Tickers mammole.it
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giovedì 31 luglio 2014

Famiglia Ninja

La famiglia Ninja viene dalla zona in cui io sono nata. Sarà per questo che ci intendiamo a meraviglia...o sarà perché sono persone splendide a prescindere.
Siamo vicini di ombrellone, trascorriamo le vacanze nello stesso villaggio e abbiamo scoperto che abbiamo diverse esperienze di vita in comune.
Mamma Ninja fa l'insegnante, è buona e paziente, dolce e amorevole con tutti. Papà Ninja fa l'autista di autobus cittadini, è simpatico e socievole, ispira fiducia al punto che la bambolotta gli vola in braccio spesso e volentieri. Figlio Ninja è un adolescente tranquillo, roba da non credere! Niente grilli per la testa, sballi ormonali, pretese o tragedie. È un ragazzo talmente normale che non si può non rimanere sconvolti! Protettivo con la piccola Ninja, non la perde d'occhio un secondo e accontenta ogni sua richiesta, seppur a malincuore (quando è a suo discapito).
La piccola Ninja è una quattrenne sempre in movimento, con la chiacchiera pronta, testarda e buffa. Ha imparato a leggere e scrivere da sola, ma non segue un ordine preciso, le sue parole le scrive come le va, un po' sopra un po' sotto, un po' da destra un po' da sinistra...e così vive la vita, la piega a suo piacimento.
Il Fatalista ed io guardiamo la piccola Ninja e ci sembra di vedere come sarà la nostra bambolotta fra qualche anno, perché caratterialmente sembrano gemelle. Anche mamma Ninja lo dice...e se lo dice lei ci si può credere!
Abbiamo trovato degli amici e ripartire domani ci rende tristi, poiché sappiamo che rivederci non sarà facile...
Ma la famiglia Ninja conosce mosse sconosciute ai più, quest'avventura non finisce qui!

mercoledì 30 luglio 2014

Latitanza

Latito perché manca poco alla fine della vacanza ed il mio umore è sotto i piedi.
Sarà che mi stanno arrivando le rosse, sarà la solita stanchezza delle poche ore di sonno, sarà il tempo che sta cambiando...
Ho gli incubi sul rientro al lavoro (anche merito di un sms poco simpatico di un superiore che non ha gradito non essere avvertito personalmente della mia partenza per le ferie, salvo avere il piano ferie da due mesi disponibile sul server se solo si fosse interessato...)
La vacanza quando hai figli non è propriamente vacanza, certo non ti riposi, ma hai tanto tempo da trascorrere con loro e con tuo marito. Per due settimane ho smesso di incrociare il Fatalista sull'uscio di casa: io esco lui rientra, io rientro e lui esce! E tra poco ricominciamo.
Rimetteremo le scarpe ai piedi, ci chiuderemo in casa, asciugheremo i capelli col fon, dimenticheremo di raccontarci 'i fatti' perché saremo troppo stanchi.
Guardo gli altri bambini che si trasferiscono al mare per tre mesi come facevo anch'io: nonnomarziano lavorava ma nonnamanager era casalinga e poteva stare con noi e permetterci di godere appieno della chiusura delle scuole.
Io posso ritenermi fortunata di aver fatto ben due settimane di vacanza, e miracolata se riuscirò a prendere un'altra settimana durante la chiusura del nido!
Mia figlia le vacanze che ho fatto io da piccola se le potrà solo sognare!
Vabbe', ora basta!
La medicina ai brutti pensieri ce l'abbiamo bambolotta mia...stringiamoci forte e tutto passerà!

lunedì 28 luglio 2014

48 ore_Seconda parte

... La bambolotta ha tenuto abbracciato Marcolino fino a sera, quando si è addormentata distrutta. Degli amici ci hanno invitato ad uscire con la macchina, ma noi preferivamo non spostare la pestifera dal passeggino, rischiando di svegliarla: abbiamo declinato l'invito e deciso di fare una passeggiata sul solito lungomare. Prima di uscire ho messo il guinzaglio a Marcolino (l'ho legato con un nastrino al passeggino) per essere sicura di non perdere anche lui.
''Ti immagini se ritroviamo Matilde?...'' scherza il Fatalista
''Marito, ti prego, non è divertente...a proposito forse sarebbe meglio se smettessimo di nominarla, così pian piano la bambolotta la dimentichera', sei d'accordo?''
''Sì, ci stavo pensando anche io...chissà Matilde in quali mani è finita, se è apprezzata...''
''Smettila, smettiamo di pensare a questa benedetta Matilde, è solo un pupazzetto!''
''Ma io mi devo togliere lo sfizio di guardare tra le mani di ogni bambino che incontreremo!''
''Fai pure, io sto male solo a ripercorrere la stessa strada!''
Proseguiamo in silenzio, sovrappensiero. Ad un certo punto il Fatalista si blocca, imbambolato e scioccato.
''Fortunata! Guarda in quel passeggino per favore! Non potrebbe essere lei?!''
Dalla cappottina chiusa spuntano due zampette. Incredula mi avvicino e scorgo un lembo del vestitino...è lei! L'ho lavata milioni di volte, conosco ogni cucitura! Faccio il giro del passeggino sperando di vedere il musetto, ma è chiusa, non riesco! La signora che guida il passeggino mi guarda con sospetto, non capisce chi sia la pazza che la sta passando al microscopio...
''Quel peluche l'ha trovato ieri sera in terra, vero?'' le domando a bruciapelo, io che sono così timida che solo qualche mese fa avrei lasciato perdere o al massimo mi sarei nascosta dietro il marito!
''Sì, lo ha trovato mio nipote!''
''È della mia bambina! È il suo pupazzetto speciale per la ninna...sarebbe possibile riaverlo?!''
''Sì...l'ho anche lavato...''
''Grazie, grazie mille davvero!''
Ho riacciuffato Matilde, le ho dato un bacio (sono cretina, lo so)  e me la sono infilata in borsa.
Poi ho abbracciato il Fatalista e baciato anche lui, che imbarazzato ha sentenziato serio:
''Hanno ragione quelli di 'Chi l'ha visto'! Se lo scomparso non si trova nelle prime 48 ore, le probabilità di ritrovarlo sono pressoché nulle...noi ce l' abbiamo fatta in 24!''
L'ho guardato perplessa e felice e siamo scoppiati in una fragorosa risata che ha risvegliato la bambolotta.
''Amore di mamma vuoi vedere una cosa?''
Ho aperto la cerniera della borsa ed ho lasciato che ci infilasse una manina. Quando ha toccato e visto Matilde, l'ha afferrata e con uno scatto se l'è portata al visino felice. Poi ha sentito un odore diverso (Matilde di solito ha il mio profumo, ho l'abitudine di spruzzargliene un pochino prima di lasciare la bambolotta al nido), l'ha allontanata per guardarla, si è assicurata che fosse proprio lei e l'ha riabbracciata.
Così la passeggiata è proseguita con Marcolino a sinistra e Matilde a destra.
Ma la notte il povero Marco è stato cacciato dal letto con un lancio da campionessa e le due femminucce hanno dormito cuore a cuore fino al mattino.
Così si è conclusa questa brutta avventura: la bambolotta è di nuovo felice e noi siamo ancora increduli innanzi alla fortuna che ci è capitata!!!

48 ore_Prima parte

E così abbiamo affrontato il primo giorno senza Matilde. Dopo la notte insonne (prevedibile), man mano che il sole si scaldava io diventavo più ottimista.
Certo, la bambina è capricciosa più del solito, ma è normale...supererà! È indipendente, forse è l'occasione giusta per abbandonare del tutto l'oggetto transizionale.
Ha saltato il riposino mattutino ma si è addormentata distrutta dopo pranzo. Poi si è svegliata, ha cercato Matilde per abbracciarla e stropicciarla come fa anche per mezz'ora dopo ogni risveglio ed è crollata. Singhiozzi inconsolabili, mai vista in quelle condizioni, neanche nei momenti più difficili della sua piccola vita! Ore di disperazione, dico ORE!
Ho ripensato alle parole di Effe, che sarebbe stata la bambolotta a farmi capire come comportarmi. Così è stato, ho guardato mia figlia ed ho capito che si sentiva abbandonata: è troppo piccola per sapere che Matilde non è andata via, non può rendersi conto che è stata lei a perderla, non posso spiegarle che non ho modo di riportargliela.
Ci siamo messi in macchina e ci siamo diretti al primo centro commerciale pregando di trovare una sostituta.  Ha scelto la bambolotta...ha abbracciato una scatola e si è rifiutata di mollarla persino alla cassa. La cassiera e gli altri in fila sono stati cortesi, hanno aspettato che si convincesse e che aprissimo l'involucro per calmarla!
Così la bambolotta ha abbracciato il suo nuovo peluche e non l'ha mollato più!
Il nuovo componente della famiglia è un maschietto, un cagnolino battezzato dal Fatalista con il nome di Marco, per gli amici Marcolino...

