Tickers mammole.it
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mercoledì 31 dicembre 2014

Angelo

Il tuo nuovo anno inizierà lassù, fra gli angeli...un viaggio attraverso tra la neve, che la tua città tanto amata ha visto così raramente...
Arrivederci, caro zioO

martedì 30 dicembre 2014

Neve

Svegliarsi la mattina prima della sveglia per sbirciare fuori dalla finestra...l'emozione di vedere la coltre bianca che ricopre ogni cosa, lo strano silenzio delle strade deserte, i fiocchi grossi come pezzi di ovatta che scendono dal cielo senza fretta.
"Marito! Le previsioni ci hanno azzeccato anche oggi..."
"Nevica?!"...e si precipita alla finestra anche lui, entusiasta come un ragazzino: "Fortunata! Da quanti anni non nevicava così?!"
"Così?! Erano anni che non nevicava proprio più!!!"
Ci stavo pensando giusto un paio di mesi fa! Invece...sorpresa!
Scuole chiuse, nido chiuso anche domani.
Resto a casa, mi godo il calduccio, la mia piccina.
Il Fatalista decide di andare in studio a piedi, meglio lasciare l'auto in garage. Esce di casa felice, dicendomi di portar fuori la bambina appena migliora il tempo...
Non è stato possibile: non ha mai smesso di far bufera!!!
Domani mattina bisogna pure recuperare i miei dall'aeroporto e non si sa come andrà a finire!
Però, nonostante gli inconvenienti, in questa casa la neve ha portato una gioia incontenibile, a partire dalla bambolotta che ha trascorso ore alla finestra.
Più ci penso, più mi convinco che sia un buon segno: tutto questo bianco laverà via le macchie del vecchio anno...anzi...di tutti gli anni in cui la neve non s'è vista.
È un buon auspicio, me lo sento.

lunedì 29 dicembre 2014

Scoperte di Natale

-La bambolotta adora la neve: oggi, al rientro dal nido, ha accolto i fiocchi che cadevano dal cielo tra gridolini di stupore e gioia, volgendo il viso e le mani all'insù; ha continuato a manifestare il suo entusiasmo fino all'ora del riposino. La sua prima neve...

-Le puntate di Peppa pig in Inglese non aiutano il precario equilibrio linguistico della bambolotta.

-A proposito del precario equilibrio linguistico: "Mmmì" vuol dire "no"!
Non so perché, ma è così è ci dobbiamo rassegnare.

-Se non riesco ad entrare in garage, non è il cancello ad essere posseduto, ma il dito del capocondomino in auto dietro la mia.
Ricordare di usare il telecomando con cautela. Tanto come arma non funziona.

-Affidare un assegno al marito affinché lo consegni all'agenzia immobiliare non è una grande idea. Trascorrerà una settimana prima che giunga a destinazione, tra i racconti delle fatiche di Ercole che mi rifilerà il Fatalista a sua discolpa.

-Se fuori ci sono -5 gradi Centigradi, al lavoro il riscaldamento non funzionerà ed il mal di gola mi beccherà nonostante il dolcevita ed il cappotto.

-Rocky è diventato un tipico film natalizio.

L'incontro

Ho aperto la porta e aspettato che l'ascensore si aprisse con l'emozione di una bambina che sta per scartare il suo dono di Natale.
È comparsa una ragazza con le ciocche dei capelli che spuntavano dal cappellino di lana, lo sguardo penetrante dietro gli occhiali, un po' sorpreso: mi aveva immaginata diversamente da come le sono apparsa.
Un saluto, un abbraccio.
Abbiamo parlato per ore e non avrei voluto che andasse via...come quando da piccina chiedevo a nonnamanager "mamma, la mia amica può fermarsi a dormire a casa?"...ho provato quella stessa sensazione di voler prolungare il tempo a nostra disposizione, avrei voluto che fossimo solo due ragazzine senza pensieri e doveri.
Ho conosciuto un'amica più giovane di me eppure tanto più grande.
Una donna introspettiva ma sdrammatizzante, problematica ma autoironica, profonda e allegra, istintiva e ragionevole...una persona dalle mille contraddizioni e milioni di sfaccettature, interessante come poche.
Ieri è venuta a trovarmi Effe ed ha colpito piacevolmente tutta la famiglia: persino la bambolotta le ha mandato baci volanti e sorrisi al momento dei saluti!
Il Fatalista si è trattenuto abbastanza da non farmi fare subito brutte figure...ma poi...vabbè! Tutto sommato non ha esagerato, ma so già che la prossima volta la metterà in croce.
È il suo modo di apprezzare le persone.

