Tickers mammole.it
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mercoledì 10 settembre 2014

Divergenze

Ogni tanto capitano giorni come questi, in cui vorrei strozzare il Fatalista.
Giorni in cui, oltre al solito tempo che non basta, ci si mette anche lui a complicarmi l'esistenza.
E' rientrato dal lavoro e la bambolotta era tutta buona buona che giocava nel box, unico luogo sicuro se non posso guardarla; non è facile convincerla ad entrarci da quando gattona, è una mission impossible in cui ero stranamente riuscita, mi sentivo figa e soddisfatta come Tom Cruise... mentre toglievo la pelle ai peperoni arrosto e bestemmiavo i semini!
Ma poi arriva lui, la prende, le fa vedere l'anguria, la mette a terra e lei inizia a giocarci felice rischiando di essere schiacciata dai quindici chili di liquidi che contiene...quindi si rende conto di aver fatto una cavolata e la mette nel seggiolone.
Prime urla di disappunto della bambina.
Prime bestemmie della sottoscritta innanzi alle macchie di terra nera sul pavimento appena lavato.
Allora cerca di distrarla aprendo il frutto proibito e ficcandogliene in bocca un pezzo...ma la bambolotta è degna figlia dei suoi genitori, l'anguria va fatta fuori tutta o niente.
Altre urla della bambina, stavolta di disperazione.
La mamma sta per partire per la tangente quando suonano al citofono i consanguinei del marito, tra la lavastoviglie svuotata a metà, il pavimento a chiazze, la piccola lanciatrice di oggetti a lei proposti dal padre, la cena in forno, il pranzo dell'indomani ancora da programmare e panni da smacchiare.
Capisco che è il momento di fingersi zen. Tanto non si trattengono mai oltre la mezz'ora.
Una volta partito il capriccio, sono urla e pianti fino alla nanna, allora in genere il Fatalista trova il modo di impegnarsi in altro e lasciarmi la patata bollente.
Ma oggi no, oggi gliel'ho fatta pesare. L'ho rintuzzato fino a dargli tutto il fastidio che provavo io.
Preso dai sensi di colpa ha continuato ad occuparsi della piccola urlatrice, facendo un pasticcio dietro l'altro, saltellando inerme di capriccio in capriccio, al cospetto di sua maestà, la minuscola impertinente.
Alle otto di sera eravamo due pazzi isterici ed una scimmietta ancora urlante.
L'ultima volta che gli ho rivolto la parola è stato per chiedergli:
"Sei sicuro che questo programma tv non alteri il tuo quoziente intellettivo?!" riferita alle barzellette di Mudù.
"Sì"
E' stato il "sì" più fastidioso che abbia dovuto sentire.
Resta da capire se oggi sia la mia "giornata no" o la sua.

10 commenti:

  1. Mi sa che era no per tutti e due! ;)
    Come ti capisco! Soltanto che per me è il pane quotidiano: non siamo praticamente mai d'accordo sul "da farsi" coi figli, è uno scazzo continuo, che crea il campo libero per l'anarchia dei marmocchi. Per fortuna trascorrono molto tempo lontano da noi... così c'è la speranza che non vengano su troppo sfasati!
    Oggi la vedo più nera perché vengo fuori da una giornata faticosissima e quella di ieri ancora di più!
    Baci

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    1. La stanchezza ed il nervosismo dei troppi impegni non depongono a favore del dialogo e della sopportazione. Essere due adulti così diversi fra noi inizia a farsi sentire ora che la bambolotta cresce...ed io dovrò imparare ad essere meno intransigente, perché lui non cederà.
      Facciamoci forza in queste giornate buie...

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  2. Ne ho,un bagaglio di giornate così e forse dovrei essere incoraggiante e dirti che con il tempo e una maggiore consapevolezza, le divergenze se ne andranno...ma non l faccio perché le balle non le so raccontare. Non c'è nulla da fare, la storia dei pianeti, Marte e Venere, Adamo e Eva e tutti il resto ci da una visione diversa delle cose, l'importante e' che non sia per quelle fondamentali.

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    1. AHAHAH! Apprezzo la sincerità! In realtà sono consapevole che molte divergenze non si appianeranno mai: ma sto studiando qualche tattica per girare alcune situazioni a mio favore...

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  3. Non so se ti può far star meglio sapere che col tempo migliora tutto. Almeno per me/noi è stato così. Soprattutto quando la nostra bimba era piccola, avevamo spesso divergenze e ogni cosa era motivo per discutere, anche per le sciocchezze. Probabilmente la stanchezza ci rende tutti molto nervosi e anche adesso non è da meno. Ho notato però che, crescendo, la bambina è diventata più autonoma e adesso ci aiuta pure!!! Noi siamo quindi molto più rilassati e certe discussioni muoiono ancora prima di nascere.
    Le giornate storte capitano ovviamente anche adesso (ci sono giorni che ho i nervi a fior di pelle e me la prendo x ogni cosa) ma sappiamo ormai come prenderci, equilibrando risposte e provocazioni: una volta x uno non fa male a nessuno. La sera sempre pace.
    Un bacio
    Vivy

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    1. Sì, la stanchezza è la miccia per qualsiasi discussione, anche la più sciocca.
      Credo che nel nostro caso, quando la bambolotta crescerà, comanderà a bacchetta entrambi i genitori, non avremo più da discutere...perché non avremo più voce in capitolo!!!
      Ho seguito il consiglio del "ditevi sempre buonanotte": ringrazio la nonna, ha funzionato!
      Stamattina il Fatalista mi ha salutato con un bacio dicendo alla bambina: "Aspetta, prima un bacio alla mamma!" ♥♥♥

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  4. Posso dirti che nonostante lo scenario drammatico che hai descritto mi sono sbellicata dalle risate???
    Tu dirai: questa è matta!
    Quella dell'alterazione del QI me la rivendo eh?

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    1. Oggi ci rido anch'io: divento un mostro di cattiveria quando ho la luna storta.
      Sono pungente e odiosa.
      La mia lingua biforcuta travolge il malcapitato marito come un caterpillar senza freni.
      Non te la rivendere, se non per scherzo, altrimenti poi ti penti...come me!

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  5. uuuuhhh, che bello, non sono sola!
    no, come Mamma Piki, non so dirti le bugie: qui anche se i figli crescono, la divergenza tra l'universo donna e la nebulosa uomo resta. eccome.
    sono proprio punti di vista diametralmente opposti.
    il pavimento, il casino e i vestiti nel loro mondo non sembrano esserci, tanto per dirne una.

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    1. Per lui perdo solo tempo, mi dice cose come "Perché fai il letto che tanto stasera ci dobbiamo coricare di nuovo?". Come fai a ragionare con uno così?! No, qualcuno me lo deve dire...

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