domenica 27 luglio 2014

Addio

Ieri sera sono venute le cuginette a trovare la bambolotta: quando le ha viste è impazzita dalla gioia, non le perdeva di vista un attimo e piangeva disperata se si allontanavano! Ovviamente ha tardato ad addormentarsi ma quando è crollata abbiamo mangiato le pizze e poi l'abbiamo lasciata al bungalow con il Fatalista ed il cognato e siamo corse in discoteca per la baby dance...mia sorella ed io ci siamo divertite molto a guardare le piccine ballare (la grande ballava...cuginetta piccola è timida, guardava gli altri impalata, cercando conforto nella mano della sorellina!).
Poi abbiamo deciso di tentare una passeggiata sul lungomare portando con noi la bambolotta e sperando che non si svegliasse. Le ho lasciato Matilde nel passeggino, per farla stare più tranquilla.
In campeggio abbiamo portato il passeggino leggero, non reclinabile completamente, per cui lo trasportiamo al contrario, trascinandolo dietro le spalle su due ruote così la bambolotta sta stesa comodamente...
Fatto sta che la musica dell'ultimo lido era troppo alta e la bambina si è svegliata; sperando che si riaddormentasse ho mantenuto la posizione e quando mi sono fermata mi sono accorta che aveva perso Matilde...ho urlato al Fatalista: CORRIII!!!
Hanno cercato dappertutto, rifatto il percorso quattro volte, di Matilde si sono perse le tracce.
Qualche bambino dietro di noi deve averla presa perché ce l'aveva fino ad un attimo prima che me ne accorgessi...che poi mi devono spiegare che tipo di genitore lascia che il figlio raccolga un peluche da terra...
Sono arrabbiata e terribilmente dispiaciuta, la bambolotta si è addormentata alle due di notte, cercando continuamente la sua orsetta nel lettino.
Maledetto passeggino, maledetta me che l'ho portata e persa, pestifera bambolotta che non l'ha mai lanciata (lancerebbe anche me ma con Matilde non è mai capitato!) e presa dall'euforia per le cuginette l'ha lasciata cadere!
Non so come faremo a farla addormentare da oggi in poi, non so se per mia figlia sia sostituibile, non so se per me sia sostituibile!
Matilde ci ha seguito negli ospedali, ha tranquillizzato mia figlia persino durante le biopsie, mi sostituisce egregiamente quando è al nido...anzi a questo punto mi sostituiva...
Sarebbe stata l'oggetto più prezioso della sua scatola dei ricordi.

sabato 26 luglio 2014

Una settimana

Ho impiegato una settimana a rendermi presentabile per la spiaggia...e non intendo per la prova bikini...mi riferisco ad una cosa molto più importante: la depilazione!
Sono partita sabato scorso per le ferie senza aver avuto un attimo per me stessa: ho pensato faccio tutto !
Seeee!!!
Non avevo calcolato che non avrei avuto un attimo di respiro tra la bambolotta impazzita ed il Fatalista scoordinato!
Un giorno ho trovato il tempo di depilare un' ascella, un giorno l'altra, poi una gamba, poi l'altra; infine ho fatto fuori i peli dell'inguine ed ho dato una sistemata ai piedi.
Sette giorni! Praticamente un amanuense!!! Strappati uno ad uno con l'epilatore elettrico...che è vero che dopo il parto si può affrontare qualsiasi dolore, ma anche no!
E nel frattempo il peso della dissimulazione, perché in spiaggia ci dovevo andare comunque! Ho mantenuto le giuste distanze, ringraziando il padreterno di avermi creata bionda, tenendo il copricostume fino a riva e non senza costante imbarazzo!
Ora mi posso rilassare...anzi no, a breve dovrò ricominciare!

venerdì 25 luglio 2014

Zigzagando

A maggio il Fatalista mi ha regalato una bicicletta in previsione delle ferie in campeggio. Sulla sua ha montato il seggiolino per la bambolotta e con la mia trasportiamo di tutto grazie anche al capiente cestino.
Devo premettere che nonnamanager è stata una mamma apprensiva, non mi permetteva di scendere giù a giocare in bici...me la regalarono, ma per lo più la potevo usare solo nel lungo corridoio di casa.
Per farla breve...mantengo l'equilibrio ma se devo girare sono una frana!
Mi sono esercitata in città con marito e bambina a controllare che non mi sfracellassi contro un'auto, ho passato l'esame del Fatalista ed ora facciamo lunghe passeggiate sul lungomare...
Faccio finta di non vedere gli sguardi preoccupati dei vicini quando barcollo pericolosamente, se devo girare metto i piedi a terra, se devo affrontare discese ripide scendo e me la porto a piedi...idem per i gradini, anche se minuscoli.
Però carico la spesa nel cestino e talvolta riesco anche a guidarla con una busta o borsa appesa al manubrio.
Non sarò un belvedere, ma a modo mio funziono! Diciamo che non ho molto da essere orgogliosa, però io sono contenta lo stesso.
Certo credevo che con la pratica sarei migliorata, non so... forse le cose che vanno imparate da piccoli non si possono più fare da grandi, infatti il Fatalista mi dice ''brava!'' ma la bambolotta se la porta sempre e solo lui!!!

Sabbia

Ho scoperto un nuovo tappeto...morbido eppure solido! Posso affondarci le mani e impastare, impastare; qualche volta trovo dei sassolini che provo a mangiare, ma mamma e papà non si distraggono mai allora riesco a leccare giusto qualche sasso più grande. È buonissimo! Potrei leccare sassi tutto il giorno! Hanno un gusto nuovo che mamma chiama sale. Mi piace il sale, anche l'acqua della piscina grandissima che abbiamo davanti all'ombrellone è salata ed io faccio il bagno con la lingua di fuori, papà dice che sembro un cagnolino!  La zia mi ha regalato tanti giochi perfetti per il mio nuovo tappeto, ma in genere lascio giocare gli altri bimbi perché io ho troppe cose da assaggiare, troppi bagnetti da fare, e due genitori da far impazzire!

giovedì 24 luglio 2014

Debito

Stamattina, appena la bambolotta si è addormentata sotto l'ombrellone, il Fatalista ne ha approfittato per fare un santo bagno solitario a mare.
Dopo diverso tempo (troppo per un solo bagno)  ho visto che tornava accompagnato da una sua amica, nostra compaesana. Neanche il tempo di salutarla e tentare di ricordare chi fosse, se la conoscessi o meno...che lui mi domanda a bruciapelo:
''Come si chiama il dottore...?''
Non so quale velocissimo collegamento abbia fatto il mio cervello aiutato dall'aria cospirativa di un Fatalista stranamente agitato, ad ogni modo ho capito immediatamente che si riferisse al ginecologo della Iui! Insomma gli ho dato la risposta esatta dopo le sue prime cinque parole ed un nano secondo di riflessione.
''Diglielo! Dille anche tu di tentare con l'inseminazione!''
Ecco, mai avrei pensato di ascoltare queste parole uscire dalla bocca del marito! Superato il primo momento di sorpresa, mi sono dedicata a spiegare velocemente alla ragazza, cercando di non attirare l'attenzione dei vicini d'ombrellone, in cosa consistesse il tutto, a chi rivolgersi, cosa fare.
Soprattutto le ho dato il mio appoggio, se ne vorrà approfittare sono disposta anche ad accompagnarla di persona, suggerirle le scorciatoie, insegnarle a conoscere cose del suo corpo che ben pochi 'esperti' del settore sanno.
Alla fine lei ci ha chiesto:
''Ma la bambolotta...?''
''Senza inseminazione non sarebbe qua!'' le ha risposto il Fatalista mostrandogliela orgoglioso!
Siamo rientrati dal mare baldanzosi, felici di sapere che la nostra esperienza potrà essere d'aiuto a qualcun altro, come lo è stata per noi quella di Lui e Lei.
Il Fatalista ha canticchiato tutto il tempo, pur essendo consapevole di quanto è stonato!
Credo che si senta più leggero oggi al pensiero di aver ''forzato la natura'', ha trovato il suo senso alla nostra esperienza... ed ha la possibilità di ripagare il suo debito alla fortuna.
Lo amo perché stamattina ha trovato il coraggio di domandare qualcosa di terribilmente personale alla sua amica.
Lo amo perché le ha confessato cose che un uomo non confesserebbe mai.
Lo amo perché l'ha trascinata da me...che se ho convinto lui, posso convincere chiunque a non aver paura di essere felice!
Lo amo perché aiuta gli altri non solo per mestiere.
Lo amo, lo so...ma certi giorni lo amo più di altri!

