Tickers mammole.it
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domenica 8 giugno 2014

Un pomeriggio al mare

Ieri pomeriggio abbiamo portato la bambolotta dalle cuginette, al mare: sono in vacanza da una settimana e mia figlia ne sente la mancanza; erano giorni che dovevamo fare l'adorazione delle fotografie delle due pestifere! Per non parlare del fatto che la bambolotta ha imparato il nome della più grande e la chiama continuamente dicendo 'eni, 'eni! (vieni, vieni!) ed accompagnando il richiamo con il gesto della manina.
Per il Fatalista è stato un crescendo di preoccupazioni: tutto è iniziato quando abbiamo preparato quattro borse (di cui solo uno zainetto per noi) + passeggino per star fuori poche ore: borsa del cambio, borsa termica per pappa e merenda (più acqua, camomilla, piattino, cucchiaini, bavetta...), borsa per piscina e mare. I bambini sono espansivi come il gas: occupano tutto lo spazio a loro disposizione!
Finalmente siamo partiti ma al nostro arrivo le cuginette erano svenute sul lettone per la pennichella pomeridiana: la bambolotta le scuoteva, afferrava le loro gambe, tentava di svegliarle con i suoi hey, hey!...niente...ma quanto può considerarsi fortunata una mamma di bambine dal sonno così meravigliosamente pesante?!
Ad ogni modo non abbiamo dovuto attendere molto: alla spicciolata il resto della compagnia (la primogenita, la secondogenita e mia sorella) ha raggiunto la bambolotta in piscina ed è stato un tripudio di gridolini e abbracci, gioia e schizzi d'acqua!
Poi tutti al mare: primo contatto ravvicinato della mia panzerottina con la sabbia.
L'abbiamo seduta, ha iniziato a scavare con i piedini, tutta contenta; poi è arrivata la fase dello studio scientifico: affondava le manine, prendeva una manciata con una mano e con l'indice della mano opposta la tastava per benino, guardandosi intorno avida di provare la sabbia dell'intera spiaggia!
Per noi genitori è stato uno spettacolo meraviglioso!...Finchè non se l'è mangiata...
Ha urlato come un'ossessa quando l'abbiamo tirata via per metterla sul lettino ed evitare ulteriori intasamenti intestinali: ci manca solo la sabbia, eccheccacchio!
Così è iniziato il gioco del secchiello: le cuginette glielo riempivano di acqua e lei se la rovesciava addosso trattenendo il fiato per il gelo.
Ha scoperto palette, rastrelli e formine: voleva tutto per sé e protestava ogniqualvolta provavamo a farla smettere di succhiare il sale e la sabbia dagli oggetti incriminati. Il nostro entusiasmo di genitori in procinto di trascorrere due settimane di mare con la bambolotta ha vacillato, la nostra tranquillità pure...
Ci siamo divertiti, tra le nipotine che cantavano l'inno d'Italia (Frateelliii, d'Italiiaaa, l'Itaaalia tedeesca...) e gli incontri di mia sorella con la tecnologia, le chiacchiere infinite di mio cognato e i vicini d'ombrellone strambi.
La bambolotta non ha mai dormito fino al rientro in macchina.
E una volta a casa era di nuovo iperattiva come se avesse fatto dieci ore di sonno filate.
"Oddio, perché abbiamo prenotato due settimane al mare?! Come faremo con questa? Abbiamo sbagliato! Non ce la faremo mai!"...disse quello dai superpoteri...

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