Tickers mammole.it
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sabato 10 maggio 2014

Non è facile

Quando ho conosciuto il Fatalista, pian piano mi ha presentato tutti i suoi amici.
Fra questi vi è una coppia che ci è stata vicina quando abbiamo scoperto che non potevamo avere figli. Queste due splendide persone ci hanno guidato e accompagnato nel percorso della PMA che loro avevano intrapreso una decina di anni prima.
In tempi ancora non sospetti, dopo sette/otto mesi che avevo sposato il Fatalista, Lei ed io ci ritrovammo con la stessa contemporanea speranza nel cuore: io avevo un ritardo di quasi dieci giorni e Lei aveva appena fatto l' ennesima FIVET, ma in un centro maggiormente qualificato (ovviamente a Milano) rispetto a quelli che aveva frequentato negli anni precedenti.
Ricordo che quando appresi la notizia pregai scaramanticamente che se solo una di noi due era destinata ad avere una gravidanza, che fosse lei ad averla. Così fu: dopo anni di spasmodica ricerca aspettava finalmente il suo bambino...e a me vennero le rosse; fu il solo mese che non me ne importò nulla, pensai ci riproverò e voltai pagina con leggerezza.
Quel bambino è stato nella pancia della sua mamma solo per sei brevissimi mesi.
Troppo poco per poterlo abbracciare, abbastanza per doverlo partorire, davvero troppo tempo per poterlo dimenticare.
Deve essere stato terribile, inenarrabile e definitivamente devastante.
Dopo diversi mesi abbiamo scoperto a nostra volta di non poter avere figli e ci siamo rivolti a loro per orientarci nel labirinto della Sanità italiana.
Lei e Lui ci hanno preso per mano, ci hanno indicato la via, ci hanno evitato inutili perdite di mesi che diventano ben presto anni, hanno impedito al Fatalista di arrendersi ancor prima di cominciare.
Ricordo ancora con quale spirito mi accingevo ad iniziare questa difficile avventura; una sera a cena dissi a Lei:
"Io lo faccio per non aver rimpianti, ma non ci credo. Lo sento nel profondo del mio cuore che non sarò mai madre...è che proprio non mi immagino con un bambino fra le braccia, non è il mio destino. Vedi tu come ci speri ogni volta? Secondo me il pensiero fa tanto, io non riesco ad essere positiva, mi tolgo ogni possibilità già in partenza!"
Lei rispose:
"Probabilmente lo spirito giusto è proprio il tuo!"
Non credo più sia questione di atteggiamento. La nostra vita è dominata dal caso.
Io ho avuto una bambina contro ogni previsione. Lei e Lui non riescono neanche ad adottare qualcuno bisognoso del loro infinito amore. Perché certe volte la sorte si accanisce sempre con gli stessi. I migliori.
La bambolotta ha involontariamente diviso le nostre strade perché essere al posto di Lui e Lei non è facile. Hanno fatto una breve visita quando era appena nata e non gli si poteva chiedere di più.
Sicuramente i bambini risvegliano il ricordo del loro piccolo angioletto, ma la nostra bambina è qualcosa di più. E' l'emblema di quanto il destino possa essere beffardo.
Stasera, dopo mesi, andremo a cena insieme: noi quattro più la bambolotta.
Non è facile neanche per me.

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