sabato 27 dicembre 2014

Bersagliera

Mi sembra ieri che abbiamo festeggiato il suo compleanno...invece sono passati diversi mesi!
Ci siamo visti un'altra volta da allora e non ho potuto fare a meno di notare che man mano che il tempo passa i suoi saluti diventano sempre più simili ad un addio.
ZioO è in ospedale con una brutta polmonite: ha trascorso il Natale lì, non è trasportabile al momento...e non sappiamo se il nuovo anno lo lascerà ancora all'affetto dei suoi cari e al nostro.
Novantaquattro anni sono tanti, si dice "ha fatto la sua vita": la verità è che proprio non vorrei che morisse...mai!
Per ziaB che lo ha avuto come padre e compagno da sempre, per Ella che tra quattro mesi si sposerà, per noi che tanto lo amiamo e apprezziamo, per la bambolotta che non lo ricorderà.
Non si ricorderà di lui che la chiama "bersagliera" ed io non saprò mai perché...ho dimenticato di chiederglielo.

venerdì 26 dicembre 2014

Santo Stefano e martirio

Il Fatalista stamattina:
"Bambolotta, appena possibile ti porto a Disneyland!"
"Mmmmmm!"
"Fortunata...perchè mmmmmm?! Che c'è?"
"Stavo pensando che sarebbe stupendo...mi piacerebbe tanto andare a Disneyland!"
" E che c'entri tu? Mica verrai con noi...tu resti a casa a riposarti! Vero, amore di papà?!"

mercoledì 24 dicembre 2014

Un altro mondo

Messaggio vocale di nonnamanager:
"Fortunata, qui è bellissimo...è un altro mondo! Io pensavo che non avessero tante cose...invece hanno tutto, di tutto di più...più di noi!"
Ma avrà capito di essere atterrata in America e non in Tibet?!

Dieci piccoli indiani

Quando ero piccina si andava a passare le feste nel nostro paese d'origine, nel mezzo di una enorme famiglia chiassosa, ridente e allegra.
Qui non ho zii, cugini, parenti vari.
Ci sono solo i miei genitori, mio fratello e mia sorella...con suo marito e le bambine ovviamente!
Da quando mi sono sposata, nonnamanager ha fatto sempre in modo da non doverci dividere, invitando noi e le famiglie dei nostri rispettivi consorti per la cena della Vigilia di Natale.
E' diventata una tradizione, come quella del travestimento dei miei suoceri: nonnasprint fa Babbo Natale e distribuisce doni a tutti dal suo sacco, mentre nonnodivano fa il suo aiutante suonando  un campanaccio da mucca per tutto il tempo. Ci divertiamo un mondo! Soprattutto le mie nipotine...anche se hanno scoperto fin da subito chi si nascondesse sotto la barba bianca!
Quest'anno i miei genitori sono in America con James Dean, mia sorella è invitata dalla suocera, il fratello piccolo del Fatalista che vive in Germania non verrà, l'altro fratello è in vacanza in Thailandia...insomma siamo rimasti in quattro, più la bambolotta.
Mi sa che stasera vado a letto presto.

martedì 23 dicembre 2014

Desaparecida

James Dean whatsappa spostamenti e preoccupazioni sullo stato di salute della bambolotta.
Nonnomarziano manda foto e dichiarazioni d'entusiasmo.
Nonnamanager ha spento il telefono appena messo piede sull'aereo e non lo ha più riacceso: è scomparsa, desaparecida, latitante, persa in quelle sei ore di fuso orario che tanto la sconvolgevano prima di partire.
Riportarla a casa non sarà un'impresa facile...

lunedì 22 dicembre 2014

Usanze barbare

"Fortunata, posso mangiare il pesce spada affumicato?"
"No"
"Perché no?"
"Marito, sto organizzando il menù per il pranzo di Natale con i tuoi genitori...forse lo userò...non fare scherzi che non avrò il modo di fare di nuovo la spesa!"
Neanche il tempo di uscire e rientrare in cucina che me lo ritrovo a tavola con il pesce spada davanti!
"Ma miseriaccia, perché l'hai aperto?!"
"Ho pensato che tanto sono solo due pranzi di festa con i miei...c'è tanta roba!"
Come due?! Ma non li ho invitati per Natale?!
"Ehm...Perché 'solo due'...?"
"I miei non cenano, quindi la vigilia non la contare...poi c'è Natale e Santo Stefano...poi basta per questa settimana!"
Ohcacchio! Ho dimenticato che qui se inviti per Natale ti si attaccano fino a Capodanno!!!