mercoledì 23 luglio 2014

Guinzaglio

La bambolotta ha sempre adorato il Fatalista, aspetta che rientri dal lavoro con un'ansia tale da esplodere in gridolini di gioia già al rumore della porta dell'ascensore!
Quando c'è lui non esiste nessun altro, neanche le cuginette che pure sono la sua passione! E guai se rientra e prova a fare qualcosa di diverso dal prenderla immediatamente in braccio...lei scoppia a piangere e richiama la sua attenzione implorante!
Tutti i bambini amano i papà, ma il legame che il Fatalista ha creato con nostra figlia è davvero paragonabile a quello di una madre.
Fino a qualche settimana fa ero avvantaggiata dall'allattamento al seno, ma ora non più...
Da quando sono tornata al lavoro, il marito ha più tempo libero e pazienza da dedicare alla bambina, in più io contribuisco involontariamente ad alimentare il mito del padre (così dice nonnamanager, perché le parlo sempre di lui) con il risultato che in questi ultimi giorni è una tragicomica!
Non lo molla un attimo!
Appena sveglia: papà
Al mare: papà
In piscina: papà
In bicicletta: papà
La doccia: papà
Il Fatalista il primo giorno è impazzito di gioia.
Il secondo giorno gonfiava il petto come un galletto, orgoglioso come non mai.
Il terzo giorno si vantava.
Oggi è esasperato. Non può andare in bagno che la bambolotta lo chiama di continuo, o lasciarla nel carrello della spesa, o allontanarsi dal suo sguardo impunemente.
Io lo consolo dicendogli che è una fase, ma lo vedo molto provato...il guinzaglio si è accorciato troppo!

martedì 22 luglio 2014

Dubbi

In auto, direzione centro commerciale per rifornimento urgente frigo.
Dalle spalle mi giunge una vocina:
''Mamma? Mamma?''
Senza voltarmi:
''Che c'è amore mio? Stiamo per arrivare...''
''Mammaaa?''
Finalmente mi volto, la bambolotta mi sorride e...
SMACK SMACK SMACK
Voleva mandarmi i baci!!!
Ho fatto un capolavoro di figlia! Sarò la sua schiava a vita!
...Che ne sia consapevole?!

Voltafrittate

Il Fatalista è molto oculato nelle spese, fa attenzione allo spreco e sentenzia spesso:
''Fortunata, tu mi mandi in fallimento, anzi...siamo già falliti!''
Ma ha un punto debole.
Adora il sapone! Consuma quantità industriali di shampoo, dentifricio, doccia schiuma...ma non disdegna anche la carta igienica!
Ieri sera:
''Fortunata faccio io i piatti stasera...''
''Ok, marito: mi sento proprio stanca!''
Quattro piatti, due forchette, due coltelli, una padella con coperchio ed una pentola...ah, dimenticavo i due bicchieri!
Distrattamente noto che dopo il lavaggio dei piatti, versa di nuovo il detersivo sulla spugna.
Meglio tenerlo d' occhio, conoscendo la sua passione smodata per le bolle...
Lava le posate, giu altro detersivo.
Tocca ai bicchieri, ancora altro detersivo...
''Fatalista, si può sapere che combini? Quanto sapone consumi?!''
''Se finisce mica è colpa mia! Vedi la spugna? Non c'è più schiuma!''
''È uno spreco inutile, un danno per l'ambiente ed il portafogli! Di questo passo andremo in fallimento entro la fine della vacanza''
''Tanto siamo già falliti!''

lunedì 21 luglio 2014

Buco nero

Mi sento impedita: anche solo scrivere un commento è un'impresa impossibile con il telefono, figuriamoci se hai miliardi di cose da dire e raccontare! Ho l'impulso frequente di postare i momenti salienti della giornata, i progressi della bambolotta che ha compiuto un anno e dal giorno successivo ha cominciato a strabiliarmi con continue novità! Invece ho i tempi di una lumaca ed una connessione inaffidabile! Quindi devo tagliare corto ed accontentarmi di narrare l'essenziale.
Dopo il primo giorno in cui il Fatalista ed io volevamo scappare e tornarcene a casa, oggi abbiamo fatto piccole grandi conquiste, con pazienza e buon senso...incredibile sotto diversi punti di vista, dalla propensione del marito al compromesso alla mia inaspettata flessibilità. Dovrei aprire un capitolo a parte, ma finirei il post alla fine della vacanza! La bambolotta ne ha beneficiato e stamattina ci ha lasciato a bocca aperta addormendosi in spiaggia per oltre un'ora, nonostante la musica, il caos e gli schiamazzi degli altri bimbi!
Ci siamo rassegnati ad adattarci ai suoi ritmi ed i suoi tempi, facciamo il mare e basta, non ci è possibile neanche guardare lo spettacolino serale dell'animazione perché se lei si sveglia, perde del tutto il sonno...e tiene sveglio l'intero villaggio!
Ci sono state tensioni fra me ed il Fatalista perché gestire il problema della bambolotta lontano da casa e senza comodità non è facile...comunque stamattina dopo diversi giorni e tre clisteri consecutivi, ha finalmente fatto cacca e la paura che si bloccasse del tutto si è momentaneamente allontanata: ci siamo rilassati tutti e tre ed il nostro umore è migliorato in fretta!
L'ansia non ti fa vivere, questa è la verità. La preoccupazione ingurgita tutto ciò che di bello e positivo hai intorno, come un enorme buco nero. 
Non mi devo far fregare: queste sono le nostre vacanze, i problemi devono essere chiusi e buttati via con il pannetto.

domenica 20 luglio 2014

Prima notte

Se fossi qui in vacanza sola, senza marito nè figlia, rimarrei in questo letto a poltrire tutto il giorno. Sveglia, perché l'ozio va assaporato con coscienza, ti deve venire a noia per smettere di rimpiangerlo!
Siamo arrivati al villaggio ieri nel pomeriggio, il tempo di sistemarci e si è fatta sera. La bambolotta era reduce da una notte insonne a causa dell'adrenalina accumulata per la sua festa di compleanno e pensavo che si sarebbe addormentata presto: macchè!
Sembrava una scheggia impazzita, non riuscivo a farle capire che non saremmo tornati a casa a e che non avrebbe dormito nel suo lettino! Per un momento ho disperato di farcela: ero distrutta, la mia pazienza è stata messa a dura prova, con l'apprensione di infastidire tutto il vicinato grazie alle gradevoli urla di mia figlia! Comunque siamo sopravvissuti alla prima notte di vacanza, ma oggi sperimenteremo il mare...

sabato 19 luglio 2014

Gas

Un tempo riempivo una minivaligia e partivo.
In viaggio di nozze, a dicembre inoltrato, tra l'Africa e l'Italia, tra l'estate e l'inverno e doppio cambio (invernale ed estivo), abbiamo viaggiato con due trolley (uno a testa per il Fatalista e me) che non abbiamo dovuto neanche imbarcare in aereo.
Stamattina sono qui, davanti al pc che prendo tempo (e ne perdo).
Muovermi fra le infinità di buste e cianfrusaglie che affollano il corridoio prima della partenza mi mette terribilmente a disagio. E devo ancora preparare i bagagli veri, quelli con i vestiti, le scarpe, i costumi, ecc...
I bambini sono espansivi come il gas: occupano tutto lo spazio a loro disposizione...e anche più!

Festa e bilanci

E così è finita la festa per il primo compleanno della bambolotta.
Lei era bellissima!
Il Fatalista era splendido!
Gli invitati erano chiccosissimi!
Le amichette e le cuginette favolose!
L'unica che sembrava un'imbucata era la sottoscritta, che non ha fatto in tempo a cambiarsi e truccarsi.
Però mi ero lavata...

giovedì 17 luglio 2014

Il cliente ha sempre ragione...

