suo essere padre, il mio essere capofamiglia ed il suo. A nulla vale sapere che i figli dividono, che il primo anno dalla nascita è il più duro per l'equilibrio della coppia, che ognuno fa del suo meglio come può...io mi sento ugualmente frustrata ed esasperata.
Io capisco che quando torna dal lavoro vorrebbe solo mangiare e piazzarsi sul divano davanti alla tv e che la sua pazienza possa scarseggiare persino con le bambine. Giuro che lo capisco. Poi però faccio il paragone con quello che ho fatto, faccio e farò; con e senza lavoro fuori casa.
Sono la prima a svegliarmi la mattina e dopo la poppata delle sei aspetto che lui si prepari e vada via prima di alzarmi: è l'unica oretta che posso dedicare a me, ai miei pensieri, mentre le bambine dormono e lui è dall'altra parte della casa. Solo questo riesco a sottrarre alla famiglia e il più delle volte mi sento una ladra.
Il resto del giorno non mi fermo più, è quasi impossibile che riesca ad alzare le gambe dieci minuti il pomeriggio e sono l'ultima ad andare a dormire.
Il Fatalista se ne accorge? Gli interessa? No.
Sarei dovuta tornare in forma subito dopo il parto, probabilmente era la sola cosa che contava e che non ho fatto, ahahahah!!!
Scherzi a parte...l'unica volta che mi sono sentita così fuori posto nel mio matrimonio è stato quando ho perso il bambino.

giovedì 4 maggio 2017

Ridolina

Ieri ha compiuto cinque mesi e non mi sembra vero: sono volati, accidenti!
Sono molto gelosa dei miei momenti con lei e non ho avuto alcuna voglia di scrivere...poi ho pensato che potrebbero andare persi e allora eccomi qua.
Ricordo che ha iniziato a sorridere appena l'ho portata a casa dall'ospedale, poi non ha più smesso.
Sorellina è proprio una bambina allegra, gioiosa, curiosa e molto coccolona! Non si stancherebbe mai di ricevere baci: porge il viso tondo e chiude gli occhi godendosi anticipatamente ogni singolo bacetto; dopo dieci è sempre lì con la stessa espressione beata, dopo cento baci anche...non sono ancora arrivata a mille ma sono certa che non cambierebbe nulla, ci metto la mano sul fuoco!!!
Ora ride di gusto e soffre anche il solletico, quindi io mi diverto un mondo a stuzzicarla: le faccio facce buffe, versi strani, smorfie, pernacchie, canto canzoncine inventate senza senso; sono tornata bambina anch'io.
Da qualche giorno usa con ottimi risultati entrambe le manine e adora toccarmi il viso: io mi sciolgo a vedere il suo sguardo innamorato e le chiedo "che c'è? che c'è? cosa vuoi da me?" e lei fa dei versetti acuti di gioia, ultrasuoni che colpiscono l'anima e la catturano per sempre.
Non importa la stanchezza, le notti insonni, la tosse, le coliche, i dentini. Io la guardo e me la mangerei; sono felice.
Se ride io non posso fare a meno di ridere con lei! E mi capita anche di notte a guardarla se la sento agitarsi.
La bambolotta ci lascia tutto lo spazio di cui abbiamo bisogno; i capricci sono rari e le passano rapidamente; la controlla, qualche volta mi chiede di potermi aiutare con pannetto, bagnetto, ciuccio, ecc; le fa il verso del maialino perché dice che così Sorellina è felice...ed è vero! Anche se sta piangendo si ferma a guardare la sorella e ride, ride sempre!
Io spero che la sua vita sia piena di risate, così come è iniziata.

lunedì 20 marzo 2017

Festa del papà

Ieri mattina, fra il Fatalista e la primogenita:
"Bambolotta! Vieni a fare la doccia?"
"No!"
"Ti ho detto vieni a fare la doccia!"
"Noooo!!!"
"Come no?! Ubbidisci! Dobbiamo dare una regolata a quei capelli...lascia i giochi!"
"Non mi devi costringere!"
Ad un certo punto il marito perde la pazienza e la prende di forza:
"Papaaaaaà! Mi stai rovinando tutta la vita!!!"