domenica 21 dicembre 2014

Un' ancora in mezzo al mare

"Pronto, F.?"
"Fortunata dimmi"
"La bambolotta è malata e non è il caso che la porti all'asilo...devo andare al lavoro...lo so che sei impegnata...insomma...mi stavo domandando se per te fosse possibile liberarti e stare un po' con lei domattina, finché non rientra il Fatalista...ma devi andare da M.?...perché se è così lasciamo perdere, non ti voglio creare problemi..."
"Ok, vengo!"
"Ma non devi andare da M.?"
"Sì...ma la bambolotta con chi lasci? Con me ci sta...ma con altri..."
"Infatti: anche se chiamassi una babysitter sarebbe impossibile! Però posso prendermi la giornata di ferie...e sperare che fili tutto liscio al lavoro..."
"No, vengo io! Lei con me sta bene...e anche io sono felice di stare con lei!"
Dopo una giornata passata a disperarmi, già preda dei sensi di colpa per essere una madre lavoratrice, quindi pessima madre e pessima lavoratrice...in un mare di pensieri confusi ed inconcludenti ho pensato a lei, F., come unica àncora di salvezza.
Non mi sbagliavo: ora la bambolotta ed io possiamo dormire tranquille.

Storie di Natale

C'erano una volta due ragazzine che vivevano in due paesotti vicini: si conobbero a scuola e diventarono grandi amiche.
Erano gli anni Sessanta, la società cambiava...ma l'amicizia restava una cosa seria. Trascorsero insieme parte della fanciullezza e della gioventù, ma poi l'Amore divise le loro strade.
Il caso volle che entrambe lasciassero loro paese d'origine per seguire i mariti, lontane l'una dall'altra.
Ma non hanno mai smesso di sentirsi, di essere in qualche modo presenti con l'anima una nella vita dell'altra...e "reali" anche per le loro famiglie.
Questo Natale ricongiungerà le due amiche all'altro capo del mondo...
In questo momento nonnamanager è su di un aereo che la porterà in America, accompagnata da nonnomarziano e James Dean.

Sabato sgangherato

Le tappe fisse programmate per la giornata di ieri:
- recita della bambolotta
- un salto all'agenzia immobiliare per fare la nostra offerta
- cena a casa di Lui e Lei (erano mesi che non si riusciva a trascorrere una serata insieme).
I programmi son sempre belli: peccato che il diavolo ci metta lo zampino!
Dopo una nottata insonne passata tra corse nella stanza della bambina in preda a terribilissimi attacchi di tosse, ci svegliamo in quella che sarebbe stata una mattinata infernale: la bambolotta scotta, ha la febbre: non è altissima ma è evidente che si è definitivamente ammalata.
"Marito, bisogna avvertire la maestra che non andremo alla recita..."
"Ma nooooo! Portiamola lo stesso, tanto comunque dobbiamo farla uscire per andare dal dottore!"
Resto interdetta, poi faccio 2+2: ci saranno i nonni paterni a vederla, nonnasprint le ha realizzato la gonnellina in raso bianca...questa è una decisione presa dal marito per non deludere i suoi genitori...ingoio il rospo: non mi va di fare storie, so che tanto durerà poco, giusto un quarto d'ora.
La classe della bambolotta è decimata da virus e malanni vari; le maestre accolgono nostra figlia come una preziosissima sopravvissuta e tutto fila liscio: emozione e lacrimoni a stento trattenuti da parte della curva parenti, tifosi sfegatati della piccola protagonista!
Poi la visita dalla mia dottoressa (non sia mai che il pediatra uomo di ghiaccio possa malauguratamente rispondere al telefono di sabato!) e si ricomincia con l'antibiotico.
Quindi è saltata la visita all'agenzia immobiliare...
Infine abbiamo telefonato a Lui e Lei per avvertirli di essere impossibilitati ad andare a casa loro; infatti la bambolotta nel pomeriggio è peggiorata ed ha avuto la febbre molto alta...

...Ma una giornata non può andare mai completamente storta.

Lui e Lei hanno preso le vettovaglie ed hanno portato tutto a casa nostra per la cena.
Mentre la bambina dormiva nella sua stanzetta, seppur agitata, noi siamo riusciti a trascorrere una serata piacevolissima, del tutto inaspettatamente!
I nostri amici hanno risollevato le sorti di questo sabato sgangherato, e gli animi di due genitori in pena.

venerdì 19 dicembre 2014

Amleto

Ma le maestre d'asilo fanno un corso appositamente per imparare ad infilare fazzoletti/tovaglioli di carta sporchi ovunque sia umanamente possibile?...perché le tasche non bastano, esistono anche i polsini ed il petto...se mia figlia portasse le mutande ne troverei persino lì...
Già per una maestra con dieci bambini è facile dimenticare dove ha piazzato l'ultimo fazzoletto che ha usato per pulire il naso alla bambolotta, ma se le maestre sono due (o più) la combinazione di variabili aumenta esponenzialmente.
Ma l'incognita maggiore resta il Fatalista, che ritira ogni giorno nostra figlia dall'asilo e, incurante di cosa possa nascondere sotto i vestiti, la catapulta il più in fretta possibile nel lettino per la pennichella pomeridiana.
Con tutta la buona volontà da parte mia per ovviare agli inconvenienti che tale disordine globale può generare, questa settimana ho lavato più carta che panni.