Due giorni fa:
"Signorina, siamo venuti per confermare il buffet per venerdì sera: tutto come pattuito, magari aggiunga un rustico. In più vorremmo anche la torta."
"Va bene signora: il tema?"
"Quale tema?"
"Della festa"
"Non abbiamo un tema: è solo un primo compleanno!"
"Ma sulla torta cosa volete disegnare?!"
"Ah! Non lo so faccia lei...fate voi, qualcosa che sia adatto al primo compleanno di una bambina"
"Ci deve dire lei!"
"A lei piace Peppa Pig, le piacciono i Barbapapà..."
"Ma non è roba adatta per una bambina di un anno! Mica guarda i cartoni?!"
"Ai cartoni non è molto interessata, ma adora le sigle...comunque riconosce i personaggi e li indica se sono disegnati sui suoi giochi..."
"No, no...si faccia un giro, si faccia venire un'idea e poi me la comunichi. Ce lo può dire anche il giorno prima"
"Ok...tanto devo scegliere piatti, tovaglioli, ecc...qualcosa mi verrà in mente. Tornerò fra poco."
"Arrivederci"
"Arrivederci"
.......................
Il Fatalista mi riaccompagna dalla signorina al termine degli acquisti degli addobbi:
"Scendi tu, vai da sola tanto è un attimo, il tempo che le comunichi cosa vogliamo sulla torta: io ti aspetto in macchina"
"Salve, signorina: abbiamo deciso per Winnie the Pooh..."
"Ah!...cioè...e poi? Qualche altra idea?"
"Perché Winnie non va bene?"
"E' che non si porta più, è passato di moda, sono secoli che non usiamo quel tema!"
"Capisco...facciamo Titti?"
"Mmmmm....vuole vedere qualche foto di torte?"
"...sì...facciamo in fretta però..."
"Vede come è bella questa con topolina? Secondo me è perfetta per sua figlia!"
Ma perché la conosci?! Che ne sai? E soprattutto perché mi hai fatto perdere un pomeriggio per questa sciocchezza?!
"Perfetta, grazie! Ci vediamo venerdì!"
.....................
"Fortunata hai risolto?"
"Diciamo di sì: avremo una torta con topolina"
"Ma non avevamo detto Winnie the Pooh?!"
"E' una storia lunga...lascia perdere..."

Il tempismo dei virus

Ieri è stato il compleanno della bambolotta: a parte questo, una giornata da incubo.
Dall'ora di colazione avevo una strana nausea che mi ha accompagnato per tutto l'orario di lavoro.
Ho resistito stoicamente fino al rientro a casa, quando ho visto in tavola il piatto di pasta e zucchine e sono corsa in bagno a vomitare.
Al nido sono tutti malati e la mia pestifera si è portata a casa qualche virus gastrointestinale: lei è  inappetente ed ha avuto la diarrea (che per noi, tradotto in soldoni, vuol dire che ha fatto cacca da sola una volta al giorno per due giorni di seguito; quindi niente lavaggi intestinali...W il virus!!!); io non potevo alzare la testa dal cuscino che rimettevo l'anima, anche perché nello stomaco non avevo nulla!
Vista la ricorrenza, come era prevedibile, abbiamo avuto un viavai di parenti desiderosi di fare gli auguri alla bambolotta.
Bramavo il rientro del marito dal lavoro come un'assetata brama un oasi nel deserto.
Quando è tornato a casa l'ho guardato ed ho capito che le mie speranze si stavano infrangendo: era stato colpito anche lui dal virus malefico! Niente vomito, solo mal di pancia...ma gli uomini, si sa, reagiscono peggio delle donne ai malanni! Come se non bastasse, nonnamanager stava facendo da babysitter alla cuginetta grande, ma avendo un impegno improrogabile con l'ortopedico che la segue, la cuginetta grande è stata mollata a casa mia nell'anarchia sovrana.
Buscopan per il Fatalista, Plasil per me e con l'aiuto della divina provvidenza alle 20.30 eravamo sotto le coperte... no, non è un modo dire: abbiamo ritirato fuori le coperte...stavamo proprio messi male, giuro!
Fortuna che i festeggiamenti erano stati organizzati per domani!
Speriamo di rimetterci in sesto nel frattempo!

martedì 15 luglio 2014

Il momento

A quest'ora un anno fa iniziavo a sentire le doglie. Giusto qualche doloretto fastidioso, tanto da non pensare che fosse arrivato il momento.
Solo verso le quattro di notte mi sarei arresa all'evidenza.
Perché non volevo partorire...e non per paura; vivevo nella mia bolla di sapone con una bambolotta nella pancia e stavo bene così. Non avevo fretta, solo la curiosità di conoscerla, di vedere il suo visetto.
Non sapevo che non avrei conosciuto solo mia figlia, ma anche una nuova me.
Il parto è stato uno spartiacque fra la mia vita di prima e la mia vita di oggi.
La verità è che in quest'anno non solo sono diventata madre, ma sono diventata donna.

lunedì 14 luglio 2014

Il morso contagioso

La bambolotta mette tutto in bocca: è normale, è l'età, è il modo che utilizza per scoprire il mondo che la circonda. Ok.
Però la bambolotta ha anche delle zanne da vampiretta, un molare già completamente cresciuto ed altri tre in procinto di spuntare...quasi contemporaneamente, per la sua e mia disperazione!
Questo particolare, unito alla consapevolezza di ciò che si può portare alla bocca e ciò che non si deve assolutamente assaggiare ci porta allo scontro diretto quotidiano. Perché mia figlia mi sfida: si assicura che la stia guardando, porta l'oggetto alla bocca lentamente, continuando a fissarmi mentre mi irrigidisco, e quando scatta il mio "no! non ti azzardare che te lo tolgo, lo sai che quello non lo devi mettere in bocca!" lei ride e scappa gattonando velocemente e pericolosamente con una mano occupata dal corpo del reato.
La scenetta si ripete un paio di volte, finché mantengo la mia promessa e le tolgo il tesoro di mano.
Lei mi urla parole incomprensibili (ma perfettamente intuibili... giuro!), afferra qualche altra cosa proibita e ricomincia peggio di prima.
Quello che più mi dà ansia è il benedetto tappeto componibile, che lei adora scomporre. Ha una consistenza gommosa che l'attira, soprattutto per il fastidio ai denti. Solo che ho timore che riesca a strapparne dei pezzi e che corra il rischio di soffocare.
Così, oggi pomeriggio, come tutti i pomeriggi, è iniziato il braccio di ferro fra una mamma stanca e nervosa e la sua bimba determinata e testarda.
Non sono stata al gioco per molto: l'ho rimproverata la prima volta, l'ho guardata storta la seconda, poi mi sono seduta sul divano, abbastanza vicino a lei facendole pesare il mio sguardo da controllore, ed al primo accenno di morsi al triangolino della "A" del tappeto le ho tolto l'affare di mano.
Mi ha guardato severa, ha gattonato fino al divano, ha tentato di sollevarsi in piedi attaccandosi alle mie gambe e...proprio mentre pensavo che volesse recuperare quanto le avevo sottratto, mi ha morso!
Sorpresa in un modo indescrivibile, le ho sollevato il viso e le ho detto:
"Non si fa! Non si morde la mamma...non si morde nessuno! Stai facendo la monella, sono proprio arrabbiata!"
Così mi sono beccata il secondo morso, sulla gamba come il primo, ma ben assestato stavolta!
Non so che sguardo mi è venuto fuori sinceramente, però si è messa a piangere e dopo un po' l'ho presa per consolarla.
Sono rimasta spiazzata, l'ho raccontato a nonnamanager quando è venuta a trovarci ed anche lei non si spiegava il comportamento aggressivo della bambolotta:
"Sarà stato un riflesso dovuto al fastidio dei denti..."
"No, mamma! Ti assicuro che mi ha morsa con l'intenzione di farlo!"
"Ma dai! Tu esageri!"
Evabbè, facciamo che hai ragione tu, il che mi tranquillizza pure!
Quando è rientrato il Fatalista dal lavoro, mentre mi aggiornava sulla giornata trascorsa, mi ha detto:
"Ah! Stavo dimenticandomi: la maestra mi ha detto che Roberta ha morso la bambolotta ad una mano oggi, se trovi dei segni è per quello"
"Povera! e lei come ha reagito?!"
"No, non ha reagito: si è messa a piangere, era inconsolabile"
Roberta è una sua compagna di nido più grande e terribilissima: il giorno che l'ho conosciuta aveva un occhio nero e la sua fama l'aveva preceduta.
Deve essere una baby licantropa perché i suoi morsi sono contagiosi.