mercoledì 15 marzo 2017

Ho ricordato

Mi cadono i capelli, ma proprio a manciate! Lo so che è il periodo, l'allattamento, la stanchezza...ma nell'ultimo anno, grazie alla gravidanza, mi ero dimenticata di questo fastidioso problema di stagione (come anche di peli superflui e sopracciglia ribelli). Ho ricordato che poco dopo aver partorito la bambolotta, in autunno, mi sono dovuta arrendere a tagliare la chioma. Anche se mi spazzolo e li lego trovo capelli ovunque: nei panni appena lavati, per terra, nel letto, sulle bambine, sui vestiti del marito! E faccio gli stessi assurdi pensieri di sempre, resterò calva nel giro di un mese.
Stavolta resisto...ho fatto tanto per farli crescere e sono così comodi! Posso legarli, non sono più schiava della parrucchiera per aggiustare il taglio e li asciugo mossi se non ho tempo.
Eppure prendo la minipillola al progesterone! Non dovrebbe aiutare? Vabbè basta che l'anticoncezionale faccia il suo effetto...essì...perché dopo tanta fatica per avere le mie preziosissime figlie siamo tornati alle precauzioni da fidanzati, ahahahah!
E mi è tornato il terrore di restare incinta!
Poi con 'ste pilloline il ciclo non viene mai...giusto qualche macchia sporadica. Così ho ricordato la paura e l'ansia, la voglia di fare un test (stavolta per scongiurare il pericolo °o°!). Ma resisto anche a questo.
Prendo in braccio sorellina che piange.
E ricordo quella sensazione già provata con la bambolotta: penso con rammarico che ormai in pancia non ci entrerebbe più. Sta crescendo molto in fretta.
Non resisto. Mi arrendo ad un lieve senso di malinconia.

martedì 14 marzo 2017

Il villino bianco

L'abbiamo presa. Ci siamo accordati sul prezzo ed abbiamo lasciato un acconto. Per tutto il mese di luglio.
Soddisfa le nostre esigenze...almeno è quello che crediamo e speriamo, ma se non proviamo non possiamo esserne certi!
Io sono quella con più dubbi: prendere casa in affitto al mare (dopo l'esperienza del campeggio) mette una certa claustrofobia addosso.
E qui viene il bello: non è propriamente una casa al mare ma più una casa in campagna.
Tre villini bianchi, indipendenti fra loro, distribuiti su di un'unica superficie (niente scale, alleluia!): nel primo abitano i proprietari che durante tutto l'anno lavorano la terra ed i frutteti biologici intorno. Sono una coppia con figli ormai grandi: persone semplici, alla mano; ottima la prima impressione!
Gli altri due villini sono in affitto, quindi avremo sicuramente altri vicini.
Dovrò usare l'auto per andare al mare, ma stiamo parlando di due o tre chilometri al massimo: ne guadagno in tranquillità!
Poi la bambolotta potrà stare fuori quando e quanto vorrà...ha già fatto amicizia con i due cagnolini!!! Poi è tutto recintato! Già la vedo scorrazzare in bicicletta!
Ci sono molti posti letto in più di quello che servono a noi e tanto spazio dentro e fuori.
Si può fare. Noi donne ce la caveremo bene anche senza il Fatalista (che pensa di prendere una sola settimana di ferie a fine luglio)!!!


lunedì 13 marzo 2017

La mia Amore

Qualche giorno fa la bambolotta ha ricevuto un invito a pranzo dalla sua amichetta del cuore per ieri, domenica.
Le due treenni si amano e si odiano, sono maledettamente simili e questo rende il loro rapporto complicato e conflittuale: testarde e prepotenti ma anche capaci di grandi slanci; egoiste eppure generose, egocentriche e fragili.
Si imitano, si copiano...ormai parlano anche nello stesso modo!
Detto questo è ovvio che sarebbe più facile per noi adulti evitare che si frequentino.
Ma è evidente che forse anche io e la mamma di C. siamo simili, pertanto entrambe assecondiamo questo amore/odio.
L'invito è stato accettato. Le raccomandazioni nei giorni precedenti si sono sprecate (la bambolotta in tutta la sua vita è rimasta a pranzo senza di noi forse solo una volta da nonnamanager, per nostra necessità).
Ieri è letteralmente scappata via senza neanche salutarmi, era troppo eccitata per pensare a me!
Io che sono stata tutto il tempo a pensare con stupida malinconia a quanto in fretta stia crescendo!
Non vedevo l'ora di riaverla a casa, l'ho aspettata manco fosse andata in guerra...
Prima uscita, primo ritardo: le bambine non volevano separarsi, così sono rimaste a giocare oltre l'orario pattuito per ben due ore e mezza. Il sonnellino pomeridiano è saltato e mi aspettavo di ritrovarla nervosa e capricciosa.
Invece è tornata felice.
C. piangeva disperata a doverla lasciar andare e lei la consolava: "Non ti preoccupare, ci rivediamo domani mattina a scuola!"
Mi aspettavo racconti infiniti su cosa avessero fatto, perché mia figlia è una gran chiacchierona: dice tutto a tutti! Macché! Neanche cosa ha mangiato ho potuto sapere! Ad ogni domanda la sua risposta perentoria era: "Non si dice!".
Questa giornata è stata tutto un segreto, il suo grande segreto. Ho capito: è giusto, è la sua prima uscita da sola...troppo preziosa da condividere anche con i genitori.
Meglio non insistere: il racconto verrà da solo nei prossimi giorni.
Ad un certo punto mi ha detto:
"Mamma!...oggi si è realizzato un sogno!"
"Davvero?! Quale sogno bambolotta?"
"Quello di vestirmi da Elsa di Frozen!"
"Ma dove? a casa di C.?"
"Noooo! Non per davvero!"
"Ah, forse ho capito...con la fantasia, come ti ho insegnato io?"
"Sì, mamma...grazie della felicità che mi dai!"
Oddio, ora piango...contegno Fortunata, contegno.
"Mamma?...tu sei la mia amore!"
No, non ti posso correggere in questo momento topico.
"Grazie, Amore mio! Anche tu!"