giovedì 18 dicembre 2014

Tetris

Non posso fermarmi a scrivere: non ho molto tempo. Mi è presa la frenesia dell'incastro!
E' da ieri che misuro mobili, li disegno e li piazzo nelle varie stanze, sul CAD.
Ci entriamo? Non ci entriamo?
Che poi il problema non è mica se ci entriamo o meno...è non è neanche la deformazione professionale che mi spinge a progettare, né la necessità di valutare con un computo metrico quello che ci sarà da spendere (che tanto in linea di massima lo so già).
E' che non riesco a fermarmi nemmeno davanti all'assurdità di definire la posizione esatta delle nuove prese elettriche, d'antenna, di telefono; quella degli scarichi, del gas, dell'acqua, del videocitofono...sto impazzendo.
Non è colpa mia.
E' che l'agenzia immobiliare mi ha procurato le piantine della casa che vorremmo comprare...

martedì 16 dicembre 2014

Senza rimorso

La bambolotta accoglie il suono del citofono gridando: "Nonnaaaaaa!!!" e si piazza davanti alla porta d'ingresso tutta trepidante.
Arriva nonnamanager e lei si affaccia: controlla se al suo seguito c'è una delle due cuginette.
Oggi ha fatto la solita scenetta, ha visto che la nonna era sola e si è contrariata, tornando a giocare senza un sorriso o un saluto. Deve aver pensato che sta accadendo troppo spesso ultimamente.
Ha giocato per alcuni minuti, rimuginando; poi ha perso la pazienza e si è diretta da nonnamanager invitandola ad andar via con pochi gesti eloquenti e decisi.
Mia madre, offesa, l'ha salutata ed ha fatto finta di andar via, nascondendosi nella stanzetta in silenzio.
La bambolotta non ha fatto una piega.
"Ehi, tu! Ti rendi conto che hai cacciato via la nonna?!"
"Sssssiiiiiiiiiiiii!!!" ha risposto soddisfatta.

lunedì 15 dicembre 2014

Blogger

Un' amica blogger è qualcuno di cui conosci prima l'anima, poi la voce, poi il suo viso.
E, anche se sei tendenzialmente telegrafica al telefono, quella telefonata non riesci a chiuderla e vorresti parlare per ore...persino la tua timidezza fa posto al desiderio e all'emozione di poterla conoscere un giorno.
Presto.

domenica 14 dicembre 2014

La casa

Ho visto una casa.
Proprio quando la ricerca di un nuovo nido si stava rovinosamente arenando, ieri siamo andati a vedere questo posto.
Ero contrariata, avevo visto un appartamento solo un'ora prima: appena realizzato, bello e costoso. Troppo.
Quando abbiamo parcheggiato non ho notato neanche l'esterno, sono entrata ed il "vecchio" mi ha colpito in faccia come un sonoro schiaffone; non avrei voluto proseguire oltre l'ingresso, ma ormai c'eravamo.
E' perfetta.
Una casa indipendente su due piani più garage...e terrazzo. Luce, tanta luce: quel sole che non vedo mai se non riflesso nei vetri del palazzo di fronte.
Stamattina ci siamo tornati con nonnomarziano, nonnamanager ed il nostro muratore di fiducia, quello che ha realizzato i lavori nella casa in cui abitiamo ora. Sono stati conquistati anche loro!
Dicevo che è vecchia. Quindi se col budget ce la faremmo ad acquistarla, corriamo il rischio di non riuscire a sistemarla neanche quel tanto che ci permetta di viverci.
Dovremmo trattare e non è detto che riusciremo a spuntarla.
Intanto il Fatalista ed io non riusciamo a smettere di immaginarla completa, di interrogarci su cosa metteremo dove: sembriamo due sciocchi a fantasticare così su di un posto che non è nostro e chissà se mai lo sarà.
Però ci proveremo, so già che ci proveremo.
Intanto, se le anime dei due vecchietti che l'abitavano prima sono qui in giro, sappiate che la ameremmo come l'avete amata voi, la rispetteremmo...aiutateci che se non l'acquistiamo noi sarà buttata a terra per costruirci un palazzo...

sabato 13 dicembre 2014

Sopra l'armadio

Alla fine ho deciso di tirar fuori un vecchio regalo...una natività che fu donata al Fatalista da una paziente, il nostro primo anno di matrimonio.
Fu molto gradito da entrambi: un simbolo essenziale, senza fronzoli.
Quest'anno non me la sento di fare l'albero e di esagerare nelle decorazioni (come al mio solito), mi manca lo spirito...e poi c'è la bambolotta che può distruggere tutto o, peggio, farsi male.
Ma senza luci e un minimo di presepe non sarebbe Natale!!!
Così la Madonnina, San Giuseppe e il bambinello son finiti sopra l' l'armadio



