Tickers mammole.it
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martedì 11 marzo 2014

Parto 2

Sono arrivata in reparto verso le sei del mattino, le contrazioni erano ormai ogni due minuti.
Per un'ora mi hanno tenuto fra la sala d'attesa, ecografia e tracciato: "Sì, signora... le contrazioni sono ogni due minuti... ma sono lievi... dobbiamo valutare se rimandarla a casa..."
"Come sono lievi?!... (Ma se non volete fidarvi di quello che vi racconto io almeno provate a ragionare: come possono essere lievi le contrazioni ogni due minuti?!) Guardate che ci impiego almeno un'ora per rientrare a casa, siete sicuri che sia un falso allarme?" Avvertiamo i futuri nonni che stentano a credere che forse ci siamo.
Alle sette mi ricoverano, il tracciato era starato. Mio marito chiama l'anestesista che stava appena smontando dal turno: che fortuna! Dovrà solo attraversare un reparto per raggiungermi!
Alle sette e trenta dell'anestesista nemmeno l'ombra...viene richiamato.
Alle otto io non sono più in grado di proferire parola, continuo a consumare il pavimento della sala parto andando avanti e indietro appoggiandomi al muro. L'ostetrica richiama l'anestesista. Mio marito cerca di consolarmi, di tranquillizzarmi dicendomi che il bastardo sta per arrivare. Io non ho il fiato per rispondergli che ormai è troppo tardi, non c'è più pausa fra le contrazioni, non potrei star seduta ferma a farmi inserire un ago nella schiena.
Si rompono le acque, c'è meconio, ma non voglio pensare al peggio...
Da quel momento in poi ho perso la nozione del tempo, faticavo a respirare, non m'importava più nulla di nessuno. Sono stata preda di pensieri atroci, inconfessabili, volevo solo che quella tortura finisse. Ad un certo punto l'ostetrica guarda verso il basso e urla "Fatela stendere, presto, sta partorendooo!!!" Prima ancora di sollevare le gambe i dolori si bloccano e sento una forza sovrumana che mi costringe a spingere, lo faccio con ogni muscolo del corpo: mi sento come l'incredibile Hulk!
L'ostetrica dice: "Vostra figlia è vanitosa...ha già il collier intorno al collo". Non posso preoccuparmi, devo spingere una seconda volta. L'infermiera rinuncia a mettermi la flebo...ormai!
Arriva l'anestesista, vestito di tutto punto, senza né camice né attrezzi. Sento mio marito che lo aggredisce verbalmente e lui che si giustifica con un "Non potevo sapere che fosse già a questo punto, una primipara ci mette diverse ore dai primi centimetri alla dilatazione completa!"
Spingo per la terza volta, guardo verso il basso e vedo che mi appoggiano un lenzuolino verde da sala operatoria sulla pancia. E' sporco, si muove. Dentro c'è qualcosa. Due occhietti spuntano a guardarmi. Io penso perché non piange? perché non piange? perché non piange?
Il tempo si ferma... "PERCHE' NON PIANGE?!"
"Moooooò, aspè! Dalle il tempo!" dice l'ostetrica.
"Ueueuueueueueeeuuuuuuuuuuuueeeeeeeeeeeeeeee!!!"
Sento dei fuochi d'artificio, ma chi spara i botti alle nove del mattino? Poi mi ricordo: è la festa della Madonna del Carmine.
Mentre facevo i primi pensieri da mamma, credo che il Fatalista stesse continuando il litigio con l'anestesista.

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