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mercoledì 1 ottobre 2014

Sport e sfiga

Tuuuuuuuu   Tuuuuuuuu   Tuuuuuuuu
"Pronto?"
"Maestra panzerotta, sei tu? Sono Fortunata!"
"Ciao Fortunata, come stai?"
"Ora che riesco a parlarti, bene! E' un mese che ti cerco ma mi risponde la segreteria telefonica!...Senti, domani posso ricominciare il corso di Zumba? C'è ancora la minimaestra? Gli orari sono sempre quelli?"
"Ehm...Fortunata...non so se hai saputo...ma io ho ceduto l'attività"
"COSA?! COME?! Non so niente, che vuol dire...SPIEGAMI!"
"Non ce la facevo più: ho tre figlie, hanno bisogno di essere seguite, ho deciso che era meglio così, per me e per loro"
"Ah! Capisco...scusa, sono rimasta un po' interdetta...mi trovavo così bene da te...un ambiente così familiare! Ma posso capirti, io ho una sola bambina e già non ho più tempo per me...figuriamoci tu!"
"Quando son piccini come la tua ti assorbono completamente, poi, una volta all'asilo, ti sembra di esserti liberata...invece arrivano a scuola e...hanno bisogno di me, non potevo fare altrimenti"
"Hai fatto bene, mi dispiace per me ma sono estremamente contenta per te!"

Tre mesi: sono riuscita a fare solo tre mesi di palestra quest'anno.
E non è che mi piaccia... però fa bene e poi mi divertivo con le ragazze e la minimaestra: la risata valeva bene una sudata!
Il problema è che non sono fatta per le grosse palestre, quelle dei centri sportivi con un'affluenza esagerata, i parcheggi sempre pieni, gli spogliatoi affollati...come faccio adesso?!
Mi vien da piangere dai nervi: vorrei fare qualcosa per me, ritagliarmi del tempo da dedicare a rimettermi in forma...ma alle mie condizioni!
Già sono una gran pigrona, se poi mi iscrivo dove si è iscritto il Fatalista è certo che non ci andrò mai! A parte che incontrerei tutti i colleghi del lavoro...e che svago è?!
Ma che sfiga!
Ora che lo racconto a mia sorella si piegherà in due dalle risate: mi dirà che era un evento troppo eccezionale che perdurassi nella mia impresa di fare sport...e che è colpa mia se la palestra ha chiuso!

sabato 14 giugno 2014

Lezione fra simili

Giovedì sera a lezione di Zumba non c'era la minimaestra, quindi abbiamo unito due gruppi e fatto lezione con la maestra panzerotta.
La minimaestra è un grillo: zompetta per tutta la sala come una tarantolata, urla, si attorciglia, sbatte i fianchi e le spalle come un'odalisca, controlla ogni muscolo del suo minicorpo marmoreo e, a fine lezione, racconta episodi della sua vita mentre si spara cento addominali e fa numeri da contorsionista!
Le ragazze del mio corso sono tutte magre, agili e scattanti.
Io sono decisamente un pesce fuor d'acqua.
Le allieve della maestra panzerotta sono tutte come me...anzi... direi che sono quella più in forma fra loro.
Alla fine del riscaldamento la maestra si è arresa: con un gesto ci ha fatto intendere continuate voi che io riprendo fiato...mi sono iniziata a sentire figa, molto figa.
Man mano che la lezione entrava nel vivo, io mi galvanizzavo sempre più!
Dopo mezz'ora mi sentivo la regina del fitness, a metà strada fra Barbara Bouchet e Jill Cooper.
Ho saltato senza sosta e sudato come non mai.
Ero sciolta e disinibita, allegra e incurante della cellulite, dei chili di troppo e del colorito smorto.
E' proprio vero che similes cum similibus facillime congregantur!

mercoledì 21 maggio 2014

Bocca di rosa

La lezione di Zumba non è mai un tripudio di raffinatezza...ma certe sere andiamo peggio del solito.
A vedere la minimaestra  in foto, in una posa plastica, si potrebbe pensare all'espressione della femminilità.
E' esattamente il contrario: un maschiaccio nella gestualità e con la lingua di uno scaricatore di porto!
Le allieve, per la maggior parte adulte, ben si adattano allo spirito dell'insegnante con grande divertimento delle più timide.
Io non mi trattengo più da un pezzo: rido a crepapelle, senza alcun ritegno o paura di offendere qualcuno.
Ieri sera mi sono rotolata sul tappetino, piegata in due dalle risate:
"Ooohhh! Mi aspetto che le signore facciano questo esercizio con una certa nonchalance...aprite le gambe! Aueeeeee...ho detto nonchalance...echecazz!...me la devo fare io una bella chiacchierata coi vostri mariti!"
I doppi sensi ormai (per fortuna) non mi fanno più effetto...solo che non mi aspettavo proprio che la minimaestra usasse il congiuntivo...e quando dalla sua bocca delicata è uscito il termine noscialanz nessuno poteva fermarmi, neanche il fulmine nello sguardo di mia sorella!