Più li guardo più mi sento felice.
Forse domani metto le luci anche sul balcone, vah!

venerdì 12 dicembre 2014

La serie

Per la serie madre imbranata

- I capelli ricci di mia figlia non vanno asciugati pettinandoli: meglio qualche nodo che un ammasso informe e pauroso sulla testa...
- Ogni oggetto è potenzialmente commestibile: anche un mandarino con la buccia è visto come un succulento arrosto piuttosto che come una graziosa pallina profumata...
- Non parla, ma capisce tutto: se dichiari di aver messo una medicina insapore e inodore nel latte lei non lo berrà...non lo assaggerà neppure!
- Se manda baci alla doccia non vuole fare il bagno, tenta semplicemente di fare il verso del pesce, il suo giochino appeso da quelle parti...
- Se mia figlia ripete continuamente "Tetti" è inutile porgerle i fazzoletti...è più probabile che voglia Matilde...
- Stufa dell'ossessione della piccina di voler portare al nido qualsiasi cosa le passi per la mente alle 7.30 del mattino, al momento di uscire di casa le ho sottratto il bidoncino da 5 litri di vino (vuoto e di plastica, ma pur sempre poco adatto ad una giornata scolastica)...
Per la prossima volta: ricordarsi che ad ogni azione corrisponde una reazione non sempre paritetica! (la bambina si è piantata di culo sulle scale, urlante; ha subìto una mutazione genetica per cui è diventata viscida al punto da non poterla prendere in braccio di forza; i vicini hanno quasi chiamato i carabinieri, i pompieri ed il telefono azzurro; sono arrivata al lavoro con un notevole ritardo, rischiando il ritiro della patente e non solo...)

Per la serie moglie invisibile

Mio marito non batterebbe ciglio se mi vedesse camminare sulle mani, ruotare il capo di 360 gradi o flirtare palesemente con un altro uomo...ma si accorge che la maestra della bambolotta ha perso un paio di etti (almeno dieci chili secondo lui) con la dieta.


giovedì 11 dicembre 2014

Obiettività paterna

La bambolotta è una bambina poco incline alle smancerie.
Le coccole le gradisce solo dalla mamma e solo se da lei espressamente richieste.
Adora tutti i bambini, ma con gli adulti è un'altra storia: soffre di antipatia e simpatia, nel senso che guarda per la prima volta una persona e decide se può o meno stare nella stessa stanza con lei...di più non si può pretendere.
Da quando è nata non è andata una sola volta in braccio a nonnodivano: lo evita e, se pressata, scappa arrabbiata. Quando il Fatalista la prende dal lettino al mattino e cerca di darle il bacio del buongiorno lei gli porge la sua orsetta Matilde e gli fa chiaramente capire che può arrangiarsi con quella.
E' degna figlia di suo padre, l'unico essere umano sulla faccia della terra che odia persino i massaggi; colui che, se lo sfiori per caso nel letto mentre dorme, sobbalza spaventato.
Con gli anni il marito si è un po' adattato al mio essere così "fisica" nelle mie manifestazioni d'affetto, ma mantiene comunque le distanze. Questa cosa mi ha fatto terribilmente soffrire da quando lo conosco, ma ora me la godo...perché da che è diventato padre elemosina dalla bambolotta anche il più piccolo gesto d'amore: e lei lo fa penare come ho penato io, eheheheheh!
Stamattina:
"Fortunata, secondo me quando Lui e Lei andranno a prendere il bambino vivranno un momento difficile...andranno completamente in crisi!"
"Ohmamma! Ma che dici? Perché pensi una cosa del genere?!"
"Non li hai visti ieri?"
"Cioè, spiegati!"
"Non si relazionano proprio con i bambini!"
"Per bambini intendi la bambolotta?"
"Certo!"
"Marito...secondo te sono stati loro a non relazionarsi con nostra figlia o è nostra figlia che non si lascia avvicinare?"
"Che vuoi insinuare?! Che mia figlia è un'asociale? Essere socievoli non vuol dire mica dare confidenza a tutti!"
"Ah, no?! Ieri è venuta mia sorella, ha tentato di baciarla e lei l'ha scacciata con la manina come se fosse una mosca...quando ci ha riprovato ha aggrottato le sopracciglia, guardandola minacciosa, e le ha detto OH-ooooooooHHH!!! Dopo il fastidio è passata alla minaccia e alla rabbia...ed era sua zia! Figuriamoci un estraneo! E' una bambina che intimidisce, mia sorella dice che è cera amara!"
"Che c'entra cera amara? Cera amara è chi non ride mai!"
"Ieri di certo non ha sorriso ai nostri amici...anzi!"
"Se sapesse che dici queste cose di lei! Povera bambina...quella è un'anima innocente!"
L'amore farà pure perdere la ragione, ma credevo di aver sposato un uomo razionale, obiettivo...questo marito invece è diventato un pupazzatto nelle piccole mani stritolatrici della bambolotta!