domenica 13 luglio 2014

Un compleanno speciale

La madrina di battesimo della bambolotta è una carissima amica di famiglia del Fatalista: ha praticamente visto crescere lui ed i suoi fratelli.
ZiaB è nubile, ha perso sua madre diversi anni fa, fa l'assistente sociale e vive con suo padre (zioO) nel capoluogo, non molto distante dal nostro paese. Ha anche una figlia, Ella, che ormai vive con il suo fidanzato.
ZiaB ha conosciuto Ella quando era solo un'adolescente con una situazione familiare pesante, troppo pesante per una ragazzina, per quanto forte e volitiva possa essere.
L'ha accolta in casa e negli anni è diventata sua madre, mentre ZioO le ha fatto da padre; Ella è diventata una donna adulta e le ha chiesto di essere adottata ufficialmente.
Finalmente sono madre e figlia anche sulla carta.
ZiaB è una persona speciale, dal cuore d'oro e molto affettuosa. Ma ha tanta ruggine nel cervello da far invidia al Fatalista!
Fa la spesa, riempie il freezer e poi dimentica cosa ha comprato: così è costretta a buttare quantitativi industriali di cibo! Non ricorda assolutamente date, compleanni e ricorrenze: ti chiama fino a due o tre giorni prima dell'evento dicendoti "poi ci sentiamo per gli auguri" ed è matematico che il giorno della festa le passi di mente. Fa le cose con i suoi tempi, che si dilatano a causa delle continue dimenticanze. Ha perso soldi e crociera perché si è presentata all'imbarco con la carta d'identità di zioO scaduta... insomma è un caso patologico!
Così l'altro ieri mattina, mentre ero nel pieno di una riunione di lavoro, tentava insistentemente di telefonarmi; ho armeggiato sotto il tavolo per mandarle un sms e ricordarle che non sono più in maternità da tre mesi e che ci saremmo sentite nel pomeriggio.
Aveva organizzato una festa di compleanno per suo padre, ma, visto la tempistica, credo che si fosse dimenticata di avvertire per tempo gli invitati: ecco perché a sorpresa, ieri verso l'ora di pranzo, ci siamo messi in macchina per raggiungere l'allegra comitiva in festa, dopo aver fatto i salti mortali per incastrare tutti gli impegni e le incombenze già in programma... ma non potevamo mancare, i compleanni di zioO sono troppo speciali.
L'allegro signore in questione, un uomo d'altri tempi che racconta storie di un mondo che ormai esiste solo nei libri, ha compiuto 94 anni.
Ha mangiato una decina di portate con gusto, ma sempre preoccupandosi che noi altri mangiassimo abbastanza. Ha giocato con la bambolotta chiamandola bersagliera, come è sua abitudine (mi devo ricordare di chiedergli perché la chiama così! comunque, anche se non so perché, mi sembra che le calzi a pennello!). Ha scartato i regali con gusto, ed ha voluto indossare una tuta ricevuta per l'occasione.
Di questa giornata ho impresso nella mente due momenti in particolare:
- la sensazione d'altri tempi che ho provato quando nel salutare zioO gli ho detto di star comodo, che non c'era bisogno d'alzarsi...perché è un gentiluomo e anche se non cammina più molto, a certi gesti di cortesia non rinuncia.
- la prima scenata: quando è arrivato il momento di salutare l'allegra compagnia, mi sono trattenuta nell'abbraccio da matrona di ziaB, mentre la bambolotta era con il Fatalista. Improvvisamente ho sentito le sue urla disperate ed ho intravisto le sue braccine tese verso di me. Inizialmente non ho capito cosa fosse accaduto, solo qualche attimo dopo ho realizzato che fosse preda di un attacco di gelosia!

La bambolotta vuol tirare le orecchie a Roger...







venerdì 11 luglio 2014

Guarda ed impara

Ieri sera c'è stata la festa della nipotina grande, anche se il suo compleanno è stato qualche giorno fa.
Cinque anni. Cinque.
Io stento a crederci che siano trascorsi così in fretta!
Ricordo tutto di quel giorno magico, forse ho impressi nella mente più dettagli della sua nascita che di quella della bambolotta (quando sei in travaglio il tempo scorre in maniera confusa e la stanchezza fa il resto).
E' stato il giorno in cui sono diventata zia, in cui mia sorella ha smesso di essere la mia peggior nemica per diventare colei che mi aveva fatto il dono più grande che avessi mai ricevuto: una nipotina, un batuffolo rosa minuscolo da cui non mi sarei voluta staccare un attimo!
Non ero ancora sposata, eppure quella bambina mi sembrava un po' anche mia!
Quando è nata la seconda nipotina, il Fatalista ed io eravamo in viaggio di nozze: avevamo rimandato la partenza di una settimana, perché mia sorella era già oltre il termine il giorno del mio matrimonio ed eravamo certi che sarebbe nata prima...invece quella monella non ne voleva sapere, così mi sono persa i momenti cruciali della sua venuta al mondo.
Sono due bambine adorabili, diverse l'una dall'altra come lo siamo state mia sorella ed io.
La bambolotta è innamorata di entrambe, sono le due persone che le danno più gioia nell'universo e lo manifesta con versi, gesti e sorrisi!
Ieri guardavo le mie nipotine: bellissime e felici, attorniate dagli amichetti e dai parenti ed ho pensato che il giorno in cui sono nate, sono diventata un po' mamma anch'io.
In particolare con la grande e non perché l'abbia vista nascere; ma perché con lei ho scoperto l'apprensione tipica delle madri, quella che scatta quando un bimbo ha dei problemi seri, che vanno affrontati in fretta, con l'aiuto di tutti.
Mia nipote grande ha cinque anni: parla, ride, canta e vive come qualsiasi bambina della sua età.
Eppure è nata sorda. Aveva pochi mesi quando ci hanno comunicato che era affetta da sordità profonda bilaterale, dieci mesi quando l'hanno operata per metterle l'impianto cocleare. Solo allora ha sentito la voce della sua mamma per la prima volta.
Nessun caso di sordità nella nostra famiglia, nessuno in quella di mio cognato: due portatori sani dello stesso gene si incontrano e... patatrack! Panico, sconcerto, disperazione.
Ogni famiglia ha i suoi problemi. Ma come dice mia sorella: "Se abbiamo risolto il problema di mia figlia, figurati se non risolviamo quello della bambolotta!"
Quando mi prende qualche momento di sconforto, guardo la nipotina grande e mi ricordo di quale miracolo siano i bambini, quanta capacità di ripresa abbiano, quanta forza e determinazione.
Guardo ed imparo.
Perché noi genitori non abbiamo bisogno di modelli a cui ispirarci, impariamo dai nostri figli molto più di quanto insegniamo loro.
Cuginetta grande e bambolotta

giovedì 10 luglio 2014

Ruggine

Il Fatalista mi fa impazzire; anzi, è la sua testa malfunzionante che mi snerva. Ha qualche meccanismo che non funziona o, che ne so, si inceppa in alcuni momenti...
Si perde qualunque cosa, perché non fa nessuna attenzione alle azioni che compie: è un automa, e per giunta frettoloso.
Ultimamente abbiamo perso delle posate, guarda caso dopo che lui aveva sparecchiato la tavola. Io sono certa che siano finite nell'immondizia, magari nell'umido (e non voglio aprire la parentesi della raccolta differenziata....è negato!), però non ho le prove e lui nega ogni responsabilità fino alla morte.
Oggi, rientrata dal lavoro, ho messo la bambolotta nel box per fare i piatti e le ho dato il biberon con la camomilla. Ho appoggiato il tappo sulla sedia lì vicino.
Il Fatalista ha armeggiato nei dintorni intento a disfare il borsone della palestra. Poi ci ha salutate ed è andato al lavoro.
Quando ho finito di fare i piatti il tappo del biberon era irreperibile, svanito, scomparso nel nulla.
Ho rovistato ovunque, anche nella spazzatura, consapevole che ci fosse il suo zampino.
Al colmo della disperazione nervosa, quasi in preda alla follia omicida, stavo per telefonargli e urlagli qualche parolaccia, svegliarlo dal letargo in cui vive e fa danni; quando all'improvviso ho avuto l'illuminazione: il borsone.
L'ho scovato in stanza da letto, tra le scarpe (dopo aver sistemato la bambolotta nella sua stanzetta, ho preso tutte le cianfrusaglie del marito che occupavano lo spazio spettante a nostra figlia e le ho portate in camera da letto: devono ancora trovare una sistemazione e, se non ci penserò io, rimarranno per anni raminghe tra i quattro angoli della stanza!); ho rovistato furibonda fra cerniere e tasche e l'ho trovato.
Lo sapevo!
Ma perché? Perché mai avrà pensato di metterselo nel borsone?!
C'è una sola spiegazione: ha la ruggine nel cervello.
Peccato che la sua ruggine corroda me!

