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mercoledì 21 dicembre 2016

Immenso Amore

Il 3 Dicembre, alle 9.39, è nata Sorellina.
La notte precedente al cesareo ero stranamente tranquilla, avevo solo voglia di dormire...ma la bimbetta della mia compagna di stanza d'ospedale non ne voleva sapere di smettere di piangere!
Alle sette del mattino hanno iniziato a prepararmi per l'intervento: ricordo vagamente di essere stata spostata di stanza in stanza per tracciati, catetere, depilazione, ecografie, visite, prelievi, ecc; intontita dalla mancanza di sonno accumulata negli ultimi due mesi è come se di colpo mi fossi ritrovata di fronte alle sale operatorie, in attesa di sapere in quale dovessi entrare.
Le guardavo e cercavo di capire dove si fosse piazzata la gineserafica, quale fosse quella a me destinata. Quattro sale. Fa che non sia la seconda...
Essì, perché quella non me la posso dimenticare: è dove mi hanno fatto il raschiamento l'anno scorso.
Ho scorto del movimento ed intravisto la mia ginecologa. Mi è scappata un'imprecazione.
Forza Fortunata, non è il momento di essere superstiziosa, andrà tutto bene!
Mi hanno portata dentro, fatta sistemare sul tavolo operatorio; mentre mi eseguivano la spinale io non facevo altro che guardarmi intorno, assalita dai brutti ricordi, schiacciata dal magone.
Sta per nascere Sorellina: ha il diritto di avere tutta la tua attenzione. Basta con i cattivi pensieri. Concentrati su questo momento, il passato è andato ormai!
Ho detto addio a quel dolore...o forse solo arrivederci. E mi sono concentrata sulle sensazioni dell'anestesia: che strano sentirsi le gambe e non poterle muovere, sentire tutto tranne il dolore!
Laggiù hanno armeggiato per un po', giusto qualche minuto; poi una grande pressione e la concitazione della gineserafica: “Aiutatemi a tirar fuori la bambina! Dobbiamo tirarla fuori, forzaaaa!”
Mi sono spaventata. Credo che mi siano saliti in quattro sulla pancia. Sorellina non usciva...non saprò mai bene se sia stata una mia impressione o se davvero qualcosa stesse andando storto.
Momenti lunghissimi, il tempo che si congela.
Ho girato la testa verso una porta di metallo alla mia sinistra, che rifletteva la mia immagine: mi sono costretta a continuare a sorridere e credere fermamente che tutto sarebbe andato per il meglio.
Dopo diversi istanti ho sentito urlare la mia bambina; arrabbiatissima: sì, decisamente non voleva uscire, ne ho avuto la certezza!
Me l'hanno avvicinata un attimo al viso e l'ho riempita di baci. Non ho fatto in tempo a guardarla, ma ho sentito la sua pelle delicatissima ed il suo calore. Poi l'hanno portata via.
A quel punto ero finalmente tranquilla ed appagata: una bambina che urla così forte non può che stare bene, anche se nata alla trentasettesima settimana!
Così è stato.
3.180 grammi di immenso Amore.


12 commenti:

  1. Ho i brividi. Vi abbraccio fortissimo e spero di venire a trovarvi al più presto.
    Buone feste
    Francesca

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  2. Fortunata... EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Non sai quanto sono felice per voi! Sono diventata...siamo diventate tutte quante zie d Sorellina!!!!
    Un regalo migliore a Natale non potevate farvi.
    Vi mando un mare di auguri e tanti tanti tanti bacioni!!!!!

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  3. Wooow Fortunata mi hai fatto commuovere!!!
    Bellissimo racconto di un momento davvero straordinario.
    Auguri Sorellina! Auguri a voi e alla Bambolotta!

    Maira

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  4. auguri!!!! adesso aspettiamo aggiornamenti su sorellina e su reazioni di bambolotta. Buon Natale e abbracci a tutta la famiglia. susi

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  5. Evviva!
    Benarrivata a Sorellina, ha trovato tanto amore ad accoglierla, almeno quanto lei ne ha portato a voi. Che possa vivere sempre circondata da così tanto amore! Buona vita!

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    1. È vero...l'amore non le mancherà di sicuro!
      Buone feste a tutti voi!

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