Tickers mammole.it
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venerdì 30 maggio 2014

Maternità e mostri


Sono sempre stata una ragazza timida e discreta. Di quelle che evitano gli scontri diretti, che cedono per il quieto vivere, che se punzecchiate o offese ammutoliscono. Di quelle che la risposta ti viene il mattino dopo o quando è troppo tardi...salvo poi star sveglia la notte per la rabbia di essersi fatta mettere i piedi in testa! Un' accondiscendente, con un altissimo grado di tolleranza ed il fegato spappolato, i sogni costellati di urla e litigi inespressi coscientemente...
Poi sono diventata mamma.
La maternità mi ha regalato la sicurezza che non ho mai avuto, la capacità di lottare, l'istinto di difendermi e difendere.
Doni difficili da gestire.
Così stamattina ho portato la bambolotta al nido, dopo aver deciso di non far menzione dell'accaduto di ieri. Poi ho visto la maestra: indossava una maglia a maniche lunghe e tanto è bastato per aprire la bocca e dare fiato ai pensieri prima che fossero filtrati dalla mia proverbiale remissività.
Non ho fatto scenate, ho solo fatto presente che hanno un cambio nei bagni, l'ho preso per mostrarglielo, ci ho infilato dentro una maglietta a maniche corte "nel caso riteniate che abbia caldo" e poi l'ho lasciata con una frase dal tono a me finora sconosciuto: calma lapidaria.
"Qualsiasi cosa accada in futuro, vi prego di non rimandarmi mai più la bambina a casa con indosso i soli indumenti intimi. Se ritenete opportuno che al nido stia così, per me va bene. Ma quando la riaffidate al padre, abbiate cura di verificare che lo scriteriato non se la porti a spasso mezza nuda con una temperatura di tredici gradi ed il diluvio universale. Grazie, buon lavoro".
Per la seconda volta sono stata io a lasciare qualcuno senza parole. Non mi è piaciuto.
Il fatto è che, anche se non sono stata affatto scortese, non sono abituata a riprendere le persone.
E veniamo all'evento clou della giornata: oggi dovevano darmi una risposta concreta alla mia richiesta di part time.
Appena arrivata ho preparato la mail in cui dichiaravo che da martedì 3 Giugno sarei stata in ferie.
Ero certa che la risposta non sarebbe arrivata.
Erano le 12.58 e stavo per inviare la mail quando sono stata chiamata dall'Ufficio Personale. Proprio con la mail aperta, mancava solo che premessi invio!
Inutile tirarla per le lunghe: richiesta accettata, proposta economica valida, mantenimento del tempo indeterminato.
Ancora non ci credo!!! Alle parole "il boss non ti vuole perdere" aspettavo già il fatidico "ma"...invece! Poi il Fatalista si domanda perché mi auto definisco Fortunata!
Ora, mi piacerebbe spendere frasi come chi vale e merita riesce ad ottenere ciò che vuole, ma a mio parere sono solo odiosi e sciocchi luoghi comuni: ci sono moltissime (troppe) persone che valgono e meritano e non hanno la mia stessa fortuna.
Però una cosa l'ho imparata: ci sono momenti nella vita in cui bisogna alzare la voce, pretendere ed essere disposti a rischiare tutto.
La verità è che vince il più forte, chi sbraita di più ed alza la voce.
Questo mondo è fatto per i mostri. Come quello che mi è nato dentro con la maternità e che fatico a tenere a bada.

3 commenti:

  1. Tifo per te!
    I mostri aiutano
    N.edda

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    Risposte
    1. Grazie per il tifo!!!...speriamo che non mi mangino (i mostri)!
      ;-)

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    2. N.edda...se clicco sul tuo nome mi compare il profilo, ma non riesco in alcun modo a risalire al tuo blog! Help me! Se ti va, mandami l'indirizzo, così avrò anch'io il piacere di conoscerti!!!

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