Tickers mammole.it
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giovedì 16 novembre 2017

Mai peggio

Mio padre qualche tempo fa mi ha raccontato che la mia nonna materna, sua suocera nonché donna estremamente devota e pia, era solita spesso ripetere nelle sue preghiere la frase "Signore, mai peggio!".
Avevo appena scoperto il tumore e mi sono appigliata a questo pensiero.
Poi è arrivato l'esito della TAC: metastasi scheletriche ed epatiche; duro colpo, il più duro con il senno di poi: ho realizzato che il tumore era già fuori controllo.
Ho iniziato a prepararmi al peggio e questa consapevolezza mi ha permesso di affrontare le notizie successive con un equilibrio mentale che non avrei mai creduto di avere.
Sapevo che ad ogni indagine più precisa avrei potuto trovare di peggio: così è andata.
E' seguita la PET: altre metastasi ossee ed anche al seno sinistro.
Poi risonanza magnetica al cervello: una lesione di quattro millimetri parete occipitale destra.
"Mai peggio"
Direi che fa quantomeno strano pensare di dire al Signore, al Destino, all'alieno o chi per Lui: mai peggio!...e ricevere sprangate di questo tipo ogni santissima volta!!!
Ora: mia nonna non ha sofferto meno di me nella sua vita, anzi. Ha perso dei figli, dei nipoti, il marito giovanissima. Ha vissuto una vita di stenti, di guerre, di duro lavoro nei campi che le hanno deformato le ossa. Cardiopatica è morta troppo presto stroncata dal terzo infarto...
Cosa diamine le frullava per la testa quando continuava imperterrita a pregare "mai peggio!"?
Io ora lo so.
Può sempre andare peggio: basta aprire gli occhi e guardarsi intorno, darsi una svegliata seria.
Incontri sempre chi sta peggio e sei uno stupido se fai finta di niente e continui a sentirti sfigato.
Ringrazia la sorte, stringi i denti e vai avanti.
Non ho un dolore, sono perfettamente in forma, sono ancora in grado di fare di tutto e di più.
Mi sento più forte di un mese fa.
Poteva andarmi peggio, ma non è andata così. Ora almeno so quello che devo fare per guarire: infilare la testa sotto la sabbia non aumenta le possibilità di sopravvivenza.
La vita non è fatta per gli illusi.
La vita è quella che sto vivendo io e mi piace un sacco, ancora di più di prima.
E non è la metastasi al cervello che parla: quella l'ho bruciata con la radio la settimana scorsa!

5 commenti:

  1. Che dirti se non che sei fortissima e che io da quel giorno ti nomino quotidianamente al Signore, non ti dispiace, vero? Vedrai che giorno dopo giorno tutto si risolverà. Un abbraccio.
    sinforosa

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  2. Sono una tua lettrice, non ti ho mai scritto. Sei, siete, anche nei miei pensieri, nelle mie preghiere. Da "coppia infertile" che eravate, è evidente come abbiate reso feconda la vostra vita, anche questa malattia. Un grandissimo abbraccio, Chiara

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  3. Come è vero quello che scrivi Fortunata!!un abbraccio Chiara

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  4. Sei una donna meravigliosa!
    Ti stringo
    Francesca

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