giovedì 17 aprile 2014

Anarchia

L'altro ieri la minimaestra di Zumba ha fatto un sondaggio: "Chi pensa di venire giovedì a lezione? Siate sincere, che se poi non vi presentate ve la faccio pagare. Se dovete fare i Sepolcri del Giovedì Santo andiamo direttamente a recupero..."
E tutte: "Nooooooo! Veniamooooooo!"
La proprietaria della palestra, diffidente, ha pensato bene di accorpare il corso delle otto e quello delle nove. Nonostante l'accorpamento non arrivavamo ad una decina di ragazze stasera. Come volevasi dimostrare.
L'assetto di guerra prevedeva due istruttrici: la minimaestra e la panzerotta.
Giusto il tempo del riscaldamento, poi è stata anarchia totale.
La minimaestra saltellava come un grillo, la panzerotta arrancava...non si capiva chi dovevamo seguire e le prime risatine sommesse si sono trasformate in battutacce e gestacci riflessi decine di volte dalle pareti a specchio.
Trenini, mani morte, gesti conturbanti...il delirio!
E' stata la prima volta che mi sono divertita in palestra...peccato che ci siamo lasciate con la promessa di dimenticare questa lezione e di non parlarne mai con nessuno...oooops!

martedì 1 aprile 2014

Iscritta

Dopo la prova di giovedì, oggi mi sono ufficialmente iscritta in palestra.
Questa Zumba è pesante, ma sotto pressione rendo meglio... poi c'è mia sorella che non salterebbe mai una lezione, neanche per un gelato in una calda serata primaverile (ci ho provato poco prima dell'iscrizione).
Comunque sono entrata rassegnata ed ho pagato quello che dovevo.
Ad un certo punto fra le ragazze si è iniziata a diffondere una qualche notizia poco piacevole perché erano tutte un oddio! mi ero dimenticata! no, non ce la faccio! facciamo in tempo a scappare senza essere viste?
Va da sé che mi sono preoccupata ed ho interpellato la secchiona di mia sorella che con faccia colpevole mi fa:
"Ho dimenticato di avvisarti...la prima lezione del mese facciamo GAG"
"GAG? Non Zumba?"
"Nonò: GAG"
"..."
Non volevo domandare oltre, già sapevo che la risposta non mi sarebbe piaciuta.
Però la curiosità mi ucciderà, un giorno.
"E che sarebbe 'sto GAG?"
"Gambe-Addominali-Glutei: è pesante, domani farai fatica ad alzarti dal letto. Ma non ti preoccupare, una volta che ti metti in movimento poi andrà meglio"
In effetti la minimaestra  è una sadica.
Alla fine della lezione volevo i soldi indietro: "Era uno scherzo, un pesce d'Aprile...non avevo intenzione di iscrivermi..."

giovedì 27 marzo 2014

Zumba

"Sorella che faremo?"
"Zumba"
"Cioè?...Esattamente di cosa si tratta?"
"Non ti preoccupare: ti piacerà!"
Arriviamo, mi presento: siamo tutte donne, alcune avranno l'età di nonnamanager altre potrebbero essere mie figlie. Penso che è un buon segno, sicuramente non ci stancheremo molto.
Certo sono tutte dei grissini...qualcuna si toglie la maglia e resta in maniche corte...si intravedono i tendini, con i muscoletti ben scolpiti.
Guardo mia sorella, lei ricambia lo sguardo rassicurante ed incoraggiante.
L'insegnante è piccoletta, ha la manicure all'ultimo grido, è super truccata, biondissima e con le extension: una Barbie in miniatura. Inizio a sentirmi complessata.
Ore 20.00: le presentazioni sono finite, la minimaestra mette la musica a palla, ritmo veloce.
Ore 20.10: abbiamo saltellato per tutta la sala come le ossesse, qualche secondo di pausa per bere e cambiare musica.
"Sorella, che si fa ora?"
"Ora facciamo Zumba!"
"E finora che abbiamo fatto?!"
"Riscaldamento!"
La musica da veloce è diventata pulsante. Salta, ancheggia, stringi i glutei, braccia, gambe, hop, hop.
Cerco di non perdere il ritmo ma è un'impresa impossibile, guardo le matte sorridenti e saltellanti che mi circondano e stringo i denti.
"Cara, se non riesci, per oggi non pensare a muovere le braccia" mi dice carinamente la minimaestra.
Sono le gambe che non mi reggono, altro che braccia!
Ore 20.30: "PRENDETE I PESI!" Mia sorella mi passa vicino e le riesco a comunicare un sentitissimo vaff.....o. Lei ride divertita e soddisfatta.
Ora, oltre a saltare, tenere il ritmo e non sbagliare i passi devo anche coordinare i movimenti delle braccia mentre reggo i pesi. Ho preso quelli più leggeri, ma mi sono sembrati pesanti quando me ne sono sbattuto uno in testa per errore: la coordinazione non è il mio forte stasera.
Ore 20.40: "PRENDETE I TAPPETINI!"
"Sorella, meno male che è finita...appena mi stendo sul tappetino mi addormento..."
"Guarda che prima dello stretching dobbiamo fare dieci minuti di addominali"
-_-''
Ore 21.00: fine, doccia.
"Come è andata? Come ti è sembrata la lezione?"
"La musica era bella...cioè...almeno non erano le canzoni dello Zecchino d'Oro!"