sabato 11 marzo 2017

Finalmente fuori

L'ho scritto che siamo diventati i padrini di battesimo del piccolo Precipitoso? Mi sa di no...che bella emozione è stata sapere di essere scelti e vivere ancora una volta un rito che riesce sempre a commuovermi!
Insomma ora mi sento anche un po'  parente dell'Aspirantemamma :)))
Oggi passeremo insieme una giornata al mare:  il Fatalista ed io stiamo cercando una casetta da affittare per Luglio, nello stesso paese del campeggio che ci ha ospitato negli ultimi tre anni.
In fondo lì abbiamo i nostri amici, saremo in compagnia.
Io sono sveglia dalle cinque, eccitata come una bambina piccola!
Sarà che non esco di casa per più di un'ora da mesi (a parte i tre giorni in ospedale per partorire...) o che quei posti mi sono così familiari che mi mancano molto in inverno, fatto sta che sono proprio contenta e me la godo; sì, oggi me la godo alla faccia del ventaccio che ci porterà via anche i capelli!!!

mercoledì 8 marzo 2017

Secondo bambolotta

La bambolotta è arguta e ci spiazza continuamente con le sue uscite, non solo perché ci sembra troppo piccola per fare certe considerazioni ma anche perché ha una visione del mondo tutta sua...particolare diciamo.
A tal proposito meritano di essere ricordati alcuni episodi accaduti di recente.

Mostra un' attrazione fatale per tutte le mie cose ed i miei cassetti, soprattutto quelli del bagno; qualche tempo fa l'ho beccata a giocare con i miei assorbenti interni...ne aveva già scartati una manciata:
"Che fai con quelli?! Chi ti ha dato il permesso di mettere mani nelle mie cose?!"
"Sto lavorando, mamma!"
"Lavorando?...lavorando a far danni...accidenti...non sai neanche cosa siano ed a cosa servano...!"
"Certo che lo so! servono ad incollare le piastrelle al muro..."
"Cosa?!"
"Così, guarda...." ed impugnandone uno come una penna inizia a seguire le fughe fra le piastrelle.
L'ho rimproverata, le ho ribadito che non deve prendere le mie cose senza permesso...ma so bene che non è stata l'ultima volta che mi capiterà!

Quest'anno per la prima volta è andata a vedere la sfilata dei carri di carnevale alla quale partecipavano anche le cuginette. L'ha accompagnata il papà, io sono rimasta a casa con la piccola: faceva troppo freddo per portarla in giro. Ho fantasticato tutto il tempo sul suo faccino sorpreso nel vedere le maschere, i balli, i coriandoli, l'allegria, la folla, il trambusto...sarebbe stato tutto nuovo per lei. Ho chiesto al Fatalista di farle dei video. Quando si è ritirata a casa aveva le guanciotte rosse ed era agitatissima:
"Racconta, ammamma! Cosa hai visto di bello?" le ho chiesto curiosa
Con estremo entusiasmo ha risposto: "Le cuginette!"
"Ah, sì?! E poi? Cosa c'era di bello? Raccontami..."
"Le cuginette ho detto!" ha risposto lei un po' piccata.
"Ho capito che hai incontrato le cuginette...ma non c'era nient'altro di bello? I carri li hai visti?"
"Sì c'erano i camion...di bello c'erano le cuginette".
In effetti dai video ho capito che nella ressa ha individuato le cugine che sfilavano in maschera, ha mollato il Fatalista, si è buttata nella mischia per raggiungerne la più grande, darle la mano e non mollarla più. Era l'unica a sfilare e ballare in giubbotto e cappuccio, impunemente imbucata ad una festa non sua. Il padre ha faticato non poco per non perderla di vista e, soprattutto, per riportarla a casa!
Prima di uscire aveva mangiato un panzerotto fritto gentilmente offertole dal padre. Preoccupata per le dimensioni enormi della prelibatezza le ho chiesto:
"Bambolotta pensi di mangiarlo tutto? Lo mangi per intero?"
Mi ha guardato come se fossi scema...e tirando un morso enorme mi ha risposto:
"Ma no, mamma, non lo mangio intero! Lo faccio a pezzi con i denti...guarda, così!"

