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mercoledì 23 aprile 2014

Sarà quel che sarà

Ci sono dei meccanismi di coppia che mi lasciano perplessa, che sono lontani dal mio modo di vivere e concepire un rapporto, ma che a quanto pare sono molto diffusi.
Quello che più mi fa paura è il controllo.
E' abitudine comune mettere il naso nelle cose del proprio partner, violarne la privacy come se l'altro fosse solo un oggetto di nostra proprietà.
E così si scoprono password di accesso a FB e posta elettronica, si fruga nelle tasche dei pantaloni, si controllano i telefonini e via dicendo.
Non giudico chi lo fa, ma è la cosa in sé che mi fa inorridire: è che proprio non mi ci vedo a sorvegliare il Fatalista, io che sono quella che gli porge i pantaloni sporchi e gli chiede "controlla cosa hai nelle tasche prima che lo metta in lavatrice".
In fondo al mio cuore ho sempre pensato che questa mia correttezza nascondesse in realtà la paura di non essere pronta a ricevere qualche amara sorpresa. O, peggio, la certezza assoluta dell'altro.
Oggi ho capito che è solo questione d'educazione, il tipico non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.
Tanto le cose losche alla fine si scoprono sempre, ma almeno non perdi il rispetto per te stessa; certi uomini (o donne) ti tradiscono sotto il naso senza farsi mai beccare.
E quando li becchi è perché si stanno prendendo anche il lusso di farsi lasciare.
Fra le mie conoscenze è la seconda volta che capita: hai la certezza che il tuo uomo non ti tradisca perché gli controlli pure le mutande e poi, improvvisamente (quando c'ha già l'altra da un pezzo e per te non prova più niente), lui diventa distratto al punto di metterti le prove del tradimento sotto al naso.
A parte lo schifo per l'uomo in questione (se di uomo si può ancora parlare), che se lo incontro gli lascio volentieri un gomito nello stomaco, vogliamo parlare del fatto che la vittima poi si trova pure dalla parte del torto per violazione della privacy?!
Io non ho la certezza che il Fatalista non mi tradirà mai, come tutte ho paura che possa accadere ...e sono anche molto gelosa. Però non lo controllerò mai. Voglio illudermi che il non avere accesso alle sue cose private mi permetta di essere ancora più attenta: preferisco scrutare lui che il suo telefonino.
Vedere dietro il suo sguardo, ascoltare il battito del suo cuore quando mi è vicino.
Poi sarà quel che sarà.

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