mercoledì 10 dicembre 2014

Climax

Il grembiule della bambolotta è durato una intera settimana.
Specifico: è durato una intera settimana perché il Fatalista non si è minimamente accorto di quanto fosse lurido, quindi mi riportava a casa la bambina e lasciava lo straccetto macchiato appeso al gancio del nido.
Mi correggo: il grembiule della bambolotta è durato una sola settimana.
Mentre lo lavavo accuratamente a mano mi sono accorta che ha due strappi paurosi lateralmente.
Meno male che è enorme e riusciremo a rattopparlo lungo le cuciture...

martedì 9 dicembre 2014

Piccola vacanza

Siamo partiti sabato mattina per andare a trovare i nostri amici, la famiglia Ninja.
Qualche ora di macchina ed eravamo di nuovo insieme, felici di rivederci...neanche il tempo dei saluti che il Fatalista ha ricevuto una telefonata da casa con la notizia che nonnodivano sta poco bene: probabilmente nei prossimi giorni dovrà subire un piccolo intervento al cuore...quando si dice la fortuna!
Questa piccola vacanza, programmata e anelata da mesi, non è cominciata nel migliore dei modi!
Ma ormai siamo adulti, abbiamo imparata da un pezzo che niente nella vita può filare liscio e che l'imprevisto è dietro l'angolo.
Il marito ha incassato ed ha mantenuto un parvenza serena e allegra, pur nascondendo la sua forte preoccupazione e, forse, il senso di colpa per essere partito.
Più tardi si è lasciato sfuggire un "non ci muoviamo mai, quella volta che ci decidiamo capita sempre qualcosa...": è che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, marito mio!
Che potevamo fare? Tornare indietro non aveva senso, avremmo solo allarmato di più nonnodivano che ha bisogno di tranquillità. Abbiamo anticipato la partenza di un giorno e rinunciato a passare dal mio paese natale per salutare i cugini e far conoscere loro la bambolotta.
Con questa premessa, sembrava che nulla potesse dare una svolta positiva alla vacanza.
Ma i nostri ospiti non sono persone qualsiasi: la loro positività ed accoglienza, il loro calore e le sensazioni piacevoli che hanno saputo trasmetterci hanno fatto la differenza.
Nonostante tutto.
Abbiamo riportato a casa il cuore gonfio di affetto, cento regali, mille luci...abbiamo avuto in dono il Natale!



lunedì 8 dicembre 2014

Nanna

La piccola Ninja ha accolto la bambolotta come una sorella maggiore e se n'è occupata come una mammina.
L'ha sopportata, accontentata, assecondata tra un' espressione buffa  di sopportazione e qualche rimprovero benevolo: "Bambolottaaaaa! Mi hai messo di nuovo tutti i giochi in mezzo...nooo, non ti sedere sul pavimento! non vedi che hai la tosse?! Vieni qui! Sul tappeto, ti ho detto! I giochi piccoli non si mettono in bocca: dai a me!"
La mia piccola ha scoperto che esistono stanze da principessa e non voleva stare in altro luogo se non lì, con la sua amica Nanna, come lei la chiama.
Per la prima volta non ho fatto un pasto con lei affianco, sul seggiolone: era sempre di là, a giocare come fanno le bimbe grandi...e mi ha fatto uno strano effetto. Ogni tanto tornava per mostrarci qualcosa, ma noi grandi non eravamo i protagonisti della sua giornata: c'era Nanna, non aveva bisogno d'altro!
Stamattina le piccole si sono salutate: la bambolotta pensava che saremmo andati in albergo per tornare dopo poco ma la piccola Ninja, dall'alto dei suoi quattro anni, aveva ben chiaro che eravamo in partenza.
Credevo che si sarebbe sentita sollevata, visto lo scompiglio che abbiamo portato!
Invece era lì...abbracciata alla sua dolce mamma, con il viso nascosto nel suo collo, incapace di salutarci...dispiaciuta che fossimo in partenza.
Mi sono emozionata per tanto affetto, per un attimo sono tornata bambina anch'io: ho ricordato quando dovevo salutare i miei cugini dopo una vacanza per ripartire con i miei genitori.
La bambolotta ha chiamato "Nanna" per ore dal nostro rientro a casa.
Spero proprio che possano rivedersi presto.
Spero di poterci rivedere tutti presto.