Qualche giorno fa era sul water in una delle sue interminabili sedute:
"Mammaaaaaa!"
"Che c'è?"
"Guarda! E' finita la carta igienica..." mi dice sconsolata.
"Aspetta che ti prendo un altro rotolo"
"Mi dispiace molto"
"Cosa?"
"Che è finita la carta igienica..."
"Non è finita, ti prendo l'altro rotolo"
"Lo so ma questa mi piaceva"
"Ma sono uguali...questo rotolo è identico a quell'altro!"
"Sì!... ma quello era il mio preferito!"

Durante un bagnetto di sorellina le ho chiesto di aiutarmi.
"Bambolotta, fai togliere le manine dalla bocca alla sorellina...pensaci tu"
"Togli le mani dalla bocca! Quante volte ti devo dire che così ti vengono le emorroidi?"
"Ma non è vero che le vengono le emorroridi! Quelle verranno a te se continui a stare troppo sul water!"
"Vabbè però le possono venire le bolle..."
"Ecco, sì, le bolle sì."

Una sera, mentre spiegavo al Fatalista che secondo me non era corretto il modo in cui metteva le gocce nel naso alla bambolotta raffreddata, appena lui si è voltato lei mi ha sussurrato all'orecchio:
"Mamma...questo non capisce niente!"
Perché se c'è una cosa chiara nella sua testolina è che nelle discussioni fra moglie e marito io ho sempre ragione! Se ci sente parlare animatamente lo dichiara da subito così da interromperci sul nascere:
"Papà, mamma ha sempre ragione!" Accompagnando la frase con un gesto eloquente della mano che taglia la testa al toro.

Stamattina, per la festa della donna, il Fatalista le ha portato un gustosissimo cornetto al cioccolato per colazione. Ha fatto gli auguri alle sue donne poi si è diretto verso la porta per andare al lavoro:
"Papà?!"
"Sì, che c'è?"
"Poi quando torni mi devi portare i fiori..."
Il Fatalista è tornato con un mazzetto di mimose tutto per lei, tra poco lo tornerà dall'asilo e lo vedrà sul suo comodino.

Raccomandazioni

Figlie mie...
Siate libere, autonome, indipendenti e rispettate; e potrete anche essere amate.
Imparate a star bene sole con voi stesse prime di cercare la compagnia.
Nel dubbio scegliete la via impervia e ricordate che le scorciatoie vi portano dritto nella bocca del lupo (non vorrete mica essere sprovvedute come Cappuccetto Rosso?!).
Non dimenticate l'amore che provate ora per la natura e gli animali; conservatelo gelosamente!
Abbiate passioni e l'ambizione di realizzarle...mantenendo i piedi ben saldi in terra e la testa sulle spalle.
Rifugiatevi nei sogni quando la realtà è troppo dura e crudele senza perdere la concretezza: i sogni non devono essere una via di fuga (sono un sollievo momentaneo, quello che basta a riprendere le forze), ma la realtà va affrontata.
Amate, amate e ancora amate: persone, luoghi, odori, ricordi.
Lasciate andare i rami secchi della vostra esistenza, senza rimorsi per non aver rimpianti: se non si chiude un capitolo triste e scomodo della vostra vita potreste perdere molti, troppi treni!
E continuate a sorridere. Sempre.
Buona festa della donna,

la vostra mamma

martedì 7 marzo 2017

A salvare il mondo...

In questi ultimi tempi di latitanza sono stata a salvare il mondo.
Con impegno e dedizione, con la testa, il cuore e i fatti...con la stupida presunzione che mi contraddistingue.
Ho risposto prontamente all'SOS; poi il mondo ha deciso che non voleva essere più salvato.
Pace.
Ora si torna alla solita routine.
Un dubbio rimane: quando (e se) arriverà una nuova chiamata che si fa?
Razionalmente so che chi vuole salvarsi si salva da solo senza alcun bisogno di supereroi, ma probabilmente mi farò coinvolgere di nuovo lo stesso.
Nel frattempo mi abituo ad una nuova condizione: quella in cui non potrò mai più credere che il mondo non abbia bisogno di essere salvato, (nonostante vacue dichiarazioni di felicità, serenità...che fioccavano fintamente anche prima dello scoppio della bomba atomica) ma non me ne curo con quel poco di ipocrisia di cui riesco a usufruire...che non mi riesce bene...infatti per lo più cerco di ignorare la realtà.
E ci sto male: tutti hanno diritto ad essere felici.
Le persone che amo ancor di più.