mercoledì 9 luglio 2014

L'altra faccia della medaglia

Tante volte bisogna solo concedersi il tempo di vivere le situazioni.
Anche quelle che in un primo momento ci stanno strette, appaiono scomode e spiacevoli, potrebbero rivelarci degli aspetti positivi.
Così il Fatalista ed io siamo tornati a dormire soli, in una stanza che ci sembrava ormai troppo grande ed improvvisamente vuota.
Ci siamo riscoperti sposi, altre che genitori: abbiamo ritrovato il nostro spazio e quell'intimità legittima che mancava da tempo. Troppo tempo.
Non siamo più clandestini del nostro stesso amore, imbarazzati anche solo al pensiero di riappropriarci del nostro letto, espatriati in altri luoghi o addirittura rinunciatari.
Certo non è facile trovare un nuovo equilibrio, siamo solo all'inizio.
Il fatto è che non ci sentiamo più quelli di prima, il nostro ruolo di genitori ha sconvolto la nostra vita di coppia.
In questo ultimo anno siamo stati così presi dalla bambolotta che tutto il resto è passato in secondo piano.
Non me ne rendevo conto, ma mio marito mi mancava terribilmente.
Ed io mancavo a lui.

martedì 8 luglio 2014

Distacchi

Ieri pomeriggio, dopo aver scritto il post ho riflettuto sulla necessità di spostare la bambolotta nella sua stanzetta. Ora dorme di più rispetto ai mesi scorsi, per me non sarebbe un'impresa impossibile doverla raggiungere tre o quattro volte per notte.
Quello che mi ha spinta a prendere la decisione è stata la convinzione che il suo sonno leggero è disturbato dalla presenza in stanza mia e del Fatalista.
Qualche tempo fa ho tastato il terreno col marito, per vedere quale sarebbe stata la sua reazione.
Non è stata buona.
Allora che fare? Avevo una sola possibilità: fare una pazzia!
Ho chiamato nonnamanager chiedendole di raggiungerci a casa prima del solito, le ho affidato la bambolotta ed ho spostato la culletta nella stanzetta. Il Fatalista era ancora al lavoro, ignaro del trasloco in atto.
Sapendo che rischiavo di fargli venire un infarto senza prepararlo almeno un po'...gli ho inviato un sms chiedendogli di comprare una lucina per la notte per la bambolotta, perché avrebbe dormito da sola.
Si è precipitato a casa sconvolto: vagava dalla stanza da letto alla stanzetta perplesso, preoccupato, terribilmente dispiaciuto per questa nuova soluzione.
"Fortunata, perché mi fai questo?! Senza prepararmi...mi fai sentire male!"
"E' meglio così, sarà più facile per te: non ti saresti deciso mai, lo sai!"
"Ma fino a diciott'anni non mi avrebbe dato fastidio che dormisse in camera nostra!"
"Appunto...ma a lei noi diamo fastidio, questo lo devi capire"
"Ma avevi detto dopo le vacanze!"
"Lo so, ma più tempo passa più è difficile per noi... e poi lei capisce ogni giorno di più, non voglio che per lei sia un trauma. Ora non si renderà neanche conto, vedrai!"
Ho trascorso tutta la serata a rassicurarlo, ma io non ero affatto convinta di aver preso la decisione giusta!
E' stato difficilissimo reggere la parte: guardavo il posto vuoto affianco al letto, la camera che sembrava enorme e spoglia: non ricordavo più come fosse "prima".
La bambina si è addormentata immediatamente e si è svegliata stamattina alle 7.00.
Tutta una tirata, mai capitato!
Il Fatalista ha cominciato a ronfare quasi subito, a malapena mi ha sentita quando gli ho confessato:
"C'ho l'ansia, sto male"
"L'hai deciso tu, ora zitta e dormi"
Avevo paura di addormentarmi e non sentirla, anche se è a pochi passi da me e ho le porte aperte ed il baby monitor sul comodino.
Avevo il cuore che batteva troppo forte.
Avevo nostalgia della mia bambina, del suo odore, del suo respiro.
Quanto è stato difficile non so spiegarlo; so solo che ho fatto bene, era la scelta giusta per lei ed il resto non conta.

Boss in trappola

Stamattina, fra gli avvisi in bacheca, c'era quello relativo alla prova di evacuazione: ore 10.30 circa.
Alle 10.05 inizia a suonare l'allarme e noi mettiamo in sicurezza le postazioni fra mille dubbi (Secondo te dobbiamo spegnere il ventilatore ed il condizionatore? Ragazzi e la luce? Avete spento le ciabatte o stacchiamo le prese?...) ed una sola certezza: abbiamo il divieto di portare effetti personali, ma tutti nascondiamo il telefonino in tasca, tanto nessuno ci controllerà.
D'altra parte, in caso di reale pericolo, se non c'è tempo di prendere le nostre borse, di certo non avremmo il tempo di spegnere i pc, le luci, chiudere le porte...comunque...facciamo finta che...ci riprendono anche con la videocamera per verificare il nostro grado di preparazione...conviene attenersi.
Con estrema calma (come da manuale) chiudiamo la porta dell'ufficio e raggiungiamo le uscite di sicurezza che ci competono. La nostra è in sala mensa, bloccata dal calcio balilla. Spostiamo il biliardino e ci mettiamo in salvo.
Ci incontriamo allegramente nei vari punti di raccolta. Qualcuno sbaglia punto, ma viene richiamato all'ordine dai colleghi.
Passano i minuti e dei responsabili della sicurezza neanche l'ombra. Noto con un certo disappunto che nessuno ha ripreso la manovra e mi si insinua qualche dubbio.
Ad un certo punto arriva l'addetto alle pulizie che ci dice:
"Che state a fare qua? Hanno detto di salire, si sono sbagliati"
Ci guardiamo l'un l'altro perplessi, ma non ci schiodiamo, ci atteniamo fedelmente alle indicazioni ricevute.
Da lontano vediamo comparire un puntino rosso, che con un incedere spavaldo ben presto si palesa per il siculo sibilante con la sua polo-allarme.
"RagaSSi, a che ora avevo Scritto che ci Sarebbe Stata la prova di evacuaSSione? Siete Stati bravi perché avete reagito Subito, ma era un falSo allarme...è tutto da rifare!"
In pratica hanno provato l'allarme, hanno voluto fare la prova della prova...dimenticandosi di avvertirci.
Già così sarebbe stato esilarante (considerato che avevamo anche ospiti, trascinati nelle nostre esercitazioni a dir poco disorganizzate!), ma la scena più assurda la dovevo ancora vedere.
Salita al piano uffici ho beccato il boss che bestemmiava, bloccato nel corridoio ed impossibilitato ad entrare nel suo ufficio:
"Porcap..., chi mi ha chiuso fuori?! Aprite la porta! Dove sono le chiavi della porta?!"
Qualche intelligentone avrà pensato che "chiudere la porta" equivalesse a chiuderla a chiave.
Abbiamo riacceso i pc e ricominciato a lavorare in attesa della seconda sirena. Il siculo sibilante si è preoccupato di avvertirci che "chiudere le porte non vuol dire segregarle" (?!) e ci ha ripreso con la videocamera durante la seconda evacuazione.
Rientrati in ufficio avevamo due nuove certezze:
1-se l'allarme fosse stato vero, il primo a rimetterci le penne sarebbe stato il boss in trappola
2-nessuno è al sicuro in questa azienda di matti


Mosè

"Pronto magazzino? Sono Fortunata con chi parlo?"
"Mosè"
"Chiiiiiii?!"
"Mosè!"
"Sei R.?"
"No, R. sta scaricando un camion"
Questo è quel cretino di G. che mi sta facendo uno scherzo...e se poi non è uno scherzo?
"C'è G.?"
"No è uscito a fare una commissione"
"Va bene, grazie. Richiamo più tardi"
Dopo qualche minuto di riflessione dichiaro ai colleghi:
"Ho chiamato in magazzino e mi ha risposto Mosè!"
"Oddio, Fortunata! Ci siamo dimenticati di avvertirti! Che gli hai detto, mica hai fatto qualche gaffe?!"
"Nnnnnnnnnnnoo...cioè, credo che abbia capito che pensavo fosse uno scherzo, porca miseria!"
"Poverino!"
"Ma dai! E' solo un nome: è poco comune, ma a me piace, è un nome importante!"
"Sì, ma a lui pesa da morire. Quando gli chiedi come si chiama ti fa leggere il cartellino perché non gli crede nessuno!"
"In effetti..."