Nanna e bambolotta, questa estate

domenica 7 dicembre 2014

Ululati

Mezzanotte circa. In albergo. La bambolotta dorme e piagnucola da tratti, il Fatalista ed io guardiamo la tv. Si odono ululati.
"Marito? Ma che succede...una ragazza si sta sentendo male?"
"No...direi proprio che non sta male...anzi...!"

venerdì 5 dicembre 2014

Accordo

"Marito...ti ricordi quel fatto di lavoro che ti stavo raccontando mentre aspettavamo il tizio dell'agenzia immobiliare, l'altra sera?"
"Sì, perché?"
"Niente...è che vorrei sapere che ne pensi tu...cioè...io ho riflettuto a fondo sulla questione...anche se mi dessero un grosso aumento di stipendio..."
"Mandali a cagare"
Ok. Siamo d'accordo.

Geni

Il sollievo per la guarigione del pc è durato poco.
Il tempo di riappropriarsi delle abitudini e, proprio quando ti rilassi, ricompare il malefico.
C@xxo, C@xxo, C@xxo!!!
Nonnomarziano stavolta ha toppato: il genio dell'informatica è stato battuto.
Ma laddove un genio fallisce, sua figlia può riuscire...perché la genetica non è acqua.
Fortunata batte virus uno a zero.
:-t
Per scaramanzia ci aggiungerei un "forse"

giovedì 4 dicembre 2014

Anniversario

Una nottata ad ascoltare la bambolotta tossire...di nuovo! Ormai saranno due mesi che non riesce a guarire... e il mio cuore batte all'impazzata per la preoccupazione: i pensieri della notte che sono sempre così bui!
Una mattinata trascorsa dal pediatra uomodighiaccio che ti rimprovera...ancora. E i sensi di colpa che salgono, salgono, salgono...e quando arrivi in macchina sono saliti ormai agli occhi sotto forma di lacrime.
Perché se il periodo non è buono la tensione non la reggi.
Le telefonate al lavoro e dal lavoro: non potevi mica aspettare domani pomeriggio che il dottore facesse ambulatorio?! No, che mi importa di Dicembre, delle consegne più importanti dell'anno: mia figlia viene prima, rassegnatevi. Poi, a dirla tutta, il lavoro viene mooolto dopo nella mia classifica delle priorità: non siete neanche al podio, mi spiace deludervi.
La mia bambolotta non sta bene, di nuovo; non solo per la tosse. E' sempre il suo intestino che senza motivo decide di smettere di funzionare: prima mi illudo che con i clisteri possa aiutarla, poi arriviamo ai lavaggi intestinali e mi prende lo sconforto.
Eppure la sua alimentazione non è cambiata...prende il suo macrogol tutti i giorni alla stessa ora...ma se la risposta non ce l'hanno i medici perché dovrei averla io?!
Buon anniversario marito. Oggi va così.

mercoledì 3 dicembre 2014

Scalata

"Ciao, Capo! Bentornato...com'è andata la visita dai quei possibili nuovi clienti?"
"Bene, Fortunata! Se continuiamo su questa strada presto dovremmo trattare nuovi prodotti...sei pronta?"
"Per cosa?"
"Ad operare in un nuovo settore"
"Ti ricordo che sono otto anni che opero in qualsiasi settore tranne il mio...mi adeguerò, come sempre! Di certo inizialmente farò diversi errori, ma poi imparerò. La buona volontà non mi manca, se a voi non manca la pazienza..."
"Col Boss stavamo pensando che (se proprio ci tieni) potremmo lasciarti i due responsabili del tuo ufficio ad aiutarti...anche se io non ho alcuna fiducia in loro"
"Certo che avrò bisogno di aiuto! Guarda che già ora faccio riferimento a loro per qualsiasi cosa: sono in gamba, a prescindere dalla tua diffidenza nei loro riguardi"
"Non hai capito, Fortunata! Ho detto che te li lasciamo come aiutanti..."
"?!"
Sguardo eloquente
"Mi stai velatamente dicendo che volete "ristrutturare" il nostro ufficio?" e che da tappabuchi passerò di nuovo a responsabile?!
Secondo sguardo eloquente
"Vabbè, io torno a lavorare. Non ci voglio neanche pensare ora. Mi adatterò a quello che deciderete, se lo deciderete...come sempre"
'Sto lavoro è un saliscendi non indifferente. E io le montagne russe le soffro solo ad immaginarle, figuriamoci a cavalcarle. Tre sono le questioni che mi frullano in testa:
- alla responsabilità non corrisponderà alcun aumento di stipendio; è sicuro come un rutto dopo la Coca
- non sarà facile lavorare con due responsabili declassati ad "aiutanti", soprattutto perché maschi e non abituati a tale trattamento (che tanto ricapiterà anche a me perché la ruota continua a girare, soprattutto nella mia azienda)
- ma non è che questi cercano la scusa per togliermi il part time?! è un rischio oggettivo?!
Questa scalata è più indesiderata della caduta dai vertici che ho subìto dopo il matrimonio e la maternità, porca vacca.

