Tickers mammole.it
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venerdì 4 luglio 2014

Bambini e torte

"Fortunata, non voglio andare più a prendere la bambolotta all'asilo..."
"Marito! Che ti è successo? Perché dici così?"
"Perché tua figlia non mi fa più le feste; mi ignora, fa finta che io non esista... e quando la prendo in braccio si lancia verso la maestra, non vuole venir via! Ti rendi conto?! Preferisce rimanere là piuttosto che tornare a casa con me!"
"Ma smettila! Dovresti essere contento che sia così felice all'asilo! Speriamo che questo suo atteggiamento non cambi mai! Sarebbe orribile doverla lasciare in lacrime, infelice..."
"No, non mi vuole più bene come prima! Eppure la porto in giro, le faccio fare tante cose divertenti, faccio tutto quello che vuole lei!"
"Che c'entra?...Anzi...forse ti stai dimenticando che sei suo padre, non il suo compagno di giochi: gliele fai passare tutte, non ti fai rispettare. Cerca di essere più deciso e fermo, non dico severo. Rifletti solo sul fatto che lei ti sfida, è intelligente e furba. Se ogni volta che ti provoca tu fai cadere tutti i paletti...non fa bene a lei e neanche al vostro rapporto: sei diventato il suo giocattolo"
Così il Fatalista si è cimentato nel dare la cena alla bambolotta.
La furbetta di casa ha serrato le labbra e fissato lo sguardo sul pc spento.
Le ho detto:
"Ok, ti mettiamo le tue canzoncine, ma se fai i capricci papà spegne!"
Ha mangiato qualche cucchiaiata e si è impuntata: spostava il boccone con le mani, arricciava il naso soffiando scocciata, girava il viso arrabbiata.
Il Fatalista ha iniziato a supplicarla ed io gli ho suggerito di spegnere il computer, di essere fermo.
"Bambolotta, se non hai fame, togliamo lo Zecchino d'Oro e ci mettiamo il pigiamino"
E' stato bravo: ha mantenuto la calma e la bambina ha ricominciato a mangiare; così si è meritata le sue canzoncine.
In compenso, poiché la genetica è una scienza esatta e mia figlia è la copia del padre (anche nel carattere), ha smesso di guardarlo.
Era così evidente lo sforzo che faceva per evitarlo che mi sono trattenuta a stento dallo scoppiare a ridere!
Si è offesa, perché il Fatalista per una volta non l'ha assecondata.
Senza pianti, lacrime o patemi d'animo: gli ha fatto pesare con l'indifferenza il torto subìto.
Ha continuato a mangiare immobile, lo sguardo altrove e se il padre provava ad accarezzarle un piedino lei si scansava.
Una volta messa a letto, il marito ha espresso tutta la sua disperazione:
"La bambolotta mi cucinerà! Non ha neanche un anno, ti rendi conto?! Non è possibile! Altro che bastone della mia vecchiaia! Già me la vedo quando sarò vecchio e non mi cambierà neanche il pannolone..."
"Eddai! Speriamo che tu non ne abbia bisogno!"
"Mi sa che dobbiamo fare il secondo, perché questa non è venuta bene!"


2 commenti:

  1. Povero papà! Noi mamme abbiamo la scorza più dura, per superare i mille conflitti con i figli.

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    1. Infatti! Gli ho anche fatto presente che il problema sarà mio, perché essendo una femminuccia cercherà molto più facilmente il contrasto con la mamma...niente, lui è inconsolabile, terribilmente impreparato, disperatamente innamorato!
      Ma trovo solo io che il suo humor sia alquanto discutibile?!

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