lunedì 7 luglio 2014

Eccitante

Ieri sera sono andata a dormire a cuor leggero, mi sono concessa un po' di tv a letto e quando il Fatalista è rientrato in camera dal salone (a parte alcune serie che ci appassionano, i nostri gusti televisivi sono assolutamente incompatibili, quindi se decidiamo entrambi di guardare la televisione ci dobbiamo separare) abbiamo spento la luce pregustando il meritato riposo. Quello necessario ed indispensabile per affrontare una nuova settimana, che ti rinfranca delle fatiche dei giorni appena trascorsi.
Ma la bambolotta aveva altri programmi: si è svegliata, ha iniziato a piangere, poi si è bevuta la camomilla... ed ha iniziato a ridere; e giocare; con noi che volevamo dormire; al buio chiamava noi e richiamava la nostra attenzione con gridolini, risate, lanciando la povera Matilde ed il ciuccio.
Abbiamo resistito, facendo finta di essere morti.
Alle tre l'ho presa dal lettino e l'ho messa tra noi cercando di convincerla a dormire: ha gattonato sul lettone rischiando di volare giù per un'altra ora.
Alle 6.00 eravamo svegli, con due ore di sonno e la rassegnazione del tempo ormai perduto, che non recupereremo più e si sommerà alle infiniti notti insonni patite sinora.
Avrei voluto dire te l'avevo detto, ma non ne ho avuto la forza.
Il Fatalista ha scovato una merenda al cacao per la bambolotta: la sua mania di farle assaggiare tutto lo ha punito...anzi ci ha punito.
Il cacao è eccitante; soprattutto per una bambina iperattiva di quasi un anno che non lo ha mai assaggiato.
Il cacao per la bambolotta è come la cocaina.
Ma a me non farebbe effetto neanche quella in questo momento.

domenica 6 luglio 2014

Romantica

E' finita!
Abbiamo chiuso con l'allattamento al seno: la bambolotta adora il suo latte vaccino e non mi ha più cercata.
Diciamo che si è autosvezzata, perché quando ho provato io con il latte in polvere mi ha fatto solo impazzire per un mese senza alcun risultato.
Dapprima ha smesso di poppare la sera, poi ha iniziato a giocherellare con il capezzolo cercando di strizzarlo fra le dita e dimenticandosi di bere, infine è arrivata la proposta del latte intero e si è dimenticata di "memè"(così chiama la tetta...anzi chiamava!).
Tutte le mattine, da quando aveva quattro mesi, mentre facevo colazione era incuriosita dalla mia tazza colorata e le facevo odorare e guardare il latte.
Credo che involontariamente abbia memorizzato l'odore del latte intero e questo le abbia facilitato il passaggio...oltre al fatto che il latte in polvere puzza terribilmente!
E così è finita un'era.
Per un po' sono stata pervasa da sentimenti contrastanti.
Non proverò più la sensazione della sua boccuccia sul mio seno, la sua manina che scosta la mia perché è tutto suo... ma anche niente più ragadi e morsi... però ora tutto quello di cui lei ha bisogno può farlo chiunque, io ho smesso di essere speciale!
Anzi no: non ha più bisogno di me fisicamente, ma psicologicamente mi si sta attaccando molto di più!
Quando si sveglia al mattino vuole che sia io la prima a prenderla, altrimenti piange; se, quando rientra da una passeggiata con il padre, non la abbraccio e la bacio immediatamente mi cerca disperata; ride se io rido, si corruccia se sono sovrappensiero; urla se non le do la giusta attenzione... paradossalmente oggi per lei sono molto più speciale di quando è venuta al mondo e dipendeva totalmente da me.
Cresce e rimpiango i mesi già trascorsi perché so che non ritorneranno più; ma l'emozione di vivere il suo diventare grande è forte, molto più forte!
E poi stasera, con la solita doccia ristoratrice, lo sguardo si è posato sull'olio idratante ed ho pensato: perché no? Tanto non corro il rischio di intossicare la cucciola allattandola!
E a cena cozze! E vino... ora posso mangiare tutto ciò che desidero...compatibilmente con la dieta e la celiachia...ma vuoi mettere il pensiero di poterlo fare, sapere di avere la libertà anche se non vuoi sfruttarla?!
E poi con questo caldo, la pressione bassa: diciamo che l'allattamento non è proprio una passeggiata di salute!
Dal lontano Ottobre 2012 sono stata prima un contenitore e poi una borraccia.
Che mancanza di poesia.
Lo so.
Ma io non sono romantica.

Compleanno

"Nipotina grande, racconta ai nonni cosa hai fatto ieri pomeriggio con zia?"
"Nonno, siamo andati a comprare le scarpe!"
"Le scarpe? Quali, quelle che hai ai piedi?"
"No, non queste! Quelle per la festa!"
"Quale festa?"
"La mia! Zia mi doveva fare un regalo e mi ha preso le scarpe per la festa"
"E come mai fai una festa?"
"Tra qualche giorno sarà il mio compleanno..."
"E quanti anni compirai?"
"Cinque!"
"Brava!...stavi dicendomi della festa..."
"Essì, qualche volta capita il compleanno e si fa la festa..."
"Qualche volta capita?! Il compleanno si festeggia una volta l'anno!"
"Sì! Ogni tanto...certe volte capita"

venerdì 4 luglio 2014

Bambini e torte

"Fortunata, non voglio andare più a prendere la bambolotta all'asilo..."
"Marito! Che ti è successo? Perché dici così?"
"Perché tua figlia non mi fa più le feste; mi ignora, fa finta che io non esista... e quando la prendo in braccio si lancia verso la maestra, non vuole venir via! Ti rendi conto?! Preferisce rimanere là piuttosto che tornare a casa con me!"
"Ma smettila! Dovresti essere contento che sia così felice all'asilo! Speriamo che questo suo atteggiamento non cambi mai! Sarebbe orribile doverla lasciare in lacrime, infelice..."
"No, non mi vuole più bene come prima! Eppure la porto in giro, le faccio fare tante cose divertenti, faccio tutto quello che vuole lei!"
"Che c'entra?...Anzi...forse ti stai dimenticando che sei suo padre, non il suo compagno di giochi: gliele fai passare tutte, non ti fai rispettare. Cerca di essere più deciso e fermo, non dico severo. Rifletti solo sul fatto che lei ti sfida, è intelligente e furba. Se ogni volta che ti provoca tu fai cadere tutti i paletti...non fa bene a lei e neanche al vostro rapporto: sei diventato il suo giocattolo"
Così il Fatalista si è cimentato nel dare la cena alla bambolotta.
La furbetta di casa ha serrato le labbra e fissato lo sguardo sul pc spento.
Le ho detto:
"Ok, ti mettiamo le tue canzoncine, ma se fai i capricci papà spegne!"
Ha mangiato qualche cucchiaiata e si è impuntata: spostava il boccone con le mani, arricciava il naso soffiando scocciata, girava il viso arrabbiata.
Il Fatalista ha iniziato a supplicarla ed io gli ho suggerito di spegnere il computer, di essere fermo.
"Bambolotta, se non hai fame, togliamo lo Zecchino d'Oro e ci mettiamo il pigiamino"
E' stato bravo: ha mantenuto la calma e la bambina ha ricominciato a mangiare; così si è meritata le sue canzoncine.
In compenso, poiché la genetica è una scienza esatta e mia figlia è la copia del padre (anche nel carattere), ha smesso di guardarlo.
Era così evidente lo sforzo che faceva per evitarlo che mi sono trattenuta a stento dallo scoppiare a ridere!
Si è offesa, perché il Fatalista per una volta non l'ha assecondata.
Senza pianti, lacrime o patemi d'animo: gli ha fatto pesare con l'indifferenza il torto subìto.
Ha continuato a mangiare immobile, lo sguardo altrove e se il padre provava ad accarezzarle un piedino lei si scansava.
Una volta messa a letto, il marito ha espresso tutta la sua disperazione:
"La bambolotta mi cucinerà! Non ha neanche un anno, ti rendi conto?! Non è possibile! Altro che bastone della mia vecchiaia! Già me la vedo quando sarò vecchio e non mi cambierà neanche il pannolone..."
"Eddai! Speriamo che tu non ne abbia bisogno!"
"Mi sa che dobbiamo fare il secondo, perché questa non è venuta bene!"