Cime di rapa

La questione del grembiulino è diventata un chiodo fisso, quindi, memore degli insegnamenti del Fatalista, ho deciso di "lanciare due cime di rapa" alle maestre.
Stamattina ho accompagnato la bambolotta al nido abbastanza presto e c'era solo la direttrice, quindi ho provato a far abboccare lei:
"Maestra senti...ho comprato solo un grembiulino alla bambina perché non ce n'erano altri disponibili: dovrò aspettare un paio di settimane per riuscire a procurarmene almeno un altro della giusta misura...mi stavo domandando...come mi devo comportare quando dovrò lavarlo: che faccio? Dovrò portare la bambolotta vestita normalmente? Lo domando perché mia sorella potrebbe prestarmi un grembiulino della sua bambina, che è della giusta misura ma non bianco. Potrei metterle momentaneamente quello, che è a scacchi rosa e bianco? Dimmi tu..."
"Assolutamente no, mamma Fortunata! O bianco o niente!"
"Cioè la mando vestita come mi pare, ma NON con il grembiulino a scacchi?"
"Esattamente!"
Pace. Il problema non erano le mamme ed i vestitini sporchi.
Ci vuole l'uniforme perché così hanno deciso. Anche al nido.
Mi sono rimessa in macchina e ho guidato fino al lavoro.
Ok. Questa storia del grembiulino mi dà fastidio...ma perché diamine mi dà così fastidio?! Sono le imposizioni, quelle che apparentemente non hanno motivo di esistere. Apparentemente, appunto. Se ci sono delle regole un motivo ci sarà, magari sfugge, ma questo non inficia la regola stessa.
Questa mia fissazione è di certo dovuta all'educazione "illuminata" che mi hanno dato i miei genitori: ho sempre ricevuto spiegazioni per ogni no, ogni divieto, ogni paletto. 
E nello stesso modo mi comporto con mia figlia. 
Ma la bambolotta indossa il suo grembiulino con piacere, è contenta di essere come gli altri bambini...e contemporaneamente impara ad adattarsi alla scuola, quella vera.
Non sarà comodo (né per me né per lei!), ma è conforme "alla regola".

Ho parcheggiato l'auto e ne sono uscita con una nuova consapevolezza: la scuola deve insegnare ai piccini come si vive in società. E se la società in cui viviamo ci impone regole scomode queste vanno rispettate comunque: è bene che la bambolotta impari che esistono dei no per cui non riceverà mai spiegazioni.
Io vedrò di imparare con lei...

martedì 2 dicembre 2014

Giuda - aggiornamento

Dopo aver saltato la lezione in palestra e aver tirato fino a tarda notte per tentare di salvare il pc, mi sono arresa.
Stamattina, prima di lasciare la bambolotta al nido, l'ho affidato alle sapienti mani di nonnomarziano.
Mio padre è un genio dell' informatica, dovevo stare tranquilla...ma un genio non è detto che vinca contro l'imbranataggine di un marito!!!
Così sono stata agitata e nervosa tutta la mattina, whatsappando con nonnomarziano, tenendomi aggiornata sui progressi...poi sono rientrata a casa dal lavoro e, mentre consumavo il pasto in solitudine, il Fatalista si è svegliato dalla sua pennichella...sorridendo sotto i baffi!
"Che ti ridi?!"
"Niente...è che mi fa strano vederti al tavolo e non al pc...tutta sconsolata...sei in lutto? Piangiamo il morto?!"
Insensibile!!!
Ho tutto sul mio pc. Perdere i dati sarebbe stato terribile: foto, video, ricordi...tutto!
Per fortuna il genio ha vinto.
Dopo dodici ore di lavoro, nonnomarziano me lo ha riportato: è come nuovo!
Posso festeggiare l'anniversario di matrimonio, Giuda è perdonato.

lunedì 1 dicembre 2014

Giuda

Distratto, testardo, prepotente e combinaguai!
Ha il suo pc, non mette mai mani sul mio è una volta che lo fa...mi ha scaricato una caterva di virus!!!
Meno male che ho il tablet, perché il portatile è momentaneamente (spero, prego e supplico) fuori uso: il blog mi appare tempestato di immagini pubblicitarie e le finestre di Internet si aprono e chiudono come gli gira!
Attendo che l'antivirus faccia il suo porco dovere, che se non lo fa divento vedova entro stasera.
Mi ha dato anche un bacio prima di andare via e lasciarmi tutta sola, preda della disperazione...Giuda!!!