Tickers mammole.it
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martedì 19 luglio 2016

Contrappasso

La bambolotta ed io siamo rientrate dal mare giovedì sera: venerdì è stata giornata di esami per la gravidanza e di preparativi; sabato abbiamo festeggiato il terzo compleanno della bambolotta a casa nostra con i nonni, gli zii, le cuginette ed un'amichetta.
Domenica di pausa e riposo.
Lunedì di riorganizzazione per prossima partenza al mare con il Fatalista ormai in ferie anche lui.
Oggi avevo da sbrigare alcune questioni sospese con il lavoro e poi stasera farò il controllo mensile dalla gineserafica: se tutto andrà bene domani ritorniamo in campeggio, per la gioia di tutti...ma soprattutto della bambolotta!
Dicevo che stamattina ho fatto un salto al lavoro: dovevo firmare alcune buste paga e consegnare dei documenti preparati dal commercialista.
L'ansia alla vista dell'azienda ha lasciato il posto all'euforia di incontrare le facce care di molti colleghi e colleghe che mi mancano...certo ho dovuto vedere e salutare anche quelli meno simpatici, ma sono stata molto contenta ugualmente.
Mi hanno accolta con sorpresa, gioia, complimenti e mille abbracci: davvero tanto affetto che mi ha riempito il cuore. Alla fine ho fatto fatica ad andar via.
Poi ci sono stati due incontri davvero particolari: il primo con il boss, che palesemente non aveva alcuna voglia di vedermi o salutarmi...al quale ho stampato due bei grossi baci sulle guance conditi da sorrisoni allegri e apparente indifferenza al suo atteggiamento.
Il secondo con la viperetta.
Appena mi ha vista mi ha presa per mano e trascinata in una saletta riunioni; ha chiuso la porta ed è scoppiata a piangere.
"Oh, che c'è?! Che hai? Parlami..."
"Fortunata...sono incinta...non lo sa nessuno, mi raccomando...dovevo dirlo a qualcuno!"
E proprio a me dovevi dirlo?!
"Congratulazioni! E' una splendida notizia! Perchè piangi? A quanto stai?"
"Sono di quattro mesi ormai...non ho il coraggio di dirlo in azienda..."
Quattro mesi?! Vuoi dirglielo al parto?
"Lo so che è una notizia difficile da dare, soprattutto la prima volta; ma ti assicuro che, per quanto possano essere scocciati... ed anche arrabbiati per la tua imminente maternità, non è niente in confronto a quello che potrebbero pensare se lo venissero a scoprire per vie traverse o troppo tardi per potersi organizzare in caso di tua improvvisa assenza."
"Volevo venirti a trovare a casa per avere un consiglio poi ti ho vista qui!"
"Il mio consiglio è di farti coraggio e dare la notizia quanto prima."
"Ok. Penso che mi faccio le ferie e al rientro lo dico al boss..."
"Certo, va bene. Ma se riuscissi a farlo prima sarebbe ancora meglio...e dovresti avvertire anche l' Ufficio del Personale ed almeno il Direttore di stabilimento..."
E i colleghi che prima o poi ti dovranno sostituire...a quelli forse dovresti pensare prima di tutti...
"No...non voglio dirlo a nessuno!"
Hai pensato che tra poco quella maglia larga non riuscirà più a nascondere l'evidenza?
"Stai tranquilla. Non sei la prima né l'ultima: ora tutto ti sembra peggio di quel che in realtà è. E cerca di non stancarti o stressarti eccessivamente. Pensa a te, il lavoro in questo momento deve passare in secondo piano: mi raccomando."
Per quanto non la stimi come persona ed inizialmente abbia segretamente un po' gongolato alla notizia, in fondo mi è dispiaciuto vederla in quelle condizioni perché sono certa che oltre al patimento per il giudizio degli altri dovrà sopportare una grande lotta con la sua stessa mentalità...con le osservazioni pungenti ed odiose che lei stessa ha fatto nei riguardi delle altre colleghe.
Pur sapendo che le mie sarebbero state solo parole buttate al vento, l'ho guardata dritto negli occhi e le ho detto:
"Sii felice: la vita vera è fuori di qua, fuori da questa azienda"

6 commenti:

  1. Sono contenta per questa nuova gravidanza. In fondo è una delle cose più belle in assoluto.
    Certo che... se lascia passare ancora un po' di tempo.... i che ha paura?

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    1. Ha paura di essere considerata inaffidabile, teme quei facili (e stupidi) giudizi di cui lei stessa ha ricoperto le altre nostre colleghe diventate madri prima di lei...

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  2. Quanti fiocchi si preparano per l'azienda!
    Contenta di sapere che stai bene e tanti auguri alla piccola... mi sono dimenticata di chiamarti per farli di persona.
    Un abbraccio forte forte
    Francesca

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    1. Grazie Francesca!
      In azienda siamo in tre ad aspettare un bambino (di cui due in maternità anticipata) su circa ottanta dipendenti.
      È ancora un mondo estremamente maschile...

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  3. Al di là del fatto che è vip eretta, è' veramente sconsolante sapere che ancora ci dobbiamo sentire quasi in colpa se vogliamo un bambino...e poi mi parlano di parità: siamo ancora nel Medioevo! Congratulazioni a te Fortunata!!!

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    1. Puoi togliere tranquillamente il "quasi"!
      La cosa ancora più triste è che dopo essere diventate madri molte decidono di lasciare il lavoro. Il rientro ti viene reso difficile da capi e colleghi, oltre al fatto che la società stessa non ti supporta...

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