Non è divertente

Stamattina a colazione:
''Fatalista, stavo pensando... se anche oggi la bambolotta non prende il seno posso considerare l'allattamento ufficialmente terminato?''
''Va bene...''
''Guarda che la mia era una domanda!''
''Ah! Pensavo mi stessi chiedendo il permesso!''
''Cretino''
''Ah ah ah!''

giovedì 3 luglio 2014

Stasera non ci sono

Ormai non guardo più la televisione: e chi ha tempo?!
Quando sono rimasta incinta e mi hanno messo a riposo, ho fatto una tale scorpacciata di TV (preferisco di gran lunga leggere, ma la gravidanza mi ha portato un calo della vista pauroso!!!) che in teoria sto a posto per il resto della vita... con una eccezione.
Toglietemi tutto, ma non il mio "SuperQuark"!
Che poi non è la trasmissione in sé, è che proprio sono pazza degli Angela.
I due uomini più curiosi al mondo, con il loro modo di raccontare, di spiegare, gesticolare...se mi tenessero quattro ore a spiegarmi come si carica la macchinetta del caffè, alla fine sarei ancora estasiata, attentissima e coinvolta.
Ogni volta mi chiedo come facciano (e anche che bel mestiere si sono scelti, beati loro!) a farmi quest'effetto.
C'ho un debole, non ci posso fare niente.
Piero e Alberto mi pigliano più di mio marito. Ecco, l'ho detto.
E stasera ricomincia SuperQuark, quindi io mi eclisso. Lascio il testimone della baracca al Fatalista e affondo nel divano.
Niente potrà distrarmi o rovinarmi il piacere.
Stasera non ci sono.
Tranne forse che per il sonno.

mercoledì 2 luglio 2014

Quanto?

Oggi è la classica giornata da quiete dopo la tempesta.
Ieri sera è stato puro delirio, seguito da una notte folle!
Tutto è iniziato quando verso le 23.00 la bambolotta si è svegliata urlando; ero al pc, ho pensato ora ritrova il ciuccio e si calma da sola, combattendo l'istinto primordiale di precipitarmi nella stanza e prenderla fra le braccia. Dopo qualche secondo (che mi è sembrata un'eternità), ho capito che qualcosa non andava e sono andata a vedere: l'ho trovata nel suo lettino seduta, abbracciata a Matilde, con il ciuccio ma in lacrime. L'ho presa, cercando di essere il più delicata possibile e non guastarle del tutto il sonno; non sono riuscita a calmarla. Ho pensato che avesse sete, ma non ha voluto bere la camomilla. L'ho attaccata al seno...ha svuotato il primo, poi il secondo, ed ha ricominciato a piangere disperata!
Il Fatalista si è allarmato e ci ha raggiunte in stanza:
"Cos'ha?!"
"Boh!"
"Ma sei la madre!"
"E quindi? Tu sei il padre: dimmi lo sai cos'ha?!"
"Sarà fame"
"L'ho allattata due volte"
"Forse non hai abbastanza latte"
Nooooo! Di nuovo con l'incubo di non sapere se produci abbastanza latte per tua figlia...e basta! E' un anno ormai! 'Sta cosa mi uccide!
"Allora provo a darle il latte vaccino"
Preparo il biberon, se lo ingurgita tutto, io mi illudo che fosse fame o più "voglia di qualcosa di buono"; non faccio in tempo a gioire perché è la prima volta che non sputa un latte diverso dal mio che la piccola ricomincia a piangere.
Mi stendo con lei sul lettone, cerco di calmarla...sarà il secondo molare, poveretta.
Quando mi accorgo che sta per addormentarsi la rimetto nel suo lettino e lei si trasforma ne L'Esorcista!
Spaventata la riprendo subito, stavolta decido che sia meglio farla addormentare per bene prima di spostarla.
Mentre mi domando come sia possibile che voglia stare nel lettone con noi quando ha sempre preferito i suoi spazi, lei si addormenta e io la sposto.
Apriti cielo! Ricominciano le urla! Prendo una decisione che mai avrei pensato di prendere:
"Fatalista, svegliati! Guarda che la bambina sta in mezzo a noi stanotte, non la schiacciare; fai attenzione!"
"Mmmmmmm"
Che potevo dormire tranquilla? Non potevo proprio dormire con il pensiero della bambolotta tra noi, a rischio di farle male girandoci!
Finalmente, a notte fonda, mi è riuscito il trasloco del preziosissimo carico. Ma l'avventura non era ancora finita...
All'alba siamo stati svegliati dalle sue grida; ho cercato il ciuccio a tentoni nel lettino e niente; ho acceso la luce (cosa che ha scatenato ancora di più la furia della bambina) e niente; l'ho presa in braccio mentre il Fatalista sollevava il materassino, il paracolpi, tutta la roba del cassetto di sotto...niente: lei urlava e noi due come due zombie a cercare il ciuccio per terra, nel cestino dell'immondizia, dietro la tenda, dietro il comodino...niente.
Lei, la pestifera, lo aveva lanciato al buio nel nostro letto: era in fondo, ai piedi, tra le lenzuola aggrovigliate.
A quel punto neanche il ciuccio poteva calmarla più.
Ho pensato che fosse il momento buono per propinarle un biberon di latte e biscotto.
Niente tetta: o la va o la spacca.
E' andata.
Oggi niente poppate al seno di mamma, ma dei bei biberon graduati così finalmente saprò quanto beve e se beve...e lo saprà pure il papà, i nonni, gli zii, le cugine, i vicini, gli amici ed i conoscenti!

martedì 1 luglio 2014

Il pianeta delle scimmie

Mi chiedo cosa ti passa per la testa quando vieni a trovare la bambolotta e non trovi di meglio da fare che portarla in bagno, davanti al bidet. Non capisco come ti viene in mente di riempirlo e lasciare che mia figlia ci metta le mani dentro attirata dall'acqua.  E' difficile spiegare come mi si attorcigliano le budella a sentirti ridere di gusto mentre  lei si bagna tutta ed io l'ho appena cambiata dopo il bagnetto. Ma quello che davvero mi pesa è che mi devo mordere la lingua perché dovrei spiegarti che a casa mia il bagno non si pulisce tutti i giorni...mi fa piacere che non si noti, perché voglio sperare che il problema te lo sarai posto: ma la mia pulitissima bambina, pronta per andare a nanna, sta rimestando con le manine laddove i suoi genitori si lavano parti intime e piedi.
Che poi sinceramente credo che nessuno pulisca il bidet appresso appresso, no?!
E allora che ti frulla nel cervello?
Evidentemente sarà troppo divertente per smettere, poi fatto una volta...superato l'imbarazzo iniziale di spalancare le porte altrui...si può fare ad ogni visita: è un preciso impegno preso con la bambolotta!
O forse è un modo per costringermi a fare le pulizie più spesso, visto che dopo il tuo passaggio dovrei lavare anche le mattonelle, gioiosamente schizzate qua e là!
In effetti oggi è stato più esilarante del solito quando ho intercettato nel corridoio il Fatalista e gli ho indirizzato uno sguardo supplichevole, perché intervenisse in qualche modo, e lui ha ricambiato il mio sguardo con un bel punto interrogativo disegnato sulla fronte, ignaro di cosa potesse darmi noia e guardandosi intorno stranito!
D'altra parte bisogna sempre guardare il lato positivo: questo nuovo gioco ti impedisce di rovesciare pezzi da uno, due e cinque centesimi nel cassetto dove la bambolotta rovista di solito, perchè tu ti possa divertire a vederla recuperare le monetine, pronta ad ingoiarle alla prima distrazione.
O quando le lasci in mano un giornale e lei mastica cellulosa per diverso tempo, io noto i pezzi di carta colorata che le  fuoriescono dagli angoli della bocca e tu dichiari con la tua semplicità disarmante "non me n'ero accorta".
Da quale pianeta vieni?
Da quale pianeta venite?

Rizztedd

"Amica mia, ma secondo te come sono i capelli della bambolotta?"
"Ricci!"
"Ma sei sicura?"
"Sì!
"Guarda bene...non potrebbero semplicemente essere capelli ondulati come i miei?"
"No, Fortunata! Rassegnati..."
"Ma anche tua figlia ha i boccoli!"
"Ma ora che sono lunghi hanno un po' di movimento sulle punte: quando erano corti no; erano proprio appiccicati in testa, lisci lisci!"
"Ti sbagli, non me lo ricordo..."
"E guarda! Ho le foto sul telefonino!"
"In effetti..."
Io amo i capelli ricci, anche quelli lisci. Non sopporto le vie di mezzo come i miei capelli: né carne né pesce... però la bambolotta non mi assomiglia neanche in questo! Dico solo che un po' ci speravo!
E poi vogliamo parlare del fatto che iniziano già a chiamarla rizztedd? Bleah!
B A M B O L O T T A, si chiama B A M B O L O T T A!
bamboluccia, né bambolettababy!
Che poi me la scambiano per maschietto finché i capelli non crescono e, se sono ricci come quelli del Fatalista di un tempo, ci impiegheranno secoli a raggiungere una misura inequivocabile.
Ultima (ma non per importanza) riflessione: ma una ribelle come nostra figlia, si farà mai pettinare?!
Quanto so' belli però!