Tickers mammole.it
Tickers mammole.it

martedì 8 aprile 2014

Il giorno e la notte

Il Fatalista ed io siamo come il giorno e la notte...anche se non so dire bene chi sia l'uno e chi sia l'altra. E siamo due testardi permalosi (questo almeno ci accomuna).
Vivere la vita coniugale con tali premesse è come la guerra fredda: sappiamo che le forze si equiparano, studiamo le mosse dell'avversario e cerchiamo di segnare più punti possibili senza arrivare allo scontro diretto. Altrimenti ci sarebbe la guerra mondiale anche per la scelta degli asciugamani.
Lo scontro è quotidiano, fermo e deciso su entrambi i fronti.
La mia tattica è il gioco d'anticipo: gli pongo questioni che sembrano non riguardarlo ancora, in modo da capire come la pensa e iniziare ad insinuargli il dubbio. Con costanza e pazienza cerco di scavare la roccia come farebbe una gocciolina d'acqua.
Così è stato per l'asilo nido: ho sempre pensato che fosse la soluzione migliore per un nostro eventuale bambino, rispetto all'affidamento ai nonni. Non eravamo ancora sposati che già si discuteva di asilonidosì/asilonidono.
Poi, alla fine, la scelta è stata pressoché obbligata: i suoi se ne sono tirati fuori appena saputo che ero incinta (i figli sono vostri e ve li dovete crescere voi: l'ho trovato corretto, non mi sono meravigliata poiché hanno una certa età), mio padre è sempre più su Marte che sulla Terra e mia madre sta spesso male con dolori alle ossa o alle articolazioni. L'altra opzione poteva essere una babysitter, ma ci costerebbe una fortuna e comunque la bambina starebbe sempre con un adulto e mai con altri bimbi.
Risultato? Io ero felicissima di mandarla al nido, la bambina era felicissima di andarci, mio marito stava malissimo al solo pensiero.
La nostra organizzazione prevede che io la porti al mattino e che lui la riprenda verso le 13.30; poi lei fa il suo riposino finchè non rientrerò io dal lavoro alle 15.00, giusto in tempo per la poppata.
Così da ieri il Fatalista va da solo a prenderla al nido, per abituarla alla nuova gestione.
Ha visto com'è felice e serena la bambolotta e si è ritirato entusiasta:
"Ma lo sai che se l'avessimo lasciata con un parente non credo che nostra figlia sarebbe stata tranquilla, sola per tante ore?"
Ma va?! " Sì, hai ragione!"
Uno a zero, palla al centro.
Ma siccome mio marito è un tipo particolare (tanto sembra ottuso prima, tanto è dotato di grandi slanci dopo) la sua ammirazione non si è fermata ai benefici del nido ma si è estesa alla bravura della maestra.
Pertanto hanno deciso di scambiarsi (lui e la maestra) continui messaggi su whatsapp durante le ore di asilo con foto e video della piccina.
"Così non mi perdo niente" ha detto lui.
Io spero di non perdermi il marito.

Nessun commento:

Posta un commento