Tickers mammole.it
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venerdì 16 maggio 2014

Un giorno di ordinaria follia

Stamattina verso le tre (quindi sarebbe più giusto parlare di notte) il Fatalista ed io abbiamo iniziato a sentire degli strani versi. Provenivano dalla culla della bambolotta ma poco si addicevano ad una bimba in procinto di compiere appena dieci mesi. Sbuffava. Proprio come fa qualsiasi persona giunta al limite della sopportazione. Ci mancava solo che accompagnasse il verso con un "uffa" e la scenetta sarebbe stata perfetta. Non sappiamo cosa l'avesse portata a scocciarsi così tanto e così sonoramente ad un orario a dir poco improbabile, ma al momento sono ricorsa alla solita manovra recuperaciuccio per tapparle la bocca...per le risposte ai nostri quesiti avrei voluto attendere almeno l'alba! Ma la bambolotta non era d'accordo: ha deciso di cambiare verso ed è partita con le pernacchie, dopo aver lanciato il ciuccio più lontano possibile da se stessa e da me.
Probabilmente aveva perso il sonno e la pazienza per via di due genitori senza cuore che continuavano a dormire quando lei aveva solo voglia di giocare. Ad ogni modo il Fatalista, grazie a suoi super poteri, ha ricominciato a russare dopo poco tempo, lasciandomi sola a trattenere la peste nel lettino fino alle sei.
Sono arrivata in ufficio, fra sbadigli e colpi di sonno ho terminato un lavoro impossibile che mi tormenta da una settimana, e soddisfatta stavo per chiudere la cartella quando un dettaglio mi è balzato all'occhio, è rimbalzato nel mio cervello per farmi esplodere in un CAXXO, CAXXO, CAXXOOO!!!
Dei colleghi di un altro ufficio, evidentemente molto più addormentati di me, mi avevano passato un documento sbagliato; il documento; quello che stava alla base di tutto il mio lavoro; una settimana buttata nel cesso. Avrei voluto uccidere qualcuno. Ma ero troppo stanca.
Come un mulo da fatica, a testa bassa e denti stretti, ho ricominciato d'accapo.
Fuori imperversava una tempesta; l'ora della libertà si avvicinava ed io mi domandavo come avrei fatto a raggiungere l'auto sotto il diluvio universale quando ad un tratto è andata via la corrente.
Il gruppo di continuità mi ha detto addio senza preavviso, il pc si è spento, tutti i dati non salvati sono andati definitivamente persi insieme alla mia pazienza. Ho sbattuto i pugni sulla scrivania, ho infilato il giubbotto ed ho sfidato la grandine pur di rientrare quanto prima a casa.
Alle quattro del pomeriggio è venuta F. per aiutarmi con le pulizie. La bambolotta sembrava Tarzan all'ultimo stadio della pazzia; tra le sue urla disumane ed i suoi capricci abbiamo dato una sistemata alla casa.
Quando finalmente iniziavo ad intravedere delle stanze pulite ed ordinate invece della solita discarica hanno suonato alla porta.
Erano nonnasprint e nonnodivano.
Nonnodivano non veniva da mesi, nonnasprint viene un paio di volte a settimana...ma mai di venerdì.
Entrambi vivono a cinquecento metri dalla nostra abitazione ma preferiscono vedere la bambolotta via skype. A loro piace così, noi ce ne siamo fatti una ragione.
Mai momento fu più opportuno per una visita in una casa con tre quarti dei pavimenti ancora bagnati mentre fuori piove da ore.
Li ho gentilmente rinchiusi nel salone con la bambolotta, ho detto ad F. di non farli uscire per nessun motivo al mondo...ma nonnodivano voleva andare in bagno. Siccome era tutto in mezzo ha inavvertitamente rovesciato lo spazzolone ed il suo contenitore con la candeggina per terra. E poiché i tappetini erano ancora da piazzare ha involontariamente pestato il bagnato con le scarpe sporche portandolo in corridoio e nel salone. Nel frattempo la bambolotta voleva fare i suoi passettini sorretta da nonnasprint esplorando tutta la casa, anche le stanze dove era ancora bagnato.
F., che è una ragazza molto timida, non poteva fare a meno di sorridermi e darmi qualche parola di conforto. Quando è andata via, dopo tre ore e mezza in cui non si è fermata un attimo, mi ha detto: "Mi dispiace, sei proprio stanca...cerca di riposare!". Lei a me!
Finito l'orario visite, ho rilavato a terra in bagno, in salone, in corridoio e parte della stanza da letto.
Dovrei rilavare in cucina perché la bambolotta odia il pesce e stasera ho avuto la felice idea di proporle il salmone. Ha sputato con molto gusto più di un boccone prima di arrendersi.
Ma ora le mie pile sono troppo scariche e domattina partiamo alle sei.
E' il caso che vada a nanna, la cucina aspetterà.
Buonanotte. Speriamo.

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