Tickers mammole.it
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domenica 29 giugno 2014

Non è colpa mia

Il Fatalista è uno uomo senza macchie e senza colpe...qualsiasi cosa accada.
Mi potrebbe stare anche bene questo suo negare la realtà, peccato che provi a scaricare le sue responsabilità su qualcun altro.
Gira la frittata, studia la situazione da ogni punto di vista e decide chi è il possibile capro espiatorio della giornata; il più delle volte sono io.
Lo rimprovero per aver sporcato in terra? "E' stata nonnamanager"
Trovo qualcosa fuori posto? "Sono state le tue nipoti"
Dimentica le uova in macchina per otto ore sotto il sole cocente e me le riporta lesse? "E' colpa della bambina che mi ha distratto"
Insomma non è lui quello distratto, pasticcione, disattento e combinaguai: c'è sempre una ragione, anzi una persona dietro ai casini che combina, non è mai colpa sua...non direttamente.
La cosa che più mi fa andare in bestia è che non solo si crea l'alibi, ma ci crede sul serio. E guai a contraddirlo, perché diventa subito di cattivo umore; dichiara lapidario "non è come dici tu" e si chiude in un mutismo che non si sa quanto può durare, dipende dalla gravità dell'accusa.
Oggi pomeriggio siamo andati fuori città a fare spese per il mare: si è scelto un pantaloncino e si è infilato nel camerino di prova. Io sono rimasta lì vicino: avevo il carrello pieno di roba  e stavo dando la merenda alla bambolotta. Lui è uscito e mi ha chiesto come gli stesse il pantalone:
"Bene, proprio bene! Quanto costa?"
"Otto euro!"
"Senti, allora se ci sono altri colori prendine anche un altro, che dici?"
"Si hai ragione ora vado!"
E si è diretto verso il reparto. Io l'ho seguito, abbiamo scelto il secondo pantaloncino: inutile provarlo, bastava scegliere la stessa taglia del primo. Così mi fa:
"Tu hai finito?"
"Sì, ho preso tutto"
"Allora andiamo a pagare?.....Oddio! E il mio marsupio?!"
Guardo nel carrello, sposto la montagna di roba:
"Marito, nel carrello non c'è niente! Non è che l'hai lasciato nello spogliatoio?"
Ci fiondiamo di corsa: nello spogliatoio non c'è nulla, ma poco dopo la commessa ci rassicura dicendoci che l'ha ritrovato e portato all'ingresso.
Stavo appunto per fargli notare la sua distrazione che lui esordisce:
"Ma come ti è venuto di seguirmi! Io ti avevo lasciato vicino agli spogliatoi e tu prendi e te ne vieni appresso a me!"
"Mo vuoi vedere che è colpa mia?! Perché mi avevi avvertita di aver lasciato il marsupio lì...o te ne sei completamente dimenticato?!"
Nel frattempo recuperiamo borsellino e documenti, paghiamo e prima di uscire mi incaponisco:
"Ora devi ammettere che è stata colpa tua, che io non c'entro proprio niente!"
"Non è così, ma non ne voglio parlare"
Faceva troppo caldo per strozzarlo.
Certe volte sembra più grande la bambolotta che il padre.

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